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Portatori di luce: a che scopo?La Torre di Guardia 1993 | 15 gennaio
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Colui che è stato dato “come luce delle nazioni”
6. Quali splendide prospettive ci ha aperto Geova tramite Gesù Cristo?
6 Prima ancora che Adamo ed Eva fossero espulsi dal Paradiso, Geova predisse un “seme” che sarebbe stato il liberatore di coloro che amano la giustizia. (Genesi 3:15) Dopo che quel promesso Seme nacque come uomo, Geova fece in modo che l’anziano Simeone, nel tempio di Gerusalemme, lo identificasse come “luce per rimuovere il velo dalle nazioni”. (Luca 2:29-32) Mediante la fede nel sacrificio della perfetta vita umana di Gesù, gli uomini potevano essere liberati dalla condanna derivante dal peccato ereditato. (Giovanni 3:36) In armonia con la volontà di Geova, potevano ora sperare di ricevere la vita eterna nella perfezione come membri del Regno celeste o come suoi sudditi su una terra paradisiaca. Che provvedimento meraviglioso è questo!
7. Perché sia le promesse di Isaia 42:1-4 che il loro adempimento nel I secolo ci riempiono di speranza?
7 Gesù Cristo stesso è la garanzia che queste splendide prospettive diverranno realtà. A proposito delle guarigioni compiute da Gesù a favore di persone afflitte da varie malattie, l’apostolo Matteo applicò a lui le parole di Isaia 42:1-4, che in parte dice: “Ecco, il mio servitore, che sostengo fermamente! Il mio eletto, che la mia anima ha approvato! Ho messo in lui il mio spirito. Egli recherà giustizia alle nazioni”. E non è forse questo ciò di cui hanno bisogno persone di tutte le nazioni? La profezia continua dicendo: “Non griderà né alzerà la voce, e nella via non farà udire la sua voce. Non romperà la canna schiacciata; e in quanto al lucignolo dalla luce fioca, non lo estinguerà”. In armonia con ciò, Gesù non trattò male le persone che erano già afflitte. Mostrò loro pietà, le ammaestrò in merito ai propositi di Geova e le guarì. — Matteo 12:15-21.
8. In che senso Geova ha dato Gesù “come patto del popolo” e “come luce delle nazioni”?
8 L’Autore di questa profezia si rivolge al suo Servitore, Gesù, e dice: “Io stesso, Geova, ti ho chiamato nella giustizia, e ti afferravo per la mano. E ti salvaguarderò e ti darò come patto del popolo, come luce delle nazioni, perché tu apra gli occhi ciechi, faccia uscire dalla segreta il prigioniero, dalla casa di detenzione quelli che siedono nelle tenebre”. (Isaia 42:6, 7) Sì, Geova ha dato Gesù Cristo come patto, come solenne garanzia. Com’è incoraggiante questo! Quando fu sulla terra Gesù mostrò di interessarsi veramente del genere umano; arrivò a dare la propria vita per l’umanità. È a lui che Geova ha affidato il dominio su tutte le nazioni. Non è strano che Geova si riferisse a lui come alla luce delle nazioni. Gesù stesso disse: “Io sono la luce del mondo”. — Giovanni 8:12.
9. Perché Gesù non si dedicò al miglioramento del sistema di cose allora esistente?
9 A che scopo Gesù servì come luce del mondo? Non fu certo per uno scopo mondano o materialistico. Gesù si rifiutò di tentare di riformare il sistema politico allora esistente e non volle accettare il regno da Satana, il governante del mondo, né dal popolo. (Luca 4:5-8; Giovanni 6:15; 14:30) Gesù mostrò grande compassione per quelli che erano afflitti e recò loro sollievo in modi che sarebbero stati impossibili ad altri. Ma sapeva che non ci poteva essere nessun sollievo permanente nell’ambito di una società umana che era sotto la condanna divina a causa del peccato ereditato e che era manovrata da invisibili forze spirituali malvage. Con devozione e perspicacia Gesù imperniò tutta la sua vita sul compiere la volontà di Dio. — Ebrei 10:7.
10. In quali modi e a che scopo Gesù servì come luce del mondo?
10 In quali modi e a che scopo, quindi, Gesù servì come luce del mondo? Si dedicò a predicare la buona notizia del Regno di Dio. (Luca 4:43; Giovanni 18:37) Inoltre, rendendo testimonianza alla verità inerente al proposito di Geova, Gesù glorificò il nome del suo Padre celeste. (Giovanni 17:4, 6) Per di più, come luce del mondo, Gesù smascherò le falsità religiose e diede così la libertà spirituale a quelli che vivevano nella schiavitù religiosa. Smascherò Satana quale invisibile manipolatore di coloro che si lasciano usare da lui. Gesù inoltre indicò chiaramente quali sono le opere che appartengono alle tenebre. (Matteo 15:3-9; Giovanni 3:19-21; 8:44) Dimostrò in modo rimarchevole di essere la luce del mondo deponendo come riscatto la sua vita umana perfetta, e aprendo così a quelli che esercitano fede in tale provvedimento la via per ottenere il perdono dei peccati, una relazione approvata con Dio e la prospettiva della vita eterna come parte della famiglia universale di Geova. (Matteo 20:28; Giovanni 3:16) Infine, mantenendo per tutta la vita la santa devozione in maniera perfetta, Gesù sostenne la sovranità di Geova e dimostrò che il Diavolo è un bugiardo, dando così a chi ama la giustizia la possibilità di ricevere benefìci eterni. Ma Gesù doveva forse essere l’unico portatore di luce?
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Portatori di luce: a che scopo?La Torre di Guardia 1993 | 15 gennaio
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12. (a) Fino a che punto si doveva estendere la luce spirituale? (b) Grazie allo spirito di Geova, cosa fu in grado di comprendere Paolo riguardo a Isaia 42:6, e in che modo questa profezia dovrebbe influire sulla nostra vita?
12 Tuttavia la predicazione della buona notizia non doveva essere limitata a quel campo. Ai suoi seguaci Gesù comandò di fare “discepoli di persone di tutte le nazioni”. (Matteo 28:19) All’epoca della conversione di Saulo di Tarso, il Signore indicò specificamente che Saulo (il quale divenne poi l’apostolo Paolo) doveva predicare non solo agli ebrei ma anche ai gentili. (Atti 9:15) Con l’aiuto dello spirito santo, Paolo comprese cosa comportava questo. Si rese pertanto conto che la profezia di Isaia 42:6, che si adempie direttamente in Gesù Cristo, è anche un implicito comando rivolto a tutti coloro che esercitano fede in Cristo. Quindi in Atti 13:47, citando Isaia, Paolo disse: “Geova ci ha imposto comandamento con queste parole: ‘Ti ho costituito come luce di nazioni, affinché tu sia una salvezza fino all’estremità della terra’”. Che dire di voi? Avete preso a cuore l’obbligo di essere portatori di luce? Come Gesù e come Paolo, imperniate la vostra vita sul compiere la volontà di Dio?
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