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Traeva “conclusioni nel suo cuore”Imitiamo la loro fede
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In viaggio verso Betleem
4, 5. (a) Perché Giuseppe e Maria si stavano recando a Betleem? (b) All’adempimento di quale profezia contribuì il decreto di Cesare?
4 Giuseppe e Maria non erano gli unici a essere in viaggio. Da poco Cesare Augusto aveva indetto un censimento per cui era necessario recarsi al proprio paese natale. Cosa fece Giuseppe? Il racconto dice: “Naturalmente, anche Giuseppe salì dalla Galilea, dalla città di Nazaret, per recarsi in Giudea, nella città di Davide, che si chiama Betleem, perché era della casa e della famiglia di Davide” (Luca 2:1-4).
5 Non era stata una pura coincidenza che Cesare avesse emanato quel decreto proprio in quel momento. Secondo una profezia che risaliva a circa sette secoli prima, il Messia sarebbe nato a Betleem. Il caso voleva che a soli 11 chilometri da Nazaret si trovasse una città di nome Betleem. La profezia, comunque, specificava che il Messia sarebbe nato a “Betleem Efrata”. (Leggi Michea 5:2.) Per raggiungere questo villaggio da Nazaret, bisognava percorrere circa 130 chilometri tra le colline attraversando la Samaria. Lì si trovava la Betleem dove Giuseppe doveva presentarsi, il luogo d’origine della famiglia del re Davide, famiglia alla quale appartenevano sia Giuseppe che la moglie.
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Traeva “conclusioni nel suo cuore”Imitiamo la loro fede
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8. (a) Cos’altro avrà spinto Maria ad accompagnare Giuseppe? (b) Perché l’esempio di Maria rappresenta un modello di riferimento per chi è fedele?
8 Cos’altro avrà spinto Maria a ubbidire? È possibile che fosse a conoscenza della profezia secondo cui il Messia sarebbe nato a Betleem. Anche se la Bibbia non lo dice espressamente, non possiamo escluderlo, dal momento che la cosa era a quanto pare risaputa non solo tra le autorità religiose ma anche tra la gente in generale (Matt. 2:1-7; Giov. 7:40-42). Maria non era affatto digiuna di conoscenza delle Scritture (Luca 1:46-55).
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