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Resa dei conti circa l’uso degli averi di CristoSicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
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Sulla terra ci sono ancora futuri membri di quel Regno celeste al servizio di tale governo. Durante questo che è il periodo più critico della storia umana, questi servitori del “regno dei cieli” sono chiamati a render conto. Devono giustificare al loro governo l’uso che hanno fatto dei beni affidati loro.
2. Perché una certa parabola pronunciata dal “Principe della pace” dovrebbe interessarci particolarmente?
2 Per illustrare questo aspetto, il principale rappresentante del “regno dei cieli” narrò molto tempo fa una parabola, un’illustrazione. Essa dovrebbe interessarci, perché il “Principe della pace” la incluse nella sua lungimirante profezia circa il “segno” che avrebbe contrassegnato la sua “presenza” nel Regno con la piena autorità di dominare. (Matteo 24:3) Oggi gli effetti dell’adempimento di questa parabola profetica ci toccano inevitabilmente, essendovi implicata la nostra possibilità di continuare a esistere, la nostra stessa vita. Ecco dunque la parabola che il “Principe della pace” narrò ai suoi apostoli pochi giorni prima della sua morte di sacrificio sul Calvario.
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Resa dei conti circa l’uso degli averi di CristoSicurezza mondiale sotto il “Principe della pace”
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Poiché è come quando un uomo, stando per fare un viaggio all’estero, chiamò i suoi schiavi e affidò loro i suoi averi.
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