Libro biblico numero 23: Isaia
Scrittore: Isaia
Dove fu scritto: Gerusalemme
Quando fu completato: Dopo il 732 a.E.V.
Tempo a cui si riferisce: ca. 778–dopo il 732 a.E.V.
1. Qual era la situazione nel Medio Oriente, specie in Israele e in Giuda, nell’VIII secolo a.E.V.?
LA MINACCIOSA ombra del crudele monarca assiro si proiettava sinistramente sugli altri imperi e sui regni minori del Medio Oriente. In tutta la zona si parlava di cospirazioni e alleanze. (Isa. 8:9-13) L’apostata Israele a nord sarebbe presto caduto vittima di questo intrigo internazionale, mentre i re di Giuda a sud regnavano in maniera precaria. (2 Re, capp. 15–21) Si costruivano e si impiegavano nuove armi da guerra, che accrescevano il terrore di quel periodo. (2 Cron. 26:14, 15) Dove si poteva cercare protezione e salvezza? Benché il nome di Geova fosse sulle labbra del popolo e dei sacerdoti del piccolo regno di Giuda, essi avevano rivolto il loro cuore lontano, in altre direzioni, prima all’Assiria e poi all’Egitto. (2 Re 16:7; 18:21) La fede nella potenza di Geova era svanita. Dove non c’era vera e propria idolatria, prevaleva un’adorazione ipocrita, basata sul formalismo e non sul vero timore di Dio.
2. (a) Chi rispose all’invito di parlare per conto di Geova, e quando? (b) Cos’ha di particolare il nome di questo profeta?
2 Chi avrebbe quindi parlato per conto di Geova? Chi avrebbe dichiarato il suo potere salvifico? “Eccomi! Manda me”, fu la pronta risposta. A rispondere così fu Isaia, che in precedenza aveva già profetizzato. Era l’anno in cui morì lebbroso il re Uzzia, all’incirca il 778 a.E.V. (Isa. 6:1, 8) Il nome Isaia significa “salvezza di Geova”: lo stesso significato, anche se scritto in ordine inverso, del nome Gesù (“Geova è salvezza”). Dal principio alla fine, la profezia di Isaia mette in risalto questo fatto, che Geova è salvezza.
3. (a) Cosa si sa di Isaia? (b) In quale periodo profetizzò, e chi furono altri profeti del suo tempo?
3 Isaia era figlio di Amoz (da non confondere con Amos, altro profeta di Giuda). (1:1) Le Scritture non parlano né della sua nascita né della sua morte, quantunque la tradizione ebraica dica che egli fu segato a pezzi dal malvagio re Manasse. (Confronta Ebrei 11:37). I suoi scritti mostrano che egli dimorava a Gerusalemme con sua moglie, che era profetessa, e con almeno due figli dal nome profetico. (Isa. 7:3; 8:1, 3) Prestò servizio all’epoca di almeno quattro re di Giuda: Uzzia, Iotam, Acaz ed Ezechia; evidentemente cominciò verso il 778 a.E.V. (quando morì Uzzia, o forse prima) e continuò per lo meno fin dopo il 732 a.E.V. (14º anno di Ezechia), cioè per non meno di 46 anni. Senza dubbio per quest’ultima data doveva anche aver messo per iscritto la sua profezia. (1:1; 6:1; 36:1) Altri profeti del suo tempo furono Michea in Giuda e Osea e Oded a nord. — Mic. 1:1; Osea 1:1; 2 Cron. 28:6-9.
4. Cosa indica che lo scrittore del libro fu Isaia?
4 Che Geova comandasse a Isaia di scrivere giudizi profetici è evidente da Isaia 30:8, dove si legge: “Ora vieni, scrivilo su una tavoletta con loro, e incidilo anche in un libro, affinché serva per un giorno futuro, come testimonianza a tempo indefinito”. Gli antichi rabbini ebrei riconobbero che Isaia era lo scrittore e inclusero il libro fra i profeti maggiori (Isaia, Geremia ed Ezechiele), collocandolo per primo.
5. Cosa testimonia a favore dell’unità del libro di Isaia?
5 Benché secondo alcuni il cambiamento di stile del libro dal capitolo 40 in poi indichi uno scrittore diverso, un “secondo Isaia”, il cambiamento di argomento dovrebbe bastare a spiegarlo. Ci sono numerose indicazioni che Isaia scrisse l’intero libro che porta il suo nome. Per esempio, l’unità del libro è attestata dall’espressione “il Santo d’Israele”, che compare 12 volte nei capitoli da 1 a 39 e 13 volte nei capitoli da 40 a 66, per un totale di 25 volte, mentre in tutto il resto delle Scritture Ebraiche compare solo 6 volte. Anche l’apostolo Paolo testimonia a favore dell’unità del libro citando ogni parte della profezia e attribuendo l’intera opera a un solo scrittore, Isaia. — Confronta Romani 10:16, 20; 15:12 con Isaia 53:1; 65:1; 11:1.
6. In che modo il Rotolo del Mar Morto di Isaia dà convincente prova (a) che le Bibbie odierne rispecchiano l’originale scritto ispirato, e (b) che l’intero libro fu scritto da un solo Isaia?
6 È interessante che, a cominciare dal 1947, in alcune grotte non distanti da Khirbet Qumran, vicino alla sponda nordoccidentale del Mar Morto, furono rinvenuti degli antichi documenti. Erano i Rotoli del Mar Morto, che includevano la profezia di Isaia. Quest’ultimo rotolo, uno splendido testo ebraico premasoretico in buono stato di conservazione, ha circa 2.000 anni, giacché risale alla fine del II secolo a.E.V. È pertanto circa mille anni più antico del più antico manoscritto esistente del testo masoretico, su cui si basano le attuali traduzioni delle Scritture Ebraiche. Ci sono alcune piccole variazioni di ortografia e certe differenze nella costruzione grammaticale, ma sotto l’aspetto dottrinale non è diverso dal testo masoretico. Questa è una convincente prova che le Bibbie odierne contengono l’ispirato messaggio originale di Isaia. Inoltre questi antichi rotoli confutano l’ipotesi dell’esistenza di due “Isaia” avanzata dai critici, dato che la prima frase del capitolo 40 comincia nell’ultima riga della colonna contenente il capitolo 39 e prosegue nella colonna successiva. Il copista quindi doveva essere completamente all’oscuro di qualsiasi presunto cambiamento di scrittore o di una divisione del libro in questo punto.a
7. Quali abbondanti prove abbiamo dell’autenticità di Isaia?
7 Ci sono abbondanti prove dell’autenticità del libro di Isaia. Eccetto Mosè, nessun altro profeta è citato più spesso dagli scrittori cristiani della Bibbia. Ci sono similmente copiose testimonianze storiche e archeologiche che ne attestano l’autenticità, come gli annali dei monarchi assiri, compreso il Prisma esagonale di Sennacherib, in cui egli fornisce la propria versione dell’assedio di Gerusalemme.b (Isa., capp. 36, 37) Le rovine dell’antica Babilonia testimoniano tuttora l’adempimento di Isaia 13:17-22.c Una testimonianza vivente fu costituita da ciascuno delle migliaia di ebrei che tornarono da Babilonia, liberati da un re il cui nome, Ciro, era stato messo per iscritto da Isaia quasi 200 anni prima. È senz’altro possibile che in seguito a Ciro sia stato mostrato questo scritto profetico, perché, nel liberare il rimanente degli ebrei, egli dichiarò di aver ricevuto questo incarico da Geova. — Isa. 44:28; 45:1; Esd. 1:1-3.
8. In che modo l’adempimento delle profezie messianiche è una prova di ispirazione?
8 Il libro di Isaia contiene importanti profezie messianiche. Isaia è stato chiamato “il profeta evangelico”, tanto sono numerose le predizioni adempiutesi negli avvenimenti della vita di Gesù. Il capitolo 53, per molto tempo un “capitolo misterioso” non solo per l’eunuco etiope menzionato nel capitolo 8 di Atti, ma anche per il popolo ebraico in generale, prediceva così vividamente il trattamento riservato a Gesù, che sembra il racconto di un testimone oculare. Le Scritture Greche Cristiane descrivono l’adempimento delle profezie contenute in questo straordinario capitolo di Isaia, come si nota dal confronto fra i seguenti passi: v. 1—Giovanni 12:37, 38; v. 2—Giovanni 19:5-7; v. 3—Marco 9:12; v. 4—Matteo 8:16, 17; v. 5—1 Pietro 2:24; v. 6—1 Pietro 2:25; v. 7—Atti 8:32, 35; v. 8—Atti 8:33; v. 9—Matteo 27:57-60; v. 10—Ebrei 7:27; v. 11—Romani 5:18; v. 12—Luca 22:37. Chi se non Dio avrebbe potuto essere la fonte di predizioni così accurate?
CONTENUTO DI ISAIA
9. Come si può dividere il contenuto di Isaia?
9 I primi sei capitoli illustrano le condizioni di Giuda e di Gerusalemme, e descrivono la colpa di Giuda dinanzi a Geova e come fu affidato l’incarico a Isaia. I capitoli da 7 a 12 parlano della minaccia di invasioni nemiche e della promessa di liberazione per mano del Principe della pace incaricato da Geova. I capitoli da 13 a 35 contengono una serie di dichiarazioni contro molte nazioni e preannunciano la salvezza che sarà provveduta da Geova. I capitoli da 36 a 39 descrivono avvenimenti storici del regno di Ezechia. I rimanenti capitoli, da 40 a 66, hanno per tema la liberazione da Babilonia, il ritorno del rimanente giudaico e la restaurazione di Sion.
10. (a) Perché Isaia invita la nazione a mettere le cose a posto? (b) Che cosa profetizza Isaia per la parte finale dei giorni?
10 Messaggio di Isaia “riguardo a Giuda e a Gerusalemme” (1:1–6:13). Guardatelo, vestito di sacco e con i sandali, mentre, stando in piedi a Gerusalemme, grida: Dittatori! Popolo! Ascoltate! La vostra nazione è malata dalla testa ai piedi, e voi avete stancato Geova levando in preghiera le vostre mani sporche di sangue. Venite, mettete le cose a posto con lui, affinché i peccati di colore scarlatto siano resi bianchi come la neve. Nella parte finale dei giorni il monte della casa di Geova sarà innalzato, e tutte le nazioni vi affluiranno per essere istruite. Non impareranno più la guerra. Geova si innalzerà e si santificherà. Ma al presente Israele e Giuda, benché piantate come una vite scelta, producono grappoli di illegalità. Dicono che il bene sia male e che il male sia bene, poiché sono sagge ai loro propri occhi.
11. Insieme a quale visione Isaia riceve il suo incarico?
11 “Io, comunque, vedevo Geova, seduto su un trono alto ed elevato”, dice Isaia. Insieme alla visione giunge l’incarico di Geova: “Va, e devi dire a questo popolo: ‘Udite più volte’”. Fino a quando? “Finché le città realmente crollino in rovina”. — 6:1, 9, 11.
12. (a) In che modo Isaia e i suoi figli sono impiegati come segni profetici? (b) Quale straordinaria promessa viene fatta in Isaia capitolo 9?
12 Minaccia di invasioni nemiche e promessa di liberazione (7:1–12:6). Geova impiega Isaia e i suoi figli come ‘segni e miracoli’ profetici per mostrare che prima l’alleanza della Siria e di Israele contro Giuda fallirà, ma che a suo tempo Giuda andrà in cattività, e solo un rimanente tornerà. Una fanciulla rimarrà incinta e partorirà un figlio. Come si chiamerà? Emmanuele (che significa “con noi è Dio”). I nemici alleati contro Giuda facciano attenzione! “Cingetevi, e siate frantumati!” Ci saranno tempi difficili, ma poi una gran luce risplenderà sul popolo di Dio. Poiché ci è nato un fanciullo, “e sarà chiamato col nome di Consigliere meraviglioso, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace”. — 7:14; 8:9, 18; 9:6.
13. (a) Quale sorte attende l’insolente assiro? (b) Quale sarà il risultato del regno del “ramoscello” di Iesse?
13 “Aha, l’assiro”, dice Geova, “la verga per la mia ira”. Dopo aver usato quella verga contro “una nazione apostata”, Dio abbatterà l’insolente assiro stesso. In seguito “un semplice rimanente tornerà”. (10:5, 6, 21) Ecco ora un germoglio, un ramoscello che spunta dal ceppo di Iesse (il padre di Davide)! Questo “ramoscello” governerà con giustizia, per mezzo di lui tutta la creazione gioirà, e non ci sarà danno o rovina, “perché la terra sarà certamente piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. (11:1, 9) Con questi come segnale per le nazioni, una strada maestra esce dall’Assiria per il rimanente che torna. Si proverà esultanza attingendo acqua alle sorgenti della salvezza e innalzando melodie a Geova.
14. Quale umiliazione è predetta per Babilonia?
14 Dichiarazione di condanna contro Babilonia (13:1–14:27). Isaia volge ora lo sguardo oltre i giorni dell’assiro, al tempo in cui Babilonia sarà all’apice della sua potenza. Ascoltate! Il suono di un popolo numeroso, il clamore di regni, di nazioni raccolte! Geova raduna l’esercito di guerra! Per Babilonia è un giorno di tenebre. Facce sbalordite si infiammano e i cuori si struggono. Gli spietati medi abbatteranno Babilonia, “l’adornamento dei regni”. Essa deve divenire una desolazione, senza abitanti, e un covo di animali selvatici “di generazione in generazione”. (13:19, 20) I morti si agitano nello Sceol per accogliere il re di Babilonia. I bachi divengono il suo giaciglio e i vermi la sua coperta. Che umiliazione per questo “risplendente, figlio dell’aurora”! (14:12) Egli aspirava ad innalzare il suo trono, ma diverrà un cadavere gettato via, allorché Geova spazzerà Babilonia con la scopa dell’annientamento. Non rimarrà né nome, né rimanente, né progenie, né posterità!
15. Riguardo a quali desolazioni internazionali profetizza Isaia?
15 Desolazioni internazionali (14:28–23:18). Isaia si rivolge ora alla Filistea, lungo il Mediterraneo, e poi a Moab, a sudest del Mar Morto. Indirizza la sua profezia oltre il confine settentrionale di Israele a Damasco, in Siria, scende a sud fino in Etiopia e risalendo il Nilo entra in Egitto, mentre i giudizi di Dio seminano desolazione lungo tutto il percorso. Dice che il re assiro Sargon, predecessore di Sennacherib, manda il comandante Tartan contro la città filistea di Asdod, a ovest di Gerusalemme. A questo punto viene detto a Isaia di spogliarsi e di andare per tre anni nudo e scalzo. In tal modo egli raffigura vividamente quanto sia futile confidare nell’Egitto e nell’Etiopia, che, “con le natiche denudate”, saranno portati in cattività dall’assiro. — 20:4.
16. Quali calamità vengono viste per Babilonia, Edom e i gaudenti di Gerusalemme, e per Sidone e Tiro?
16 Dalla sua torre di guardia una sentinella vede la caduta di Babilonia e dei suoi dèi, e vede avversità per Edom. Geova stesso si rivolge al gaudente popolo di Gerusalemme che dice: “Si mangi e si beva, poiché domani moriremo”. “Morirete”, dice Geova. (22:13, 14) Anche le navi di Tarsis faranno lamento, e Sidone dovrà provare vergogna, poiché Geova ha dato contro Tiro il consiglio di “trattare con disprezzo tutti gli onorevoli della terra”. — 23:9.
17. Quale giudizio e quale restaurazione sono predetti per Giuda?
17 Giudizio e salvezza di Geova (24:1–27:13). Ma guardate ora Giuda! Geova vuota il paese. Popolo e sacerdote, servitore e padrone, chi compra e chi vende, tutti devono andarsene, poiché hanno trasgredito le leggi di Dio e hanno infranto il patto di durata indefinita. Ma a suo tempo Dio rivolgerà l’attenzione ai prigionieri e li radunerà. Egli è una fortezza e un rifugio. Farà un banchetto sul suo monte e inghiottirà la morte per sempre, asciugando le lacrime da ogni faccia. “Questo è il nostro Dio”, si dirà. “Questo è Geova”. (25:9) Giuda ha una città che ha la salvezza per mura. Continua pace è riservata a quelli che confidano in Geova, “poiché in Iah Geova è la Roccia dei tempi indefiniti”. Ma il malvagio “semplicemente non imparerà la giustizia”. (26:4, 10) Geova sterminerà i suoi avversari, ma ristabilirà Giacobbe.
18, 19. (a) Quali guai e gioie contrastanti sono proclamati per Efraim e Sion? (b) In che veste Geova salverà e governerà il suo popolo?
18 Indignazione di Dio e sue benedizioni (28:1–35:10). Guai agli ubriaconi di Efraim il cui “adornamento di bellezza” deve appassire! Ma Geova “diverrà come una corona di adornamento e come una ghirlanda di bellezza” per il rimanente del suo popolo. (28:1, 5) Comunque, gli arroganti di Gerusalemme cercano rifugio in una menzogna, anziché rivolgersi alla provata e preziosa pietra di fondamento in Sion. Un’inondazione li spazzerà via tutti. I profeti di Gerusalemme dormono e per loro il libro di Dio è sigillato. Il popolo si accosta a Dio con le labbra, ma il suo cuore è lontano da Lui. Tuttavia verrà il giorno in cui i sordi udranno le parole del libro. I ciechi vedranno e i mansueti si rallegreranno.
19 Guai a quelli che scendono in Egitto per trovare rifugio! Questo popolo ostinato desidera visioni lusinghiere e ingannevoli. Saranno stroncati, ma Geova ristabilirà un rimanente. Questi vedranno il loro grande Insegnante e getteranno via le loro immagini, definendole “semplice sporcizia!” (30:22) Geova è il vero Difensore di Gerusalemme. Un re regnerà con giustizia, insieme ai suoi principi. Egli porterà pace, quiete e sicurezza a tempo indefinito. La slealtà farà piangere amaramente i messaggeri di pace, ma per il suo popolo il Maestoso, Geova, è Giudice, Datore di statuti e Re, ed egli stesso li salverà. Nessun residente allora dirà: “Sono malato”. — 33:24.
20. Quale indignazione si riverserà sulle nazioni, ma quale benedizione attende il rimanente ristabilito?
20 L’indignazione di Geova deve riversarsi sulle nazioni. I cadaveri puzzeranno e i monti si struggeranno a causa del sangue. Edom dev’essere devastato. Ma per i ricomprati di Geova la pianura del deserto fiorirà, e apparirà “la gloria di Geova, lo splendore del nostro Dio”. (35:2) Ciechi, sordi e muti saranno sanati, e per i redenti di Geova sarà aperta la Via della Santità, allorché torneranno a Sion con allegrezza.
21. Quali scherni l’assiro rivolge a Gerusalemme?
21 Geova costringe l’Assiria a ritirarsi ai giorni di Ezechia (36:1–39:8). È pratica l’esortazione di Isaia di confidare in Geova? Regge alla prova? Nel 14º anno del regno di Ezechia, Sennacherib re d’Assiria invade con rapidità tutta la Palestina e invia parte delle sue truppe a minacciare Gerusalemme. Il suo portavoce Rabsache, parlando in ebraico, rivolge al popolo che sta sulle mura della città domande di scherno: ‘In che cosa confidate? Nell’Egitto? Una canna rotta! In Geova? Non c’è nessun dio che possa liberare dal re d’Assiria!’ (36:4, 6, 18, 20) Ubbidendo al re, il popolo non risponde.
22. Come risponde Geova alla preghiera di Ezechia, e come adempie la profezia di Isaia?
22 Ezechia prega Geova di salvarli per amore del Suo nome e, tramite Isaia, Geova risponde che metterà il suo uncino al naso dell’assiro e lo ricondurrà per la via per la quale è venuto. Un angelo uccide 185.000 assiri e Sennacherib torna precipitosamente in patria, dove in seguito i suoi stessi figli lo assassinano nel suo tempio pagano.
23. (a) Cosa spinge Ezechia a comporre un salmo a Geova? (b) Quale errore commette Ezechia, e quale profezia pronuncia di conseguenza Isaia?
23 Ezechia si ammala e sta per morire. Comunque, Geova fa indietreggiare miracolosamente l’ombra prodotta dal sole come segno che Ezechia guarirà, e gli allunga la vita di 15 anni. Grato, egli compone un bel salmo di lode a Geova. Quando il re di Babilonia manda messaggeri, che si congratulano ipocritamente con lui per la guarigione, Ezechia, poco saggiamente, mostra loro i tesori reali. Di conseguenza Isaia profetizza che un giorno tutto ciò che è nella casa di Ezechia sarà portato a Babilonia.
24. (a) Quali notizie confortanti annuncia Geova? (b) Possono gli dèi delle nazioni paragonarsi a Geova per grandezza, e quale testimonianza egli invita a produrre?
24 Geova conforta i suoi testimoni (40:1–44:28). La parola iniziale del capitolo 40, “Confortate”, ben descrive il resto del libro di Isaia. Una voce grida nel deserto: “Preparate la via di Geova!” (40:1, 3) Ci sono buone notizie per Sion. Geova pasce il suo gregge e porta gli agnellini nel suo seno. Dall’alto dei cieli guarda giù sul circolo della terra. A cosa può essere paragonato per grandezza? Egli dà piena potenza ed energia dinamica allo stanco e all’affaticato che sperano in lui. Dichiara che le immagini di metallo fuso delle nazioni sono vento e irrealtà. Il suo eletto sarà come un patto per i popoli e una luce delle nazioni per aprire gli occhi ciechi. Geova dice a Giacobbe: “Io stesso ti ho amato”, e dice al levante, al ponente, al nord e al sud: ‘Cedete! Fate tornare i miei figli e le mie figlie’. (43:4, 6) Mentre la corte è riunita, egli sfida gli dèi delle nazioni a produrre testimoni per dimostrare la loro divinità. Come popolo gli israeliti sono testimoni di Geova, il Suo servitore, ed essi attestano che egli è Dio e Liberatore. A Iesurun (“retto”, Israele) egli promette il suo spirito, e poi copre di vergogna quelli che fanno immagini che non vedono nulla e non sanno nulla. Geova è il Ricompratore del suo popolo; Gerusalemme sarà di nuovo abitata e il suo tempio ricostruito.
25. Cosa dovranno conoscere gli uomini mediante i giudizi di Geova su Babilonia e sui suoi falsi dèi?
25 Vendetta contro Babilonia (45:1–48:22). Per amore di Israele, Geova nomina Ciro affinché sconfigga Babilonia. Gli uomini dovranno conoscere che solo Geova è Dio, il Creatore dei cieli, della terra e dell’uomo che vi risiede. Geova schernisce Bel e Nebo, dèi di Babilonia, poiché Egli solo può annunciare dal principio il termine. La vergine figlia di Babilonia dovrà sedere nella polvere, detronizzata e nuda, e la moltitudine dei suoi consiglieri sarà arsa come la stoppia. Geova annuncia agli israeliti dal ‘collo di ferro e dalla testa di rame’, adoratori di idoli, che potrebbero avere pace, giustizia e prosperità se lo ascoltassero, ma ‘non c’è pace per i malvagi’. — 48:4, 22.
26. Come sarà confortata Sion?
26 Confortata Sion (49:1–59:21). Dando il suo servitore come luce delle nazioni, Geova grida a quelli che sono nelle tenebre: “Uscite!” (49:9) Sion sarà confortata e il suo deserto diverrà come l’Eden, il giardino di Geova, traboccante di esultanza, allegrezza, rendimento di grazie e voce di melodia. Geova farà sì che i cieli vadano in fumo, la terra si consumi come un vestito e i suoi abitanti muoiano come un semplice culice. Perché temere dunque il biasimo degli uomini mortali? L’amara coppa che Gerusalemme ha bevuto deve ora passare alle nazioni che l’hanno calpestata.
27. Quale buona notizia è proclamata a Sion, e che cosa viene profetizzato riguardo al ‘servitore di Geova’?
27 ‘Destati, o Sion, e levati dalla polvere!’ Vedi il messaggero che va per i monti portando buone notizie e dicendo a Sion: “Il tuo Dio è divenuto Re!” (52:1, 2, 7) Uscite dal luogo impuro e mantenetevi puri, voi che servite Geova. Il profeta descrive quindi ‘il servitore di Geova’. (53:11) È un uomo disprezzato, evitato, che porta le nostre pene e nondimeno viene considerato come colpito da Dio. Fu trafitto per le nostre trasgressioni, ma ci guarì mediante le sue ferite. Come una pecora portata al macello, non fece violenza e non proferì inganno. Diede la propria anima come offerta per la colpa, per portare gli errori di molti.
28. Com’è descritta la benedetta condizione avvenire di Sion, e in relazione con quale patto?
28 Quale proprietario maritale, Geova dice a Sion di gridare di gioia perché è divenuta feconda. Benché afflitta e agitata dalla tempesta, diverrà una città con fondamenta di zaffiro, bastioni di rubino e porte di splendenti pietre di fuoco. I suoi figli, ammaestrati da Geova, godranno abbondante pace, e nessun’arma formata contro di loro avrà successo. “Ehi là, voi tutti che siete assetati!”, grida Geova. Se verranno, egli concluderà con loro il suo ‘patto rispetto alle amorevoli benignità promesse a Davide’; darà un condottiero e comandante come testimone ai gruppi nazionali. (55:1-4) I pensieri di Dio sono infinitamente più alti di quelli dell’uomo, e la sua parola avrà sicuro successo. Gli eunuchi che osservano la sua legge, a prescindere dalla loro nazionalità, riceveranno un nome migliore di figli e figlie. La casa di Geova sarà chiamata casa di preghiera per tutti i popoli.
29. Cosa dice Geova agli idolatri, ma quale assicurazione dà al suo popolo?
29 Geova, l’Alto ed Eccelso, il cui nome è santo, annuncia agli idolatri sessualmente sfrenati che non contenderà con Israele a tempo indefinito. Con i loro pii digiuni vorrebbero coprire la malvagità. La mano di Geova non è troppo corta per salvare, né il suo orecchio troppo grave per udire, “ma i vostri medesimi errori son divenuti le cose che causano divisione fra voi e il vostro Dio”, dice Isaia. (59:2) Per questo sperano nella luce ma brancolano nelle tenebre. Lo spirito di Geova sul popolo che osserva fedelmente il suo patto garantisce invece che la sua parola rimarrà nella loro bocca per tutte le generazioni future, irremovibilmente.
30. In che modo Geova abbellisce Sion, e da quali nuovi nomi è illustrato questo?
30 Geova abbellisce Sion (60:1–64:12). “Sorgi, o donna, spandi luce, poiché . . . su di te ha rifulso la medesima gloria di Geova”. In contrasto con ciò, fitta oscurità avvolge la terra. (60:1, 2) In quel tempo Sion alzerà gli occhi e diverrà raggiante e il suo cuore palpiterà vedendo venire a lei le risorse delle nazioni su un’ondeggiante massa di cammelli. Affluiranno a lei come nubi di colombe in volo. Stranieri costruiranno le sue mura, re la serviranno, e le sue porte non saranno mai chiuse. Il suo Dio dovrà divenire la sua bellezza e rapidamente farà sì che l’uno divenga mille e l’esiguo una nazione potente. Il servitore di Dio esclama che lo spirito di Geova è su di lui, che lo ha unto per annunciare questa buona notizia. Sion riceve un nuovo nome, “Il mio diletto è in lei” (Efziba), e la sua terra viene chiamata “Posseduta come una moglie” (Beula). (62:4, nota in calce) Viene emanato l’ordine di elevare la strada maestra per ritornare da Babilonia e di alzare un segnale in Sion.
31. Chi viene da Edom, e quale preghiera innalza il popolo di Dio?
31 Da Bozra di Edom viene uno con vesti rosse di sangue. Nella sua ira ha pigiato uomini in una vasca del vino, facendone schizzare il sangue. Il popolo di Geova avverte profondamente la propria condizione impura e innalza una commovente preghiera: ‘O Geova, tu sei nostro Padre. Noi siamo l’argilla, e tu sei il nostro Vasaio. Non indignarti, o Geova, fino all’estremo. Siamo tutti tuo popolo’. — 64:8, 9.
32. A differenza di quelli che abbandonano Geova, per che cosa può esultare il suo popolo?
32 “Nuovi cieli e nuova terra”! (65:1–66:24). Quelli che hanno abbandonato Geova per gli dèi della “Buona fortuna” e del “Destino” patiranno la fame e proveranno vergogna. (65:11) I servitori di Dio invece si rallegreranno per l’abbondanza. Ecco, Geova crea nuovi cieli e nuova terra. Quale gioia ed esultanza ci saranno per Gerusalemme e il suo popolo! Si costruiranno case e si pianteranno vigne, mentre il lupo e l’agnello pasceranno insieme. Non ci sarà né danno né rovina.
33. Quale allegrezza, gloria e stabilità sono predette per quelli che amano Gerusalemme?
33 I cieli sono il trono di Geova e la terra è lo sgabello dei suoi piedi: quale casa gli possono dunque costruire gli uomini? Una nazione nascerà in un giorno, e tutti quelli che amano Gerusalemme sono invitati a rallegrarsi quando Geova rivolgerà verso di lei la pace proprio come un fiume. Contro i suoi nemici egli verrà proprio come un fuoco, con carri simili a un uragano che riverseranno la sua ira con assoluto furore e con fiamme di fuoco contro ogni carne disubbidiente. Messaggeri andranno fra tutte le nazioni e nelle isole lontane ad annunciare la sua gloria. I suoi nuovi cieli e la sua nuova terra saranno permanenti. Così continueranno a stare quelli che lo servono e la loro progenie. O questo o la morte eterna.
PERCHÉ È UTILE
34. Quali sono alcune vivaci illustrazioni che accrescono il vigore del messaggio di Isaia?
34 Da qualunque punto di vista lo si consideri, il profetico libro di Isaia è un utilissimo dono di Geova Dio. Irradia i sublimi pensieri di Dio. (Isa. 55:8-11) Gli oratori pubblici che espongono le verità bibliche possono attingere da Isaia, come da un tesoro, vivaci illustrazioni dal vigore espressivo simile a quello delle parabole di Gesù. Isaia ci fa capire con efficacia la stoltezza dell’uomo che usa lo stesso albero sia come combustibile che per fare un idolo da adorare. Ci fa sentire il disagio dell’uomo che è in un letto troppo corto e con un lenzuolo troppo stretto, e ci fa udire l’affannoso sonnecchiare dei profeti simili a cani muti, troppo pigri per abbaiare. Se noi stessi, conforme all’esortazione di Isaia, ‘ricerchiamo nel libro di Geova e leggiamo ad alta voce’, potremo apprezzare il vigoroso messaggio che Isaia ha per i nostri giorni. — 44:14-20; 28:20; 56:10-12; 34:16.
35. In che modo Isaia concentra l’attenzione sul Regno del Messia e sul precursore, Giovanni il Battezzatore?
35 La profezia si concentra in particolar modo sul Regno di Dio retto dal Messia. Geova stesso è il Re supremo, ed è lui che ci salva. (33:22) Ma che dire del Messia? L’annuncio fatto dall’angelo a Maria riguardo al bambino che doveva nascere mostrò che Isaia 9:6, 7 si sarebbe adempiuto quando egli avrebbe ricevuto il trono di Davide; “ed egli regnerà sulla casa di Giacobbe per sempre e del suo regno non ci sarà fine”. (Luca 1:32, 33) Matteo 1:22, 23 indica che la nascita di Gesù da una vergine fu un adempimento di Isaia 7:14 e lo identifica come “Emmanuele”. Circa 30 anni dopo, ecco Giovanni il Battezzatore predicare che ‘il regno dei cieli si era avvicinato’. Tutt’e quattro gli evangelisti citano Isaia 40:3 per dimostrare che questo Giovanni era colui che ‘gridava nel deserto’. (Matt. 3:1-3; Mar. 1:2-4; Luca 3:3-6; Giov. 1:23) Al battesimo Gesù divenne il Messia — l’Unto di Geova, il ramoscello o la radice di Iesse — che avrebbe governato le nazioni. In lui esse devono riporre la loro speranza, in adempimento di Isaia 11:1, 10. — Rom. 15:8, 12.
36. In che modo il notevole adempimento delle profezie identifica chiaramente Messia il Re?
36 Notate come Isaia continua a identificare Messia il Re. Gesù lesse il suo mandato da un rotolo di Isaia per dimostrare che era l’Unto di Geova, e poi si mise a “dichiarare la buona notizia del regno di Dio, perché”, disse, “per questo sono stato mandato”. (Luca 4:17-19, 43; Isa. 61:1, 2) I quattro Vangeli sono pieni di particolari riguardanti il ministero terreno di Gesù e la maniera in cui morì che erano predetti nel capitolo 53 di Isaia. I giudei, benché avessero udito la buona notizia del Regno e avessero visto le meravigliose opere di Gesù, non ne afferrarono il significato a causa del loro cuore incredulo, adempiendo così Isaia 6:9, 10; 29:13 e 53:1. (Matt. 13:14, 15; Giov. 12:38-40; Atti 28:24-27; Rom. 10:16; Matt. 15:7-9; Mar. 7:6, 7) Gesù fu per loro una pietra d’inciampo, ma divenne la pietra angolare di fondamento che Geova pose in Sion e su cui Egli edifica la sua casa spirituale in adempimento di Isaia 8:14 e 28:16. — Luca 20:17; Rom. 9:32, 33; 10:11; 1 Piet. 2:4-10.
37. Come citarono e applicarono Isaia gli apostoli di Gesù?
37 Gli apostoli di Gesù Cristo continuarono a fare buon uso della profezia di Isaia, applicandola al ministero. Per esempio, mostrando che ci vogliono predicatori per edificare la fede, Paolo cita Isaia e dice: “Come sono piacevoli i piedi di quelli che dichiarano la buona notizia di cose buone!” (Rom. 10:15; Isa. 52:7; vedi anche Romani 10:11, 16, 20, 21). Anche Pietro cita Isaia per dimostrare che la buona notizia è duratura: “Poiché ‘ogni carne è come l’erba, e tutta la sua gloria è come il fiore dell’erba; l’erba si secca e il fiore cade, ma la parola di Geova dura per sempre’. E questa è la ‘parola’, quella che vi è stata dichiarata come buona notizia”. — 1 Piet. 1:24, 25; Isa. 40:6-8.
38. Quale splendido tema del Regno è descritto in Isaia, e poi ripreso da altri scrittori della Bibbia?
38 Isaia descrive in modo davvero splendido la speranza del Regno! Ecco, ci sono “nuovi cieli e nuova terra”, dove “un re regnerà per la stessa giustizia” e principi governeranno per il diritto. Quale causa di gioia e di esultanza! (65:17, 18; 32:1, 2) Ancora una volta Pietro riprende il lieto messaggio di Isaia: “Ma secondo la . . . promessa [di Dio] noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, e in questi dimorerà la giustizia”. (2 Piet. 3:13) Questo meraviglioso tema del Regno tocca l’apice della gloria negli ultimi capitoli di Rivelazione. — Isa. 66:22, 23; 25:8; Riv. 21:1-5.
39. Quale magnifica speranza addita Isaia?
39 Così, pur contenendo severe condanne dei nemici di Geova e di quelli che professano ipocritamente di essere suoi servitori, il libro di Isaia addita con espressioni sublimi la magnifica speranza del Regno del Messia mediante cui il grande nome di Geova sarà santificato. Esso contribuisce notevolmente a spiegare le stupende verità del Regno di Geova e ad accrescere nel nostro cuore la gioiosa aspettazione della “salvezza mediante lui”. — Isa. 25:9; 40:28-31.
[Note in calce]