Quale futuro per il pianeta Terra?
NEGLI ultimi anni molte persone riflessive sono pervenute a un’allarmante conclusione circa il futuro. Ritengono che il pianeta Terra possa essere reso inadatto quale dimora dell’uomo. Una ragione per cui lo pensano è la minaccia dell’olocausto nucleare.
È facile capire tale preoccupazione. Le maggiori potenze mondiali sono armate di decine di migliaia di ordigni nucleari al punto che il potenziale distruttivo è superiore al necessario, e si teme che un giorno vengano usate. Il capo di una grande nazione ha detto che la terza guerra mondiale è inevitabile, sia che le armi nucleari vengano usate o no.
Altri pensano che anche senza un olocausto nucleare, il futuro della terra sia in pericolo a causa dell’inquinamento mondiale e della sovrappopolazione. Uno studio triennale condotto da funzionari governativi americani terminava dicendo: “Le attuali tendenze renderanno il mondo del 2000 più affollato, più inquinato, ecologicamente meno stabile e più soggetto al disgregamento di quanto non sia ora”.
Quello studio fu condotto alcuni anni fa. Da allora le cose hanno continuato ad andare nella direzione indicata.
A questo riguardo uno scienziato australiano ha dichiarato: “L’atmosfera terrestre sta diventando troppo inquinata e se non facciamo qualcosa entro il prossimo decennio, potrebbe essere troppo tardi”. Anche il Bulletin di Sydney (Australia) ha osservato: “L’esplosivo aumento demografico del mondo fa pensare che nelle zone già affollate i problemi aumenteranno”.
Sulla base di questi fatti un funzionario governativo australiano ha detto: “Vi chiedo di tenere presente una domanda fondamentale: entro vent’anni esisterà il mondo per voi o per i vostri figli, oppure la terra diverrà una sfera devastata e carbonizzata che ruoterà vuota e abbandonata nello spazio?” Lo scrittore Jonathan Schell ha pure avvertito che se non si trovano delle soluzioni, l’alternativa è che “mai più un essere umano apparirà sulla Terra, e . . . non rimarrà nessuno a ricordarsi che una volta c’era stato l’uomo”. — Il destino della terra, Mondadori, 1982, trad. dall’inglese di Marco Paggi, p. 239.
Non v’è dubbio che, se le attuali tendenze continuano, esistono tutti gli elementi per un futuro tutt’altro che roseo. Se la terra non verrà bruciata in una guerra nucleare, diverrà di sicuro sempre più sovraffollata e inquinata, e le sue risorse naturali gradualmente si esauriranno. Il numero dei poveri aumenterà di parecchio rispetto al loro numero che già è tragico. Anche il crimine e la violenza aumenteranno rispetto a quella che è già una spaventosa realtà.
Chi decide il futuro?
Se fosse vero che gli uomini sono gli unici responsabili del loro futuro, le prospettive sarebbero davvero tristi. La maggioranza delle persone, però, non tiene conto di un fatto: Gli uomini non decideranno il futuro del pianeta Terra. Il suo futuro è già stato deciso e non dagli uomini! Se non dagli uomini, da chi allora?
Ebbene, chi ha creato la terra come dimora dell’uomo? La risposta corretta si trova nella Bibbia, la guida ispirata che Dio ha dato all’umanità. Parlando del “vero Dio, Geova”, essa dice che è “il Creatore dei cieli e il Grande che li distende; Colui che spande la terra e il suo prodotto, Colui che dà respiro al popolo su di essa”. — Isaia 42:5; II Timoteo 3:16, 17.
Mostra la Bibbia che Geova Dio ha un suo proposito riguardo a questa terra e agli uomini che ci vivono? Sì, senz’altro. In effetti, il tema centrale dell’intera Bibbia ruota attorno al fatto che Dio ha un proposito riguardo al pianeta Terra e che lo adempirà infallibilmente. Questo proposito non prevede che sia trasformata in un tizzone radioattivo o che venga inquinata o sovraffollata al punto d’essere rovinata.
Ci sarà invece un enorme cambiamento rispetto alle attuali tendenze circa l’inquinamento e il sovrappopolamento della terra e il possibile annientamento dell’umanità in una guerra nucleare. Dio ha espressamente dichiarato il suo proposito di “ridurre in rovina quelli che rovinano la terra”. (Rivelazione 11:18) Nello stesso tempo, la Parola di Dio mostra che il dominio sarà strappato agli uomini e sarà messo nelle mani di Colui al quale spetta e che lo eserciterà senza pericolo, il Creatore. — Daniele 2:44.
Abbiamo la promessa divina che l’ambiente terrestre non sarà mai ridotto in rovina o distrutto completamente. Parlando della terra, Dio assicura mediante il profeta Isaia che “non l’ha creata per rimanere vuota, ma per essere popolata”. — Isaia 45:18, Parola del Signore.
Un futuro luminoso
Siamo grati che la Sacra Bibbia ci fornisca una prospettiva molto ottimistica del futuro. Gli uomini saranno ancora vivi sulla terra fra 20, 30 anni, sì, fra un infinito numero di anni. Il pianeta Terra non diverrà mai una “sfera devastata e carbonizzata”, come avverte il succitato funzionario australiano. E possiamo credere al Creatore della terra il quale promette che il nostro pianeta e la famiglia umana sopravvivranno, perché il potere supremo è nelle mani non dell’uomo ma dell’Onnipotente Creatore.
Perciò, anche se molti uomini del XX secolo temono di annientarsi con le proprie mani o di rovinare la terra con l’inquinamento e la sovrappopolazione, non sarà loro permesso. “Molti sono i piani nel cuore dell’uomo, ma il consiglio di Geova è ciò che sarà stabile”, ci assicura la medesima Parola di Dio. — Proverbi 19:21; vedi anche Isaia 46:10; 55:11.
Ma se è vero che la terra non è condannata alla distruzione o alla rovina, cosa si intende con l’espressione “fine del mondo” ricorrente in varie versioni della Bibbia, in Matteo 24:3? Qual è il mondo di cui è detto che finirà? Quando deve avvenire? Ci saranno superstiti? Vi invitiamo a considerare il seguente articolo per avere le risposte a queste penetranti domande.