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L’“Uditore di preghiera”La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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Prendiamo in esame 1 Cronache 4:9, 10.
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L’“Uditore di preghiera”La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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Per Iabez pregare era molto importante. Cominciò la sua preghiera supplicando Dio di benedirlo. Quindi fece tre richieste indicanti che aveva un cuore pieno di fede.
Primo, implorò Dio dicendo: “[Allarga] il mio territorio”. (Versetto 10) Quest’uomo degno d’onore non era un avido che concupiva i possedimenti del suo prossimo. Probabilmente la sua premurosa richiesta aveva a che fare più con le persone che con la terra. Forse chiese che il suo territorio venisse allargato in modo pacifico così da poter accogliere un maggior numero di persone che adoravano il vero Dio.b
Secondo, Iabez supplicò che la “mano” di Dio fosse con lui. La simbolica mano di Dio è la sua potenza operante, per mezzo della quale egli aiuta coloro che lo adorano. (1 Cronache 29:12) Perché le richieste del suo cuore fossero esaudite, Iabez si rivolse all’Iddio la cui mano “non è divenuta troppo corta da non poter” aiutare chi mostra fede in lui. — Isaia 59:1.
E, terzo, Iabez pregò: “[Preservami] dalla calamità, affinché essa non mi faccia del male”. L’espressione “affinché essa non mi faccia del male” può far pensare che Iabez pregasse, non di sfuggire alla calamità, ma di non essere tormentato o sopraffatto dagli effetti del male.
Le parole di Iabez rivelarono che la vera adorazione gli stava a cuore e che aveva fede e fiducia nell’Uditore di preghiera. Quale fu la risposta di Geova? Questo breve racconto termina così: “Pertanto Dio fece avverare ciò che egli aveva chiesto”.
L’Uditore di preghiera non è cambiato. Infatti è felice di udire le preghiere dei suoi adoratori. Chi ripone fede e fiducia in lui può avere questa certezza: “Qualunque cosa chiediamo secondo la sua volontà, egli ci ascolta”. — 1 Giovanni 5:14.
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L’“Uditore di preghiera”La Torre di Guardia 2010 | 1° ottobre
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b I Targumim, parafrasi delle Sacre Scritture usate dagli ebrei, rendono così le parole di Iabez: “Benedicimi con figli, e allarga i miei confini con discepoli”.
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