-
La vera adorazione si diffonde in tutto il mondoLe profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
-
-
2. Quale comando viene dato a una donna che giace nelle tenebre, e perché è urgente che ubbidisca?
2 Le parole iniziali di questo capitolo di Isaia sono rivolte a una donna che si trova in tristi condizioni: evidentemente prostrata nelle tenebre. Improvvisamente una luce penetra nell’oscurità mentre Geova, tramite Isaia, grida: “Sorgi, o donna, spandi luce, poiché la tua luce è venuta e su di te ha rifulso la medesima gloria di Geova”. (Isaia 60:1) Sì, la “donna” deve alzarsi e riflettere la gloria di Dio!
-
-
La vera adorazione si diffonde in tutto il mondoLe profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
-
-
La “donna” deve ‘spandere luce’ a beneficio di chi intorno a lei brancola ancora nelle tenebre.
-
-
La vera adorazione si diffonde in tutto il mondoLe profezie di Isaia: luce per tutta l’umanità II
-
-
3. (a) Chi è la “donna”? (b) Perché la “donna” giace nelle tenebre?
3 Pur parlando di avvenimenti futuri, Geova dice alla “donna” che la sua luce “è venuta”. Questo sottolinea che la profezia si adempirà di sicuro. La “donna” in questione è Sion, o Gerusalemme, la capitale di Giuda, che rappresenta l’intera nazione. (Isaia 52:1, 2; 60:14) Al tempo del primo adempimento di questa profezia la “donna” giace nelle tenebre, dove si trova da quando Gerusalemme fu distrutta nel 607 a.E.V. Ma nel 537 a.E.V. un fedele rimanente di esuli ebrei ritorna a Gerusalemme e ripristina la pura adorazione. Alla fine Geova fa rifulgere la luce sulla sua “donna” e il suo popolo ristabilito diventa fonte di luce fra le nazioni spiritualmente nelle tenebre.
Un adempimento maggiore
4. Da chi è rappresentata oggi sulla terra la “donna”, e a chi si applicano per estensione le parole profetiche?
4 Il nostro interesse per queste parole profetiche va oltre il loro adempimento sull’antica Gerusalemme. Oggi la celeste “donna” di Geova è rappresentata sulla terra dall’“Israele di Dio”. (Galati 6:16) Nel corso della sua esistenza, dalla Pentecoste del 33 E.V. fino a oggi, questa nazione spirituale ha raggiunto il totale di 144.000 componenti unti con lo spirito, “che sono stati comprati dalla terra” con la prospettiva di regnare insieme a Cristo in cielo. (Rivelazione 14:1, 3) L’adempimento moderno del capitolo 60 di Isaia si incentra su quelli dei 144.000 che sono in vita sulla terra durante gli “ultimi giorni”. (2 Timoteo 3:1) La profezia riguarda anche i compagni di questi cristiani unti, la “grande folla” di “altre pecore”. — Rivelazione 7:9; Giovanni 10:11, 16.
5. Quando quelli dell’Israele di Dio ancora sulla terra si ritrovarono nelle tenebre, e quando rifulse su di loro la luce di Geova?
5 All’inizio del XX secolo, per un po’ di tempo i componenti dell’Israele di Dio ancora sulla terra si ritrovarono per così dire prostrati nelle tenebre. Verso la fine della prima guerra mondiale erano nella situazione descritta simbolicamente nel libro di Rivelazione: i loro cadaveri giacevano “sull’ampia via della grande città che in senso spirituale è chiamata Sodoma ed Egitto”. (Rivelazione 11:8) Nel 1919, però, Geova fece rifulgere su di loro la sua luce. Perciò si alzarono e fecero risplendere questa luce, proclamando intrepidamente la buona notizia del Regno di Dio. — Matteo 5:14-16; 24:14.
-