Perché rivestirsi d’umiltà?
LO SCRITTORE americano Edgar Allan Poe aveva appena finito di leggere il suo nuovo racconto ad alcuni amici. Per scherzo, questi gli dissero che aveva ripetuto troppo spesso il nome del protagonista. Come reagì Poe? Uno degli amici ha raccontato: “Il suo orgoglio non poteva accettare una critica così aperta: in uno scatto d’ira, prima che i suoi amici glielo potessero impedire, scagliò tutti i fogli nel fuoco”. Così andò perso un racconto “carico di umorismo, del tutto libero dalla sua solita . . . vena malinconica”. L’umiltà avrebbe potuto salvarlo.
Anche se spinge a comportarsi in modo poco saggio, l’orgoglio dilaga nel mondo. I servitori di Geova tuttavia devono essere diversi. Devono indossare la veste dell’umiltà.
Che cos’è l’umiltà?
L’apostolo Paolo alludeva all’attraente veste cristiana dell’umiltà quando scrisse ai compagni di fede dell’antica città di Colosse, esortandoli: “Come eletti di Dio, santi ed amati, rivestitevi dei teneri affetti di compassione, benignità, modestia di mente, mitezza e longanimità”. — Colossesi 3:12.
Sì, l’umiltà è “modestia di mente”. È la “consapevolezza della propria imperfezione e pochezza, che porta a rinunciare ad atteggiamenti superbi o orgogliosi dettati da eccessiva sicurezza di sé . . . Atteggiamento sottomesso, rispettoso e riverente”. (Nuovissimo dizionario della lingua italiana, di M. Dardano, Roma, 1982) L’umiltà non va confusa con la codardia o con la debolezza. Anzi, è l’orgoglio ad essere indice di debolezza, mentre per mostrare umiltà è spesso necessario avere forza e coraggio.
Nelle Scritture un termine ebraico tradotto “umiliarsi” significa letteralmente “calpestarsi”. Il saggio scrittore di Proverbi consigliò: “Figlio mio, . . . se sei stato preso al laccio dai detti della tua bocca, . . . liberati, poiché sei caduto nella palma della mano del tuo prossimo: Va a umiliarti [calpéstati] e tempesta il tuo prossimo di sollecitazioni”. (Proverbi 6:1-3) In altre parole, accantona l’orgoglio, riconosci il tuo errore e metti le cose a posto.
Deve essere sincera
Non tutti quelli che sembrano umili lo sono veramente. Alcuni individui che sembrano umili in realtà possono essere orgogliosi e disposti a fare di tutto pur di ottenere quello che vogliono. Poi ci sono quelli che ostentano una falsa umiltà per far colpo su altri. Ad esempio, l’apostolo Paolo ebbe a che fare con alcuni che mostravano “finta umiltà”, e indicò che chiunque lo faceva in effetti era “gonfio senza debita ragione per la sua disposizione di mente carnale”. Costui pensava, sbagliando, che avere il favore di Dio dipendesse dal fare o no certe cose come mangiare, bere, toccare alcuni oggetti o osservare delle ricorrenze religiose. Tale individuo probabilmente dava l’impressione di essere devoto e umile, ma la sua falsa umiltà era senza valore. (Colossesi 2:18, 23) In effetti, lo portava a pensare che il premio della vita fosse concesso a chi rinunciava alle cose materiali. Creava anche una subdola forma di materialismo, poiché le proibizioni ascetiche richiamavano l’attenzione sulle cose materiali che costui diceva di disprezzare.
D’altro canto, la vera umiltà induce a non mettersi in mostra con il modo di vestire, di acconciarsi e di comportarsi. (1 Giovanni 2:15-17) Chi indossa la veste dell’umiltà non richiama indebita attenzione su se stesso o sulle sue capacità. Al contrario, l’umiltà lo aiuta a essere premuroso con gli altri e a vedersi come lo vede Dio. E come ci vede Dio?
Il punto di vista di Geova
Quando stava per ungere un nuovo re per la nazione d’Israele, il profeta Samuele pensò che Geova avesse scelto per tale incarico Eliab, figlio di Iesse. Dio, però, disse a Samuele: “Non guardare il suo aspetto e l’altezza della sua statura, poiché l’ho rigettato. Poiché non come vede l’uomo vede Dio, perché il semplice uomo vede ciò che appare agli occhi; ma in quanto a Geova, egli vede il cuore”. Sette figli di Iesse furono scartati, e la scelta di Geova cadde su Davide, che si dimostrò fedele e umile. — 1 Samuele 13:14; 16:4-13.
La veste dell’umiltà ci protegge impedendoci di diventare orgogliosi e presuntuosi, così da incorrere nella disapprovazione di Dio. Dio “si oppone ai superbi, ma dà immeritata benignità agli umili”. (Giacomo 4:6) Il suo punto di vista è espresso dalle parole del salmista: “Geova è alto, eppure vede l’umile; ma conosce l’altero solo da lontano”. (Salmo 138:6; 1 Pietro 5:5, 6) Ciò che Dio si aspetta dai suoi servitori è evidente da questa domanda, riportata in Michea 6:8: “Cosa richiede da te Geova, se non di esercitare la giustizia e di amare la benignità e di essere modesto nel camminare col tuo Dio?”
Dio e Cristo mostrano umiltà
Non è affatto strano che Geova si aspetti che mostriamo umiltà! Questa è una delle qualità che egli stesso ha. Dopo che Dio lo ebbe liberato dai suoi nemici, Davide cantò: “[Tu, Geova,] mi darai il tuo scudo di salvezza, . . . e la tua propria umiltà mi farà grande”. (Salmo 18:35; 2 Samuele 22:1, 36) Pur dimorando nel più alto dei cieli, Geova “accondiscende a guardare sul cielo e sulla terra, facendo levare il misero dalla medesima polvere; esalta il povero dalla stessa fossa della cenere, per farlo sedere coi nobili”. (Salmo 113:5-8) Dio mostra umiltà essendo misericordioso nei confronti dell’umanità peccatrice. Trattando con i peccatori e dando suo Figlio come sacrificio per i peccati, Geova ha dato prova di umiltà, di amore e di altre qualità. — Romani 5:8; 8:20, 21.
Gesù Cristo, che era “d’indole mite e modesto di cuore”, è stato l’uomo che ha dato il massimo esempio di umiltà. (Matteo 11:29) Ai suoi discepoli disse: “Chi si esalta sarà umiliato, e chi si umilia sarà esaltato”. (Matteo 23:12) Non si trattava di semplice retorica. La sera prima di morire, Gesù lavò i piedi agli apostoli, rendendo un servizio che di solito spettava agli schiavi. (Giovanni 13:2-5, 12-17) Gesù servì Dio umilmente prima di venire sulla terra e mostrò umiltà da che fu risuscitato e portato in una posizione esaltata in cielo. Perciò Paolo esortò i compagni di fede a ‘considerare gli altri superiori a loro’ e ad avere l’attitudine umile di Gesù Cristo. — Filippesi 2:3, 5-11.
Visto che Dio e Cristo mostrano umiltà, chi desidera avere l’approvazione di Dio deve mostrare questa stessa qualità. Se a volte abbiamo mostrato superbia, sarebbe saggio umiliarci e chiedere perdono a Dio in preghiera. (Confronta 2 Cronache 32:24-26). E anziché avere un’opinione troppo alta di noi stessi, dobbiamo seguire il consiglio di Paolo: “Non pensate alle cose alte, ma siate attirati dalle cose modeste”. (Romani 12:16) Ma in che modo l’umiltà può essere utile a noi e agli altri?
Benefìci dell’umiltà
Un beneficio dell’umiltà è che ci trattiene dal vantarci di noi stessi. In questo modo evitiamo di infastidire gli altri e ci risparmiamo l’imbarazzo che si prova quando si scopre che gli altri rimangono indifferenti alle nostre imprese. Dovremmo vantarci in Geova, non in noi stessi. — 1 Corinti 1:31.
L’umiltà ci aiuta a ottenere la guida divina. Geova Dio inviò a Daniele un angelo con una visione perché quel profeta si era umiliato dinanzi a Lui quando cercava guida e intendimento. (Daniele 10:12) Prima di condurre il popolo di Geova fuori da Babilonia con una grande quantità d’oro e d’argento per abbellire il tempio di Gerusalemme, Esdra proclamò un digiuno così che gli israeliti potessero umiliarsi dinanzi a Dio. Il risultato? Geova li protesse dagli assalti dei nemici durante quel viaggio pericoloso. (Esdra 8:1-14, 21-32) Come Daniele ed Esdra, mostriamo umiltà e cerchiamo la guida divina anziché tentare di portare a termine gli incarichi affidatici da Geova Dio con la nostra sapienza e le nostre capacità.
Se indossiamo la veste dell’umiltà rispetteremo gli altri. Ad esempio, i bambini umili rispettano i genitori e sono ubbidienti. I cristiani umili rispettano anche i compagni di fede di altra nazionalità, razza o estrazione sociale, poiché l’umiltà rende imparziali. — Atti 10:34, 35; 17:26.
L’umiltà promuove amore e pace. Chi è umile non contende con i compagni di fede per difendere i suoi presunti diritti. Paolo faceva solo ciò che era edificante e stava attento a non turbare la coscienza dei fratelli. (Romani 14:19-21; 1 Corinti 8:9-13; 10:23-33) L’umiltà ci aiuta anche a promuovere amore e pace perdonando gli altri quando peccano nei nostri confronti. (Matteo 6:12-15; 18:21, 22) Ci spinge ad andare da coloro che abbiamo offeso, ad ammettere il nostro errore, a chiedere perdono e a fare il possibile per riparare il torto che possiamo aver fatto. (Matteo 5:23, 24; Luca 19:8) Se la persona offesa viene da noi, l’umiltà ci induce a mettere le cose a posto in maniera pacifica, nello spirito dell’amore. — Matteo 18:15; Luca 17:3.
Mostrare umiltà è essenziale per la salvezza. Ad esempio, riguardo a Dio leggiamo: “Salverai la gente umile; ma i tuoi occhi sono contro gli alteri, per abbassarli”. (2 Samuele 22:28) Quando il Re Gesù Cristo ‘cavalcherà nella causa della verità e dell’umiltà e della giustizia’, salverà coloro che si umilieranno davanti a lui e al Padre suo. (Salmo 45:4) Chi mostra umiltà può trovare conforto nelle parole: “Cercate Geova, voi tutti mansueti della terra, che avete praticato la Sua propria decisione giudiziaria. Cercate la giustizia, cercate la mansuetudine. Probabilmente potrete essere nascosti nel giorno dell’ira di Geova”. — Sofonia 2:3.
L’umiltà e l’organizzazione di Dio
L’umiltà induce il popolo di Dio ad apprezzare la sua organizzazione e a rimanere uniti ad essa mantenendo l’integrità. (Confronta Giovanni 6:66-69). Se non ci viene dato un privilegio di servizio che speravamo di ricevere, l’umiltà ci aiuta a collaborare con quelli che hanno responsabilità entro la congregazione. E collaborando umilmente diamo il buon esempio.
D’altra parte, l’umiltà ci impedisce di vantarci dei privilegi di servizio che abbiamo tra il popolo di Geova. Ci impedisce di cercare la lode per il lavoro che abbiamo avuto il privilegio di fare nell’organizzazione di Dio. Inoltre, se serviamo quali anziani, l’umiltà ci aiuta a trattare il gregge di Dio con tenerezza. — Atti 20:28, 29; 1 Pietro 3:8.
Umiltà e disciplina
La veste dell’umiltà ci aiuta ad accettare la disciplina. Chi è umile non è come Uzzia, il re di Giuda che si insuperbì al punto di usurpare il posto dei sacerdoti. Egli ‘agì infedelmente contro Geova ed entrò nel tempio per bruciare incenso sull’altare dell’incenso’. Quando Uzzia si infuriò con i sacerdoti che l’avevano ripreso, fu colpito dalla lebbra. Quale alto prezzo dovette pagare per non essere stato umile! (2 Cronache 26:16-21; Proverbi 16:18) Non fate mai come Uzzia, non lasciate che l’orgoglio vi impedisca di accettare la disciplina che Dio impartisce attraverso la sua Parola e la sua organizzazione.
A questo proposito Paolo disse agli unti cristiani ebrei: “Avete interamente dimenticato l’esortazione rivoltavi come a figli: ‘Figlio mio, non disprezzare la disciplina di Geova e non venir meno quando sei corretto da lui; poiché Geova disciplina colui che ama; infatti, flagella ognuno che riceve come figlio’. . . . Veramente, nessuna disciplina al presente sembra essere gioiosa, ma dolorosa; tuttavia a quelli che ne sono stati addestrati produce poi un pacifico frutto, cioè giustizia”. (Ebrei 12:5-11) Ricordate anche che “le riprensioni della disciplina sono la via della vita”. — Proverbi 6:23.
Continuate a rivestirvi d’umiltà
Com’è importante che i cristiani indossino sempre la veste dell’umiltà! Questa qualità ci spinge a perseverare nel proclamare il Regno, dando umilmente testimonianza di casa in casa mentre cerchiamo coloro che sono “giustamente disposti per la vita eterna”. (Atti 13:48; 20:20) Sì, l’umiltà ci aiuta a continuare a ubbidire a Dio sotto ogni aspetto, anche se oppositori orgogliosi odiano la nostra giusta condotta. — Salmo 34:21.
Visto che l’umiltà ci spinge a ‘confidare in Geova con tutto il nostro cuore’, egli rende diritti i nostri sentieri. (Proverbi 3:5, 6) In effetti, solo rivestendoci di questa eccellente qualità possiamo davvero camminare con Dio e godere della sua approvazione e della sua benedizione. Non a caso il discepolo Giacomo scrisse: “Umiliatevi agli occhi di Geova, ed egli vi esalterà”. (Giacomo 4:10) Rivestiamoci dunque d’umiltà, questa bellissima veste che Geova Dio stesso ha preparato per noi.