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Il vostro occhio è “semplice”?La Torre di Guardia 1986 | 1° maggio
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4. Come la condizione dell’occhio può influire su di noi?
4 La misura in cui l’occhio può fungere da lampada per il corpo, tuttavia, dipende in gran parte dal suo stato. Per questo motivo Gesù proseguì, dicendo: “Se, dunque, il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà illuminato; ma se il tuo occhio è malvagio, tutto il tuo corpo sarà tenebre. Se in realtà la luce che è in te è tenebre, come sono grandi tali tenebre!” (Matteo 6:22, 23) Da quanto precede, possiamo capire quanto influisca l’occhio su tutto quello che facciamo, in bene o in male.
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Il vostro occhio è “semplice”?La Torre di Guardia 1986 | 1° maggio
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11. Spiegate il significato dei termini “semplice” e “malvagio” usati da Gesù parlando dell’occhio.
11 Poiché ogni giorno ci troviamo di fronte a un gran numero di distrazioni che colpiscono l’occhio, possiamo capire ancora meglio per quale ragione Gesù esortò a mantenere il proprio occhio “semplice” e non “malvagio”. (Matteo 6:22, 23) Cosa significa? Qui “semplice” rende il termine greco haploùs, che basilarmente si riferisce all’unicità di pensiero o alla dedizione a un unico obiettivo. D’altro canto, “malvagio” rende il termine greco originale poneròs, che significa cattivo, indegno e maligno. L’‘occhio semplice’, perciò, anziché essere distratto o distolto da tutto ciò che accade, si concentra su una sola cosa. L’‘occhio malvagio’, invece, è incostante, malizioso e avido, e viene attratto dalle cose ambigue e oscure.
12. Riesaminate e spiegate il contesto delle parole di Gesù.
12 Ma su che cosa dovrebbe concentrarsi l’occhio perché ‘tutto il corpo sia illuminato’? Un esame del contesto ci aiuterà a trovare la risposta. Nei versetti precedenti, Gesù aveva parlato di “tesori sulla terra” e di “tesori in cielo”. Aveva detto che “dove è il tuo tesoro, ivi è anche il tuo cuore”. Poi, dopo aver parlato dell’occhio, ribadì il bisogno di mostrare unità di intenti, dicendo: “Nessuno può essere schiavo di due signori”, cioè di Dio e della Ricchezza. Nei versetti successivi, diede consigli in merito al punto di vista da assumere nei confronti delle necessità quotidiane e concluse con l’ammonizione: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. — Matteo 6:19-34.
13. Su cosa dovremmo concentrare il nostro occhio affinché ‘tutto il corpo sia illuminato’? Perché?
13 Che insegnamento possiamo trarre da tutto questo? Qui Gesù parla degli obiettivi che ci dobbiamo porre nella vita, mostrando che è inutile andare in cerca di cose materiali e che è bene coltivare l’interesse per le cose spirituali. Chiaramente, ci dice che, concentrando i nostri occhi esclusivamente sugli interessi del Regno, ‘tutto il nostro corpo sarà illuminato’. Perché? Perché, se compiere la volontà di Dio diviene l’obiettivo della nostra esistenza, ci sforzeremo di rispecchiare la gloriosa buona notizia in ogni aspetto della vita. Non solo possiamo attendere con ansia un futuro luminoso, ma possiamo essere anche liberati dalle tenebre e dalle cose subdole che derivano da una vita imperniata su mete egoistiche. — II Corinti 4:1-6.
14. Perché se si concentra l’occhio sulle cose materiali ci si ritrova nelle “tenebre”?
14 L’apostolo Paolo ribadì ciò che disse Gesù, spiegando: “Quelli che hanno determinato d’arricchire cadono in tentazione e in un laccio e in molti desideri insensati e dannosi, che immergono gli uomini nella distruzione e nella rovina”. (I Timoteo 6:9) Queste parole sono senz’altro vere! I giornali sono pieni di notizie su parlamentari, sindaci, giudici, banchieri, dirigenti d’azienda e altri colti in flagrante mentre commettevano i cosiddetti ‘reati da colletto bianco’ che, secondo una fonte, “fruttano un minimo di 200 miliardi di dollari l’anno” nei soli Stati Uniti. La ‘tentazione e il laccio’ di divenire ricchi hanno trasformato molte persone un tempo rispettabili in criminali e delinquenti. Indubbiamente non vogliamo essere ‘immersi nella distruzione e nella rovina’, ritrovandoci nelle “tenebre” dalle quali Gesù aveva messo in guardia. — Vedi Proverbi 23:4, 5.
15, 16. (a) Quale altro “desiderio degli occhi” dobbiamo evitare? (b) Come applichereste il consiglio che si trova in Proverbi 27:20 alla nostra trattazione?
15 Ma sono solo quelli che concentrano il proprio occhio sul divenire ricchi a correre il rischio di camminare nelle tenebre? No, dal momento che “il desiderio degli occhi” include molte altre cose. Ricordate le parole di Gesù riportate in Matteo 5:28: “Chi continua a guardare una donna in modo da provar passione per lei ha già commesso adulterio con lei nel suo cuore”. Senza dubbio quest’avvertimento si può applicare anche al lasciare che i propri occhi si soffermino su materiale volto a eccitare o a suscitare passioni e desideri illeciti.
16 C’è poi l’ansietà per il mangiare, il bere e il vestire di cui parlò Gesù. (Matteo 6:25-32) Sebbene queste cose siano necessarie, un desiderio smoderato di possedere sempre ciò che è all’ultimo grido, più costoso o ricercato, può rendere schiavi la nostra mente e il nostro cuore. (Romani 16:18; Filippesi 3:19) Anche nello svago, nei passatempi preferiti, nelle attività sportive, nell’esercizio fisico, e così via, dobbiamo mantenere il dovuto equilibrio e stare attenti a non farci prendere dalle mode e dai capricci passeggeri del mondo. In tutti questi campi sarebbe bene ricordare le sagge parole che si trovano in Proverbi 27:20: “Lo Sceol e il luogo di distruzione stessi non si saziano; né si saziano gli occhi dell’uomo”. Abbiamo realmente bisogno di esercitare padronanza di noi stessi, così da non procurarci danni spirituali nel tentativo di soddisfare i nostri occhi.
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