Capitolo ventidue
Isaia predice l’‘opera strana’ di Geova
1, 2. Perché Israele e Giuda si sentono al sicuro?
PER un momento Israele e Giuda si sentono al sicuro. I loro capi hanno stretto alleanze politiche con nazioni più grandi e più potenti nel tentativo di trovare sicurezza in un mondo pieno di pericoli. Samaria, capitale di Israele, si è rivolta alla vicina Siria, mentre Gerusalemme, capitale di Giuda, ripone la sua speranza nella spietata Assiria.
2 Oltre a confidare nei nuovi alleati politici, forse alcuni nel regno settentrionale si aspettano che Geova li protegga, malgrado continuino a usare i vitelli d’oro nell’adorazione. Giuda ha similmente la convinzione di poter contare sulla protezione di Geova. Dopo tutto il tempio di Geova non si trova a Gerusalemme, la loro capitale? Ma avvenimenti inaspettati sono in serbo per entrambe le nazioni. Geova ispira Isaia a predire sviluppi che sembreranno veramente strani al suo popolo ostinato. E le sue parole contengono lezioni importanti per tutti oggi.
Gli “ubriaconi di Efraim”
3, 4. Di cosa è orgoglioso il regno settentrionale di Israele?
3 Isaia inizia la sua profezia con parole allarmanti: “Guai all’eminente corona degli ubriaconi di Efraim, e al fiore appassito del suo adornamento di bellezza che è in capo alla fertile valle di quelli che sono sopraffatti dal vino! Ecco, Geova ha qualcuno forte e vigoroso. Come un tonante temporale di grandine . . . egli certamente getterà a terra con forza. Con i piedi saranno calpestate le eminenti corone degli ubriaconi di Efraim”. — Isaia 28:1-3.
4 Efraim, la più importante delle dieci tribù settentrionali, ha finito per rappresentare l’intero regno di Israele. La capitale, Samaria, gode di una bella posizione dominante “in capo alla fertile valle”. I capi di Efraim sono orgogliosi della loro “eminente corona” di indipendenza dal regno davidico di Gerusalemme. Ma sono “ubriaconi”, spiritualmente ebbri a motivo dell’alleanza con la Siria contro Giuda. Tutto ciò che hanno caro sta per essere calpestato dagli invasori. — Confronta Isaia 29:9.
5. In quale posizione precaria si trova Israele, ma che speranza offre Isaia?
5 Efraim non si rende conto della sua condizione precaria. Isaia prosegue: “Il fiore appassito del suo adornamento di bellezza che è in capo alla fertile valle deve divenire come il fico primaticcio prima dell’estate, che, quando chi sta vedendo lo vede, mentre è ancora nella palma della sua mano, lo inghiotte”. (Isaia 28:4) Efraim cadrà in mano all’Assiria, qualcosa di dolce da mangiare in un solo boccone. Allora non c’è speranza? Beh, come avviene così spesso, le profezie di giudizio di Isaia sono mitigate dalla speranza. Anche se la nazione cadrà, singole persone fedeli sopravvivranno, con l’aiuto di Geova. “Geova degli eserciti diverrà come una corona di adornamento e come una ghirlanda di bellezza per quelli che rimarranno del suo popolo, e come uno spirito di giustizia per colui che siede nel giudizio, e come potenza per quelli che respingono la battaglia dalla porta”. — Isaia 28:5, 6.
“Si sono sviati”
6. Quando arriva la fine per Israele, ma perché Giuda non dovrebbe esultare?
6 Per Samaria il giorno della resa dei conti arriva nel 740 a.E.V. quando gli assiri devastano il paese e il regno settentrionale cessa di esistere come nazione indipendente. E Giuda? Sarà invaso dall’Assiria, e in seguito Babilonia ne distruggerà la capitale. Ma durante la vita di Isaia il tempio e il sacerdozio di Giuda rimarranno in funzione e i suoi profeti continueranno a profetizzare. Giuda dovrebbe esultare per la prossima fine del regno settentrionale? No di certo! Geova farà i conti anche con Giuda e con i suoi capi per la loro disubbidienza e mancanza di fede.
7. In che senso i capi di Giuda sono ubriachi, e con quali risultati?
7 Rivolgendo il suo messaggio a Giuda, Isaia prosegue: “E anche questi — a causa del vino si sono sviati e a causa della bevanda inebriante sono andati errando. Sacerdote e profeta — si sono sviati a causa della bevanda inebriante, si sono confusi per effetto del vino, sono andati errando per effetto della bevanda inebriante; si sono sviati nel loro vedere, hanno vacillato in quanto alla decisione. Poiché le tavole stesse son divenute tutte piene di sordido vomito, non c’è luogo senza di esso”. (Isaia 28:7, 8) Che disgusto! Essere letteralmente ubriachi nella casa di Dio sarebbe già abbastanza grave. Ma questi sacerdoti e profeti sono ubriachi spiritualmente, la loro mente è offuscata dall’eccessiva fiducia nelle alleanze umane. Si ingannano pensando che la loro linea di condotta sia la sola pratica, forse credendo di avere ora un piano di riserva nel caso la protezione di Geova risulti inadeguata. Nel loro stato di ubriachezza spirituale, questi capi religiosi vomitano espressioni impure, rivoltanti, che tradiscono la loro grave mancanza di fede sincera nelle promesse di Dio.
8. Qual è la reazione al messaggio di Isaia?
8 Qual è la reazione dei capi di Giuda all’avvertimento di Geova? Scherniscono Isaia, accusandolo di parlare loro come a dei lattanti: “Chi si istruirà nella conoscenza, e a chi si farà capire ciò che è stato udito? A quelli che sono stati svezzati dal latte, a quelli scostati dalle mammelle? Poiché è ‘comando su comando, comando su comando, corda per misurare su corda per misurare, corda per misurare su corda per misurare, un poco qui, un poco là’”. (Isaia 28:9, 10) Come sembrano loro ripetitive e strane le parole di Isaia! Continua a ripetersi, dicendo: ‘Questo è ciò che Geova ha comandato! Questo è ciò che Geova ha comandato! Questa è la norma di Geova! Questa è la norma di Geova!’a Ma presto Geova “parlerà” con i fatti agli abitanti di Giuda. Manderà contro di loro gli eserciti di Babilonia, stranieri che parlano realmente una lingua diversa. Quegli eserciti eseguiranno di certo il “comando su comando” di Geova, e Giuda cadrà. — Leggi Isaia 28:11-13.
Gli ubriaconi spirituali oggi
9, 10. Quando e come le parole di Isaia sono state significative per le successive generazioni?
9 Le profezie di Isaia si adempirono solo anticamente su Israele e Giuda? Niente affatto! Sia Gesù che Paolo citarono le parole di Isaia e le applicarono alla nazione dei loro giorni. (Isaia 29:10, 13; Matteo 15:8, 9; Romani 11:8) Anche oggi esiste una situazione simile a quella dei giorni di Isaia.
10 Questa volta sono i capi religiosi della cristianità che confidano nella politica. Camminano barcollando, come gli ubriaconi di Israele e di Giuda, ingerendosi in questioni politiche, rallegrandosi di essere consultati dai cosiddetti grandi di questo mondo. Anziché pronunciare la pura verità biblica, pronunciano impurità. La loro vista spirituale è offuscata, e non sono guide sicure per l’umanità. — Matteo 15:14.
11. Come reagiscono alla buona notizia del Regno di Dio i capi della cristianità?
11 Come reagiscono i capi della cristianità quando i testimoni di Geova portano alla loro attenzione l’unica speranza vera, il Regno di Dio? Non capiscono. A loro sembra che i Testimoni balbettino in modo ripetitivo, come bambini. I capi religiosi disprezzano questi messaggeri e li scherniscono. Come gli ebrei dei giorni di Gesù, non vogliono il Regno di Dio e non vogliono che i loro greggi ne sentano parlare. (Matteo 23:13) Perciò sono avvertiti che Geova non parlerà sempre mediante i suoi messaggeri inoffensivi. Verrà il momento in cui coloro che non si sottomettono al Regno di Dio saranno “fiaccati e accalappiati e presi”, sì, completamente distrutti.
“Un patto con la Morte”
12. Cos’è il presunto “patto con la Morte” concluso da Giuda?
12 Isaia continua la sua dichiarazione solenne: “Avete detto: ‘Abbiamo concluso un patto con la Morte; e con lo Sceol abbiamo effettuato una visione; la repentina inondazione che straripa, nel caso che passi, non verrà su di noi, poiché abbiamo fatto di una menzogna il nostro rifugio e ci siamo nascosti nella falsità’”. (Isaia 28:14, 15) I capi di Giuda si vantano che le alleanze politiche li proteggeranno da una sconfitta. Pensano di aver fatto “un patto con la Morte” per essere risparmiati. Ma il loro rifugio vano non sarà una difesa. Le loro alleanze sono una menzogna, una falsità. Similmente oggi gli stretti rapporti che la cristianità ha con i leader del mondo non la proteggeranno quando arriverà per lei il tempo della resa dei conti stabilito da Geova. Saranno certamente la sua rovina. — Rivelazione 17:16, 17.
13. Chi è la “pietra provata”, e come la cristianità lo ha rigettato?
13 Dove, dunque, questi capi religiosi dovrebbero rivolgere lo sguardo? A questo punto Isaia riporta la promessa di Geova: “Ecco, io pongo come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, il prezioso angolo di un fondamento sicuro. Nessuno che eserciti fede proverà panico. E certamente farò del diritto la corda per misurare e della giustizia la livella; e la grandine deve spazzare via il rifugio di menzogna, e le acque stesse inonderanno il medesimo nascondiglio”. (Isaia 28:16, 17) Non molto dopo che Isaia pronuncia queste parole, il fedele re Ezechia è intronizzato a Sion e il suo regno è salvato non dagli alleati vicini, ma grazie all’intervento di Geova. Queste parole ispirate, però, non si adempiono in Ezechia. L’apostolo Pietro, citando le parole di Isaia, spiegò che Gesù Cristo, lontano discendente di Ezechia, è la “pietra provata” e che nessuno che esercita fede in Lui deve avere timore. (1 Pietro 2:6) Com’è triste che i capi della cristianità, pur definendosi cristiani, abbiano fatto quello che Gesù rifiutò di fare! Hanno ricercato la preminenza e il potere in questo mondo invece di aspettare che Geova stabilisse il suo Regno sotto Gesù Cristo il Re. — Matteo 4:8-10.
14. Quando sarà dissolto il “patto con la Morte” concluso da Giuda?
14 Quando “la repentina inondazione che straripa” degli eserciti di Babilonia passerà per il paese, Geova smaschererà il rifugio politico di Giuda per la menzogna che è. “Il vostro patto con la Morte certamente sarà dissolto”, dice Geova. “La repentina inondazione che straripa, quando passa: dovete anche divenire per essa un luogo da calpestare. Ogni volta che passerà, . . . deve divenire solo ragione di trepidazione per far comprendere ad altri ciò che è stato udito”. (Isaia 28:18, 19) Sì, c’è una vigorosa lezione da imparare da ciò che accade a coloro che sostengono di servire Geova ma invece ripongono fiducia in alleanze con le nazioni.
15. In che modo Isaia illustra quanto sia inadeguata la protezione di Giuda?
15 Osservate in che posizione si trovano ora questi capi di Giuda. “Il letto è stato troppo corto per stirarvisi, e lo stesso lenzuolo tessuto è troppo stretto per avvolgervisi”. (Isaia 28:20) È come se si coricassero per riposare, ma invano. O allungano i piedi al freddo o tirano su le gambe e la coperta è troppo stretta per avvolgervisi e stare caldi. Questa era la spiacevole situazione ai giorni di Isaia. Ed è la situazione odierna di chi confida nel rifugio menzognero della cristianità. Com’è disgustoso che per la loro ingerenza politica alcuni capi religiosi della cristianità si siano trovati implicati in terribili atrocità quali pulizia etnica e genocidio!
L’‘opera strana’ di Geova
16. Cos’è l’‘opera strana’ di Geova, e perché si tratta di un lavoro insolito?
16 Il risultato finale sarà proprio il contrario di quello che sperano i capi religiosi di Giuda. Geova farà qualcosa di strano agli ubriaconi spirituali di Giuda. “Geova si leverà proprio come al monte Perazim, si agiterà proprio come nel bassopiano vicino a Gabaon, per fare la sua opera — la sua opera è strana — e per compiere il suo lavoro, il suo lavoro è insolito”. (Isaia 28:21) Ai giorni del re Davide, Geova aveva dato al suo popolo importanti vittorie sui filistei al monte Perazim e nel bassopiano di Gabaon. (1 Cronache 14:10-16) Ai giorni di Giosuè aveva persino fatto fermare il sole sopra Gabaon in modo che la vittoria di Israele sugli amorrei potesse essere completa. (Giosuè 10:8-14) Questo fu davvero insolito! Geova combatterà di nuovo, ma questa volta contro coloro che si professano suo popolo. Potrebbe esserci qualcosa di più strano o insolito? No, se si considera che Gerusalemme è il centro dell’adorazione di Geova e la città dell’unto re di Geova. Finora la casa reale di Davide a Gerusalemme non è mai stata abbattuta. Nondimeno Geova compirà sicuramente la sua ‘opera strana’. — Confronta Abacuc 1:5-7.
17. Che effetto avranno gli scherni sull’adempimento della profezia di Isaia?
17 Perciò Isaia avverte: “Non mostratevi schernitori, affinché i vostri legami non divengano forti, poiché c’è uno sterminio, sì, qualcosa di deciso, che ho udito dal Sovrano Signore, Geova degli eserciti, per tutto il paese”. (Isaia 28:22) Anche se i capi scherniscono, il messaggio di Isaia è vero. L’ha sentito da Geova, con cui quei capi sono in una relazione di patto. Similmente oggi i capi religiosi della cristianità scherniscono quando sentono parlare dell’‘opera strana’ di Geova. Lanciano persino invettive. Ma il messaggio che i testimoni di Geova proclamano è vero. Si trova nella Bibbia, libro che quei capi religiosi sostengono di rappresentare.
18. Come illustra Isaia l’equilibrio di Geova nell’impartire la disciplina?
18 In quanto agli individui sinceri che non seguono questi capi, Geova li ristabilirà e li riporterà nel suo favore. (Leggi Isaia 28:23-29). Proprio come un agricoltore usa metodi meno rudi per trebbiare semi più delicati, come quelli del comino, così Geova adatta la disciplina a seconda dell’individuo e delle circostanze. Non è mai dispotico o oppressivo, ma agisce sperando nella possibile riabilitazione di chi sbaglia. Sì, se qualcuno è sensibile all’invito di Geova, c’è speranza. Similmente oggi, mentre la sorte della cristianità nel suo insieme è decisa, chi si sottomette al Regno di Geova può evitare il veniente giudizio avverso.
Guai a Gerusalemme!
19. In che senso Gerusalemme deve diventare un “focolare dell’altare”, e quando e come avviene ciò?
19 Ma cosa dice a questo punto Geova? “Guai ad Ariel, ad Ariel, la città dove si accampò Davide! Aggiungete anno ad anno; le feste compiano il loro ciclo. E devo mettere Ariel alle strette, e vi dev’essere cordoglio e lamentazione, ed essa mi deve divenire come il focolare dell’altare di Dio”. (Isaia 29:1, 2) “Ariel” forse significa “il focolare dell’altare di Dio”, e qui a quanto pare si riferisce a Gerusalemme, dove si trova il tempio con l’altare dei sacrifici. Gli ebrei seguono la consuetudine di tenere le feste e offrire i sacrifici in quel luogo, ma Geova non si compiace affatto della loro adorazione. (Osea 6:6) Anzi decreta che la città stessa diventi un “focolare dell’altare” in un altro senso. Come un altare, gronderà sangue e sarà esposta al fuoco. Geova descrive perfino come accadrà questo: “Mi devo accampare da ogni parte contro di te, e ti devo porre l’assedio con una palizzata ed erigere contro di te opere d’assedio. E devi essere abbassata così che parlerai dalla medesima terra, e il tuo dire suonerà basso come dalla polvere”. (Isaia 29:3, 4) Per Giuda e Gerusalemme questo si adempie nel 607 a.E.V. quando l’esercito babilonese assedia e distrugge la città e incendia il tempio. Gerusalemme viene abbassata fino al suolo su cui è stata costruita.
20. Quale sarà la sorte finale dei nemici di Dio?
20 Prima di quel tempo funesto Giuda di tanto in tanto ha un re che ubbidisce alla Legge di Geova. Allora Geova combatte per il suo popolo. Anche se i nemici coprissero il paese, diventerebbero come “fine polvere” e “pula”. Al tempo da lui stabilito, Geova li disperderà “con tuono e con terremoto e con un gran suono, uragano e tempesta, e la fiamma di un fuoco divorante”. — Isaia 29:5, 6.
21. Spiegate l’illustrazione contenuta in Isaia 29:7, 8.
21 Gli eserciti ostili forse non vedono l’ora di saccheggiare Gerusalemme e rimpinzarsi del bottino di guerra. Ma li attende un brusco risveglio! Come un affamato che sogna di banchettare e quando si sveglia ha più fame di prima, i nemici di Giuda non godranno il banchetto che hanno tanto pregustato. (Leggi Isaia 29:7, 8). Pensate a ciò che accade all’esercito assiro sotto Sennacherib quando minaccia Gerusalemme ai giorni del fedele re Ezechia. (Isaia, capitoli 36 e 37) In una sola notte, senza l’intervento di alcun essere umano, la terribile macchina bellica assira è respinta: 185.000 suoi valorosi guerrieri caduti! I sogni di vittoria saranno nuovamente infranti allorché la macchina bellica di Gog di Magog si metterà in moto contro il popolo di Geova nel prossimo futuro. — Ezechiele 38:10-12; 39:6, 7.
22. Che effetto ha su Giuda l’ubriachezza spirituale?
22 Quando Isaia pronuncia questa parte delle sue profezie, i capi di Giuda non hanno una fede come quella di Ezechia. Sono sprofondati nel torpore spirituale ubriacandosi mediante le loro alleanze con nazioni empie. “Indugiatevi, e siate sbalorditi; accecatevi, e siate accecati. Si sono inebriati, ma non col vino; si sono mossi in maniera instabile, ma non a causa di bevanda inebriante”. (Isaia 29:9) Spiritualmente ubriachi, questi capi sono incapaci di discernere la portata della visione data al vero profeta di Geova. Isaia dichiara: “Su di voi Geova ha versato uno spirito di profondo sonno; ed egli chiude i vostri occhi, i profeti, e ha coperto anche le vostre teste, i visionari. E per voi la visione di ogni cosa diviene come le parole del libro che è stato sigillato, che danno a qualcuno che conosce la scrittura, dicendo: ‘Leggi questo ad alta voce, ti preghiamo’, ed egli deve dire: ‘Non posso, poiché è sigillato’; e il libro dev’essere dato a qualcuno che non conosce la scrittura, dicendo: ‘Leggi questo ad alta voce, ti preghiamo’, ed egli deve dire: ‘Non conosco affatto la scrittura’”. — Isaia 29:10-12.
23. Perché Geova chiederà conto a Giuda, e come lo farà?
23 I capi religiosi di Giuda pretendono di essere spiritualmente discreti, ma hanno lasciato Geova. Invece insegnano le proprie idee distorte del bene e del male, giustificando le proprie attività immorali e prive di fede e il fatto che per causa loro il popolo incorre nella disapprovazione di Dio. Mediante “qualcosa di meraviglioso”, la sua ‘opera strana’, Geova li chiamerà a rendere conto della loro ipocrisia. Egli dice: “Per la ragione che questo popolo si è accostato con la sua bocca, e mi ha glorificato semplicemente con le sue labbra, e ha allontanato da me il suo stesso cuore, e il suo timore verso di me diviene comandamento di uomini che è insegnato, perciò eccomi che di nuovo agirò meravigliosamente con questo popolo, in maniera meravigliosa e con qualcosa di meraviglioso; e la sapienza dei suoi saggi deve perire, e il medesimo intendimento dei suoi uomini discreti si nasconderà”. (Isaia 29:13, 14) La sapienza e l’intendimento che Giuda pensa di avere periranno quando Geova manovrerà le cose in modo che l’intero sistema religioso apostata sia spazzato via dalla potenza mondiale babilonese. La stessa cosa accadde nel I secolo dopo che i capi degli ebrei, che si reputavano saggi, avevano sviato la nazione. Qualcosa di simile accadrà nei nostri giorni alla cristianità. — Matteo 15:8, 9; Romani 11:8.
24. In che modo i capi di Giuda tradiscono la mancanza di santo timore?
24 Per il momento, però, i millantatori capi di Giuda credono di essere abbastanza furbi da passarla liscia pur pervertendo la vera adorazione. Ma lo sono? Isaia strappa loro la maschera, rivelando che non hanno nessun sincero timore di Dio e quindi nessuna vera sapienza: “Guai a quelli che vanno molto profondamente nel nascondere il consiglio di Geova stesso, e le cui opere si sono compiute in luogo tenebroso, mentre dicono: ‘Chi ci vede, e chi ci conosce?’ Oh la vostra perversità! Deve il vasaio stesso essere reputato proprio come l’argilla? Poiché deve la cosa fatta dire rispetto al suo fattore: ‘Egli non mi ha fatto’? E dice realmente la medesima cosa formata rispetto al suo formatore: ‘Egli non ha mostrato intendimento’?” (Isaia 29:15, 16; confronta Salmo 111:10). Per quanto pensino di essere ben nascosti, sono ‘nudi e apertamente esposti’ agli occhi di Dio. — Ebrei 4:13.
“I sordi certamente udranno”
25. In che senso “i sordi” udranno?
25 Ma per i singoli individui che esercitano fede c’è la salvezza. (Leggi Isaia 29:17-24; confronta Luca 7:22). ‘I sordi udranno le parole del libro’, il messaggio della Parola di Dio. Questa non è una guarigione della sordità fisica. È una guarigione spirituale. Ancora una volta Isaia addita l’istituzione del Regno messianico e il ripristino della vera adorazione sulla terra mediante il governo del Messia. Ciò è avvenuto nel nostro tempo, e milioni di persone sincere si lasciano correggere da Geova e imparano a lodarlo. Che adempimento entusiasmante! Finalmente verrà il giorno in cui ognuno, ogni cosa che respira, loderà Geova e santificherà il suo santo nome. — Salmo 150:6.
26. Che rammemoratori spirituali odono oggi “i sordi”?
26 Cosa imparano oggi questi “sordi” che odono la Parola di Dio? Che tutti i cristiani, specie quelli che la congregazione considera esempi, devono evitare scrupolosamente di ‘sviarsi a causa della bevanda inebriante’. (Isaia 28:7) Inoltre non ci dobbiamo mai stancare di udire i rammemoratori di Dio, che ci aiutano ad avere un concetto spirituale di tutte le cose. Anche se come cristiani siamo giustamente sottoposti alle autorità governative a cui ci rivolgiamo perché provvedano certi servizi, la salvezza non viene dal mondo, ma da Geova Dio. E non dobbiamo mai dimenticare che, come il giudizio della Gerusalemme apostata, così il giudizio di questa generazione da parte di Dio è inevitabile. Con l’aiuto di Geova possiamo continuare a dare questo avvertimento nonostante l’opposizione, come fece Isaia. — Isaia 28:14, 22; Matteo 24:34; Romani 13:1-4.
27. Che lezioni possono imparare i cristiani dalle profezie di Isaia?
27 Anziani e genitori possono imparare dal modo in cui Geova impartisce la disciplina, cercando sempre di ristabilire i trasgressori nel suo favore, non semplicemente di punirli. (Isaia 28:26-29; confronta Geremia 30:11). E tutti noi, ragazzi inclusi, dobbiamo ricordare come è importante servire Geova di cuore, non semplicemente dando a vedere di essere cristiani per piacere agli uomini. (Isaia 29:13) Dobbiamo dimostrare che, a differenza degli abitanti di Giuda privi di fede, abbiamo un sano timore di Geova e un profondo rispetto per lui. (Isaia 29:16) Inoltre dobbiamo mostrarci desiderosi di essere corretti e di imparare da Geova. — Isaia 29:24.
28. Come considerano i servitori di Geova i suoi atti salvifici?
28 Come è importante avere fede e fiducia in Geova e nel suo modo di fare le cose! (Confronta Salmo 146:3). Alla maggioranza il messaggio ammonitore che predichiamo sembrerà infantile. L’idea della futura distruzione di un’organizzazione, la cristianità, che pretende di servire Dio è strana, insolita. Ma Geova compirà la sua ‘opera strana’. Di questo non ci può essere dubbio. Quindi, durante gli ultimi giorni di questo sistema di cose, i suoi servitori ripongono piena fiducia nel suo Regno e nel Re da lui nominato, Gesù Cristo. Sanno che i salvifici atti di Geova, insieme al suo ‘lavoro insolito’, recheranno benedizioni eterne a tutta l’umanità ubbidiente.
[Nota in calce]
a Nell’ebraico originale Isaia 28:10 ha un ritmo ripetitivo, alquanto simile a quello di una filastrocca per bambini. Quindi il messaggio di Isaia sembrava ripetitivo e infantile ai capi religiosi.
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La cristianità ha confidato nelle alleanze con governanti umani anziché in Dio
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Geova compie la sua ‘opera strana’ quando permette che Babilonia distrugga Gerusalemme
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Coloro che erano spiritualmente sordi possono ‘udire’ la Parola di Dio