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OolaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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OOLA
(Oòla) [la sua tenda [di adorazione]].
In Ezechiele capitolo 23, Samaria (che rappresenta il regno delle dieci tribù di Israele) è descritta come la prostituta Oola, sorella maggiore di Ooliba, che rappresenta Gerusalemme (il regno di Giuda). Il nome Oola, “la sua tenda [di adorazione]”, può alludere al fatto che il regno delle dieci tribù aveva istituito i propri centri di adorazione. La sua prostituzione spirituale aveva avuto inizio in Egitto ed era continuata nella Terra Promessa. In epoche successive essa si prostituì tentando di accattivarsi il favore degli assiri e compiendo degradanti pratiche idolatriche, fra cui i sacrifici di bambini. Per la sua infedeltà verso di lui, Geova consegnò Oola (il regno settentrionale) nelle mani dei suoi amanti assiri.
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OolibaPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 2
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OOLIBA
(Oolìba) [la mia tenda [di adorazione] è in lei].
In Ezechiele capitolo 23, l’infedeltà di Gerusalemme verso Geova è raffigurata dall’allegoria della prostituta Ooliba. Il significato del nome sembra alludere al fatto che la tenda o santuario di Geova si trovava nel suo territorio. (Cfr. OOLA). Ma invece di apprezzare ciò e prendere a cuore il castigo abbattutosi sull’infedele sorella Oola (Samaria), Ooliba non solo continuò a essere infedele come era stata in Egitto, ma si comportò ancor peggio della sorella. Praticò l’idolatria su vasta scala e si legò politicamente agli assiri e ai babilonesi. Fu quindi predetto che i suoi amanti di un tempo, i babilonesi, avrebbero mosso contro di lei e ne avrebbero fatto “un oggetto spaventoso”.
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