CAPITOLO TREDICI
“Geova ha fatto ciò che aveva in mente”
1. In seguito alla distruzione di Gerusalemme, cosa disse Geremia delle profezie di Geova?
GERUSALEMME era in rovina. Il fumo continuava ad ascendere dalle ceneri degli incendi appiccati dai conquistatori babilonesi. Negli orecchi di Geremia risuonavano ancora le urla disperate di quelli che venivano uccisi. Il profeta era stato avvertito di ciò che sarebbe accaduto, e gli eventi si susseguirono esattamente come Dio aveva detto. “Geova ha fatto ciò che aveva in mente”, disse affranto. Che tragedia fu la caduta di Gerusalemme! — Leggi Lamentazioni 2:17.
2. Di quale profezia pronunciata secoli prima Geremia vide l’adempimento?
2 Geremia vide l’adempimento di molte profezie trasmesse al popolo di Dio, tra cui alcune pronunciate molto tempo prima. Erano passati secoli da che Mosè aveva avvertito Israele in merito alla “benedizione” e alla “maledizione”, cioè alle conseguenze dell’ubbidire o del disubbidire a Dio. Geova voleva il meglio, le benedizioni, per i suoi servitori. D’altra parte le maledizioni dovute alla disubbidienza sarebbero state orribili. Mosè avvertì, e Geremia in seguito gli fece eco, che quelli che ignoravano Geova e si opponevano a Lui sarebbero arrivati a “mangiare . . . la carne dei loro figli e la carne delle loro figlie”. (Deut. 30:19, 20; Ger. 19:9; Lev. 26:29) ‘Ma poteva mai succedere una cosa tanto terribile?’, forse si chiederà qualcuno. Ebbene, fu quello che accadde durante l’assedio babilonese, quando il cibo venne a mancare. “Le medesime mani delle donne compassionevoli hanno cotto i loro propri figli”, riportò Geremia. “Essi son divenuti come pane di consolazione durante l’abbattimento della figlia del mio popolo”. (Lam. 4:10) Che tragedia!
3. A quale scopo Dio inviava al suo popolo i profeti?
3 Naturalmente Geova non incaricava profeti come Geremia al solo scopo di annunciare imminenti calamità. Voleva che il suo popolo tornasse ad agire con fedeltà. Era suo desiderio che i peccatori si pentissero. Esdra lo mise in risalto dicendo: “Geova l’Iddio dei loro antenati mandava avvertimenti contro di loro per mezzo dei suoi messaggeri, mandando più volte, perché provò compassione del suo popolo e della sua dimora”. — 2 Cron. 36:15; leggi Geremia 26:3, 12, 13.
4. Cosa provava Geremia in relazione al messaggio che pronunciò?
4 A imitazione di Geova, Geremia provava compassione per il popolo. Lo capiamo da quello che disse prima della caduta di Gerusalemme. Era profondamente turbato a causa dell’imminente disastro. Se solo il popolo avesse ascoltato il messaggio trasmesso da Geremia e avesse ubbidito! Quella catastrofe si sarebbe potuta evitare. Cerchiamo di immaginare cosa provava Geremia quando pronunciò il messaggio divino. “Oh i miei intestini, i miei intestini!”, gridò. “Sento penosi dolori nelle pareti del mio cuore. Il mio cuore è tumultuoso dentro di me. Non posso tacere, poiché la mia anima ha udito il suono del corno, il segnale d’allarme di guerra”. (Ger. 4:19) Non poteva rimanere indifferente mentre la calamità si avvicinava.
COME FACEVA A ESSERNE SICURO?
5. Perché Geremia era sicuro del messaggio che predicava?
5 Ma come faceva Geremia a essere sicuro che quello che profetizzava si sarebbe adempiuto? (Ger. 1:17; 7:30; 9:22) Era un uomo di fede, che aveva studiato le Scritture e sapeva che Geova è l’Iddio di vera profezia. La storia attestava la capacità di Geova di predire avvenimenti impossibili dal punto di vista umano, come ad esempio la liberazione di Israele dalla schiavitù in Egitto. Geremia conosceva il racconto dell’Esodo, nonché le parole di un testimone oculare. Giosuè aveva ricordato agli israeliti: “Sapete bene con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che nemmeno una parola di tutte le buone parole che Geova vostro Dio vi ha proferito è venuta meno. Vi si sono avverate tutte. Nessuna parola d’esse è venuta meno”. — Gios. 23:14.
6, 7. (a) Perché le dichiarazioni profetiche di Geremia dovrebbero interessarci? (b) Cosa ci aiuterà a essere fiduciosi in relazione al messaggio che predichiamo?
6 Perché dovremmo soffermarci ancora sulle profezie pronunciate da Geremia? Primo, perché aveva valide ragioni per confidare nell’attendibilità delle parole di Geova. Secondo, perché alcune delle dichiarazioni di Dio trasmesse per mezzo di Geremia si stanno adempiendo ora, o devono ancora adempiersi. Terzo, perché la quantità stessa dei messaggi che pronunciò nel nome di Dio, e il vigore con cui lo fece, indicano chiaramente che fu uno straordinario servitore di Dio. “Anche rispetto agli altri profeti, Geremia è un gigante”, osserva uno studioso. Geremia era davvero una figura chiave nel contesto dei rapporti tra Dio e il suo popolo, tanto che udendo parlare Gesù alcuni pensavano che fosse proprio Geremia. — Matt. 16:13, 14.
7 Come Geremia, viviamo in un periodo in cui importantissime profezie bibliche si stanno adempiendo. E come lui, dobbiamo continuare ad avere fiducia nella veracità delle promesse di Dio. (2 Piet. 3:9-14) Come possiamo riuscirci? Continuando a edificare la fede nell’assoluta attendibilità della Parola profetica di Dio. Ecco perché in questo capitolo passeremo in rassegna diverse profezie che Geremia pronunciò e vide adempiersi. Ne esamineremo altre che si adempirono in seguito. Infine ne vedremo alcune che influiscono direttamente su di noi, ora e nel futuro. Questa trattazione rafforzerà la nostra fiducia nella Parola profetica di Geova, convincendoci ulteriormente che egli ‘farà ciò che ha in mente’. — Lam. 2:17.
Perché Dio si servì di profeti? Perché possiamo avere fiducia nelle profezie relative all’imminente distruzione?
PROFEZIE CHE GEREMIA PRONUNCIÒ E VIDE ADEMPIERSI
8, 9. Qual è uno degli elementi che rendono la Bibbia un libro straordinario?
8 Ci sono molti che cercano di prevedere il futuro. Basti pensare a economisti, politici o meteorologi, nonché a chi pratica lo spiritismo. Senza dubbio sappiamo quanto sia difficile predire con accuratezza anche cose semplici, come ciò che accadrà nel giro di pochi giorni o settimane. Eppure le profezie accurate sono una delle caratteristiche della Bibbia. (Isa. 41:26; 42:9) Tutte le profezie di Geremia, che si riferissero a un futuro più o meno immediato, furono infallibili. Molte di esse riguardavano individui e nazioni. Consideriamone prima alcune che si adempirono durante la sua vita.
9 Chi può dire quale sarà la situazione mondiale di qui a un anno o due? Ad esempio esiste un analista internazionale che può prevedere nel dettaglio se ci sarà una ridistribuzione dei poteri a livello globale? Ebbene, ispirato da Dio, Geremia predisse che Babilonia avrebbe allargato la sua sfera di influenza. Babilonia, disse, era il “calice d’oro” da cui Geova avrebbe versato la sua indignazione su Giuda e sulle città e i popoli vicini, rendendoli vassalli. (Ger. 51:7) Fu esattamente quello a cui assisterono Geremia e i suoi contemporanei. — Confronta Geremia 25:15-29; 27:3-6; 46:13.
10. Cosa predisse Geova riguardo a quattro re di Giuda?
10 Geova inoltre usò Geremia per rivelare il destino di quattro re di Giuda. Riguardo a Ioacaz, o Sallum, uno dei figli del re Giosia, Dio predisse che sarebbe stato esiliato e non avrebbe fatto più ritorno in Giuda. (Ger. 22:11, 12) Fu quello che accadde. (2 Re 23:31-34) Dio dichiarò che il successore di Ioacaz, Ioiachim, sarebbe stato sepolto “con la sepoltura di un asino”. (Ger. 22:18, 19; 36:30) La Bibbia non dice esplicitamente come morisse o che fine facesse il suo corpo, ma indica che suo figlio Ioiachin gli succedette durante l’assedio. Geremia predisse che Ioiachin (altrimenti chiamato Conia e Ieconia) sarebbe stato esiliato a Babilonia, dove sarebbe morto. (Ger. 22:24-27; 24:1) E così fu. Che dire dell’ultimo re, Sedechia? Geremia predisse che sarebbe stato consegnato nelle mani dei nemici, che non gli avrebbero mostrato compassione. (Ger. 21:1-10) Cosa accadde? In effetti quei nemici lo catturarono. Scannarono sotto i suoi occhi i suoi figli, lo accecarono e lo portarono a Babilonia, dove anche lui morì. (Ger. 52:8-11) Tutte le profezie si avverarono.
11. Chi era Hanania, e cosa predisse Geova riguardo a lui?
11 In Geremia capitolo 28 leggiamo che, durante il regno di Sedechia, il falso profeta Hanania contraddisse ciò che Geova aveva dichiarato per mezzo di Geremia in relazione al dominio di Babilonia su Gerusalemme. Ignorando la parola di Dio, Hanania affermò che il giogo di schiavitù che Nabucodonosor aveva imposto su Giuda e su altre nazioni sarebbe stato infranto. Tuttavia, seguendo le istruzioni di Geova, Geremia sbugiardò Hanania, ripetendo che molte nazioni avrebbero servito i babilonesi. Disse pure che di lì a un anno il falso profeta sarebbe morto. Anche queste parole si avverarono. — Leggi Geremia 28:10-17.
12. Come reagì la maggior parte dei contemporanei di Geremia al suo principale messaggio profetico?
12 Naturalmente il principale messaggio profetico che Dio affidò a Geremia riguardava la caduta di Gerusalemme. Più e più volte Geremia avvertì che la città sarebbe stata rovesciata se gli ebrei non si fossero pentiti della loro idolatria, ingiustizia e violenza. (Ger. 4:1; 16:18; 19:3-5, 15) Molti dei contemporanei di Geremia pensavano che Geova non avrebbe mai fatto una cosa simile. A Gerusalemme c’era il tempio di Dio. Come avrebbe mai potuto permettere che quel luogo sacro fosse distrutto? ‘Impossibile’, pensavano. Sappiamo però che Geova non dice menzogne. Fece ciò che aveva in mente. — Ger. 52:12-14.
13. (a) Perché i nostri giorni sono simili a quelli di Geremia? (b) Perché le promesse che Dio fece a singoli individui al tempo di Geremia dovrebbero interessarci?
13 La situazione dei veri adoratori oggi è paragonabile a quella degli uomini che furono leali a Geova ai giorni di Geremia. Sappiamo che presto egli recherà la calamità su tutti quelli che rifiutano di ascoltare i suoi avvertimenti. Possiamo però prendere coraggio dalle sue promesse profetiche, come fecero gli ebrei che sostennero la pura adorazione al tempo di Geremia. I recabiti furono fedeli a Geova e ai comandi del loro antenato, quindi Dio disse che sarebbero sopravvissuti alla caduta di Gerusalemme. In effetti sopravvissero, come attestato probabilmente dalla successiva menzione di “Malchia figlio di Recab”, che aiutò a ricostruire Gerusalemme nel periodo in cui Neemia era governatore. (Nee. 3:14; Ger. 35:18, 19) Geova assicurò anche a Ebed-Melec che sarebbe sopravvissuto perché aveva confidato in lui e aveva sostenuto Geremia. (Ger. 38:11-13; 39:15-18) Allo stesso modo promise che Baruc, il compagno d’opera di Geremia, avrebbe ricevuto la propria “anima come spoglia”. (Ger. 45:1, 5) A quale conclusione giungiamo riflettendo sull’adempimento di queste profezie? Che ne pensate, come ci tratterà Geova se gli siamo fedeli? — Leggi 2 Pietro 2:9.
In che modo l’attendibilità delle profezie di Dio influì su Ebed-Melec, Baruc e i recabiti? Che ne pensate di quelle profezie?
PROFEZIE CHE SI ADEMPIRONO IN SEGUITO
14. Cosa c’è di particolare nelle profezie di Dio relative a Babilonia?
14 Dio predisse che Nabucodonosor avrebbe conquistato non solo Giuda, ma anche l’Egitto. (Ger. 25:17-19) Sarà sembrata una cosa altamente improbabile: l’Egitto era molto potente e dominava anche Giuda. (2 Re 23:29-35) Dopo la caduta di Gerusalemme un rimanente di ebrei pensò di mettersi al sicuro lasciando il paese e recandosi in Egitto. Questo nonostante Geova li avesse avvertiti di non farlo e avesse detto che li avrebbe benedetti se fossero rimasti in Giuda. Se, invece, fossero fuggiti in Egitto la spada che tanto temevano li avrebbe raggiunti fin lì. (Ger. 42:10-16; 44:30) Nei suoi scritti Geremia non ci dice se vide l’invasione babilonese dell’Egitto. Una cosa è certa: all’inizio del VI secolo a.E.V., quando Babilonia conquistò l’Egitto, le profezie di Geova si adempirono e gli israeliti che vi si erano rifugiati ne subirono le conseguenze. — Ger. 43:8-13.
15, 16. Come si realizzò la parola di Dio relativa alla liberazione del suo popolo?
15 Geremia inoltre profetizzò in merito alla fine della potenza che avrebbe conquistato l’Egitto, Babilonia. Con un secolo di anticipo predisse in maniera particolareggiata la sua repentina caduta. Come sarebbe avvenuta? Il profeta di Dio disse che le acque che la proteggevano si sarebbero ‘prosciugate’, e i suoi uomini potenti non avrebbero combattuto. (Ger. 50:38; 51:30) Quelle profezie si adempirono nei dettagli quando i medi e i persiani deviarono le acque dell’Eufrate, attraversarono il letto del fiume ed entrarono nella città cogliendo di sorpresa i babilonesi. Altrettanto significativa è la dichiarazione secondo cui la città sarebbe diventata una distesa desolata. (Ger. 50:39; 51:26) Fino a questo giorno lo stato di abbandono del luogo su cui un tempo sorgeva la potente Babilonia attesta l’accuratezza delle profezie divine.
16 Per mezzo di Geremia, Geova proclamò che gli ebrei avrebbero servito i babilonesi per 70 anni. Poi Dio li avrebbe riportati nel loro paese. (Leggi Geremia 25:8-11; 29:10). Daniele aveva piena fiducia in questa profezia, e la usò per determinare quando sarebbero finite “le devastazioni di Gerusalemme”. (Dan. 9:2) Esdra dichiarò che “affinché si adempisse la parola di Geova dalla bocca di Geremia, Geova destò lo spirito di Ciro re di Persia”, che aveva conquistato Babilonia, perché rimandasse gli ebrei in patria. (Esd. 1:1-4) Come Geremia aveva predetto, gli esuli poterono rallegrarsi della pace ritrovata in patria e restaurare la pura adorazione. — Ger. 30:8-10; 31:3, 11, 12; 32:37.
17. Spiegate in che modo le parole di Geremia relative al “pianto” udito a Rama potrebbero far riferimento a due distinti avvenimenti.
17 Geremia mise per iscritto anche profezie che si sarebbero adempiute nel futuro. Dichiarò: “Geova ha detto questo: ‘In Rama si ode una voce, lamento e amaro pianto; Rachele piange i suoi figli. Ha rifiutato d’esser confortata per i suoi figli, perché non sono più’”. (Ger. 31:15) A quanto pare, dopo la devastazione del 607 a.E.V., gli ebrei che sarebbero stati portati in cattività erano radunati nella città di Rama, circa otto chilometri a nord di Gerusalemme. Alcuni prigionieri forse vennero giustiziati lì. Questo potrebbe aver rappresentato un primo adempimento della profezia, in quanto fu come se Rachele piangesse la perdita dei suoi “figli”. Più di sei secoli dopo, però, il re Erode fece uccidere i bambini di Betleem. Nel suo Vangelo Matteo spiega che le parole di Geremia predicevano il dolore seguito a quel massacro. — Matt. 2:16-18.
18. Come si adempì la profezia di Dio relativa a Edom?
18 Anche un’altra profezia si adempì nel I secolo E.V. Dio predisse per mezzo di Geremia che Edom, al pari di altre nazioni, avrebbe subìto l’invasione babilonese. (Ger. 25:15-17, 21; 27:1-7) Ma la profezia divina non finiva lì. Edom sarebbe divenuto come Sodoma e Gomorra. Non è difficile capire cosa significava questo: non sarebbe più stato abitato, avrebbe cessato di esistere. (Ger. 49:7-10, 17, 18) Le cose andarono esattamente così. Riusciamo a localizzare il nome Edom, o edomiti, su un moderno atlante? No. Di solito questi nomi si possono trovare solo nei libri che parlano dell’antica storia biblica, o nelle cartine che rappresentano quell’epoca. Giuseppe Flavio riporta che nel II secolo a.E.V. gli edomiti furono costretti ad abbracciare il giudaismo. Poi, con la distruzione di Gerusalemme nel 70 E.V., cessarono di esistere come popolo.
19. Cosa ci rivela il libro di Geremia in merito alla capacità di Dio di adempiere le profezie?
19 Come abbiamo visto il libro di Geremia presenta, capitolo dopo capitolo, un’abbondanza di profezie concernenti individui e nazioni. La maggioranza d’esse si sono già adempiute. Basta questo fatto a rendere il libro degno di attenzione e studio, visto che attesta qualcosa in relazione al nostro grande Dio. Geova ha fatto ciò che aveva in mente, e continuerà a farlo. (Leggi Isaia 46:9-11). Questo rafforza la nostra fiducia in ciò che la Bibbia predice. Per di più l’adempimento di alcune delle profezie messe per iscritto da Geremia influisce direttamente su di noi e sul nostro futuro. Soffermiamoci su alcune di esse nell’ultima parte di questo capitolo.
Quali sono alcune profezie che si adempirono dopo la morte di Geremia, e perché questo è importante per noi?
PROFEZIE CHE INFLUISCONO SU DI NOI
20-22. Perché possiamo dire che ci sono profezie bibliche, incluse alcune di quelle contenute in Geremia, che hanno più di un adempimento? Spiegate.
20 Una profezia biblica può avere più di un adempimento. È così nel caso della risposta che Gesù diede alla domanda dei suoi discepoli sul segno della sua “presenza e del termine del sistema di cose”. (Matt. 24:3) Ci fu un primo adempimento negli anni 66-70 E.V. È chiaro però che alcuni aspetti di quella profezia si adempiranno durante la “grande tribolazione” che si abbatterà sull’intero sistema malvagio. Sarà una tribolazione “come non è accaduta dal principio del mondo fino ad ora, no, né accadrà più”. (Matt. 24:21) Anche nelle profezie messe per iscritto da Geremia si ravvisano simili paralleli. Alcune di quelle profezie ebbero un adempimento iniziale nel 607 a.E.V. Il secondo adempimento, però, si sarebbe verificato molto tempo dopo, come abbiamo visto in relazione alla profezia su ‘Rachele che piangeva i suoi figli’. (Ger. 31:15) In realtà alcune delle cose che Geremia predisse si riferiscono al tempo in cui viviamo. L’adempimento di quelle parole influisce su ciascuno di noi.
21 Lo capiamo grazie al libro di Rivelazione. Sotto ispirazione, l’apostolo Giovanni fece riferimento alle profezie di Geremia relative alla fine di Babilonia nel 539 a.E.V. Nel libro di Rivelazione troviamo dei paralleli tra quell’avvenimento iniziale e ciò che deve accadere su scala più vasta. Tra le profezie pronunciate da Geremia che si adempiono nei tempi moderni ce n’è una relativa alla caduta di un grande impero: l’impero mondiale della falsa religione, “Babilonia la Grande”. (Riv. 14:8; 17:1, 2, 5; Ger. 50:2; 51:8) I servitori di Dio sarebbero dovuti ‘uscire da essa’ in modo da non avere il suo stesso destino. (Riv. 18:2, 4; Ger. 51:6) Le acque di quella città, che simboleggiavano le persone che la sostenevano, i suoi membri, si sarebbero ‘prosciugate’. — Ger. 51:36; Riv. 16:12.
22 Quella che deve ancora adempiersi è la promessa secondo cui Dio recherà vendetta sulla falsa religione per il modo malvagio in cui ha trattato i veri servitori. Geova la ‘ripagherà secondo tutto ciò che essa ha fatto’. (Ger. 50:29; 51:9; Riv. 18:6) Il paese simbolico su cui sorge la falsa religione diverrà una distesa desolata. — Ger. 50:39, 40.
23. Quale restaurazione spirituale predetta da Geremia ha avuto luogo nel XX secolo?
23 Come forse abbiamo già notato, le profezie trasmesse da Geremia avevano anche un risvolto positivo. Infatti egli predisse che nei tempi moderni la vera adorazione sarebbe stata ripristinata sulla terra. La liberazione degli ebrei dalla cattività nell’antica città di Babilonia trova un parallelo nella liberazione del moderno popolo di Dio da Babilonia la Grande dopo l’istituzione del Regno nei cieli. In senso spirituale Geova ristabilì i suoi servitori facendoli tornare alla pura adorazione. Per questo essi rendono grazie ed esultano. Geova ha benedetto gli sforzi che compiono per aiutare altri ad adorarlo e a essere riccamente nutriti sul piano spirituale. (Leggi Geremia 30: 18, 19). Inoltre sappiamo per esperienza che nei tempi moderni Geova ha mantenuto la promessa di dare al suo popolo dei pastori, uomini spiritualmente maturi che proteggono davvero il gregge e se ne prendono cura. — Ger. 3:15; 23:3, 4.
24. Quali parole drammatiche di Geremia devono ancora adempiersi?
24 Se da un lato le parole che Geremia rivolse all’antico popolo di Dio contenevano la promessa di cose migliori per chi era fedele, dall’altro avvertivano anche della distruzione in serbo per coloro che non proteggevano la propria relazione con Geova. Lo stesso si può dire di oggi. Non si può sottovalutare l’urgenza dell’avvertimento implicito in queste parole: “Gli uccisi da Geova certamente saranno in quel giorno da un’estremità all’altra della terra. Su di essi non si farà lamento, né saranno raccolti o seppelliti. Diverranno come letame sulla superficie del suolo”. — Ger. 25:33.
25. Quale responsabilità ha oggi il popolo di Dio?
25 Proprio come Geremia viviamo in tempi critici. E come ai suoi giorni, la reazione delle persone al messaggio di Geova può significare vita o morte. Oggi i servitori di Dio non sono dei profeti. Non siamo stati ispirati ad aggiungere nulla alle infallibili parole di verità che Geova ha fatto scrivere nella Bibbia. Comunque, siamo stati incaricati di predicare la buona notizia del Regno tutti i giorni fino al termine del sistema di cose. (Matt. 28:19, 20) Di sicuro non vogliamo ‘rubare le parole di Geova’ nascondendo alle persone quello che sta per accadere. (Leggi Geremia 23:30). Siamo determinati a non sottrarre nulla, in quanto a forza ed efficacia, alle sue parole. Molte delle profezie che Dio fece proclamare da Geremia si sono già adempiute. Questo ci dà garanzia che quelle che devono ancora adempiersi sono assolutamente degne di fiducia. Dobbiamo quindi dire alle persone che senza ombra di dubbio Dio farà ‘ciò che ha in mente e ciò che ha comandato dai giorni di molto tempo fa’. — Lam. 2:17.
26. Quale profezia dobbiamo ancora considerare?
26 Il nostro esame dell’attività profetica e del messaggio di Geremia non sarebbe completo se non ci soffermassimo sulla straordinaria promessa di Geova relativa al “nuovo patto” che avrebbe concluso con il suo popolo, la cui legge avrebbe scritto nel loro cuore. (Ger. 31:31-33) Questa profezia e il suo adempimento, che ci riguardano da vicino, sono l’argomento del prossimo capitolo.
Quali profezie contenute nel libro di Geremia si sono adempiute nei tempi moderni? Cosa pensate di quelle che devono ancora adempiersi?