Capitolo otto
Prevista la drammatica fine della falsa religione
1, 2. (a) Perché ad alcuni sembra improbabile che presto il clima religioso del mondo subisca un cambiamento radicale? (b) Come facciamo a sapere che le parole del capitolo 47 di Isaia hanno un’applicazione futura? (c) Perché “Babilonia la Grande” è un nome appropriato per tutta la falsa religione?
“RISVEGLIO religioso”. Questo era il messaggio di un articolo del New York Times Magazine. L’articolo rilevava che la religione sembra fare ancora molta presa sul cuore e sulla mente di milioni di persone. Perciò potrebbe essere difficile credere che il clima religioso del mondo stia per subire un cambiamento radicale. Ma un cambiamento del genere è indicato nel 47º capitolo di Isaia.
2 Le parole di Isaia si adempirono 2.500 anni fa. Tuttavia le parole riportate in Isaia 47:8 sono citate nel libro di Rivelazione e hanno un’applicazione futura. Lì la Bibbia predice la fine di un’organizzazione paragonata a una meretrice chiamata “Babilonia la Grande”, l’impero mondiale della falsa religione. (Rivelazione 16:19) “Babilonia” è un nome appropriato per le false religioni del mondo, poiché la falsa religione ebbe inizio nell’antica Babilonia e di lì si diffuse ai quattro angoli della terra. (Genesi 11:1-9) Dottrine religiose che ebbero origine a Babilonia, come immortalità dell’anima, inferno di fuoco e culto di dèi trini, sono comuni praticamente a tutte le religioni, cristianità inclusa.a La profezia di Isaia fa in qualche modo luce sul futuro della religione?
Babilonia fatta scendere nella polvere
3. Descrivete la grandezza della potenza mondiale babilonese.
3 Ascoltate questa vigorosa dichiarazione divina: “Scendi e siedi nella polvere, o vergine figlia di Babilonia. Siedi a terra dove non c’è trono, o figlia dei caldei. Poiché non ti sentirai più chiamare delicata e raffinata”. (Isaia 47:1) Per anni Babilonia è stata la potenza mondiale dominante. È stata “l’adornamento dei regni”, un fiorente centro religioso, commerciale e militare. (Isaia 13:19) Nel periodo di massima espansione il suo impero arriva a sud fino al confine con l’Egitto. E nel 607 a.E.V. quando sconfigge Gerusalemme, sembra che nemmeno Dio possa fermare le sue conquiste! Perciò si considera una “vergine figlia”, che non subirà mai un’invasione straniera.b
4. Cosa subirà Babilonia?
4 Ma questa “vergine” altera deve essere detronizzata: non sarà più la potenza mondiale indiscussa ma subirà l’umiliazione di ‘sedere nella polvere’. (Isaia 26:5) Non sarà più considerata “delicata e raffinata”, come una regina viziata. Geova pertanto comanda: “Prendi una macina a mano e macina farina. Scopri il tuo velo. Togliti la gonna svolazzante. Scopri la coscia. Passa i fiumi”. (Isaia 47:2) Dopo che ha ridotto in schiavitù l’intera nazione di Giuda, ora Babilonia stessa verrà trattata come una schiava! I medi e i persiani, che l’hanno spodestata, la costringeranno a fare un lavoro umiliante per loro.
5. (a) In che modo Babilonia sarà spogliata ‘del velo e della gonna svolazzante’? (b) Cosa potrebbe indicare per lei il comando di ‘passare i fiumi’?
5 Babilonia sarà quindi spogliata ‘del velo e della gonna svolazzante’, perdendo ogni vestigio della grandezza e dignità di un tempo. “Passa i fiumi”, ordineranno i suoi soprintendenti. Forse alcuni babilonesi saranno effettivamente costretti a svolgere lavori servili all’aperto. Oppure la profezia potrebbe indicare che alcuni saranno letteralmente trascinati attraverso fiumi mentre verranno portati in esilio. In ogni caso Babilonia non viaggerà più con gran pompa come una regina che attraversa un corso d’acqua in portantina o in carrozza. Sarà invece come una schiava che deve rinunciare alla modestia, alzandosi la gonna e mostrando le gambe per guadare un fiume. Che umiliazione!
6. (a) In che senso sarà scoperta la nudità di Babilonia? (b) In che modo Dio ‘non andrà incontro a nessun uomo benevolmente’? (Vedi la nota in calce).
6 Geova prosegue con scherno: “Devi scoprire la tua nudità. Deve anche vedersi il tuo biasimo. Farò vendetta, e non andrò incontro a nessun uomo benevolmente”. (Isaia 47:3)c Sì, Babilonia proverà vergogna e disonore. La malvagità e la crudeltà perpetrate contro il popolo di Dio saranno chiaramente smascherate. Nessun essere umano potrà stornare la vendetta di Dio!
7. (a) Quale sarà la reazione degli esuli ebrei alla notizia della caduta di Babilonia? (b) In che modo Geova ricomprerà il suo popolo?
7 Dopo essere stato tenuto prigioniero nella potente Babilonia per 70 anni, il popolo di Dio si rallegrerà enormemente per la sua caduta e griderà: “C’è Uno che ci ricompra. Il suo nome è Geova degli eserciti, il Santo d’Israele”. (Isaia 47:4) Sotto la Legge mosaica, se un israelita si vendeva schiavo per saldare i debiti, il ricompratore (un parente consanguineo) poteva acquistarlo, o ricomprarlo, liberandolo dalla schiavitù. (Levitico 25:47-54) Dal momento che gli ebrei saranno stati venduti schiavi a Babilonia, dovranno essere ricomprati, o liberati. Normalmente, in caso di conquista, per gli schiavi significa solo cambiare padrone. Ma Geova indurrà il conquistatore, il re Ciro, a liberare gli ebrei dalla schiavitù. Egitto, Etiopia e Seba saranno dati a Ciro come “riscatto” al posto degli ebrei. (Isaia 43:3) Appropriatamente il Redentore di Israele viene chiamato “Geova degli eserciti”. Le forze militari di Babilonia, apparentemente potenti, sono meschine in paragone alle invisibili schiere angeliche di Geova.
Il prezzo della crudeltà
8. In che senso Babilonia ‘entrerà nelle tenebre’?
8 Geova riprende la denuncia profetica contro Babilonia: “Siedi in silenzio ed entra nelle tenebre, o figlia dei caldei; poiché non ti sentirai più chiamare ‘Padrona dei regni’”. (Isaia 47:5) Per Babilonia non ci sarà niente altro che tenebre e oscurità. Non dominerà più altri regni come una padrona crudele. — Isaia 14:4.
9. Perché Geova si indigna con gli ebrei?
9 Qual è il motivo principale per cui viene permesso a Babilonia di maltrattare il popolo di Dio? Geova spiega: “Io mi indignai col mio popolo. Profanai la mia eredità, e te li davo in mano”. (Isaia 47:6a) Geova ha una buona ragione per essere indignato con gli ebrei. In precedenza li aveva avvertiti che se avessero disubbidito alla sua Legge sarebbero stati espulsi dal paese. (Deuteronomio 28:64) Quando caddero nell’idolatria e nell’immoralità sessuale, Geova amorevolmente mandò dei profeti per farli tornare alla pura adorazione. Ma “si facevano continuamente beffe dei messaggeri del vero Dio e disprezzavano le sue parole e schernivano i suoi profeti, finché il furore di Geova salì contro il suo popolo, finché non ci fu guarigione”. (2 Cronache 36:16) Dio permette dunque che la sua eredità, Giuda, sia profanata quando Babilonia invade il paese e contamina il suo tempio santo. — Salmo 79:1; Ezechiele 24:21.
10, 11. Perché Geova è adirato con Babilonia, anche se è sua volontà che conquisti il suo popolo?
10 Perciò, quando rende schiavi gli ebrei, Babilonia non esegue semplicemente la volontà di Dio? No, poiché Dio dice: “Non mostrasti loro misericordia. Sul vecchio rendesti il tuo giogo molto pesante. E dicevi: ‘Mostrerò d’essere Padrona a tempo indefinito, per sempre’. Non prendesti a cuore queste cose; non ricordasti il termine della cosa”. (Isaia 47:6b, 7) Dio non ha comandato a Babilonia di agire con eccessiva crudeltà, non mostrando favore “nemmeno ai vecchi”. (Lamentazioni 4:16; 5:12) Né l’ha incitata a schernire i prigionieri ebrei per provare una sorta di piacere sadico. — Salmo 137:3.
11 Babilonia non capisce che la sua autorità sugli ebrei è temporanea. Non ha tenuto conto degli avvertimenti di Isaia secondo cui, a suo tempo, Geova libererà il suo popolo. Si comporta come se avesse diritto a esercitare un dominio permanente sugli ebrei e a rimanere per sempre padrona delle nazioni vassalle. Non presta ascolto al messaggio che il suo governo oppressivo avrà “termine”.
Predetta la caduta di Babilonia
12. Perché Babilonia viene chiamata “donna data ai piaceri”?
12 Geova dichiara: “Ora odi questo, donna data ai piaceri, che siedi al sicuro, che dici nel tuo cuore: ‘Io sono, e non c’è nessun altro. Non sederò vedova, e non conoscerò perdita di figli’”. (Isaia 47:8) Babilonia è famosa per la ricerca dei piaceri. Erodoto, storico del V secolo a.E.V., parla della “più riprovevole delle abitudini” dei babilonesi, vale a dire che ogni donna è obbligata a prostituirsi in omaggio alla dea dell’amore.d Un altro storico antico, Curzio Rufo, dice pure: “Nulla è più corrotto dei costumi di questa città, nulla più adatto a suscitare e ad incoraggiare le passioni sfrenate”.e
13. Come l’amore per i piaceri affretterà la caduta di Babilonia?
13 L’amore per i piaceri affretterà la caduta di Babilonia. La vigilia della caduta il re e i suoi grandi banchetteranno, bevendo fino a ubriacarsi. Perciò non presteranno attenzione agli eserciti medo-persiani che invaderanno la città. (Daniele 5:1-4) ‘Sedendo al sicuro’, Babilonia penserà che le sue mura e i suoi fossati apparentemente inespugnabili la proteggeranno dall’invasione. Dice a se stessa che “non c’è nessun altro” che potrebbe toglierle la supremazia. Non pensa che potrebbe diventare “vedova”, perdendo il suo sovrano imperiale e anche i suoi “figli”, cioè la sua popolazione. Ma non ci sono mura che possano proteggerla dal braccio vendicatore di Geova Dio! Geova in seguito dirà: “Anche se Babilonia ascendesse ai cieli e anche se rendesse inaccessibile l’altezza della sua forza, da me verranno a lei gli spogliatori”. — Geremia 51:53.
14. In quali modi Babilonia subirà “perdita di figli e vedovanza”?
14 Cosa accadrà a Babilonia? Geova prosegue: “Ma queste due cose ti verranno all’improvviso, in un sol giorno: perdita di figli e vedovanza. Nella loro completa misura devono venire su di te, per l’abbondanza delle tue stregonerie, per il pieno potere delle tue malie, in maniera straordinaria”. (Isaia 47:9) Sì, la supremazia di Babilonia quale potenza mondiale tutto a un tratto avrà fine. Anticamente nei paesi orientali rimanere vedova e perdere i figli erano le cose più tragiche che potessero capitare a una donna. Non sappiamo quanti “figli” perde Babilonia la notte della sua caduta.f A suo tempo, però, la città sarà abbandonata interamente. (Geremia 51:29) Inoltre diventerà vedova in quanto i suoi re saranno detronizzati.
15. Oltre che per la crudeltà con cui Babilonia ha trattato gli ebrei, per quale altra ragione Geova è adirato con lei?
15 I maltrattamenti che Babilonia ha inflitto agli ebrei, però, non sono la sola ragione del furore di Geova. Anche ‘l’abbondanza delle sue stregonerie’ lo incita all’ira. La Legge che Dio ha dato a Israele condanna lo spiritismo; Babilonia, invece, ricerca avidamente l’occulto. (Deuteronomio 18:10-12; Ezechiele 21:21) Un libro dice che i babilonesi “vivevano nel perpetuo timore dei numerosissimi demoni da cui credevano di essere circondati”. — Social Life Among the Assyrians and Babylonians.
Fiducia nella malizia
16, 17. (a) In che modo Babilonia ‘confida nella sua malizia’? (b) Perché la fine di Babilonia non può essere evitata?
16 I suoi indovini salveranno Babilonia? Geova risponde: “Confidavi nella tua malizia. Hai detto: ‘Non c’è nessuno che mi veda’. La tua sapienza e la tua conoscenza, questo è ciò che ti ha sviato; e continui a dire nel tuo cuore: ‘Io sono, e non c’è nessun altro’”. (Isaia 47:10) Babilonia conta di rimanere una potenza mondiale grazie alla sua sapienza religiosa e secolare, alla sua potenza militare e alla sua astuta crudeltà. Pensa che nessuno la possa ‘vedere’, cioè ritenere responsabile delle sue azioni malvage. Non scorge neppure un rivale all’orizzonte. “Io sono, e non c’è nessun altro”, dice a se stessa.
17 Tuttavia, tramite un altro profeta, Geova avverte: “Può qualche uomo nascondersi in nascondigli e io stesso non vederlo?” (Geremia 23:24; Ebrei 4:13) Perciò dichiara: “Su di te deve venire la calamità; non conoscerai nessun incantesimo contro di essa. E su di te cadrà l’avversità; non la potrai evitare. E su di te verrà all’improvviso una rovina che non sei abituata a conoscere”. (Isaia 47:11) Né gli dèi di Babilonia né l’“incantesimo” compiuto dai suoi spiritisti possono evitare la calamità che sta per abbattersi su di lei, una calamità diversa da qualsiasi cosa abbia mai provato!
I consiglieri di Babilonia falliscono
18, 19. In che modo si rivelerà disastroso per Babilonia riporre fiducia nei suoi consiglieri?
18 Con pungente sarcasmo Geova comanda: “Stattene, ora, con le tue malie e con l’abbondanza delle tue stregonerie, nelle quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza; affinché forse tu ne tragga beneficio, affinché forse tu incuta terrore”. (Isaia 47:12) A Babilonia viene ingiunto di ‘starsene’, o persistere impenitente, confidando nella magia. Dopo tutto come nazione ha faticato fin dalla “giovinezza” per sviluppare le arti occulte.
19 Ma Geova la canzona dicendo: “Ti sei stancata della moltitudine dei tuoi consiglieri. Stiano in piedi, ora, e ti salvino, gli adoratori dei cieli, quelli che guardano le stelle, che alle lune nuove divulgano conoscenza circa le cose che verranno su di te”. (Isaia 47:13)g Babilonia vedrà il completo fallimento dei suoi consiglieri. È vero che ci saranno voluti secoli di osservazioni astronomiche perché l’astrologia babilonese si sviluppasse, ma la notte della caduta di Babilonia, il pietoso fallimento dei suoi astrologi rivelerà l’inutilità della divinazione. — Daniele 5:7, 8.
20. Quale sarà la sorte dei consiglieri di Babilonia?
20 Geova conclude questa parte della profezia dicendo: “Ecco, son divenuti come stoppia. Un fuoco stesso certamente li brucerà. Non libereranno la loro anima dalla potenza della fiamma. Non ci sarà splendore di carboni per riscaldarsi, né luce di fuoco di fronte a cui sedere. Così diverranno certamente per te quelli con i quali ti sei affaticata come tuoi incantatori sin dalla tua giovinezza. Realmente vagheranno, ciascuno verso la sua propria regione. Non ci sarà nessuno che ti salvi”. (Isaia 47:14, 15) Sì, tempi infuocati stanno per abbattersi su quei falsi consiglieri. Non sarà un fuoco confortevole intorno al quale ci si può riscaldare, ma un fuoco distruttivo, consumante, che smaschererà i falsi consiglieri rivelando che sono inutile stoppia. Non meraviglia, dunque, che i consiglieri di Babilonia fuggano in preda al panico. Sparito l’ultimo sostegno, non ci sarà nessuno che salvi Babilonia. L’aspetterà la stessa sorte che avrà riservato a Gerusalemme. — Geremia 11:12.
21. Come e quando si avverano le parole profetiche di Isaia?
21 Nel 539 a.E.V. queste parole ispirate cominciano ad adempiersi. Gli eserciti dei medi e dei persiani al comando di Ciro conquistano la città e uccidono il re che vi risiede, Baldassarre. (Daniele 5:1-4, 30) In una notte Babilonia perde la sua posizione. Così finiscono secoli di supremazia semitica e il mondo a questo punto passa sotto la dominazione indoeuropea. Inizia il declino di Babilonia che si protrarrà per secoli. Nel IV secolo E.V. non è altro che “mucchi di pietre”. (Geremia 51:37) In tal modo la profezia di Isaia si è completamente adempiuta.
L’odierna Babilonia
22. Cosa ci insegna in quanto all’orgoglio la caduta di Babilonia?
22 In questa profezia di Isaia c’è molto su cui riflettere. Prima di tutto sono evidenziati i pericoli dell’orgoglio e della superbia. La caduta dell’orgogliosa Babilonia dimostra la veracità del proverbio biblico: “L’orgoglio è prima del crollo, e lo spirito superbo prima dell’inciampo”. (Proverbi 16:18) A volte la nostra natura imperfetta è dominata dall’orgoglio, ma essere “gonfi d’orgoglio” può far cadere “nel biasimo e in un laccio del Diavolo”. (1 Timoteo 3:6, 7) Facciamo bene, dunque, a prestare ascolto al consiglio di Giacomo: “Umiliatevi agli occhi di Geova, ed egli vi esalterà”. — Giacomo 4:10.
23. Quale fiducia ci infonde la profezia di Isaia?
23 Queste parole profetiche ci aiutano anche a confidare in Geova, che è più potente di tutti i suoi oppositori. (Salmo 24:8; 34:7; 50:15; 91:14, 15) In questi tempi difficili ricordare ciò ci conforta. Confidando in Geova rafforzeremo la nostra determinazione di rimanere irriprovevoli ai suoi occhi, sapendo che “il futuro [dell’irriprovevole] sarà pacifico”. (Salmo 37:37, 38) Di fronte alle “astuzie” di Satana è sempre saggio rivolgersi a Geova e non confidare nelle proprie risorse. — Efesini 6:10-13, nota in calce.
24, 25. (a) Perché l’astrologia è illogica, eppure perché molti vi ricorrono? (b) Quali sono alcune ragioni per cui i cristiani rifuggono dalla superstizione?
24 Soprattutto siamo messi in guardia contro le pratiche spiritiche, specie contro l’astrologia. (Galati 5:20, 21) Quando Babilonia cadde, la gente non smise di interessarsi di astrologia. Un libro osserva che le costellazioni di cui i babilonesi avevano tracciato le mappe si sono “spostate”, non hanno più la posizione che occupavano nell’antichità, “rendendo assurdo l’intero concetto [di astrologia]”. (Great Cities of the Ancient World) Eppure l’astrologia continua a prosperare e molti giornali pubblicano rubriche che permettono ai lettori di consultare facilmente l’oroscopo.
25 Cosa induce la gente, anche colta, a consultare le stelle o a seguire altre pratiche illogiche e superstiziose? Un’enciclopedia dice: “Le superstizioni probabilmente faranno parte della vita finché le persone avranno paura le une delle altre e saranno incerte circa il futuro”. Paura e incertezza possono spingere alcuni a diventare superstiziosi. I cristiani, però, rifuggono dalla superstizione. Non hanno timore dell’uomo: il loro sostegno è Geova. (Salmo 6:4-10) E non sono incerti circa il futuro; conoscono i rivelati propositi di Geova e non hanno dubbi che “il medesimo consiglio di Geova sussisterà a tempo indefinito”. (Salmo 33:11) Mettendo la nostra vita in armonia con il consiglio di Geova ci assicureremo un futuro felice ed eterno.
26. In che modo “i ragionamenti dei saggi” si sono rivelati “futili”?
26 Negli ultimi anni alcuni hanno cercato di conoscere il futuro in modo più “scientifico”. Esiste perfino una disciplina chiamata futurologia, definita “disciplina che studia i possibili eventi futuri sulla base delle tendenze correnti”. Per esempio, nel 1972 un gruppo di accademici e uomini d’affari conosciuto come Club di Roma predisse che entro il 1992 il mondo avrebbe esaurito tutte le riserve di oro, mercurio, zinco e petrolio. Ebbene, dal 1972 il mondo ha affrontato problemi orribili, ma quella predizione era comunque sbagliata. La terra possiede ancora riserve di oro, mercurio, zinco e petrolio. L’uomo si è affaticato nel tentativo di predire il futuro, ma non si può mai fare affidamento sulle sue supposizioni. Davvero “i ragionamenti dei saggi sono futili”. — 1 Corinti 3:20.
La fine di Babilonia la Grande è vicina
27. Quando e in che modo Babilonia la Grande ha subìto una caduta simile a quella che subì Babilonia nel 539 a.E.V.?
27 Le religioni attuali hanno perpetuato molte dottrine dell’antica Babilonia. Quindi l’impero mondiale della falsa religione si chiama giustamente Babilonia la Grande. (Rivelazione 17:5) Questo conglomerato religioso internazionale ha già subìto una caduta simile a quella che subì l’antica Babilonia nel 539 a.E.V. (Rivelazione 14:8; 18:2) Nel 1919 il rimanente dei fratelli di Cristo uscì dalla cattività spirituale e si scrollò di dosso l’influenza religiosa della cristianità, la parte predominante di Babilonia la Grande. Da allora la cristianità ha perso considerevole influenza in molti paesi dove un tempo era forte.
28. Di cosa si vanta Babilonia la Grande, ma cosa la attende?
28 Questa caduta non fa che presagire la distruzione definitiva della falsa religione. Fatto interessante, la profezia di Rivelazione sulla distruzione di Babilonia la Grande ci ricorda le parole profetiche riportate in Isaia 47:8, 9. Come l’antica Babilonia, oggi Babilonia la Grande dice: “Siedo regina, e non sono vedova e non vedrò mai lutto”. Ma “in un sol giorno verranno le sue piaghe: morte e lutto e carestia, e sarà completamente bruciata col fuoco, perché Geova Dio, che l’ha giudicata, è forte”. Quindi le parole profetiche riportate nel capitolo 47 di Isaia sono un avvertimento per coloro che fanno ancora parte della falsa religione. Se non vogliono fare la stessa fine, prestino ascolto al comando ispirato: “Uscite da essa”! — Rivelazione 18:4, 7, 8.
[Note in calce]
a Per informazioni dettagliate sullo sviluppo delle dottrine della falsa religione, vedi il libro L’uomo alla ricerca di Dio, edito in Italia dalla Congregazione Cristiana dei Testimoni di Geova.
b In ebraico “vergine figlia di Babilonia” è un’espressione idiomatica che si riferisce a Babilonia o ai suoi abitanti. È “vergine” perché non è mai stata spogliata da un conquistatore da che è diventata una potenza mondiale.
c L’espressione ebraica resa “non andrò incontro a nessun uomo benevolmente” è stata definita da alcuni biblisti “una frase estremamente difficile” da tradurre. La Traduzione del Nuovo Mondo aggiunge l’avverbio “benevolmente” per rendere l’idea che nessun estraneo sarebbe potuto venire in aiuto di Babilonia. La Bibbia rabbinica edita da Marietti rende questa frase “non incontrerò nessuno”, aggiungendo in nota “che ti difenda”.
d Le Storie, I, 199, trad. di L. Annibaletto, Mondadori, Milano, 1982.
e Storie di Alessandro Magno, a cura di A. Giacone, UTET, Torino, 1977, pagine 239-41.
f Raymond Philip Dougherty, nel libro Nabonidus and Belshazzar, osserva che, mentre la Cronaca di Nabonedo sostiene che gli invasori di Babilonia entrarono “senza combattere”, lo storico greco Senofonte indica che può esserci stato un considerevole spargimento di sangue.
g L’espressione ebraica tradotta “adoratori dei cieli” viene resa da alcuni “divisori dei cieli”. Questo si riferirebbe all’usanza di suddividere i cieli in sezioni per trarre oroscopi.
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Babilonia, amante dei piaceri, sarà fatta scendere nella polvere
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Gli astrologi di Babilonia non sapranno predirne la caduta
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Calendario astrologico babilonese del I millennio a.E.V.
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L’odierna Babilonia presto non ci sarà più