I cristiani provano felicità nel servire
“C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. — ATTI 20:35.
1. Quale atteggiamento errato prevale oggi, e perché è deleterio?
NEGLI anni ’90 si sentiva usare la parola “me-ismo”. Indicava l’atteggiamento di chi mette se stesso prima di tutto, manifestando egoismo e avidità insieme a indifferenza verso gli altri. Possiamo essere certi che nel 2000 il “me-ismo” non è affatto scomparso. Quante volte si sente chiedere: “E io che ci guadagno?” Questo atteggiamento egoista non rende felici. È l’esatto contrario del principio enunciato da Gesù: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.
2. Da cosa si nota che il dare reca felicità?
2 C’è davvero più felicità nel dare che nel ricevere? Sì. Pensate a Geova Dio. Presso di lui è “la fonte della vita”. (Salmo 36:9) Ci dà tutto quello di cui abbiamo bisogno per essere felici e produttivi. È veramente la Fonte di “ogni dono buono e ogni regalo perfetto”. (Giacomo 1:17) Geova, ‘il felice Dio’, dà in continuazione. (1 Timoteo 1:11) Ama le creature umane, alle quali elargisce così tanto. (Giovanni 3:16) Pensate pure a una famiglia. Se siete genitori sapete quanti sacrifici si devono fare per allevare un figlio, quanto bisogna dare. E per molti anni il figlio non si renderà conto dei sacrifici che fate: darà tutto per scontato. Eppure vedere vostro figlio crescere bene grazie al fatto che vi prodigate per lui vi rende felici. Perché? Perché lo amate.
3. Perché è una gioia servire Geova e i compagni di fede?
3 In modo analogo, la vera adorazione è caratterizzata dal dare motivato dall’amore. Poiché amiamo Geova e i nostri compagni di fede, proviamo piacere nel servirli, nello spenderci per loro. (Matteo 22:37-39) Chiunque adori Dio per motivi egoistici proverà ben poca gioia. Ma chi serve con abnegazione, pensando a quello che può dare più che a ciò che spera di ricevere, prova davvero felicità. Questa verità è evidente se si considera l’uso che le Scritture fanno di certe parole bibliche che hanno relazione con l’adorazione. In questo articolo e in quello successivo ne analizzeremo tre.
Il servizio pubblico di Gesù
4. Nella cristianità in cosa consiste il “servizio pubblico”?
4 Nell’originale greco una parola importante che ha a che fare con l’adorazione è leitourgìa, tradotta “servizio pubblico” nella Traduzione del Nuovo Mondo. Nella cristianità questo termine ha dato origine alla parola “liturgia”.a Tuttavia la liturgia formalistica della cristianità non è un vero servizio pubblico benefico.
5, 6. (a) Quale servizio pubblico veniva svolto in Israele, e con quali benefìci? (b) Quale servizio pubblico assai più grande prese il posto di quello compiuto in Israele, e perché?
5 L’apostolo Paolo usò un verbo greco affine in riferimento ai sacerdoti di Israele, dicendo: “Ogni sacerdote occupa il suo posto di giorno in giorno per rendere servizio pubblico [leitourgèo] e per offrire gli stessi sacrifici molte volte”. (Ebrei 10:11) In Israele i sacerdoti leviti rendevano un servizio pubblico assai prezioso. Insegnavano la Legge di Dio e offrivano sacrifici che coprivano i peccati del popolo. (2 Cronache 15:3; Malachia 2:7) Quando i sacerdoti e il popolo seguivano la Legge di Geova, la nazione aveva motivo di essere gioiosa. — Deuteronomio 16:15.
6 Rendere un servizio pubblico sotto la Legge era un vero privilegio per i sacerdoti israeliti, ma il loro servizio non ebbe più alcun valore quando Israele fu rigettato per la sua infedeltà. (Matteo 21:43) Geova dispose qualcosa di molto più grande: il servizio pubblico compiuto da Gesù, il grande Sommo Sacerdote. Riguardo a lui leggiamo: “Egli, siccome rimane vivente per sempre, ha il proprio sacerdozio senza successori. Di conseguenza egli può anche salvare completamente quelli che si accostano a Dio per mezzo suo, perché è sempre vivente per intercedere a loro favore”. — Ebrei 7:24, 25.
7. Perché i benefìci del servizio pubblico svolto da Gesù sono incomparabili?
7 Gesù rimane sacerdote per sempre, senza successori. Perciò solo lui può salvare completamente gli esseri umani. Non svolge questo incomparabile servizio pubblico in un tempio di fattura umana, ma nel tempio antitipico, la grande disposizione di Geova per l’adorazione che entrò in vigore nel 29 E.V. Ora Gesù presta servizio nel Santissimo di quel tempio, in cielo. È un “pubblico servitore [leitourgòs] del luogo santo e della vera tenda, che Geova, e non un uomo, eresse”. (Ebrei 8:2; 9:11, 12) Per quanto occupi una posizione assai elevata, Gesù è comunque un “pubblico servitore”. Usa la sua grande autorità per dare, non per ricevere. E questo spirito generoso gli reca gioia. Fa parte della “gioia che gli fu posta dinanzi” e che gli diede la forza di perseverare nel corso di tutta la sua vita terrena. — Ebrei 12:2.
8. In che modo Gesù compì un servizio pubblico che andò a sostituire il patto della Legge?
8 C’è un altro aspetto del servizio pubblico di Gesù. Paolo scrisse: “Gesù ha ottenuto un più eccellente servizio pubblico, così che è anche il mediatore di un patto corrispondentemente migliore, che è stato legalmente stabilito su promesse migliori”. (Ebrei 8:6) Mosè fu il mediatore del patto che regolava la relazione fra Israele e Geova. (Esodo 19:4, 5) Gesù fu il mediatore di un nuovo patto, che ha reso possibile la nascita di una nuova nazione, l’“Israele di Dio”, composto di cristiani unti con lo spirito provenienti da molte nazioni. (Galati 6:16; Ebrei 8:8, 13; Rivelazione [Apocalisse] 5:9, 10) Che eccellente servizio pubblico è questo! Come siamo felici di conoscere Gesù, un pubblico servitore mediante il quale possiamo adorare Geova in maniera accettevole! — Giovanni 14:6.
Anche i cristiani compiono un servizio pubblico
9, 10. Quali sono alcuni tipi di servizio pubblico svolti dai cristiani?
9 Nessun essere umano compie un servizio pubblico così importante come quello di Gesù. Tuttavia, quando i cristiani unti ricevono la ricompensa celeste, prendono posizione al fianco di Gesù e partecipano al suo servizio pubblico in qualità di re e sacerdoti celesti. (Rivelazione 20:6; 22:1-5) Ma anche i cristiani sulla terra compiono un servizio pubblico, che dà loro molta gioia. Per esempio, quando in Palestina ci fu una carestia, l’apostolo Paolo portò delle contribuzioni offerte da fratelli dell’Europa per alleviare le sofferenze dei cristiani ebrei della Giudea. Quello fu un servizio pubblico. (Romani 15:27; 2 Corinti 9:12) Oggi i cristiani sono felici di rendere un servizio simile, venendo prontamente in aiuto dei fratelli afflitti da gravi problemi o colpiti da disastri e calamità. — Proverbi 14:21.
10 Paolo accennò a un altro servizio pubblico quando scrisse: “Anche se io sono versato come libazione sul sacrificio e servizio pubblico a cui vi ha condotto la fede, provo gioia e mi rallegro con tutti voi”. (Filippesi 2:17) Le fatiche compiute da Paolo a favore dei filippesi erano state un servizio pubblico reso con amore e diligenza. Un simile servizio pubblico viene compiuto oggi, specialmente dai cristiani unti, che prestano servizio quale “schiavo fedele e discreto” provvedendo cibo spirituale a suo tempo. (Matteo 24:45-47) Inoltre, come gruppo, costituiscono “un sacerdozio santo”, incaricato di “offrire sacrifici spirituali accettevoli a Dio per mezzo di Gesù Cristo” e di ‘dichiarare le eccellenze di colui che li ha chiamati dalle tenebre alla sua meravigliosa luce’. (1 Pietro 2:5, 9) Come Paolo, si rallegrano di tali privilegi mentre ‘versano se stessi’ per adempiere le loro responsabilità. E i loro compagni appartenenti alle “altre pecore” si uniscono loro e li sostengono nel parlare al genere umano di Geova e dei suoi propositi.b (Giovanni 10:16; Matteo 24:14) Che grandioso e gioioso servizio pubblico è questo! — Salmo 107:21, 22.
Rendete sacro servizio
11. Sotto che aspetto la profetessa Anna è un ottimo esempio per tutti i cristiani?
11 Un’altra parola greca che ha a che fare con l’adorazione è latrèia, tradotta “sacro servizio” nella Traduzione del Nuovo Mondo. Il sacro servizio ha a che fare con atti di adorazione. Per esempio, dell’84enne vedova e profetessa Anna viene detto che “non si assentava mai dal tempio, rendendo notte e giorno sacro servizio [espressione che traduce il verbo latrèuo] con digiuni e supplicazioni”. (Luca 2:36, 37) Anna adorava Geova con costanza. È un ottimo esempio per tutti noi, giovani e vecchi, uomini e donne. Come Anna pregava Geova con fervore e lo adorava regolarmente nel tempio, anche il nostro sacro servizio include la preghiera e la frequenza alle adunanze. — Romani 12:12; Ebrei 10:24, 25.
12. Qual è un importante aspetto del sacro servizio, e in che senso è anch’esso un servizio pubblico?
12 L’apostolo Paolo menzionò un aspetto importante del sacro servizio quando scrisse: “Dio, al quale rendo sacro servizio col mio spirito riguardo alla buona notizia del Figlio suo, mi è testimone di come incessantemente faccio sempre menzione di voi nelle mie preghiere”. (Romani 1:9) Sì, la predicazione della buona notizia non è solo un servizio pubblico verso coloro che la odono, ma anche un atto di adorazione verso Geova Dio. Sia che le persone ascoltino o no, l’opera di predicazione è un sacro servizio reso a Geova. Gli sforzi che facciamo per parlare ad altri delle eccellenti qualità e degli amorevoli propositi del nostro amato Padre celeste ci recano di certo grande gioia. — Salmo 71:23.
Dove rendiamo sacro servizio?
13. Che speranza hanno coloro che rendono sacro servizio nel cortile interno del tempio spirituale di Geova, e chi si rallegra con loro?
13 Ai cristiani unti Paolo scrisse: “Visto che riceveremo un regno che non può essere scosso, continuiamo ad avere immeritata benignità, per mezzo della quale possiamo accettevolmente rendere a Dio sacro servizio con santo timore e rispetto”. (Ebrei 12:28) Nella fiduciosa attesa di ereditare il Regno, gli unti adorano l’Altissimo con fede incrollabile. Solo loro possono rendere sacro servizio a Geova nel Santo e nel cortile interno del suo tempio spirituale, e attendono vivamente di servire insieme a Gesù nel Santissimo, il cielo stesso. I loro compagni, la classe delle altre pecore, si rallegrano con loro per questa meravigliosa speranza. — Ebrei 6:19, 20; 10:19-22.
14. In che modo la grande folla trae beneficio dal servizio pubblico di Gesù?
14 Che dire di queste altre pecore? Come previde l’apostolo Giovanni, in questi ultimi giorni è comparsa una grande folla di altre pecore, i cui componenti “hanno lavato le loro lunghe vesti e le hanno rese bianche nel sangue dell’Agnello”. (Rivelazione 7:14) Ciò significa che, come i loro unti compagni di adorazione, esercitano fede nel servizio pubblico di Gesù, nell’offerta della sua perfetta vita umana a favore dell’umanità. Le altre pecore traggono beneficio dal servizio pubblico di Gesù anche ‘attenendosi al patto’ di Geova. (Isaia 56:6) Non sono incluse fra i contraenti del nuovo patto, ma si attengono ad esso in quanto ubbidiscono alle relative leggi e cooperano con le disposizioni prese mediante esso. Si associano con l’Israele di Dio, nutrendosi alla stessa tavola spirituale e collaborando con loro, lodando pubblicamente Dio e offrendo sacrifici spirituali che egli approva. — Ebrei 13:15.
15. Dov’è che la grande folla rende sacro servizio, e come influisce su di loro questa benedizione?
15 Così i componenti della grande folla vengono visti ‘stare in piedi dinanzi al trono e dinanzi all’Agnello, vestiti di lunghe vesti bianche’. Inoltre “sono dinanzi al trono di Dio; e gli rendono sacro servizio giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono spiegherà su di loro la sua tenda”. (Rivelazione 7:9, 15) In Israele i proseliti adoravano nel cortile esterno del tempio di Salomone. In modo analogo la grande folla adora Geova nel cortile esterno del suo tempio spirituale. Servirlo lì reca loro gioia. (Salmo 122:1) Anche dopo che l’ultimo dei loro compagni unti avrà ricevuto l’eredità celeste, essi continueranno a rendere sacro servizio a Geova come suo popolo. — Rivelazione 21:3.
Sacro servizio che Dio non accetta
16. Quali avvertimenti vengono dati riguardo al sacro servizio?
16 Ai giorni dell’antico Israele si doveva rendere sacro servizio in conformità delle leggi di Geova. (Esodo 30:9; Levitico 10:1, 2) Similmente oggi ci sono dei requisiti da osservare perché il nostro sacro servizio sia accettevole a Geova. Per questo Paolo scrisse ai colossesi: “Non abbiamo cessato di pregare per voi e di chiedere che siate pieni dell’accurata conoscenza della sua volontà in ogni sapienza e discernimento spirituale, per camminare in modo degno di Geova al fine di piacergli pienamente mentre continuate a portar frutto in ogni opera buona e a crescere nell’accurata conoscenza di Dio”. (Colossesi 1:9, 10) Non sta a noi determinare qual è il modo giusto di adorare Dio. Sono essenziali accurata conoscenza delle Scritture, discernimento spirituale e sapienza dall’alto. Altrimenti le cose possono andare veramente storte.
17. (a) Come degenerò il sacro servizio ai giorni di Mosè? (b) In che modo oggi si potrebbe rivolgere il proprio servizio nella direzione sbagliata?
17 Ricordate gli israeliti dei giorni di Mosè, riguardo ai quali si legge che “Dio si volse e li abbandonò a rendere sacro servizio all’esercito del cielo”. (Atti 7:42) Quegli israeliti avevano visto i potenti atti compiuti da Geova a loro favore. Eppure si volsero ad altri dèi pensando di poterne trarre vantaggio. Non furono leali, e la lealtà è essenziale perché il sacro servizio sia gradito a Dio. (Salmo 18:25) È vero che oggi pochi abbandonerebbero Geova per adorare stelle o vitelli d’oro, ma esistono altre forme di idolatria. Gesù mise in guardia dal servire la “Ricchezza”, e Paolo disse che la concupiscenza è idolatria. (Matteo 6:24; Colossesi 3:5) Satana si propone come un dio. (2 Corinti 4:4) Questi tipi di idolatria dilagano e sono un laccio. Pensate ad esempio a uno che dice di seguire Gesù ma il cui vero scopo nella vita è arricchire o la cui vera fiducia è in se stesso e nelle proprie idee. Chi sta servendo in realtà? Agisce davvero in modo diverso dagli ebrei del tempo di Isaia che giuravano nel nome di Geova ma attribuivano i suoi grandi atti a idoli impuri? — Isaia 48:1, 5.
18. Che errori sono stati commessi in relazione al sacro servizio nel passato e oggi?
18 Gesù avvertì pure: “Viene l’ora in cui chiunque vi ucciderà immaginerà di avere reso sacro servizio a Dio”. (Giovanni 16:2) Saulo, che divenne l’apostolo Paolo, pensava senza dubbio di servire Dio quando ‘approvava l’assassinio di Stefano’ e ‘spirava minaccia e assassinio contro i discepoli del Signore’. (Atti 8:1; 9:1) Oggi alcuni che partecipano a operazioni di pulizia etnica e a genocidi asseriscono pure di adorare Dio. Molte persone dicono di adorare Dio, ma in realtà la loro adorazione è rivolta a dèi come nazionalismo, tribalismo, ricchezza o l’Io.
19. (a) Come consideriamo il sacro servizio? (b) Che tipo di sacro servizio ci recherà gioia?
19 Gesù disse: “Devi adorare Geova il tuo Dio, e a lui solo devi rendere sacro servizio”. (Matteo 4:10) Stava parlando a Satana, ma com’è essenziale che tutti noi prendiamo a cuore le sue parole! Rendere sacro servizio al Sovrano Signore dell’universo è uno splendido privilegio che infonde profonda riverenza. E cosa si può dire del compiere un servizio pubblico in relazione alla nostra adorazione? Compierlo a beneficio del prossimo è un’opera gioiosa, che reca grande felicità. (Salmo 41:1, 2; 59:16) Tuttavia tale servizio reca vera felicità solo se viene svolto con tutto il cuore e nel modo giusto. Chi sono quelli che adorano Dio nel modo dovuto? Quale sacro servizio Geova accetta? Possiamo rispondere a queste domande prendendo in esame la terza parola che ha a che fare con l’adorazione. Lo vedremo nel prossimo articolo.
[Note in calce]
a Nella cristianità la liturgia indica il complesso delle cerimonie e delle formule usate nei riti religiosi, e specialmente la celebrazione dell’eucaristia della Chiesa Cattolica.
b In Atti 13:2 viene detto che ad Antiochia profeti e maestri “servivano pubblicamente” (espressione che traduce il verbo leitourgèo) Geova. Probabilmente quel servizio pubblico includeva la predicazione pubblica.
Come rispondereste?
• Quale grande servizio pubblico compì Gesù?
• Quale servizio pubblico compiono i cristiani?
• Cos’è il sacro servizio cristiano, e dove viene svolto?
• Cosa dobbiamo avere perché il nostro sacro servizio sia accettevole a Dio?
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I genitori provano molta gioia nel prodigarsi per i figli
[Immagini alle pagine 12 e 13]
I cristiani svolgono un servizio pubblico soccorrendo altri e proclamando la buona notizia
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Perché il nostro sacro servizio sia accettevole a Dio dobbiamo avere accurata conoscenza e intendimento