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È vicina la liberazione per le persone di santa devozione!La Torre di Guardia 1990 | 15 aprile
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È vicina la liberazione per le persone di santa devozione!
“Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova, ma riservare gli ingiusti al giorno del giudizio perché siano stroncati”. — 2 PIETRO 2:9.
1. (a) Quali difficoltà si presentano oggi al genere umano? (b) In vista di ciò, quali domande prenderemo in esame?
PER tutto il genere umano, la vita è sempre più irta di difficoltà. Questo succede sia dove le risorse materiali abbondano che dove scarseggiano. L’insicurezza è diffusa ovunque. Come se l’instabilità delle condizioni economiche non bastasse, il pianeta Terra è assediato da gravi problemi ambientali che minacciano ogni forma di vita su di esso. Le infermità dilagano. Malattie infettive, disturbi cardiaci e il flagello del cancro mietono molte vittime. L’immoralità ha lasciato il suo strascico di sentimenti feriti e famiglie rovinate. Oltre a tutto ciò, il mondo è saturo di violenza. Visto ciò che la società umana si trova dinanzi, chiediamo realisticamente: C’è qualche valida ragione per aspettarsi una liberazione nel prossimo futuro? Se sì, come avverrà, e chi ne beneficerà? — Confronta Abacuc 1:2; 2:1-3.
2, 3. (a) Perché oggi troviamo rassicurante ciò che viene detto in 2 Pietro 2:9? (b) A quali specifici atti di liberazione fa riferimento la Bibbia come motivo di incoraggiamento?
2 Ciò che sta accadendo oggi ci ricorda altri periodi molto significativi della storia umana. L’apostolo Pietro richiama l’attenzione sugli atti di liberazione compiuti da Dio in quelle occasioni, dopo di che giunge a questa rassicurante conclusione: “Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova”. (2 Pietro 2:9) Notate il contesto di tale affermazione, in 2 Pietro 2:4-10:
3 “Certamente, se Dio non si trattenne dal punire gli angeli che peccarono, ma, gettandoli nel Tartaro, li consegnò a fosse di dense tenebre per essere riservati al giudizio; e non si trattenne dal punire il mondo antico, ma conservò Noè, predicatore di giustizia, con sette altri quando portò il diluvio su un mondo di empi; e riducendo le città di Sodoma e Gomorra in cenere le condannò, ponendo per gli empi un modello di cose avvenire; e liberò il giusto Lot, che era grandemente afflitto dalla condotta dissoluta delle persone che sfidavano la legge — poiché quel giusto, a causa di ciò che vedeva e udiva mentre dimorava fra loro, si tormentava di giorno in giorno l’anima giusta a causa delle loro opere illegali — Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova, ma riservare gli ingiusti al giorno del giudizio perché siano stroncati, specialmente, comunque, quelli che vanno dietro alla carne col desiderio di contaminarla e che disprezzano la signoria”. Come mostra questo passo, ciò che accadde ai giorni di Noè e al tempo di Lot riveste grande significato per noi.
Lo spirito che prevaleva ai giorni di Noè
4. Perché ai giorni di Noè Dio considerava la terra rovinata? (Salmo 11:5)
4 Il racconto storico di Genesi capitolo 6 ci informa che ai giorni di Noè la terra si era rovinata alla vista del vero Dio. Perché? A causa della violenza. Non si trattava di casi isolati di violenza criminale. Genesi 6:11 riferisce che “la terra si riempì di violenza”.
5. (a) Quale atteggiamento degli esseri umani contribuiva alla violenza del tempo di Noè? (b) Quale avvertimento aveva dato Enoc riguardo all’empietà?
5 Quali ne erano le cause? I versetti di 2 Pietro appena citati parlano di uomini empi. Sì, uno spirito di empietà pervadeva gli affari umani. Non si trattava di semplice indifferenza generale per la legge divina, ma di un atteggiamento di sfida nei confronti di Dio stesso.a E quando gli uomini sfidano Dio, c’è forse da aspettarsi che trattino con benignità i loro simili? Prima ancora che Noè nascesse, questa empietà dilagava a tal punto che Geova aveva fatto profetizzare a Enoc quale ne sarebbe stato il risultato. (Giuda 14, 15) L’atteggiamento di sfida che quelle persone assumevano verso Dio avrebbe sicuramente indotto Dio a eseguire il suo giudizio.
6, 7. Quale ruolo primario ebbero alcuni angeli nelle cattive condizioni che si erano sviluppate prima del Diluvio?
6 C’era anche qualcos’altro che fomentava la violenza in quei giorni. Genesi 6:1, 2 lo mette in evidenza quando dice: “Ora avvenne che quando gli uomini cominciarono a crescere di numero sulla superficie del suolo e nacquero loro delle figlie, allora i figli del vero Dio notavano che le figlie degli uomini erano di bell’aspetto; e si prendevano delle mogli, cioè tutte quelle che scelsero”. Chi erano questi figli del vero Dio? Non erano semplici uomini. Per secoli gli uomini avevano notato e sposato donne di bell’aspetto. Questi figli di Dio erano angeli che si materializzarono. In Giuda 6 sono descritti come “angeli che non mantennero la loro posizione originale ma abbandonarono il proprio luogo di dimora”. — Confronta 1 Pietro 3:19, 20.
7 Quando quelle creature sovrumane che si erano materializzate assumendo forma umana ebbero rapporti con le figlie degli uomini, cosa ne risultò? “I nefilim mostrarono d’essere sulla terra in quei giorni, e anche dopo, quando i figli del vero Dio continuarono ad avere relazione con le figlie degli uomini ed esse partorirono loro dei figli: essi furono i potenti dell’antichità, gli uomini famosi”. La progenie di quell’unione innaturale furono dunque i nefilim, uomini potenti che sfruttavano la loro superiore forza per tiranneggiare altri. — Genesi 6:4.
8. Come reagì Geova alle cattive condizioni esistenti sulla terra?
8 Quanto grave divenne la situazione? Fino al punto che “Geova vide che la cattiveria dell’uomo era abbondante sulla terra e che ogni inclinazione dei pensieri del suo cuore era solo cattiva in ogni tempo”. Come reagì Dio a questo? “Geova si rammaricò di aver fatto gli uomini sulla terra, e se ne addolorò nel suo cuore”. Questo non significa che Dio pensò di aver commesso un errore creando il genere umano. Piuttosto si rammaricò che, dopo aver fatto gli uomini, la loro condotta fosse divenuta così empia da costringerlo a distruggerli. — Genesi 6:5-7.
La condotta che portò alla liberazione
9. (a) Perché Dio trattò Noè con favore? (b) Quali informazioni anticipate Dio diede a Noè?
9 In quanto a Noè, egli “trovò favore agli occhi di Geova. . . . Noè fu uomo giusto. Si mostrò senza difetto fra i suoi contemporanei. Noè camminò con il vero Dio”. (Genesi 6:8, 9) Così Geova avvertì Noè che avrebbe portato un diluvio universale e gli comandò di costruire un’arca. Tutto il genere umano, all’infuori di Noè e della sua famiglia, sarebbe stato spazzato via dalla superficie della terra. Persino la creazione animale sarebbe stata distrutta, ad eccezione di pochi esemplari di ciascuna specie fondamentale che Noè avrebbe dovuto portare nell’arca. — Genesi 6:13, 14, 17.
10. (a) Cosa bisognava fare per essere salvati, e quant’era grande tale lavoro? (b) Che cos’è degno di nota riguardo al modo in cui Noè assolse il suo incarico?
10 Questa conoscenza anticipata comportava per Noè un’onerosa responsabilità. Bisognava costruire l’arca, che doveva avere la forma di un’enorme cassa, con un volume totale di circa 40.000 metri cubi. Noè doveva riempirla di viveri e quindi radunare animali e uccelli, “ogni sorta di carne”, perché fossero preservati. Era un progetto che richiedeva anni di lavoro. Come rispose Noè? Egli “faceva secondo tutto ciò che Dio gli aveva comandato. Fece proprio così”. — Genesi 6:14-16, 19-22; Ebrei 11:7.
11. Quale grossa responsabilità aveva Noè nei confronti della sua famiglia?
11 Mentre compiva quest’opera, Noè doveva anche dedicare del tempo all’edificazione spirituale dei componenti della sua famiglia. Doveva proteggerli perché non adottassero lo spirito violento e provocatorio delle persone che li circondavano. Era importante che non divenissero troppo assorti nelle faccende della vita quotidiana. Dio aveva un’opera da far compiere loro, ed era essenziale che edificassero la loro vita attorno ad essa. Sappiamo che la famiglia di Noè seguì le sue istruzioni e ne condivise la fede perché Noè, la moglie, i loro tre figli e le rispettive mogli — otto persone in tutto — sono menzionati con approvazione nelle Scritture. — Genesi 6:18; 1 Pietro 3:20.
12. Come mostra 2 Pietro 2:5, quale responsabilità Noè assolse fedelmente?
12 Noè aveva anche un’altra responsabilità da assolvere: quella di avvertire le persone dell’imminente Diluvio e far capire loro perché esso sarebbe venuto. Risulta che egli assolse fedelmente questa responsabilità, perché nella Parola di Dio egli è definito un “predicatore di giustizia”. — 2 Pietro 2:5.
13. In quali condizioni Noè assolse l’incarico affidatogli da Dio?
13 Pensate per un attimo alle circostanze in cui Noè svolse il suo incarico. Mettetevi nei suoi panni. Se foste stati al suo posto o in quello di un suo familiare, sareste stati circondati dalle violenze dei nefilim e degli uomini empi. Vi sareste trovati a tu per tu con l’influenza degli angeli ribelli. Mentre lavoravate alla costruzione dell’arca, sareste stati oggetto di scherni. E mentre anno dopo anno avvertivate le persone dell’incombente Diluvio, avreste riscontrato che erano così assorte nelle loro faccende quotidiane da ‘non avvedersi di nulla’, finché “venne il diluvio e li spazzò via tutti”. — Matteo 24:39; Luca 17:26, 27.
Cosa significa per voi l’esperienza di Noè?
14. Perché oggi non ci è difficile capire la situazione in cui si trovavano Noè e la sua famiglia?
14 La maggioranza dei nostri lettori non ha eccessive difficoltà a immaginare una situazione del genere. Perché? Perché le condizioni attuali sono molto simili a quelle dei giorni di Noè. Gesù Cristo disse che ci sarebbe stato da aspettarselo. Nella sua grande profezia circa la sua presenza al termine del sistema di cose, Gesù predisse: “Come furono i giorni di Noè, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo”. — Matteo 24:37.
15, 16. (a) Perché si può dire che oggi, come al tempo di Noè, la terra è piena di violenza? (b) Quale violenza in particolare è stata usata contro i servitori di Geova?
15 È stato così? Il mondo d’oggi è pieno di violenza? Sì! Più di cento milioni di persone hanno perso la vita nelle guerre di questo secolo. Alcuni nostri lettori ne hanno sentito gli effetti di persona. Un maggior numero d’essi è stato minacciato da delinquenti decisi a impossessarsi del loro denaro o di altri beni. E i giovani sono esposti alla violenza nelle scuole.
16 Comunque i servitori di Geova non risentono solo delle devastazioni belliche o della violenza criminale in generale. Sono soggetti a subire violenze anche perché non fanno parte del mondo ma si sforzano di essere persone di santa devozione. (2 Timoteo 3:10-12) A volte questa violenza assume semplicemente la forma di spintoni o schiaffi; altre volte comporta la distruzione di beni, percosse e addirittura uccisioni. — Matteo 24:9.
17. Si può dire che oggi dilaga l’empietà? Spiegate.
17 Nel commettere tali violenze uomini empi hanno a volte dichiarato con tracotanza il loro disprezzo per Dio. In una zona dell’Africa alcuni funzionari di polizia dichiararono: “Il governo è nostro. Andate pure da Dio, se esiste, e chiedetegli di venire ad aiutarvi”. In prigioni e campi di concentramento i testimoni di Geova si sono trovati davanti uomini come il Baranowsky di Sachsenhausen, in Germania, che in tono di sfida disse: “Ho impegnato un combattimento con Geova. Vedremo chi è più forte, io o Geova”. Poco tempo dopo Baranowsky si ammalò e morì; ma altri continuano a manifestare un atteggiamento simile. I funzionari impegnati in crociate persecutorie non sono gli unici a sfidare Dio. In tutto il mondo i servitori di Dio odono e vedono cose indicanti che chi le pratica non ha alcun timore di Dio.
18. In quali modi spiriti invisibili contribuiscono ad agitare l’umanità?
18 In questi giorni così simili a quelli di Noè anche noi assistiamo all’interferenza degli spiriti malvagi. (Rivelazione 12:7-9) Questi demoni sono gli stessi angeli che si materializzarono assumendo forma umana e sposarono donne ai giorni di Noè. Quando venne il Diluvio le loro mogli e i loro figli furono distrutti, ma quegli angeli disubbidienti furono costretti a tornare nel reame spirituale. Non ebbero più un posto nella santa organizzazione di Geova ma furono consegnati al Tartaro, una condizione di dense tenebre, tagliati fuori dalla luce divina. (2 Pietro 2:4, 5) Operando agli ordini di Satana, essi hanno continuato a mantenere stretti contatti con gli uomini e, pur non potendo più materializzarsi, hanno cercato di dominare uomini, donne e persino bambini. A questo scopo si servono in parte delle pratiche occulte. Inoltre istigano gli uomini a compiere atti contrari a ogni ragione umana per distruggersi gli uni gli altri. Ma non è tutto.
19. (a) Contro chi in particolare i demoni sfogano il loro odio? (b) Cosa vorrebbero indurci a fare i demoni?
19 La Bibbia rivela che i demoni fanno guerra contro quelli “che osservano i comandamenti di Dio e hanno il compito di rendere testimonianza a Gesù”. (Rivelazione 12:12, 17) Questi spiriti malvagi sono i principali istigatori della persecuzione dei servitori di Geova. (Efesini 6:10-13) Si servono di ogni mezzo concepibile per costringere o allettare uomini fedeli a infrangere la loro integrità verso Geova e a smettere di proclamare il Regno di Geova retto da Gesù quale Re messianico.
20. In che modo i demoni cercano di impedire alle persone di sottrarsi al loro controllo? (Giacomo 4:7)
20 I demoni cercano di ostacolare le persone che desiderano ardentemente essere liberate dalla loro oppressiva influenza. Un’ex spiritista brasiliana narra che quando i Testimoni bussarono a casa sua, voci demoniche le ordinarono di non aprire la porta; ma lei la aprì, e conobbe la verità. In molte zone i demoni impiegano direttamente individui che praticano la stregoneria nel tentativo di fermare l’opera dei testimoni di Geova. Per esempio, in un villaggio del Suriname oppositori dei testimoni di Geova assoldarono uno spiritista conosciuto per la sua capacità di far morire le persone all’istante semplicemente puntando contro di loro la sua bacchetta magica. Accompagnato da uno stuolo di danzatori e suonatori di tamburo, lo spiritista indemoniato affrontò i testimoni di Geova. Pronunciò le sue formule magiche e puntò contro di loro la sua bacchetta. Gli abitanti del villaggio si aspettavano che i Testimoni cadessero a terra morti, ma fu lo spiritista a svenire e a dover essere portato via in tutta fretta dai suoi imbarazzati sostenitori.
21. Come ai giorni di Noè, in che modo la maggioranza delle persone reagisce alla nostra predicazione, e perché?
21 Persino in zone in cui la stregoneria e la magia non vengono praticate così apertamente, ogni testimone di Geova ha sperimentato di persona cosa significa cercare di predicare a persone così prese dalle faccende della vita quotidiana da non voler essere disturbate. Come ai giorni di Noè, la stragrande maggioranza d’esse ‘non si avvede di nulla’. (Matteo 24:37-39) Alcuni forse ammirano la nostra unità e ciò che riusciamo a compiere. Ma la nostra opera di edificazione spirituale — che richiede ore di studio personale, la regolare frequenza alle adunanze e il servizio di campo — è per loro una vera e propria stoltezza. Scherniscono la nostra fiducia nella Parola di Dio, perché la loro vita è imperniata sui beni materiali e i piaceri sensuali che possono procurarsi ora.
22, 23. In che modo ciò che accadde ai giorni di Noè costituisce una solida garanzia che Geova libererà le persone di santa devozione dalla prova?
22 I leali servitori di Geova dovranno subire per sempre gli abusi di quelli che non amano Dio? Niente affatto! Cosa accadde ai giorni di Noè? Dietro comando di Dio, Noè e la sua famiglia entrarono nell’arca completata. Poi, al tempo stabilito da Dio, “tutte le sorgenti delle vaste acque dell’abisso si ruppero e le cateratte dei cieli si aprirono”. Il Diluvio continuò finché anche i monti furono coperti. (Genesi 7:11, 17-20) Gli angeli che avevano abbandonato il proprio luogo di dimora furono costretti ad abbandonare i loro corpi umani materializzati e a tornare nel reame spirituale. I nefilim e tutto il resto di quel mondo di empi, inclusi quelli che si erano mostrati troppo indifferenti per prendere a cuore l’avvertimento di Noè, furono distrutti. Da parte loro Noè, la moglie, i tre figli e le rispettive mogli si salvarono. Così Geova liberò Noè e la sua famiglia dalla prova che avevano lealmente sopportato per tanti anni.
23 Farà Geova altrettanto per le odierne persone di santa devozione? Non c’è alcun dubbio in merito. Lo ha promesso, ed egli non può mentire. — Tito 1:2; 2 Pietro 3:5-7.
[Nota in calce]
a “Anomia è disprezzo o sfida nei confronti delle leggi di Dio; asebeia [forma nominale del termine tradotto ‘uomini empi’] è lo stesso atteggiamento nei confronti della Persona di Dio”. — Vine’s Expository Dictionary of Old and New Testament Words, Volume 4, pagina 170.
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Preparatevi per essere liberati ed entrare nel nuovo mondoLa Torre di Guardia 1990 | 15 aprile
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Preparatevi per essere liberati ed entrare nel nuovo mondo
“Ricordate la moglie di Lot”. — LUCA 17:32.
1. Quale esempio di liberazione divina prendiamo in esame oggi, e di che beneficio ci può essere?
DOPO aver parlato della meravigliosa liberazione che Geova compì a favore di Noè e della sua famiglia, l’apostolo Pietro citò un altro esempio storico. Richiamò l’attenzione su come fu conservato in vita il giusto Lot al tempo in cui Sodoma e Gomorra furono ridotte in cenere, come leggiamo in 2 Pietro 2:6-8. I particolari di quell’avvenimento sono stati preservati per nostro beneficio. (Romani 15:4) Prendere a cuore ciò che accadde in occasione di quella liberazione ci sarà d’aiuto per poter sperare di essere salvati ed entrare nel nuovo mondo di Dio.
L’effetto che ha su di noi lo stile di vita del mondo
2. Qual era la condotta degli abitanti di Sodoma e Gomorra che portò Dio a distruggerli?
2 Perché quelle città e i loro abitanti furono distrutti? L’apostolo Pietro menziona la loro “condotta dissoluta”. (2 Pietro 2:7) Come indica l’uso del termine greco così tradotto, gli abitanti di Sodoma e Gomorra praticavano il male in maniera sfacciata, rivelando mancanza di rispetto, addirittura disprezzo, per la legge e l’autorità. Giuda 7 dice che ‘commisero fornicazione in eccesso e andarono dietro alla carne per uso non naturale’. La gravità della loro condotta fu evidente quando “gli uomini di Sodoma, . . . dal ragazzo al vecchio, tutto il popolo in una turba”, circondarono la casa di Lot chiedendo a gran voce che egli consegnasse loro i suoi ospiti per poter soddisfare le loro brame pervertite. E quando Lot si oppose alle loro depravate richieste, gli gridarono minacce. — Genesi 13:13; 19:4, 5, 9.
3. (a) Come fu che Lot e la sua famiglia si trovarono a vivere in un ambiente così corrotto come Sodoma? (b) Che effetto aveva su Lot la condotta dissoluta delle persone di Sodoma?
3 Inizialmente Lot si era trasferito nei dintorni di Sodoma perché la zona offriva buone prospettive di benessere materiale. In seguito andò ad abitare nella città stessa. (Genesi 13:8-12; 14:12; 19:1) Ma egli non approvava le vergognose pratiche degli uomini di Sodoma, ed essi non lo consideravano uno di loro, evidentemente perché Lot e la sua famiglia non partecipavano alla loro vita sociale. Come dice 2 Pietro 2:7, 8, “Lot . . . era grandemente afflitto dalla condotta dissoluta delle persone che sfidavano la legge . . . poiché quel giusto, a causa di ciò che vedeva e udiva mentre dimorava fra loro, si tormentava di giorno in giorno l’anima giusta a causa delle loro opere illegali”. Quelle condizioni costituivano una dura prova per Lot, perché, essendo un uomo giusto, egli aborriva tale condotta.
4. (a) In quali modi le condizioni odierne sono simili a quelle dell’antica Sodoma? (b) Se siamo come il giusto Lot, che effetto ha su di noi la corruzione attuale?
4 Anche ai nostri giorni il livello morale della società umana è molto basso. In molti paesi sempre più persone hanno rapporti prematrimoniali o extraconiugali. Persino molti giovani a scuola sono profondamente coinvolti in questo modo di vivere e scherniscono quelli che non agiscono come loro. Omosessuali si vantano di essere tali e percorrono le vie delle grandi città chiedendo a gran voce di essere accettati. Anche il clero fa la sua parte. Ufficialmente non sono molte le chiese che ordinano come ministri religiosi omosessuali e fornicatori dichiarati. Ma in realtà, come si apprende spesso dai mezzi d’informazione, non è affatto difficile trovare omosessuali, fornicatori e adulteri nelle file del clero. Alcuni esponenti religiosi sono stati trasferiti o addirittura costretti a dimettersi in seguito a scandali di natura sessuale. Coloro che amano la giustizia non solidarizzano con tale malvagità; ‘aborriscono ciò che è malvagio’. (Romani 12:9) Sono specialmente angustiati quando la condotta di individui che asseriscono di servire Dio reca biasimo sul suo nome e induce persone disinformate ad allontanarsi disgustate da ogni forma di religione. — Romani 2:24.
5. A quale domanda risponde la distruzione di Sodoma e Gomorra da parte di Geova?
5 La situazione peggiora di anno in anno. Ci sarà mai una fine? Sì, ci sarà! Ciò che Geova fece alle antiche Sodoma e Gomorra mostra chiaramente che, al tempo da lui stabilito, egli eseguirà il giudizio. Distruggerà completamente i malvagi, ma libererà i suoi leali servitori.
Chi o che cosa ha il primo posto nella vita?
6. (a) Quale opportuna lezione impariamo dal racconto dei giovani che dovevano sposare le figlie di Lot? (b) In che modo l’atteggiamento degli uomini che le dovevano sposare mise alla prova le figlie di Lot?
6 Solo quelli che avranno manifestato vera santa devozione saranno risparmiati. A questo riguardo, considerate ciò che gli angeli di Geova dissero a Lot prima della distruzione di Sodoma e Gomorra. “Hai qualcun altro qui? Fa uscire dal luogo il genero e i tuoi figli e le tue figlie e tutti quelli che sono tuoi nella città! Poiché stiamo per ridurre in rovina questo luogo”. Lot andò quindi a parlare ai giovani che dovevano sposare le sue figlie. Li esortò ripetutamente: “Levatevi! Uscite da questo luogo, perché Geova sta per ridurre in rovina la città!” Grazie ai rapporti che avevano con la famiglia di Lot, veniva offerta loro una speciale opportunità di salvezza, ma dovevano agire personalmente. Dovevano dare prova tangibile di ubbidienza a Geova. Invece, ai loro occhi Lot “sembrò come un uomo che scherzasse”. (Genesi 19:12-14) Potete immaginare cosa provarono le figlie di Lot quando vennero a saperlo. La loro lealtà a Dio fu messa alla prova.
7, 8. (a) Come si comportò Lot quando gli angeli lo esortarono a prendere la sua famiglia e fuggire, e perché questo non era saggio? (b) Cosa era indispensabile per Lot e per la sua famiglia al fine di essere liberati?
7 La mattina dopo, all’alba, gli angeli sollecitarono Lot, dicendogli: “Levati! Prendi tua moglie e le tue due figlie che si trovano qui, affinché tu non sia spazzato via nell’errore della città!” Ma ‘egli indugiava’. (Genesi 19:15, 16) Perché? Cosa lo tratteneva? Erano forse gli interessi materiali che aveva a Sodoma, proprio ciò che lo aveva indotto inizialmente a trasferirsi in quel luogo? Se non si fosse staccato da essi sarebbe stato distrutto insieme a Sodoma.
8 Mostrando compassione, gli angeli afferrarono per mano i componenti della famiglia di Lot e li condussero in fretta fuori della città. Raggiunta la periferia, l’angelo di Geova comandò: “Scampa per la tua anima! Non guardare indietro e non fermarti in tutto il Distretto! Scampa nella regione montagnosa affinché tu non sia spazzato via!” Lot esitava ancora. Infine, quando gli fu concesso di recarsi in una località non troppo lontana, lui e la famiglia fuggirono. (Genesi 19:17-22) Non era possibile indugiare ulteriormente; era indispensabile ubbidire.
9, 10. (a) Perché il fatto di essere insieme al marito non bastò a garantire la salvezza alla moglie di Lot? (b) Quando la moglie di Lot fu uccisa, quale ulteriore prova dovettero affrontare Lot e le sue figlie?
9 La liberazione però non era ancora completa quando essi si allontanarono da Sodoma. Genesi 19:23-25 dice: “Il sole si era levato sul paese quando Lot arrivò a Zoar. Quindi Geova fece piovere zolfo e fuoco da Geova, dai cieli, su Sodoma e Gomorra. Egli rovesciò dunque queste città, sì, l’intero Distretto e tutti gli abitanti delle città e le piante del suolo”. Ma dov’era la moglie di Lot?
10 Era fuggita insieme al marito. Ma era pienamente d’accordo con ciò che egli stava facendo? Non c’è nulla che indichi che essa approvasse in alcun modo l’immoralità di Sodoma. Ma il suo amore per Dio era più forte del suo attaccamento per la casa e i beni materiali che aveva lì? (Confronta Luca 17:31, 32). Sotto pressione, ciò che aveva nel cuore divenne manifesto. Dovevano essere già nei pressi di Zoar, forse in procinto di entrare nella città, quando lei disubbidì, voltandosi e guardando indietro. Il racconto biblico dice che “divenne una colonna di sale”. (Genesi 19:26) Ora a Lot e alle sue figlie si presentava un’ulteriore prova di lealtà. L’attaccamento di Lot per la moglie deceduta, o quello delle figlie per la madre, era più forte del loro amore per Geova, che aveva preso tale drastica misura? Avrebbero continuato a ubbidire a Dio anche se qualcuno così vicino a loro gli si era mostrato sleale? Confidando pienamente in Geova essi non guardarono indietro.
11. Cosa abbiamo appreso riguardo alla liberazione da parte di Geova?
11 Geova sa dunque come liberare le persone di santa devozione dalla prova. Sa come liberare intere famiglie che sono unite nella pura adorazione; sa anche come liberare singoli individui. Mostra grande considerazione per coloro che veramente lo amano. “Egli stesso conosce bene come siamo formati, ricordando che siamo polvere”. (Salmo 103:13, 14) Ma egli libera solo le persone di santa devozione, quelle la cui devozione è sincera, la cui ubbidienza è un’espressione di lealtà.
Preparativi amorevoli per una liberazione più grande
12. Quali amorevoli preparativi avrebbe fatto Geova prima di recare la liberazione che attendiamo così ansiosamente?
12 Con ciò che fece ai giorni di Noè e di Lot, Geova non eliminò per sempre tutti i malvagi. Come dice la scrittura, stabilì semplicemente un modello di cose avvenire. Prima del sopraggiungere di queste cose, Geova intendeva fare dell’altro per il bene di quelli che lo amano. Avrebbe mandato sulla terra il suo unigenito Figlio Gesù Cristo. Qui Gesù avrebbe cancellato il biasimo dal nome di Dio mostrando il tipo di devozione che Adamo, come uomo perfetto, avrebbe dovuto e potuto rendere a Dio, con la differenza che Gesù l’avrebbe manifestata in condizioni molto più difficili. Gesù avrebbe deposto in sacrificio la sua perfetta vita umana affinché i discendenti di Adamo che avrebbero esercitato fede ricevessero ciò che Adamo aveva perso. Poi un “piccolo gregge” di esseri umani leali sarebbe stato scelto da Dio per partecipare con Cristo al Regno celeste, e “una grande folla” sarebbe stata radunata da tutte le nazioni come fondamento di una nuova società umana. (Luca 12:32; Rivelazione 7:9) Una volta fatto questo, Dio avrebbe compiuto la grandiosa liberazione prefigurata dagli avvenimenti relativi al Diluvio e alla distruzione di Sodoma e Gomorra.
Perché è urgente agire ora
13, 14. Cosa ci insegna il fatto che Pietro usa come esempio la distruzione degli empi ai giorni di Lot e ai giorni di Noè?
13 Coloro che studiano la Parola di Dio sanno che Geova intervenne per liberare il suo popolo in numerose occasioni. Tuttavia, nella maggioranza dei casi la Bibbia non dice: ‘Come fu a quel tempo, così sarà la presenza del Figlio dell’uomo’. Perché l’apostolo Pietro, ispirato dallo spirito santo, isolò solo due esempi? Cosa c’era di diverso in ciò che accadde ai giorni di Lot e ai giorni di Noè?
14 Una precisa indicazione la troviamo in Giuda 7, dove leggiamo che “Sodoma e Gomorra e le città vicine . . . ci son poste davanti come esempio ammonitore, subendo la punizione giudiziaria del fuoco eterno”. Sì, la distruzione degli incalliti peccatori di quelle città fu eterna, come lo sarà la distruzione dei malvagi alla fine dell’attuale sistema di cose. (Matteo 25:46) Anche del Diluvio dei giorni di Noè si parla in contesti che hanno a che fare con giudizi eterni. (2 Pietro 2:4, 5, 9-12; 3:5-7) Perciò, mediante la distruzione degli empi ai giorni di Lot e ai giorni di Noè, Geova dimostrò che libererà i suoi servitori distruggendo per sempre coloro che praticano l’ingiustizia. — 2 Tessalonicesi 1:6-10.
15. (a) Quale urgente avvertimento viene dato a chi pratica la malvagità? (b) Perché sarà fatta giustizia di tutti coloro che persistono nell’ingiustizia?
15 La distruzione dei malvagi non reca piacere né a Geova né ai suoi servitori. Mediante i suoi Testimoni Geova esorta: “Volgetevi, volgetevi dalle vostre cattive vie, poiché per quale ragione dovreste morire?” (Ezechiele 33:11) Nondimeno, quando le persone non mostrano alcun desiderio di dare ascolto a questo amorevole appello, ma persistono nel loro egoistico modo di vivere, Geova, per rispetto verso il suo santo nome e per amore dei suoi leali servitori che soffrono per mano degli empi, è costretto a fare giustizia.
16. (a) Perché possiamo avere fiducia che la liberazione predetta è molto vicina? (b) Da che cosa si sarà liberati, e per entrare dove?
16 Il tempo stabilito da Dio per portare la liberazione è molto vicino! Gli atteggiamenti e gli avvenimenti predetti da Gesù come segno della sua presenza e del termine del sistema di cose sono chiaramente evidenti. Gli aspetti di questo segno cominciarono a manifestarsi più di 75 anni fa, e Gesù disse che “questa generazione” non sarebbe passata affatto prima che Dio eseguisse il giudizio su questo mondo empio. Quando Geova deciderà che il messaggio del Regno sarà stato proclamato a sufficienza in tutta la terra abitata in testimonianza a tutte le nazioni, allora verrà la fine di questo mondo malvagio e con essa la liberazione per le persone di santa devozione. (Matteo 24:3-34; Luca 21:28-33) Liberazione da che cosa? Dalle prove che avranno dovuto subire per mano dei malvagi, e dalle situazioni che ogni giorno hanno causato loro afflizione, visto che amavano la giustizia. Sarà anche la liberazione che permetterà di entrare in un nuovo mondo in cui le malattie e la morte saranno cose del passato.
Aiuto divino in vista della liberazione
17. (a) Quale seria domanda dovremmo farci? (b) Come possiamo dimostrare che, come Noè, nutriamo “santo timore”?
17 Ciò che dobbiamo individualmente chiederci è: ‘Sono pronto per questo atto di Dio?’ Se confidiamo in noi stessi o nel nostro proprio concetto di giustizia, vuol dire che non siamo pronti. Ma se, come Noè, nutriamo “santo timore”, allora stiamo ubbidendo con fede alla guida che Geova ci dà, e questo porterà alla nostra liberazione. — Ebrei 11:7.
18. Perché imparare ad avere sincero rispetto per l’autorità teocratica è una parte importante della nostra preparazione per essere liberati ed entrare nel nuovo mondo?
18 Descrivendo in maniera molto bella quelli che godono della protezione che Geova offre fin d’ora, Salmo 91:1, 2 dice: “Chiunque dimora nel luogo segreto dell’Altissimo si procurerà albergo sotto la medesima ombra dell’Onnipotente. Certamente dirò a Geova: ‘Sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio in cui di sicuro confiderò’”. C’è quindi un gruppo di persone che sono protette da Dio come piccoli uccelli sotto le poderose ali della madre. Esse ripongono piena fiducia in Geova. Riconoscono in lui l’Altissimo, l’Onnipotente. Di conseguenza rispettano l’autorità teocratica e si sottomettono ad essa, sia che venga esercitata dai genitori o dallo “schiavo fedele e discreto”. (Matteo 24:45-47) Può dirsi questo di noi individualmente? Come Noè, stiamo imparando a fare ‘tutto ciò che Geova ci comanda’ e a farlo come vuole lui? (Genesi 6:22) In caso affermativo, stiamo reagendo positivamente alla preparazione cui Geova ci sottopone per liberarci e introdurci nel suo giusto nuovo mondo.
19. (a) Che cos’è il cuore simbolico, e perché è essenziale prestarvi attenzione? (Proverbi 4:23) (b) Come possiamo trarre beneficio dall’esempio di Lot in quanto al modo in cui reagiamo agli allettamenti del mondo?
19 Questa preparazione include anche il prestare attenzione al nostro cuore simbolico. “Geova è l’esaminatore dei cuori”. (Proverbi 17:3) Egli ci aiuta a comprendere che quello che conta non è ciò che sembriamo esteriormente, bensì ciò che siamo interiormente, ciò che abbiamo nel cuore. Pur non prendendo parte alla violenza e all’immoralità del mondo che ci circonda, dobbiamo stare in guardia per non essere noi stessi allettati o attratti da queste cose. Come Lot, dovremmo sentirci angustiati per il fatto stesso che queste opere illegali esistono. Quelli che odiano ciò che è male non cercheranno i modi per compierlo; al contrario, coloro che non odiano il male potrebbero trattenersi dal commetterlo materialmente, ma desiderare mentalmente di farlo. “O voi che amate Geova, odiate ciò che è male”. — Salmo 97:10.
20. (a) In quali modi la Bibbia ci avverte di non perseguire un modo di vivere materialistico? (b) Come possiamo determinare se gli essenziali insegnamenti della Bibbia riguardo al materialismo hanno fatto presa nel nostro cuore?
20 Geova ci sta amorevolmente educando a rifuggire non solo dalla condotta immorale, ma anche da un modo di vivere materialistico. ‘Accontentatevi di avere di che nutrirvi e di che coprirvi’, consiglia la sua Parola. (1 Timoteo 6:8) Quando entrarono nell’arca, Noè e i suoi figli dovettero abbandonare le loro case. Anche Lot e la sua famiglia dovettero abbandonare la casa e i beni per mettersi in salvo. Dove sono riposti i nostri affetti? “Ricordate la moglie di Lot”. (Luca 17:32) Gesù esortò: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la Sua giustizia”. (Matteo 6:33) Lo stiamo facendo? Se ci facciamo guidare dalle giuste norme di Geova e se la proclamazione della buona notizia del suo Regno è al primo posto nella nostra vita, allora stiamo davvero reagendo positivamente a ciò che egli fa per preparare un popolo da liberare e introdurre nel suo nuovo mondo.
21. Perché possiamo giustamente attenderci che la liberazione promessa da Geova è veramente prossima?
21 Alle persone di santa devozione che avrebbero visto adempiersi il segno della sua presenza nel potere del Regno, Gesù disse: “Alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina”. (Luca 21:28) Avete visto questo segno avverarsi nei minimi particolari? Allora abbiate fiducia che la liberazione promessa da Geova è veramente prossima! Siate pur certi che “Geova sa liberare le persone di santa devozione dalla prova”! — 2 Pietro 2:9.
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