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Dio vi ha chiamati alla pace?La Torre di Guardia 1988 | 1° novembre
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“Se l’incredulo si separa, si separi; il fratello o la sorella non è in servitù in tali circostanze, ma Dio vi ha chiamati alla pace”. — 1 CORINTI 7:15.
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Dio vi ha chiamati alla pace?La Torre di Guardia 1988 | 1° novembre
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In vista delle parole di Paolo, se un incredulo sceglie di rimanere col coniuge cristiano, il credente dovrebbe cercare di aiutarlo spiritualmente. (1 Pietro 3:1-4) La sua conversione contribuirebbe molto a rendere la casa un luogo sereno e pacifico. Ma se l’incredulo è così contrario alla fede del coniuge credente da scegliere di separarsi, cosa può fare il cristiano? Se il credente provasse a costringere l’incredulo a rimanere, questi potrebbe rendere la situazione così spiacevole da togliere completamente la pace al cristiano. Perciò, nell’interesse della pace, il credente può lasciare che l’incredulo si separi. (Matteo 5:9) Solo quando un coniuge incredulo se ne va si può dire: “Dio vi ha chiamati alla pace”. Non è giusto usare quest’espressione per giustificare la separazione di due coniugi cristiani per motivi futili o non scritturali.
5. Quali domande meritano ora la nostra attenzione?
5 Ogni separazione o divorzio è un caso a sé; non esiste una “formula” che vada bene per tutti. Ma a quali problemi può andare incontro un cristiano separato o divorziato? Come può affrontarli? E come possono essere d’aiuto gli altri?
Bisogni emotivi e sessuali
6. Per quanto riguarda i problemi, che cosa si può dire della separazione e del divorzio?
6 Una separazione o un divorzio scritturalmente leciti risolveranno alcuni problemi, ma nel contempo ne creeranno altri. Ad esempio, una cristiana divorziata disse: “Non posso fare a meno di ringraziare Geova per la pace che ora ho”. Ma ammise: “Non è facile allevare figli senza il proprio coniuge. E talvolta ci si può sentire molto soli e depressi. Neanche sotto l’aspetto sessuale è una situazione facile. Bisogna adattarsi a una vita completamente diversa”.a
7. Perché un cristiano dovrebbe valutare attentamente le conseguenze della separazione o del divorzio?
7 Se il cristiano può scegliere, dovrebbe quindi valutare attentamente le possibili conseguenze della separazione o del divorzio. Pensate ad esempio ai bisogni emotivi, come il desiderio che una donna ha di una compagnia maschile. (Confronta Genesi 3:16). Una donna divorziata può nutrire grandi speranze di risposarsi. Alcune vogliono liberarsi di una situazione matrimoniale difficile, ma sono disposte ad accettare l’eventualità che non sia più possibile risposarsi?
8. (a) In vista di 1 Corinti 7:11, cosa dovrebbe essere oggetto di preghiera da parte dei cristiani separati? (b) Quali bisogni non vanno minimizzati quando si prende in considerazione l’idea della separazione o del divorzio?
8 Paolo scrisse: “Se in realtà si separa, che rimanga senza sposarsi oppure che si riconcili col marito”. (1 Corinti 7:11) Con qualche sforzo, forse è possibile che una donna “si riconcili” col marito. Se due coniugi cristiani si sono separati, dunque, dovrebbero pensare alla riconciliazione con molta serietà, facendone oggetto di preghiera. Inoltre non dovrebbero trascurare il fatto che gli impulsi sessuali possono rappresentare un pericolo. Cosa penserebbe Dio se a causa della loro mancata riconciliazione essi finissero per cadere nell’immoralità? L’esperienza di una donna battezzata illustra questo pericolo. Dopo il divorzio essa cominciò a frequentare un uomo del mondo, in breve tempo rimase incinta e fu disassociata. Anche se in seguito fu riassociata, la sua esperienza sottolinea il bisogno di essere cauti e di affidarsi in preghiera a Geova così da evitare di ‘peccare contro Dio’. (Genesi 39:7-12) È anche ovvio che già quando si prende in considerazione l’idea della separazione o del divorzio non vanno minimizzati i bisogni emotivi e sessuali.
La solitudine si può alleviare
9. Come possiamo aiutare i cristiani separati o divorziati a combattere la solitudine?
9 Se la separazione o il divorzio sono inevitabili, bisognerà affrontare i problemi che essi comportano. Ad esempio, un problema serio per alcuni cristiani separati o divorziati è la solitudine. Cosa possono fare gli altri al riguardo? Ebbene, gli anziani di congregazione e altri possono mostrare di interessarsi spiritualmente di tali individui, cercando di incoraggiarli. (Confronta 1 Tessalonicesi 5:14). Tra le altre cose, di tanto in tanto potremmo invitarli con i loro figli a casa nostra per un pasto modesto e una conversazione edificante insieme alla nostra famiglia. Non è necessario imbandire un banchetto, poiché “è meglio un piatto di verdura dove c’è amore che un toro ingrassato insieme all’odio”. (Proverbi 15:17) Durante la serata si possono raccontare esperienze avute nel ministero oppure ci si può preparare collettivamente per un’adunanza cristiana.
10, 11. (a) In quale altro modo si può aiutare un cristiano separato o divorziato? (b) Quale ragione vi è per essere prudenti?
10 Anche il far partecipare il genitore divorziato o separato e i suoi figli al ministero di campo insieme alla nostra famiglia può aiutarli a sopportare la solitudine. Naturalmente, nessuno può rimpiazzare il genitore che manca, ma una cristiana divorziata disse: “I problemi che ho avuto per allevare i miei figli senza un uomo in casa sono stati notevolmente ridimensionati grazie all’aiuto degli anziani e dei servitori della congregazione che hanno cercato di rendersi utili in modi pratici”.
11 Ma bisogna essere prudenti. Una sorella ammise: “Dato che mio figlio non ha un padre, un fratello molto gentilmente si interessò di lui. . . . Cominciai a notare quanto era gentile e generoso con mio figlio, e dentro di me cominciarono a nascere desideri errati. Era come quando Davide cominciò a nutrire un desiderio errato per qualcosa che non gli apparteneva”. (2 Samuele 11:1-4) Pur non commettendo immoralità sessuale, questa donna si vergognò dei propri pensieri e atteggiamenti, chiese perdono a Geova e smise di frequentare il fratello. Questo ben illustra il bisogno di allontanare i desideri errati e di ‘guardarsi da ogni apparenza di male’! — 1 Tessalonicesi 5:22, Tintori; Galati 5:24.
12. Quale azione positiva si può intraprendere per alleviare la propria solitudine?
12 La solitudine si può alleviare dandosi da fare per gli altri. “Se si è occupati sforzandosi di aiutare altri non c’è spazio per l’autocommiserazione e la solitudine”, disse una sorella il cui matrimonio era fallito. Tali ‘sforzi’ da parte di chi è separato o divorziato potrebbero includere l’invitare in casa propria una famiglia per passare insieme una serata spiritualmente edificante. Se, per motivi economici o di altro genere, questo si può fare solo di rado, potreste far visita agli ammalati o ad altri per incoraggiarli. Forse potreste anche aiutare i più anziani a fare la spesa o altri lavori domestici. Spendetevi in questo modo e vi convincerete sempre più che “c’è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.
13. Qual è un’altra cosa che aiuta a vincere la solitudine?
13 Un’altra cosa che aiuta a vincere la solitudine è il prendere regolarmente l’iniziativa di predicare il Regno insieme ai propri compagni di fede. “A volte mi sento molto sola e sento la mancanza di un marito”, ammise una sorella, “ma impegnandomi di più nel servizio di campo e grazie alla libertà che ora ho di stare insieme ai fratelli e alle sorelle, questi momenti sono molto rari e non durano a lungo”. Dare regolarmente testimonianza di casa in casa può portare a fare visite ulteriori e studi biblici a domicilio con gli interessati, alcuni dei quali possono diventare dedicati servitori di Geova. Naturalmente, non è per vincere la solitudine che ci impegniamo nel ministero, ma questo può essere uno degli effetti di tale attività gioiosa e benedetta. — Proverbi 10:22.
14. Quali attività dovrebbero avere un buon effetto sui cristiani separati o divorziati?
14 Tutti i servitori di Geova possono ricevere benefìci spirituali partecipando al ministero, alle adunanze cristiane e ‘cercando prima il Regno’. (Matteo 6:33) Dato che queste sane attività hanno un buon effetto sui servitori di Geova in generale, impegnarsi in tali campi può risultare edificante anche per i cristiani separati o divorziati. No, queste attività non risolveranno tutti i loro problemi, ma dovrebbero migliorare il modo in cui essi li affrontano.
La preghiera ha un ruolo essenziale
15. Quale ruolo può avere la preghiera nella vita di chi si deve riadattare a vivere da solo?
15 Una cristiana che ha dovuto riadattarsi a vivere da sola fu aiutata “dandosi da fare nel servizio di campo . . . e facendo visite a malati, anziani e inattivi”. Ma aggiunse: “Quando mi sento sola, vado a trovare qualcuno e prego per avere forza, sapendo che Satana si dà molto da fare”. Sì, se si vuole mantenere l’integrità verso Dio è essenziale pregare di cuore. I cristiani separati o divorziati possono chiedere in preghiera lo spirito di Geova e il suo frutto della padronanza di sé per tenere sotto controllo gli impulsi sessuali. (Luca 11:13; Galati 5:22, 23; Colossesi 3:5, 6) Inoltre, per alcune donne separate o divorziate potrebbe costituire un problema dover prendere decisioni che una volta prendeva il marito, per cui potrebbero aver bisogno di pregare perché Dio le aiuti a prendere decisioni sagge e ad affrontare varie prove. — Giacomo 1:2-8.
16. In relazione alla separazione o al divorzio, che cosa si può dire dei sensi di colpa?
16 I sensi di colpa possono far soffrire. Un cristiano ammise: “Il senso di colpa che si prova essendo divorziati, anche se non si è il colpevole, può essere opprimente”. Naturalmente, è comprensibile che ci si senta in colpa se la separazione o il divorzio sono stati causati dal proprio ingiustificato rifiuto di adempiere gli obblighi coniugali. (1 Corinti 7:3-5) Ma se la separazione o il divorzio sono avvenuti per un motivo scritturale dopo aver considerato la cosa in preghiera, sarebbe giusto chiedere aiuto a Geova per vincere sensi di colpa ingiustificati. Si potrebbe aggiungere che gli anziani di congregazione dovrebbero stare attenti a dare consigli basati sulla Bibbia, senza voler far sentire in colpa un cristiano perché ha ottenuto o permesso una separazione o un divorzio biblicamente ammessi.
Custoditi dalla “pace di Dio”
17. Cosa può aiutare tutti i cristiani ad avere felicità e stabilità in questo mondo pieno di problemi?
17 Spesso i problemi dei cristiani separati o divorziati sono unici. Ma fino ad un certo punto “le stesse cose in quanto alle sofferenze si compiono nell’intera associazione dei [nostri] fratelli che sono nel mondo”. (1 Pietro 5:6-11) Ad esempio, la persecuzione colpisce tutti quelli che servono Geova, e quasi tutti i cristiani affrontano problemi economici o di salute, delusioni, tentazioni e così via. Come altri testimoni di Geova, quindi, il cristiano divorziato o separato deve continuare a soddisfare i bisogni spirituali studiando la Bibbia, frequentando regolarmente le adunanze, essendo attivo nel ministero di campo, imperniando la propria vita sul sacro servizio e perseverando nella preghiera per rimanere vicino a Geova. (Matteo 5:3) Venir meno in queste cose metterebbe a repentaglio la spiritualità di qualsiasi cristiano, mentre ‘cercare prima il Regno’ dà a ogni leale testimone di Geova una notevole misura di felicità e di stabilità in questo mondo pieno di problemi.
18. Quali domande e quali passi meritano di essere presi seriamente in considerazione da parte di coniugi cristiani separati?
18 La nostra stabilità spirituale dipende dall’applicare personalmente la Parola di Dio. Perciò, se siete un cristiano separato e anche il vostro coniuge è dedicato a Dio, avete preso a cuore il consiglio di Paolo in 1 Corinti 7:10-16? Specie se siete separati da diverso tempo, fareste bene a pregare con fervore in merito alla riconciliazione. Potreste anche chiedervi: Che cosa si aspetta Geova da me come persona sposata? I coniugi cristiani non dovrebbero adeguare la propria vita alle norme divine per gli sposati? Potrebbe darsi che se non godiamo della benedizione di Geova è perché abbiamo mancato di onorare i nostri voti matrimoniali? Pensate solo a quanto sarebbe profittevole discutere della cosa con umiltà, pregare sinceramente e operare diligentemente per mettere in pratica nella vostra vita la Parola di Dio. Come sarebbe bello se poteste risolvere i vostri problemi coniugali e tornare a vivere insieme in una casa serena e pacifica!
19. Secondo Filippesi 4:6, 7, di quale cosa preziosa possono godere tutti i servitori di Geova?
19 Tutti i fedeli servitori di Geova necessitano e possono godere di una cosa preziosa: la “pace di Dio che sorpassa ogni pensiero”. Come cristiani, possiamo avere questa preziosa pace se diamo ascolto alle parole di Paolo: “Non siate ansiosi di nulla, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio con preghiera e supplicazione insieme a rendimento di grazie; e la pace di Dio che sorpassa ogni pensiero custodirà i vostri cuori e le vostre facoltà mentali mediante Cristo Gesù”. — Filippesi 4:6, 7.
20. (a) Che cos’è la “pace di Dio”? (b) Indipendentemente dalla nostra condizione matrimoniale, cosa dovremmo fare?
20 Questa pace è la calma e la serenità che Dio dà, anche nelle circostanze più difficili. Scaturisce da un’intima relazione con Geova e dalla consapevolezza che stiamo facendo ciò che è giusto ai suoi occhi. Chi ha la “pace di Dio” si lascia guidare dal suo spirito e non si sente sopraffatto dall’ansietà. Perché? Perché sa che non gli può accadere nulla all’infuori di ciò che Dio permette. (Efesini 4:30; confronta Atti 11:26). Perciò, sia che siamo sposati o no, separati o divorziati, dovremmo tenere in gran conto la “pace di Dio”. E ci sia consentito di avere la stessa fiducia che ebbe Davide, il quale esclamò: “In pace certamente giacerò e anche dormirò, poiché tu, sì, tu solo, o Geova, mi fai dimorare al sicuro”. — Salmo 4:8.
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