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DarioPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Nell’esercizio dei suoi poteri amministrativi, Dario nominò 120 satrapi che prestavano servizio in tutto il reame, e anche tre alti funzionari preposti ai satrapi, per curare gli interessi del re. Lo scopo principale della disposizione poteva senz’altro essere di carattere finanziario, dato che una delle prime mansioni dei satrapi era quella di riscuotere pedaggi e tributi per le casse dello stato. (Cfr. Esd 4:13).
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DarioPerspicacia nello studio delle Scritture, volume 1
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Similmente J. C. Whitcomb fa notare che, secondo la Cronaca di Nabonedo, Gubaru, in quanto governatore distrettuale di Ciro, “nominò . . . (governatori distrettuali) a Babilonia”, proprio come Daniele 6:1, 2 dice che Dario “stabilì sul regno centoventi satrapi”. Whitcomb sostiene quindi che Gubaru, in quanto governatore dei governatori, probabilmente veniva chiamato re dai suoi subalterni. (Darius the Mede, cit., pp. 31-33) E, a proposito dell’estesa regione su cui dominava Gubaru (Gobria), un altro storico dice: “Su tutta questa vasta estensione di terra fertile, Gobria [Gubaru] governava quasi come monarca indipendente”. — A. T. Olmstead, History of the Persian Empire, 1948, p. 56.
In armonia con quanto sopra, alcuni studiosi ritengono probabile che Dario il Medo fosse in realtà un viceré che governava sul regno dei caldei ma subordinato a Ciro, il supremo monarca dell’impero persiano. Olmstead osserva: “Nei rapporti con i sudditi babilonesi, Ciro era ‘re di Babilonia, re delle nazioni’. Sostenendo in tal modo che l’antica dinastia di monarchi rimaneva ininterrotta, egli lusingava la loro vanità, si assicurava la loro lealtà . . . Ma era il satrapo Gobria che rappresentava l’autorità sovrana dopo la partenza del re”. (Op. cit., p. 71) Quelli che sostengono che il Dario della Bibbia fosse senz’altro un viceré fanno notare che viene detto che “ricevette il regno” e che era stato “fatto re sul regno dei caldei” a riprova che era subordinato a un altro monarca. — Da 5:31; 9:1; cfr. 7:27, dove il “Supremo”, Geova Dio, dà il Regno ai “santi”.
Anche se sotto molti aspetti le informazioni disponibili su Gubaru corrispondono a quelle su Dario, e anche se Dario poteva essere viceré sotto Ciro, questa identificazione non può ancora ritenersi conclusiva. I documenti storici non indicano la nazionalità di Gubaru né la sua linea di discendenza da cui si possa desumere che fosse un “medo” e “figlio di Assuero”. Non indicano che avesse autorità sovrana al punto di poter emanare un proclama o un editto come quello descritto in Daniele 6:6-9. Inoltre la Bibbia sembra indicare che il dominio di Dario su Babilonia non fu di lunga durata e che Ciro assunse poi il potere, anche se è possibile che governassero contemporaneamente e che Daniele abbia menzionato in particolare solo l’anno in cui Dario diventò un personaggio di rilievo a Babilonia. (Da 6:28; 9:1; 2Cr 36:20-23) Gubaru conservò la sua posizione per 14 anni.
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