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Impariamo dalla parabola dei talentiLa Torre di Guardia 2015 | 15 marzo
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FANNO FRUTTARE I TALENTI NEL TEMPO DELLA FINE
9. (a) Come usarono i talenti i due schiavi fedeli, e cosa indica questo? (b) Che ruolo hanno le “altre pecore”?
9 Nel tempo della fine, e in particolar modo dal 1919, i fedeli schiavi unti di Cristo sulla terra stanno facendo fruttare i talenti del Signore. Proprio come i primi due schiavi, gli unti fanno del loro meglio con ciò che hanno a disposizione. Non c’è bisogno di fare congetture su chi ha ricevuto cinque talenti e chi due. Nella parabola entrambi gli schiavi raddoppiarono quanto il signore aveva dato loro, pertanto furono diligenti nella stessa misura. Che dire invece di coloro che hanno la speranza terrena? Il loro ruolo è davvero importante. La parabola di Gesù delle pecore e dei capri ci insegna che tutti i cristiani con la speranza terrena hanno l’onore di sostenere i fratelli unti di Gesù nell’opera di predicazione e di insegnamento. Nel corso di questi critici ultimi giorni, i due gruppi lavorano insieme come “un solo gregge” svolgendo con zelo l’opera di fare discepoli (Giov. 10:16).
10. Qual è una notevole caratteristica del segno della presenza di Gesù?
10 Il Signore si aspetta giustamente dei risultati. Come abbiamo già detto, i suoi fedeli discepoli del I secolo incrementarono i suoi averi. Cosa è avvenuto nel tempo della fine, periodo durante il quale la parabola dei talenti trova il suo adempimento? I fedeli e instancabili servitori di Gesù hanno portato avanti la più grande opera di predicare e fare discepoli della storia. I loro sforzi congiunti hanno avuto come risultato l’afflusso, ogni anno, di centinaia di migliaia di nuovi discepoli nelle file dei proclamatori del Regno. Questo ha fatto dell’opera di predicazione e di insegnamento una straordinaria caratteristica del segno della presenza di Gesù nel potere del Regno. Senza dubbio il Signore è molto soddisfatto!
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Impariamo dalla parabola dei talentiLa Torre di Guardia 2015 | 15 marzo
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d Dopo la morte degli apostoli, Satana fomentò l’apostasia che la fece da padrona per molti secoli. Durante tutto quel periodo, si fece ben poco per assolvere l’incarico di fare veri discepoli di Cristo. Le cose però sarebbero cambiate durante “la mietitura”, ovvero gli ultimi giorni (Matt. 13:24-30, 36-43). Vedi La Torre di Guardia del 15 luglio 2013, pagine 9-12.
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