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Lo spirito santo, forza attiva di DioDovreste credere nella Trinità?
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In Matteo 28:19 si accenna al “nome . . . dello spirito santo”. Ma la parola “nome” non indica necessariamente un nome proprio di persona, né in greco né in italiano. Quando diciamo “nel nome della legge” non ci riferiamo a una persona, bensì a ciò che la legge rappresenta, alla sua autorità. Uno studioso spiega: “Quest’uso di nome (onoma) è comune nei Settanta e nei papiri nel senso di potere o autorità”. (A. T. Robertson, Word Pictures in the New Testament, New York e Londra 1930, vol. I, p. 245) Essere quindi battezzati ‘nel nome dello spirito santo’ significa riconoscere l’autorità dello spirito, che esso proviene da Dio e opera per volere di Dio.
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Che dire dei passi “trinitari”?Dovreste credere nella Trinità?
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UN’ENCICLOPEDIA cattolica presenta tre di questi passi cosiddetti “trinitari”, ma ammette: “La dottrina della Santissima Trinità non è insegnata nel VT [Vecchio Testamento]. Nel NT [Nuovo Testamento] la traccia più antica si trova nelle epistole paoline, specialmente in 2 Cor 13,13 [v. 14 in alcune Bibbie], e in 1 Cor 12,4-6. Nei Vangeli un esplicito accenno alla Trinità si trova solo nella formula battesimale di Matt 28,19”. — New Catholic Encyclopedia, cit., vol. XIV, p. 306.
Nella versione cattolica della CEI le tre “persone”, in quei versetti, sono elencate come segue. In 2 Corinti 13:13 (14) sono raggruppate così: “La grazia del Signore Gesù Cristo, l’amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi”. In 1 Corinti 12:4-6 si afferma: “Vi sono poi diversità di carismi, ma uno solo è lo Spirito; vi sono diversità di ministeri, ma uno solo è il Signore; vi sono diversità di operazioni, ma uno solo è Dio, che opera tutto in tutti”. E in Matteo 28:19 si legge: “Andate dunque e ammaestrate tutte le nazioni, battezzandole nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”.
Questi versetti dicono forse che Dio, Cristo e lo spirito santo formino un Dio trino, che siano uguali in quanto a sostanza, potenza ed eternità? No, come il fatto di menzionare tre persone insieme — Giovanni, Mario e Francesco — non significa che siano tre in uno.
Questo tipo di riferimento, ammette un’altra enciclopedia, “dimostra solo l’esistenza dei tre soggetti menzionati, . . . ma non dimostra di per sé che i tre condividano necessariamente la natura divina o posseggano uguale dignità divina”. — Cyclopedia of Biblical, Theological, and Ecclesiastical Literature, di McClintock e Strong, Grand Rapids 1887, vol. X, p. 552.
Pur sostenendo la Trinità, quest’opera dice riguardo a 2 Corinti 13:13 (14): “Non siamo autorizzati a dedurne che abbiano uguale autorità, o la stessa natura”. E riguardo a Matteo 28:18-20 dice: “Questo brano, comunque, di per sé, non dimostrerebbe in maniera decisiva né la personalità dei tre soggetti menzionati, né la loro uguaglianza o divinità”. — Ibid.
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