‘Discerniamo ciò che siamo’ alla Commemorazione
‘Se discernessimo ciò che noi stessi siamo, non saremmo giudicati . . . non saremmo condannati’. — 1 CORINTI 11:31, 32.
1. Cosa vogliono senz’altro evitare i cristiani, e perché?
L’ULTIMA cosa che un cristiano desidera è essere condannato da Geova. Dispiacere al “Giudice di tutta la terra” potrebbe significare per noi essere “condannati col mondo” e perdere la salvezza. Questo è vero sia se speriamo di vivere in cielo insieme a Gesù che se speriamo di vivere per sempre in un paradiso terrestre. — Genesi 18:25; 1 Corinti 11:32.
2, 3. In quale campo potremmo essere giudicati sfavorevolmente, e cosa disse Paolo al riguardo?
2 Nel capitolo 11 di 1 Corinti l’apostolo Paolo parlò di un campo in cui potremmo incorrere nel giudizio. Anche se le sue parole erano rivolte a cristiani unti, i suoi consigli sono importanti per tutti, specialmente in questo periodo dell’anno. Discernere ciò che noi stessi siamo ci può aiutare ad avere l’approvazione di Dio e a non essere giudicati. Parlando della celebrazione annuale del Pasto Serale del Signore, Paolo scrisse:
3 “Il Signore Gesù nella notte in cui stava per essere consegnato prese un pane e, dopo aver reso grazie, lo spezzò e disse: ‘Questo significa il mio corpo che è a vostro favore. Continuate a far questo in ricordo di me’. E fece similmente riguardo al calice, dopo aver preso il pasto serale, dicendo: ‘Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue. Continuate a far questo, ogni volta che ne berrete, in ricordo di me’. Poiché ogni volta che mangiate questo pane e bevete questo calice, continuate a proclamare la morte del Signore, finché egli arrivi”. — 1 Corinti 11:23-26.a
4. Cosa avrà luogo la sera del 10 aprile 1990?
4 Il 10 aprile 1990, dopo il tramonto, i testimoni di Geova celebreranno la Commemorazione della morte di Cristo. Normalmente si raduneranno in gruppi costituiti ciascuno da una sola congregazione, per cui ci sarà spazio per persone che non sono ancora Testimoni. Come si svolgerà tale adunanza? Ci sarà un discorso biblico. Poi, dopo una preghiera, sarà passato il pane. Un’altra preghiera precederà il passaggio del calice. Anziché seguire un rituale formalistico, una prassi rigorosa, il numero di pani e di calici e il modo in cui questi saranno passati dipenderà dalla situazione locale. L’importante è che vengano resi disponibili a tutti i presenti, anche se la maggioranza si limiterà a passarli senza prenderne. Ma quali cose vengono passate, e cosa significano? Inoltre, cosa dovremmo considerare in anticipo per discernere ciò che noi stessi siamo?
“Questo significa il mio corpo”
5, 6. (a) Cosa fece Gesù con un pane? (b) Che tipo di pane usò?
5 Abbiamo letto ciò che Paolo ‘ricevette dal Signore’ in relazione alla Commemorazione. Ci sono anche i racconti di tre evangelisti, uno dei quali era presente quando Gesù istituì questa celebrazione. (1 Corinti 11:23; Matteo 26:26-29; Marco 14:22-25; Luca 22:19, 20) Secondo questi racconti Gesù per prima cosa prese un pane, pregò e quindi lo spezzò e lo distribuì. Di che pane si trattava? In maniera corrispondente, che pane si usa oggi? Cosa significa o rappresenta?
6 Gesù aveva a disposizione elementi della cena pasquale ebraica, fra cui il pane non lievitato, quello che Mosè chiamò “pani non fermentati, il pane d’afflizione”. (Deuteronomio 16:3; Esodo 12:8) Questo pane era fatto con farina di grano senza lievito, sale o aromi. Essendo non lievitato (in ebraico: matstsàh), era piatto e friabile; bisognava spezzarlo in parti abbastanza piccole da poterle mangiare. — Marco 6:41; 8:6; Atti 27:35.
7. Che tipo di pane usano i testimoni di Geova durante la Commemorazione?
7 Visto che Gesù usò pane non lievitato nel Pasto Serale del Signore, oggi i testimoni di Geova fanno altrettanto. A questo scopo vanno bene le normali matzòth ebraiche purché non contengano altri ingredienti, come malto, cipolle o uova. (Matzòth che contenessero questi altri ingredienti non corrisponderebbero alla descrizione di “pane d’afflizione”). Oppure gli anziani di congregazione possono incaricare qualcuno di fare del pane non lievitato impastando farina di grano e acqua. Se la farina di grano non è disponibile si può usare farina d’orzo, di riso, di granturco o di qualche altro cereale. Si stende la pasta e la si fa cuocere al forno su una teglia leggermente oliata.
8. Perché il pane non lievitato è un simbolo appropriato, e cosa significa prendere tale pane? (Ebrei 10:5-7; 1 Pietro 4:1)
8 Tale pane è appropriato poiché non contiene lievito, che nella Bibbia è usato per rappresentare corruzione o peccato. Riguardo a un uomo immorale in una congregazione Paolo diede questo consiglio: ‘Un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa. Eliminate il vecchio lievito, affinché siate liberi da fermento. Cristo, la nostra pasqua, è stato sacrificato. Osserviamo la festa non con lievito di malizia e malvagità, ma con pani non fermentati di sincerità e verità’. (1 Corinti 5:6-8; confronta Matteo 13:33; 16:6, 12). Il pane non lievitato è un simbolo appropriato del corpo umano di Gesù, poiché egli fu “leale, semplice, incontaminato, separato dai peccatori”. (Ebrei 7:26) Gesù era lì presente nel suo corpo umano perfetto quando disse agli apostoli: “Prendete e mangiate questo [pane], esso significa il mio corpo”. (Matteo 26:26, A New Translation of the Bible, di James Moffatt) Prendere il pane significa credere nel valore del sacrificio di Gesù a proprio favore e accettarlo. Tuttavia vi è implicato dell’altro.
Vino con un significato
9. Quale altro emblema Gesù disse di usare?
9 Gesù usò un altro simbolo: “Egli prese anche un calice, e dopo aver ringraziato Dio lo diede loro dicendo: ‘Bevetene, voi tutti; questo significa il mio sangue, il nuovo sangue del patto, sparso per molti, per ottenere la remissione dei loro peccati’”. (Matteo 26:27, 28, Moffatt) Cosa c’era in quel calice comune che egli passò, e che significato ha per noi mentre ci sforziamo di discernere ciò che noi stessi siamo?
10. Come fu che nella Pasqua ebraica si cominciò a usare il vino?
10 Quando Mosè descrisse per la prima volta la festa della Pasqua non menzionò alcuna bevanda. Molti studiosi ritengono che il vino fu introdotto nella Pasqua ebraica molto tempo dopo, forse nel II secolo a.E.V.b Ad ogni modo, l’uso del vino in questo pasto era comune nel I secolo, e Gesù non vi fece obiezione. Nell’istituire la Commemorazione egli usò il vino pasquale.
11. Che genere di vino è adatto per il Pasto Serale del Signore?
11 Dato che la Pasqua ebraica aveva luogo molto tempo dopo la vendemmia, Gesù non può aver usato succo d’uva non fermentato bensì vino rosso, che poteva facilmente rappresentare il suo sangue. (Confronta Rivelazione 14:20). Il sangue di Cristo non aveva bisogno di essere rinvigorito, per cui è appropriato usare vino puro anziché vini irrobustiti con brandy (come il porto, lo sherry e altri vini analoghi) o aromatizzati con spezie o erbe (come il vermouth o molti aperitivi). Tuttavia non c’è bisogno che ci preoccupiamo di sapere quale trattamento ha subìto il vino, se durante la fermentazione vi è stato aggiunto dello zucchero per correggerne il gusto o il contenuto alcolico o se è stata usata un po’ di anidride solforosa come conservante.c Molte congregazioni usano un vino rosso commerciale o un semplice vino rosso fatto in casa. Vino e pane sono solo emblemi, simboli; pertanto, ciò che avanza d’essi si può portare a casa e usare in seguito come gli altri cibi e bevande.
12. In base a ciò che spiegò Gesù, cosa rappresentava il vino?
12 Il fatto che Gesù parlasse del suo sangue la notte di Pasqua avrebbe potuto far pensare al sangue dell’agnello al tempo dell’Egitto. Ma notate che Gesù fece un paragone diverso, e disse: “Questo calice significa il nuovo patto in virtù del mio sangue, che dev’essere versato in vostro favore”. (Luca 22:20) In precedenza Dio aveva fatto un patto con la nazione dell’Israele carnale, e questo patto era stato inaugurato con il sangue di sacrifici animali. C’era una corrispondenza fra il sangue di quei sacrifici e il sangue di Gesù. Entrambi avevano a che fare con l’inaugurazione, da parte di Dio, di un patto con una nazione di suoi servitori. (Esodo 24:3-8; Ebrei 9:17-20) Un aspetto del patto della Legge era che l’Israele carnale aveva la prospettiva di formare una nazione di re-sacerdoti. (Esodo 19:5, 6) Tuttavia, dopo che Israele mancò di osservare il patto di Geova, egli disse che avrebbe sostituito “il patto precedente” con “un nuovo patto”. (Ebrei 9:1, 15; Geremia 31:31-34) Il calice di vino che Gesù passò agli apostoli fedeli rappresentava questo nuovo patto.
13, 14. (a) Cosa significa essere nel nuovo patto? (b) Cosa significa che qualcuno prenda gli emblemi?
13 I cristiani che entrano in questo nuovo patto diventano parte di una nazione spirituale di re-sacerdoti. (Galati 6:16) L’apostolo Pietro scrisse: “Voi siete ‘una razza eletta, un regal sacerdozio, una nazione santa, un popolo di speciale possesso, affinché dichiariate le eccellenze’ di colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce”. (1 Pietro 2:9) È chiaro quale salvezza essi ricevono: la vita in cielo per regnare insieme a Gesù. E Rivelazione 20:6 lo conferma dicendo: “Felice e santo è chiunque prende parte alla prima risurrezione; . . . questi . . . saranno sacerdoti di Dio e del Cristo, e regneranno con lui per i mille anni”.
14 In effetti, dopo aver detto agli apostoli di prendere il pane e il vino emblematici, Gesù disse loro che avrebbero ‘mangiato e bevuto alla sua tavola nel suo regno, e si sarebbero seduti su troni per giudicare le dodici tribù d’Israele’. (Luca 22:28-30) Di conseguenza, prendere gli emblemi della Commemorazione significa più che semplicemente credere nel sacrificio di Gesù. Ogni cristiano deve accettare il riscatto ed esercitare fede se vuole ottenere la vita eterna in qualsiasi luogo. (Matteo 20:28; Giovanni 6:51) Ma prendere gli emblemi significa che si è nel nuovo patto, che si è scelti per essere insieme a Gesù nel suo Regno.
Discernimento alla Commemorazione
15. In che modo Gesù introdusse una nuova speranza per i servitori di Dio?
15 Come ha spiegato l’articolo precedente, prima del tempo di Gesù i leali servitori di Dio non avevano alcuna speranza di andare in cielo. Essi attendevano di ottenere la vita eterna sulla terra, dimora originale dell’umanità. Gesù Cristo fu il primo ad essere risuscitato come spirito, e divenne il primo essere umano ad essere portato in cielo. (Efesini 1:20-22; 1 Pietro 3:18, 22) Paolo confermò questo scrivendo: “Abbiamo franchezza per la via d’ingresso nel luogo santo mediante il sangue di Gesù, che egli inaugurò per noi come via nuova e vivente”. (Ebrei 10:19, 20) Dopo aver aperto tale via, da chi sarebbe stato seguito Gesù?
16. Cosa riserva il futuro a coloro che prendono il pane e il vino?
16 La notte in cui istituì il Pasto Serale del Signore, Gesù disse ai suoi apostoli leali che preparava un luogo per loro in cielo. (Giovanni 14:2, 3) Ricordate, però, che Gesù disse pure che quelli che prendevano il pane e bevevano dal calice sarebbero stati nel suo Regno e si sarebbero seduti su troni per giudicare. Questo valeva solo per gli apostoli? No, poiché in seguito l’apostolo Giovanni apprese che anche altri cristiani avrebbero vinto e ‘si sarebbero seduti con Gesù sul suo trono’, e insieme sarebbero divenuti ‘un regno e sacerdoti per regnare sulla terra’. (Rivelazione 3:21; 5:10) Giovanni apprese pure il numero totale dei cristiani “comprati dalla terra”: 144.000. (Rivelazione 14:1-3) Visto che questo è un gruppo relativamente piccolo, un “piccolo gregge” in paragone a tutti coloro che hanno adorato Dio nel corso dei secoli, alla Commemorazione ci vuole uno speciale discernimento. — Luca 12:32.
17, 18. (a) Quale cattiva abitudine presero alcuni cristiani di Corinto? (b) Perché l’eccedere nel mangiare e nel bere era così grave? (Ebrei 10:28-31)
17 Quando Paolo menzionò questo argomento nella sua lettera ai Corinti alcuni apostoli erano ancora in vita e Dio stava chiamando i cristiani “ad essere santi”. Paolo disse che in tale città, fra quelli che dovevano prendere gli emblemi, aveva preso piede una cattiva abitudine. Alcuni prima facevano dei pasti in cui eccedevano nel mangiare o nel bere, così che erano sonnolenti, intorpiditi. Di conseguenza non potevano ‘discernere il corpo’, il corpo fisico di Gesù rappresentato dal pane. Era una cosa grave? Sì! Prendendo gli emblemi in maniera indegna, si rendevano ‘colpevoli rispetto al corpo e al sangue del Signore’. Se fossero stati mentalmente e spiritualmente desti ‘avrebbero potuto discernere ciò che essi stessi erano e non sarebbero stati giudicati’. — 1 Corinti 1:2; 11:20-22, 27-31.
18 Cosa dovevano discernere quei cristiani, e in che modo? In primo luogo, dovevano comprendere nel cuore e nella mente che erano stati chiamati a far parte dei 144.000 eredi della vita celeste. Come facevano a discernerlo? Inoltre, dovrebbero essere in molti oggi a credere di far parte di questo piccolo gruppo che Dio ha scelto dal tempo degli apostoli?
19. Quale fu la situazione durante la Commemorazione del 1989?
19 In effetti, solo una piccolissima minoranza di veri cristiani oggi discerne questo riguardo a se stessi. Alla celebrazione del Pasto Serale del Signore nel 1989 oltre 9.479.000 persone si radunarono nelle congregazioni dei testimoni di Geova in tutta la terra. Circa 8.700 professarono di avere la speranza di essere ‘salvati per il regno celeste’. (2 Timoteo 4:18) La stragrande maggioranza, sì, milioni di altri cristiani leali e benedetti che si radunarono, discernevano che la loro fondata speranza è di vivere per sempre sulla terra.
20. In che modo i membri dei 144.000 si rendono conto di essere stati chiamati? (1 Giovanni 2:27)
20 Alla Pentecoste del 33 E.V. Dio cominciò a scegliere i 144.000 per la vita celeste. Visto che questa speranza era nuova, sconosciuta ai servitori di Dio prima del tempo di Gesù, come avrebbero fatto quelli che erano scelti a sapere con certezza di avere questa speranza? Ricevendo la testimonianza che ne dà lo spirito santo di Dio. Questo non significa che vedano effettivamente lo spirito (che non è una persona) o che abbiano qualche visione mentale dello spirito che comunica con loro, né che odano voci dal reame spirituale. Paolo spiega: “Lo spirito stesso rende testimonianza col nostro spirito che siamo figli di Dio . . . Siamo anche eredi: eredi in realtà di Dio, ma coeredi di Cristo, purché soffriamo insieme per essere insieme anche glorificati”. — Romani 8:16, 17.
21. (a) In che modo gli unti sanno di avere la speranza celeste? (1 Corinti 10:15-17) (b) Che tipo di persone sono gli unti, e in che modo dimostrano umilmente la loro speranza?
21 Questa testimonianza, o consapevolezza, riorienta il loro modo di pensare e la loro speranza. Essi sono ancora creature umane, e apprezzano le cose buone della creazione terrestre di Geova, tuttavia la loro vita e i loro interessi sono rivolti soprattutto all’essere coeredi con Cristo. Non sono arrivati a questa condizione spinti dall’emotività. Si tratta di individui normali, equilibrati nel loro modo di pensare e di comportarsi. Essendo santificati dallo spirito di Dio, tuttavia, sono convinti della loro chiamata, non avendo dubbi persistenti al riguardo. Sanno che, se si dimostreranno fedeli, la loro salvezza sarà in cielo. (2 Tessalonicesi 2:13; 2 Timoteo 2:10-12) Comprendendo cosa significa per loro il sacrificio di Gesù e discernendo di essere cristiani unti dallo spirito, prendono umilmente gli emblemi della Commemorazione.
22. Che cosa discernerà la maggioranza dei presenti al Pasto Serale del Signore?
22 La maggioranza di quelli che ubbidientemente si riuniranno il 10 aprile non ha tale speranza, poiché Dio non li ha unti con lo spirito, chiamandoli alla vita celeste. Come abbiamo osservato, Dio cominciò a scegliere i 144.000 al tempo degli apostoli. Ma c’era da aspettarsi che, una volta completata tale chiamata, altri che sarebbero venuti ad adorarlo avrebbero avuto la speranza che fu di Mosè, di Davide, di Giovanni il Battezzatore e di altri fedeli che morirono prima che Gesù aprisse la via alla vita in cielo. Perciò, oggi milioni di cristiani leali e zelanti non prendono gli emblemi della Commemorazione. Tali cristiani discernono ciò che essi sono dinanzi a Dio nel senso che comprendono la loro fondata speranza. Beneficiano del sangue e del corpo di Gesù, in quanto i loro peccati sono perdonati, e riceveranno la vita eterna sulla terra. — 1 Pietro 1:19; 2:24; Rivelazione 7:9, 15.
23. Perché la Commemorazione sarà una celebrazione gioiosa? (Confronta 2 Cronache 30:21).
23 Attendiamo dunque con anticipazione la felice celebrazione del 10 aprile. Sarà un’occasione per usare discernimento ma anche per provare gioia. Gioia per i pochi che avendo la speranza celeste prenderanno giustamente e ubbidientemente il pane e il vino. (Rivelazione 19:7) Gioia anche per milioni di cristiani felici che quella sera saranno presenti per osservare e imparare e che sperano di ricordare per sempre sulla terra questa significativa celebrazione. — Giovanni 3:29.
[Note in calce]
a “Nella notte in cui fu consegnato il Signore Gesù prese del pane; rendendo grazie, lo spezzò e disse: ‘Questo è il mio corpo che è per voi; fate questo come mia commemorazione’. Similmente, quando la cena era finita, Egli prese il calice e disse: ‘Questo calice è il nuovo patto, suggellato col mio sangue; ogni volta che ne bevete, fatelo come mia commemorazione’”. — An Expanded Paraphrase of the Epistles of Paul, di F. F. Bruce.
b Uno studioso dà questa spiegazione del perché fu aggiunto il vino: “[La Pasqua] non doveva essere più un solenne raduno annuale di adulti maschi; doveva divenire occasione di festa familiare, in cui bere del vino era una cosa naturale”. — The Hebrew Passover—From the Earliest Times to A.D. 70, di J. B. Segal.
c Sin dall’antichità si è fatto uso di sale, albumi d’uovo e altre sostanze per chiarificare il vino o esaltarne il colore o il gusto, e i romani nella vinificazione usavano persino lo zolfo come disinfettante.
Come rispondete?
◻ Perché durante la Commemorazione viene passato il pane non lievitato, e cosa simboleggia?
◻ Che cos’è il calice passato durante il Pasto Serale del Signore, e cosa rappresenta?
◻ Perché ci vuole discernimento in relazione alla celebrazione della Commemorazione?
◻ Perché attendete con anticipazione la prossima Commemorazione?