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Conforto per quelli che soffronoLa Torre di Guardia 2003 | 1° gennaio
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Dio non creò gli esseri umani per farli soffrire. Dotò invece la prima coppia umana, Adamo ed Eva, di una mente e un corpo perfetti, preparò per loro un bel giardino perché vi dimorassero e assegnò loro un lavoro significativo e soddisfacente. (Genesi 1:27, 28, 31; 2:8) Tuttavia, se volevano continuare a essere felici dovevano riconoscere il dominio di Dio e il suo diritto di decidere cosa era bene e cosa era male. Questa prerogativa divina era rappresentata da un albero detto “albero della conoscenza del bene e del male”. (Genesi 2:17) Adamo ed Eva avrebbero dimostrato la loro sottomissione a Dio ubbidendo al suo comando di non mangiare di quell’albero.b
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a Scienza e salute con chiave delle Scritture, edito a cura dei Trustees under the Will of Mary Baker G. Eddy, Boston (USA), 1960, p. 480.
b Nella nota in calce a Genesi 2:17 La Bibbia di Gerusalemme spiega che la “conoscenza del bene e del male” è “la facoltà di decidere . . . ciò che è bene e male, e di agire di conseguenza: una rivendicazione di autonomia morale con la quale l’uomo rinnega il suo stato di creatura”. E aggiunge: “Il primo peccato è stato un attentato alla sovranità di Dio”.
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