Assumete i vostri obblighi cristiani
“Chi dice di rimanere unito a lui ha egli pure l’obbligo di continuare a camminare come egli camminò”. — 1 Giov. 2:6.
1. (a) Quali domande sorgono quando si parla di obblighi cristiani? (b) Che cos’è un obbligo, e come si può dire che i cristiani sono in obbligo verso Dio?
OBBLIGHI cristiani! Si può parlare di obblighi cristiani? L’adorazione e il servizio del cristiano non sono volontari? È vero, l’adorazione del cristiano è volontaria. Egli viene a Dio, dedica a Dio la sua vita e gli rende accettevole servizio volontariamente, come risultato del libero esercizio del suo libero arbitrio, come avveniva per i sacrifici degli antichi Israeliti. (2 Cron. 29:31; Sal. 110:3; Riv. 22:17) Eppure il cristiano ha l’obbligo di fare la volontà di Dio. Come mai? Secondo il Dizionario Enciclopedico Italiano di G. Treccani, un obbligo è un “vincolo giuridico o morale, imposto nel primo caso da una legge, da un’autorità, da un patto, nel secondo dalla coscienza, da ragioni di gratitudine”. I cristiani hanno obblighi? Definitamente! Anzitutto, tutti gli uomini, compresi i non cristiani, sono in debito verso Dio per il favore o la benignità della vita che hanno ricevuta. Si noti ciò che dice Rivelazione 4:11: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furon create”. Il fatto che il Creatore è degno di ricevere la gloria e l’onore perché ci ha creati dà a tutti gli uomini l’obbligo di rendere tale gloria.
2, 3. (a) In quali altri modi i cristiani hanno obblighi? (b) Quali scritture lo provano?
2 Ma i cristiani sono ancora più in debito. Perché? Per aver accettato il riscatto dalla morte alla vita eterna, che Dio provvide per mezzo di Cristo Gesù, un preziosissimo favore. (1 Piet. 1:18, 19; 1 Cor. 7:23) Ora Geova potrebbe ritenerci obbligati solo in base a questo; ma, invece, con la sua dimostrazione di amore fa appello a noi in base all’amore. “L’amore è in questo, non che noi abbiamo amato Dio, ma che egli amò noi e mandò il suo Figlio come sacrificio propiziatorio per i nostri peccati. Diletti, se Dio ci amò così, noi pure abbiamo l’obbligo di amarci gli uni gli altri”. (1 Giov. 4:10, 11) Essendo stato perdonato da Dio il nostro debito del peccato, abbiamo l’obbligo di perdonare quelli che peccano contro di noi. (Matt. 18:32-35) A motivo di ciò siamo in debito verso il nostro prossimo; gli dobbiamo amore. — Rom. 13:8.
3 Inoltre, un obbligo può essere ‘un vincolo imposto dalla legge’, o un comando, e i cristiani, per esempio, hanno il comando di amare. (Giov. 15:9-11; 13:34, 35; Matt. 22:37) Oltre ad avere obblighi perché siamo in debito verso Dio, e a motivo dei suoi comandi, ci sono stati imposti dei doveri a motivo del nostro voto di dedicazione a Dio in base al suo provvedimento mediante Cristo Gesù. “Chi dice di rimanere unito a lui ha egli pure l’obbligo di continuare a camminare come egli camminò”. (1 Giov. 2:6) “Sciogli all’Altissimo i tuoi voti”. — Sal. 50:14, Ga; Sal. 61:8; Luca 9:23.
4, 5. (a) In qual modo i cristiani sono obbligati verso altri? (b) Come mostrò l’apostolo Paolo di avere un obbligo?
4 Avendo ricevuto i benefici del sacrificio di riscatto di Cristo, siamo anche obbligati ad aiutare altri a ottenere tali benefici. “Da questo abbiamo conosciuto l’amore, perché egli cedette la sua anima per noi; e noi abbiamo l’obbligo di cedere le anime nostre per i nostri fratelli”. (1 Giov. 3:16) Sì, badando agli interessi dei nostri fratelli e predicando ad altri la buona notizia possiamo anche mettere in pericolo la nostra libertà e la vita stessa, ma ora siamo obbligati a fare questo. Per di più, abbiamo ricevuto la buona notizia perché qualcun altro ha fatto lo sforzo di predicare a noi, dedicando probabilmente molte ore a rivisitarci e a studiare con noi. Ora abbiamo l’obbligo di contribuire a promuovere l’opera del Regno predicando, aiutando pecuniariamente e mostrando ospitalità. “Poiché a favore del suo nome sono partiti, non prendendo nulla dalle persone delle nazioni. Noi, perciò, abbiamo l’obbligo di ricevere tali persone in modo ospitale, affinché diveniamo compagni d’opera nella verità”. — 3 Giov. 7, 8.
5 L’apostolo Paolo disse che aveva l’obbligo di predicare a quelli delle nazioni. “Io sono debitore ai Greci e ai Barbari, . . . quindi, da parte mia, ho premura di dichiarare la buona notizia anche a voi che siete in Roma”. (Rom. 1:14, 15) E parlando di quelli delle nazioni che avevano ricevuto la verità dai discepoli a Gerusalemme, Paolo scrisse: “Eppure eran loro debitori; poiché se le nazioni hanno partecipato alle loro cose spirituali, pure devono servire a questi le cose per il corpo fisico”. (Rom. 15:27) Paolo sapeva dunque che aveva l’obbligo di predicare. Egli non si mise comodamente a sedere e non disse che avrebbe predicato solo se e quando ne avesse avuto voglia, che la sua predicazione, dopo tutto, era solo volontaria. Rendendosi conto del suo obbligo fu spinto a combattere contro la tendenza della carne di volersela prendere con calma. Sapeva che, per ottenere la vita, doveva esercitarsi con vigore. (Luca 13:24) Mostrò di sentire il suo obbligo quando scrisse: “Se, ora, io dichiaro la buona notizia, non è per me ragione di vanto, poiché necessità me n’è imposta. Realmente, guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” — 1 Cor. 9:16.
6. (a) In che modo alcuni cristiani si sono scoraggiati nel servizio a Dio a causa di un errato intendimento di 1 Corinti 9:17? (b) Quali argomenti mostrano che è appropriato che il cristiano si costringa a fare ciò ch’è giusto?
6 Ma alcuni ragioneranno: “Non è la Bibbia contro il servizio obbligatorio? Non dice anche Paolo in questo capitolo che egli otterrebbe la ricompensa solo se il suo servizio fosse volontario, intendendo del tutto esente da qualunque senso d’obbligo? E, perciò, se uno non sente l’impulso e il desiderio di predicare, non è inutile costringersi a farlo solo perché sa che è giusto? Il desiderio non dovrebbe venire dal cuore?” Sì, il desiderio dovrebbe venire dal cuore, ma sappiamo che il cuore umano è spesso egoista e ingannevole. (Ger. 17:9, 10) Spesso ci vogliono molto studio della Parola di Dio, molte preghiere e uno sforzo vigoroso da parte della mente e della volontà per vincere le egoistiche tendenze della carne. (Rom. 7:18-25) Alcuni testimoni cristiani hanno udito il summenzionato argomento e si sono scoraggiati e depressi nel servizio, alcuni persino smettendolo perché non sentivano un naturale impulso o desiderio di predicare. Essi pensano che se si devono disciplinare per fare ciò ch’è giusto, sia inutile. Ma non è vero. Siamo obbligati a disciplinarci per evitare il male. “Così, dunque, fratelli, abbiamo l’obbligo non verso la carne di vivere secondo la carne”. (Rom. 8:12) E dobbiamo disciplinarci per fare il bene usando la nostra facoltà di ragionare. — Rom. 12:1.
7. Che cos’era che Paolo disse di aver compiuto volontariamente e di quale ricompensa parlava in 1 Corinti 9:17? Che cosa aveva l’obbligo di fare?
7 Ma che cosa volle dire l’apostolo Paolo in 1 Corinti 9:17, quando scrisse: “Se io compio questo volontariamente [di mia propria iniziativa, Garofalo], ho una ricompensa”. Che cos’era questo atto ‘volontario’ di cui parlava, e che cos’era la “ricompensa”? Era l’atto la predicazione, e la “ricompensa” la vita eterna? Esaminiamo un po’ il contesto. Paolo riconosce nella sua lettera ai Romani (1:14) che era debitore verso i Greci, quindi era obbligato a predicare la buona notizia ai Corinti di lingua greca, ed egli conferma ciò quando dice: “Guai a me se non dichiarassi la buona notizia!” (1 Cor. 9:16) Nel nono capitolo di questa lettera Paolo difende il suo apostolato contro i suoi critici ‘vantandosi’ di aver predicato a sue spese; egli non si valse del diritto di ricevere aiuto pecuniario in relazione a ciò. (1 Cor. 9:15) Così l’atto che compì volontariamente, di sua propria iniziativa, fu, non la predicazione stessa, ma l’aver compiuto la predicazione a sue spese. La “ricompensa” che menziona è semplicemente il suo diritto di vantarsi di qualche cosa che fece di sua propria iniziativa, senz’obbligo. La predicazione era obbligato a compierla; non era di sua iniziativa, e per averla compiuta non poteva pretendere nessuna “ricompensa” sotto forma di diritto di vantarsi. (Luca 17:10) Perciò egli scrive: “Qual è, dunque, la mia ricompensa? Che mentre dichiaro la buona notizia fornisca la buona notizia senza costo, al fine di non abusare della mia autorità nella buona notizia”. — 1 Cor. 9:18.
PRINCÌPI PER ASSUMERSI OBBLIGHI
8. Verso chi è il fondamentale obbligo cristiano, e che cosa comporta?
8 È dunque stabilito scritturalmente che i cristiani hanno molti obblighi, compresa la predicazione della buona notizia. Questi sono pesi appropriati che i cristiani devono portare. (Matt. 11:30; Gal. 5:6) Per assumerci tutti gli obblighi cristiani dobbiamo sapere esattamente quali sono, e in quale ordine devono essere assolti. Per avere successo in ciò bisogna seguire certi principi basilari. Primo, il nostro obbligo fondamentale è verso Geova. “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti. Poiché questo è l’intero obbligo dell’uomo”. (Eccl. 12:13; Matt. 22:37) Tutti i comandamenti di Dio rappresentano degli obblighi per i cristiani, e includono la predicazione, mantenere l’integrità e seguire in ogni tempo i princìpi divini. (Gal. 5:22, 23) Questi obblighi fondamentali sono imposti a tutti i dedicati cristiani indipendentemente dal loro posto nell’organizzazione di Dio.
9, 10. (a) Si è esenti da qualche obbligo cristiano perché se ne assumono altri? Spiegate. (b) Come dovrebbe considerare il cristiano ulteriori obblighi da Dio?
9 Quindi, si devono adempiere tutti gli obblighi cristiani. Non si è esenti da qualche obbligo cristiano per averne assunti altri. Gesù mostrò chiaramente questo principio quando disse ai Farisei che erano sotto la legge mosaica, che era in vigore a quel tempo: “Date la decima della menta e della ruta e di ogni altro vegetale, ma passate sopra alla giustizia e all’amore di Dio! Queste cose avevate l’obbligo di fare, senza omettere quelle altre”. (Luca 11:42; Matt. 23:23) Si noti che l’adempimento dell’obbligo di dare la decima della menta e di altre cose non li esonerò dall’adempiere le “cose più importanti” della legge, ed era vero anche il contrario.
10 Un terzo principio è che la dedicazione a Dio obbliga il cristiano a fare la volontà di Dio com’è rivelata; si devono assumere ulteriori obblighi da Dio quando vengono. Dio può allargare il campo degli obblighi, accrescerne i particolari o aggiungere nuovi obblighi come vuole. Il cristiano ha l’obbligo di provare a se stesso la “buona e accettevole e perfetta volontà di Dio”. (Rom. 12:2) L’accresciuta conoscenza e l’intendimento possono renderci consapevoli di ulteriori obblighi. — Filip. 1:9, 10; 3:15, 16.
11, 12. (a) Come può sorgere un ‘conflitto d’interessi’ per il cristiano nell’assumere i suoi obblighi, e quali princìpi biblici deve tenere presenti? (b) Come il cristiano può far posto per accresciuti obblighi?
11 Un quarto principio è che non ci dev’essere conflitto d’interessi. Giacché l’intero obbligo dell’uomo è di osservare i comandamenti di Dio, il cristiano non è libero di assumere altri obblighi che sono in contrasto o vanno contro i fondamentali obblighi verso Dio. Essendo schiavi acquistati con il prezioso sangue di Cristo, nessuno di noi potrebbe permettersi di divenire schiavo di un altro padrone. “Nessuno che presti servizio quale soldato s’immischia negli affari commerciali della vita, onde guadagni l’approvazione di chi lo ha arruolato come soldato”. (2 Tim. 2:4; Matt. 6:24) Il cristiano fa bene a considerare questo allorché sceglie il lavoro secolare o accetta impegni o altri obblighi.
12 Un quinto principio è che, giacché gli obblighi possono aumentare e giacché non possiamo escludere alcuni obblighi cristiani per far posto ad altri, occorre trovare il giusto equilibrio, ‘accertarsi delle cose più importanti’. (Filip. 1:9, 10) Ciò significa che ci libereremo di cose che non siamo obbligati a fare per lasciare il posto agli accresciuti interessi del Regno. (Efes. 5:15, 16) Tenendo presenti questi cinque princìpi vediamo dunque che cosa includono gli obblighi cristiani.
FONDAMENTALI OBBLIGHI CRISTIANI
13. (a) Esponete nei particolari alcuni dei fondamentali obblighi imposti a tutti i cristiani. (b) Quali scritture lo confermano?
13 In primo luogo, l’obbligo fondamentale imposto a tutti i cristiani è d’essere ministri ben qualificati, sostenere il nome e il proposito di Geova in azione e in parola. Siccome questo richiede l’adempimento di specifici comandi che Dio dichiara in tempi specifici, ora, in questo “tempo della fine”, esso include la predicazione di questa buona notizia del Regno in tutta la terra per una testimonianza a tutte le nazioni. (Matt. 24:14) “Date a Jahve la gloria del suo nome”. (Sal. 96:2-4, 8, 10, Ga; Riv. 14:6, 7) Ciò significa andare di casa in casa, usare dovutamente la Parola di Dio nel nostro insegnamento, tenere note accurate per esser certi di dare testimonianza agli inquilini di tutte le case, e poter fare dovutamente le visite a chi mostra interesse. Significa preparare sermoni, fare visite ulteriori, tenere studi biblici, e anche addestrare altri a divenire efficaci in quest’opera. “Fa tutto il possibile per presentarti approvato a Dio, operaio che non abbia nulla di cui vergognarsi, maneggiando rettamente la parola della verità. . . . [essendo] gentile verso tutti, qualificato per insegnare”. (2 Tim. 2:15, 24) L’obbligo fondamentale imposto a tutti i cristiani include lo studio personale della Parola di Dio e anche la frequenza e la partecipazione a tutte le adunanze di congregazione, comprese le assemblee. (Ebr. 10:24, 25; 2 Piet. 1:19-21; 3:2, 18) In altre parole, tutto quello che è necessario per salvare noi stessi e quelli che ci ascoltano. — 2 Tim. 3:14-17; Rom. 15:4; 1 Tim. 4:16.
14, 15. (a) A parte gli obblighi di predicare, quali altri obblighi ha il cristiano? (b) Quale posizione occupano questi obblighi in relazione all’obbligo di predicare?
14 Per esser degno dell’obbligo fondamentale il cristiano deve includere anche ogni aspetto della sua vita personale e familiare, dei suoi rapporti con il coniuge, i figli, i genitori, i fratelli cristiani, i sorveglianti di congregazione, il principale o i dipendenti del mondo, i vicini, i parenti, i soci in affari e con l’autorità governativa di questo mondo. (Efes. 5:2, 28; 6:1, 4-9; Col. 3:22–4:1; Rom. 12:17; 1 Tim. 5:8; Rom. 13:1-7) Perciò, se siete marito e padre, è incluso il vostro obbligo di avere buona cura dei bisogni materiali e spirituali della vostra famiglia. Se siete una donna sposata, avete l’obbligo cristiano e come moglie di essere un’aiutante per vostro marito e aver cura dei vostri bambini. Divenendo un testimone cristiano dedicato a Geova con gli obblighi di predicare e frequentare le adunanze non dovreste trascurare i vostri obblighi familiari, anzi, dovreste assolverli meglio. Perché? Perché l’adempimento dei vostri obblighi familiari è ora divenuto più che un semplice obbligo umano e sociale. È divenuto un obbligo cristiano, parte dell’osservanza dei comandamenti di Dio. Ma l’adempimento degli obblighi familiari non dovrebbe neppure far trascurare gli obblighi di predicare e partecipare alle adunanze di congregazione.
15 L’adempimento di obblighi familiari e di congregazione non vi libera né vi esonera dagli obblighi d’essere onesto e fidato con il principale, i dipendenti, i soci in affari, i funzionari governativi o con altri. Oltre ad essere obblighi legali, questi sono ancora più impellenti come obblighi cristiani. Il cristiano è obbligato a condurre una vita moralmente pura e retta. Le sue azioni e il suo linguaggio devono essere esemplari. “Perciò, sia che mangiate o che beviate o che facciate qualsiasi altra cosa, fate ogni cosa alla gloria di Dio”. — 1 Cor. 10:31; Col. 3:17; Tito 2:1-10.
16. (a) Quale errato atteggiamento potrebbero avere alcuni circa i loro obblighi? (b) Perché il cristiano è obbligato ad assumere tutti gli ulteriori obblighi da Dio?
16 Non solo sono ora imposti molti obblighi ai cristiani, ma poiché viviamo nel “tempo della fine” quando è edificata la società del Nuovo Mondo, è sicuro che gli obblighi aumenteranno. Uno non può dire: “Quando mi battezzai non avevamo tutti questi obblighi di sermoni, insegnamento, programma di addestramento, quote delle ore, e cose simili, quindi essi non sono validi per me. Io sono obbligato a fare solo ciò che accettai di fare quando mi battezzai”. Riguardo a una simile persona potremmo chiedere: “Che cosa hai accettato di fare? Solo di predicare la buona notizia con una cartolina o un fonografo, o forse un sermone? Niente affatto! La tua dedicazione fu di fare la volontà di Geova com’è rivelata mediante Cristo Gesù, lo spirito santo e la Bibbia”. Mediante il nostro voto di dedicazione siamo dunque impegnati ad assolvere qualunque ulteriore obbligo Geova ci imponga. E quando consideriamo quanto siamo debitori verso Dio, c’è una ragione ancora più impellente di assumere ulteriori obblighi. Ricordate che ‘abbiamo l’obbligo di continuare a camminare come egli camminò’. — 1 Giov. 2:6; Luca 24:48.
17. Come Geova accrebbe gli obblighi degli Israeliti mentre stavano per entrare nella Terra Promessa, e in quali campi specialmente?
17 Che Geova possa allargare il campo dei nostri obblighi, aggiungere specifici dettagli o imporre nuovi obblighi si può vedere dal modo in cui trattò con la nazione d’Israele. Essi ricevettero un fondamentale corpo di leggi e obblighi al monte Sinai, riportato nei libri di Esodo, Levitico e Numeri. Ma quando furono pronti per entrare nella Terra Promessa, ebbero ulteriori obblighi, alcuni di portata più vasta, altri più particolareggiati e anche alcuni obblighi interamente nuovi. Questo si può vedere facendo un confronto tra la legge del Sinai e il libro di Deuteronomio, il quale nome significa “Seconda Legge”. Per esempio, sebbene l’insegnamento e la sua importanza fossero menzionati nella legge del Sinai, tuttavia nel libro di Deuteronomio la responsabilità di insegnare — quando, come e perché — fu spiegata particolareggiatamente. Non solo l’importanza di mostrare amore, ma i molti modi in cui si può manifestare amore in pratica, e le molte azioni regolate dal motivo dell’amore sono indicati in modo particolareggiato in Deuteronomio. Furono specificati ulteriori obblighi in relazione alla vita sociale, alla vita familiare, alle feste religiose, alla severità riguardo alla pura adorazione e a molti avvertimenti contro la falsa adorazione. Furono date istruzioni particolareggiate per identificare ed espellere gli apostati. Geova mostrò dunque in questo caso di poter allargare e allargò le sue giuste esigenze o gli obblighi per il suo popolo.
18-20. Come si è osservato un aumento di obblighi cristiani nella società del Nuovo Mondo (a) nel campo della conoscenza e dell’insegnamento? (b) nel nostro ministero? (c) nell’accrescere l’amore e la spiritualità? (d) nella severità riguardo alla pura adorazione?
18 Oggi nella cristiana società del Nuovo Mondo osserviamo pure che Geova, nella sua sapienza e sollecitudine verso il suo popolo, ha gradualmente accresciuto i nostri obblighi man mano che ci ha preparati a vivere nel suo nuovo ordine. Prendete la questione della conoscenza e dell’insegnamento. Col passar degli anni il numero delle adunanze tenute settimanalmente dalla congregazione è aumentato ed esse hanno acquistato uno scopo più specifico, che richiede più preparazione e maggiore partecipazione personale, recando così maggior beneficio personale. Vi sono anche le assemblee di circoscrizione e di distretto, come pure le assemblee nazionali e internazionali, le quali fanno tutte parte del modello delle nostre adunanze per impartire accresciuta conoscenza e specifico addestramento. In quanto al nostro ministero, anche qui abbiamo ricevuto istruzione più specifica, che dà maggiore responsabilità personale. L’insegnamento personale di casa in casa, nelle visite ulteriori e negli studi biblici, la distribuzione delle riviste, percorrere dovutamente il territorio tenendo note di casa in casa, l’uso di sermoni e il programma di addestramento, tutte queste cose impongono su noi individualmente maggiori obblighi. Anche in questo campo i nostri obblighi continueranno a crescere. Il tempo soltanto può imporre ulteriori obblighi: “Dovreste essere maestri a causa del tempo”. — Ebr. 5:12.
19 Questa crescita non è stata unilaterale, non è stata una sorta di crescita organizzativa e d’efficienza a spese dell’amore e della spiritualità. No, poiché nello stesso tempo ci è stato insegnato con maggior vigore e più particolareggiatamente il bisogno della preghiera e come stare vicini a Dio, come mostrare amore verso Dio, verso la famiglia e verso i conservi cristiani. Vi sono stati buoni consigli sul mostrare più amore nella predicazione e nell’assistere altri della congregazione secondo i bisogni di ogni singolo individuo.
20 Contemporaneamente, nei consigli dati nelle pagine di questa rivista c’è stata una nota di maggiore severità riguardo alla pura adorazione, l’imposizione di ulteriori obblighi su ciascuno individualmente, severi consigli su morale, onestà, neutralità ed esigenze come quelle del mostrare rispetto per la santità del sangue. Le congregazioni si sono mantenute pure dal crescere dell’apostasia applicando sanzioni come periodo di prova o disassociazione quand’erano necessarie. Ma anche questa severità è stata equilibrata dalla misericordia e dall’amore.
21, 22. (a) Come dovrebbe il cristiano considerare l’aumento degli obblighi? (b) Come si possono assumere questi obblighi per non esserne oppressi?
21 Se dovessimo considerare tutti questi obblighi da un punto di vista puramente umano, potremmo sentirci oppressi, ma non ce n’è bisogno. Geova conosce i nostri bisogni e le nostre capacità, ed egli guida il suo popolo come attento, amorevole pastore, ben consapevole delle nostre limitazioni. Ma dobbiamo assumerci ciascun obbligo come viene e in tal modo l’aumento non sarà un peso troppo grande. Se rimaniamo indietro, il peso accumulato di obblighi non assunti può divenire troppo grande da portare. Sappiate dunque che i vostri obblighi fondamentali sono di predicare la buona notizia del regno di Dio e condurre un’esemplare vita cristiana. Quindi determinate se il vostro posto nella congregazione comporta ulteriori obblighi, e quali sono. Quindi, fate un programma pratico per dedicare un po’ di tempo a ciascuno e attenetevi ad esso. Non se ne può mettere da parte nessuno. Seguite l’esempio di Gesù, poiché abbiamo l’obbligo di “continuare a camminare come egli camminò”. — 1 Giov. 2:6.
22 Ma come si aspira a ulteriori obblighi? Che cosa comportano essi, e come si possono adempiere? Ciò verrà considerato nel seguente articolo.
[Immagine a pagina 492]
Predicazione della buona notizia
[Immagine a pagina 493]
Soddisfatti i bisogni familiari