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Lo sapevate?La Torre di Guardia 2010 | 1° marzo
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Perché Gesù disse che “nessuno mette vino nuovo in otri vecchi”?
▪ Nei tempi biblici era normale conservare il vino in recipienti di pelle. (Giosuè 9:13) Gli otri erano ricavati dalla pelle intera di animali domestici quali capre o capretti. Per fare un otre si uccideva un animale, gli si tagliavano la testa e le zampe, e poi lo si scuoiava con cura per non sventrarlo. La pelle veniva conciata e si cucivano tutte le aperture meno una, in corrispondenza del collo o di una zampa. Questa serviva da imboccatura e veniva chiusa con un tappo o con una cordicella.
Col tempo la pelle si induriva e perdeva l’elasticità. Per questo motivo gli otri vecchi non erano adatti per conservare il vino nuovo, che continua a fermentare. La fermentazione avrebbe probabilmente fatto scoppiare la pelle indurita dei vecchi otri. Gli otri nuovi, invece, erano più elastici e potevano resistere alla pressione provocata dalla fermentazione del vino nuovo. Gesù quindi fece riferimento a quello che ai suoi giorni era un fatto risaputo. Descrivendo ciò che accade quando si mette vino nuovo in otri vecchi, disse: “Il vino nuovo romperà gli otri, e si verserà e gli otri saranno rovinati. Ma il vino nuovo si deve mettere in otri nuovi”. — Luca 5:37, 38.
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[Immagine a pagina 15]
Un otre vecchio
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