Calamità e disastri sono opera di Dio?
ALCUNI nell’antichità, quando sentivano tremare la terra sotto i piedi, pensavano che si fosse mossa qualche creatura nel sottosuolo. Molti credevano che il tuono, il fulmine e le tempeste fossero la prova dei conflitti fra i loro dèi.
Nel tentativo di evitare catastrofi costoro praticavano religioni che speravano placassero quegli dèi. “In gran parte della storia”, dice il libro Disaster! When Nature Strikes Back (Calamità! Quando la natura si ribella), “l’uomo ha cercato di spiegare le catastrofi naturali che si sono abbattute su di lui . . . attraverso folclore, mitologia e religione”.
Interventi divini
Per stabilire se le calamità naturali sono veramente mandate da Dio, dobbiamo prima capire i criteri o le condizioni che un avvenimento deve soddisfare per costituire veramente un intervento divino.
La Bibbia ci dice chiaramente che Dio è l’Onnipotente. (Esodo 6:3) Però dice anche: “La sua attività è perfetta, poiché tutte le sue vie sono dirittura. Un Dio di fedeltà, presso cui non è ingiustizia; egli è giusto e retto”. — Deuteronomio 32:4.
Sapere che Geova è giusto, retto e coerente aiuta a stabilire i criteri che ci permettono di determinare se una catastrofe è veramente il risultato dell’intervento divino. Alcuni fattori chiave sono: (1) È sempre in armonia con il proposito di Dio; (2) Dio dà avvertimento anticipato prima di agire; (3) dice agli ubbidienti cosa devono fare per sopravvivere.
Tenendo presenti questi fattori, considerate due occasioni in cui Dio intervenne veramente per causare una catastrofe. La prima fu al tempo di Noè, oltre 4.300 anni fa.
Un vero intervento divino
Quali erano le condizioni sulla terra ai giorni di Noè? “La malvagità dell’uomo era abbondante sulla terra e . . . ogni inclinazione dei pensieri del suo cuore era solo male in ogni tempo. E la terra si rovinò alla vista del vero Dio e la terra fu piena di violenza”. — Genesi 6:5, 11.
Perciò Dio decise di spazzar via dalla terra gli uomini malvagi causando una catastrofe mondiale. Il Creatore, quale “Proprietario” del pianeta, era pienamente giustificato a farlo a motivo della depravazione dell’umanità.
Dio comunque notò l’eccezionale integrità di Noè e della sua famiglia. Promise loro di salvarli durante il veniente cataclisma purché ubbidissero alle sue istruzioni. (Genesi 6:13-21) Noè e la sua famiglia si attennero a questa disposizione? Il racconto biblico dice: “Noè faceva secondo tutto ciò che Dio gli aveva comandato. Egli fece proprio così”. — Genesi 6:22.
Per Noè valse la pena ubbidire? Sì, poiché l’apostolo Pietro riferisce che Dio “conservò Noè, predicatore di giustizia, con sette altri quando portò il diluvio su un mondo di empi”. (II Pietro 2:5) Dio si interessa veramente dei suoi servitori, comunica con loro e fa in modo che siano salvati quando interviene. La Bibbia infatti dice: “Il Signore Geova non farà alcuna cosa a meno che non abbia rivelato la sua questione confidenziale ai suoi servitori, i profeti”. — Amos 3:7.
Un altro intervento divino
Un’altra occasione in cui Dio intervenne fu alcuni secoli dopo il Diluvio. Le città di Sodoma e Gomorra furono distrutte da Dio per la loro grave immoralità. Non vi si poterono trovare neppure dieci giusti, solo tre: Lot e le sue due figlie.
Qual era l’atteggiamento degli abitanti di quelle città? Per citare un esempio, si noti come reagirono i fidanzati delle figlie di Lot quando fu detto loro di uscire dalla città perché fra breve Dio l’avrebbe distrutta: “Agli occhi dei suoi [futuri] generi sembrò come un uomo che scherzasse”. — Genesi 19:14.
In precedenza, quando i messaggeri di Dio erano andati da Lot, gli uomini di Sodoma avevano accerchiato “la casa, dai ragazzi ai vecchi, tutto il popolo in una turba”. Perché? Essi gridarono a Lot: “Dove sono gli uomini che son venuti da te questa notte? Portaceli fuori affinché abbiamo rapporti con loro”. Volevano assoggettare i rappresentanti di Dio alle loro perversioni sessuali! Perciò, a causa di questa immoralità, Dio distrusse completamente quelle città. — Genesi 19:4, 5, 23-25.
Che si trattasse di un altro intervento divino è chiaramente indicato: “Riducendo le città di Sodoma e Gomorra in cenere [Dio] le condannò, ponendo per gli empi un modello di cose avvenire; e liberò il giusto Lot, che era grandemente afflitto dalla condotta dissoluta di persone che sfidavano la legge”. — II Pietro 2:6, 7; Giuda 7.
Calamità che non sono opera di Dio
Un attento esame delle catastrofi che alcuni attribuiscono a Dio rivela che, in effetti, molte sono provocate dall’uomo. Altre, naturalmente, sono causate da forze naturali come terremoti e uragani.
Anche se prediceva che molti disastri provocati dall’uomo e molte calamità naturali avrebbero fatto parte dei segni caratteristici di questi “ultimi giorni”, la Bibbia non dà istruzioni di nessuna sorta che garantiscano l’immunità da essi in questo tempo. (II Timoteo 3:1-5; Matteo 24:3-12) Perché no? Perché tali cose non sono opera di Dio. La Parola di Dio, comunque, spiega perché sia buoni che cattivi soffrono a causa d’essi.
Quando la prima coppia umana disubbidì alle esplicite istruzioni di Dio, l’esito fu disastroso. Dio aveva avvertito: ‘Positivamente morrete’. (Genesi 2:17) L’apostolo Paolo mostra di che vasta portata furono gli effetti delle loro azioni dicendo: “Per mezzo di un solo uomo . . . la morte si estese a tutti gli uomini”. — Romani 5:12.
Ma c’era dell’altro. Disubbidendo la prima coppia respinse la guida e le cure di Dio. Non volevano più che Dio governasse su di loro e sulla loro dimora, il pianeta Terra. Privandosi della sorveglianza di Dio, persero anche la sua protezione dalle calamità.
Cosa significa tutto questo per noi? Significa che “il tempo e l’avvenimento imprevisto” capitano a tutti noi. Significa che non possiamo sapere cosa accadrà che potrebbe renderci vittime dell’imprevisto. Come i pesci presi nella rete o gli uccelli presi in trappola, “così sono accalappiati gli stessi figli degli uomini”, come, ad esempio, “quando [la morte] cade su di loro all’improvviso”. — Ecclesiaste 9:11, 12.
Perciò, anche se alcuni considerano le catastrofi naturali, o altre calamità, opera di Dio, in effetti non sono assolutamente opera di Dio.
Imminente un altro intervento divino
Descrivendo il culmine degli ultimi giorni del presente sistema in cui viviamo dal 1914, Gesù avvertì: “Vi sarà grande tribolazione come non v’è stata dal principio del mondo . . . , no, né vi sarà più”. (Matteo 24:21) Quell’avvenimento porrà fine al presente ingiusto sistema di cose. Il suo culmine sarà la “guerra del gran giorno dell’Iddio Onnipotente”, Armaghedon. Sarà davvero una calamità per tutti quelli che continueranno a far “parte del mondo”. — Rivelazione 16:14, 16; Giovanni 17:14; II Pietro 3:3-13.
Che tipo di giudizio sarà questo? Sarà selettivo, in quanto toglierà di mezzo solo “quelli che [scelgono di non conoscere] Dio e . . . che non ubbidiscono alla buona notizia intorno al nostro Signore Gesù”. (II Tessalonicesi 1:8-10) Non significherà però il disastro per coloro che ascoltano l’avvertimento e le istruzioni di Dio, come fecero Noè e la sua famiglia. Sarà senz’altro opera di Dio, dato che proteggerà i suoi servitori. Sarà qualcosa di diverso da altri disastri in cui periscono sia buoni che cattivi. — Vedi Isaia 28:21.
Come possiamo essere sicuri che la prossima “grande tribolazione” sarà opera di Dio? Possiamo esserne sicuri perché soddisfa queste condizioni:
(1) È in armonia con il dichiarato proposito di Dio: Egli intende porre fine al presente sistema di cose empio. — Geremia 25:31-33; Sofonia 3:8; Rivelazione 16:14, 16; 19:11-21.
(2) Avvertimento anticipato: Da quasi sette decenni i testimoni di Geova fanno risuonare un chiaro avvertimento circa la fine di questo sistema e predicano la buona notizia del veniente Regno di Dio. La loro opera si è estesa a tal punto che ora ci sono oltre tre milioni di Testimoni in tutta la terra. (Matteo 24:14; Atti 20:20) Siete esortati a interrogarli in merito al messaggio che portano la prossima volta che vengono a casa vostra. Non siate come quelli dei giorni di Noè che, come disse Gesù, “non si avvidero di niente” e perirono nel Diluvio. — Matteo 24:37-39.
(3) Istruzioni per sopravvivere: La Bibbia esorta: “Temi il vero Dio e osserva i suoi comandamenti”. (Ecclesiaste 12:13) Per sopravvivere bisogna conoscere le istruzioni di Dio e poi seguirle. Gesù disse chiaramente: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. (Giovanni 17:3) I testimoni di Geova saranno felici di mostrarvi quali sono le istruzioni di Dio.
La Parola di Dio promette inoltre: “Spera in Geova e osserva la sua via . . . Quando i malvagi saranno stroncati, tu lo vedrai”. (Salmo 37:34) Potete mostrare che questa è la vostra speranza ascoltando ora le istruzioni di Geova e seguendole. Darete così prova dinanzi a Dio e agli uomini che vi sforzate di fare la Sua volontà e vi metterete in condizione di sopravvivere. “Il mondo passa . . . , ma chi fa la volontà di Dio rimane per sempre”. — I Giovanni 2:15-17; Matteo 28:19, 20.
Le prospettive future sono davvero incoraggianti per coloro che acquistano conoscenza del prossimo intervento di Dio e che fanno i passi necessari per sopravvivere, poiché saranno introdotti in una nuova èra sotto il dominio del Regno di Dio. (Matteo 6:9, 10) Ma in quel nuovo sistema quali provvedimenti verranno presi per proteggere l’uomo dalle calamità naturali o dai disastri di cui lui stesso è la causa?
Prevenzione dei disastri ad opera di Dio
Quando il Regno di Dio avrà assunto il pieno controllo, che tempo di pace e restaurazione seguirà! I vantaggi del sottomettersi al dominio del Re celeste che Dio ha insediato, Cristo Gesù, sono meravigliosi.
Pensate a ciò che fece Gesù quando era sulla terra che dimostrò ciò che farà esercitando il dominio del Regno: Guarì i malati, sanò gli storpi, aprì gli occhi ai ciechi, sturò le orecchie dei sordi, fece parlare i muti e destò perfino i morti! — Matteo 15:30, 31; Luca 7:11-17.
Per tale motivo la Bibbia ci assicura che sotto il dominio del Regno Dio “asciugherà ogni lagrima dai loro occhi, e la morte non sarà più, né vi sarà più cordoglio né grido né pena. Le cose precedenti sono passate”. — Rivelazione 21:4.
Quello che Gesù fece sulla terra illustra l’aiuto che darà ai suoi sudditi nel futuro nuovo sistema. Che dire della protezione dalle calamità naturali? Rammentate che in un’occasione Gesù impedì un disastro calmando una tempesta. I suoi discepoli furono pieni di timore e dicevano gli uni agli altri: “Chi è realmente costui, perché gli ubbidiscano perfino il vento e il mare?” (Marco 4:37-41) Avendo pertanto gli elementi sotto il suo completo controllo, il potente Re celeste del nuovo sistema farà in modo che le calamità naturali non danneggino mai più l’uomo.
Il Regno di Dio porrà senz’altro rimedio a qualsiasi danno sia stato fatto al nostro pianeta da calamità naturali o da disastri causati dall’uomo. La Bibbia promette: “Si rallegrino il deserto e la terra arida, esulti e fiorisca la steppa. Come fiore di narciso fiorisca; sì, canti con gioia e con giubilo. . . . La terra bruciata diventerà una palude, il suolo riarso si muterà in sorgenti d’acqua”. — Isaia 35:1-7, CEI.
Nel nuovo sistema un programma educativo uniforme consentirà di addestrare e insegnare a tutti a lavorare bene e ad interessarsi del proprio simile nonché della terra. “Gli abitanti del paese produttivo per certo imparano la giustizia”. (Isaia 26:9) Essendo impartita questa istruzione divina in tutta la terra ed essendo l’umanità elevata alla perfezione sia di mente che di corpo, i difetti attribuibili all’imperfezione spariranno. L’egoismo non indurrà più a eludere le misure di sicurezza sul lavoro, ciò che può provocare incidenti.
Oggi le calamità naturali e quelle causate dall’uomo ci toccano tutti. Ma la calamità di cui dobbiamo tutti preoccuparci maggiormente, la “grande tribolazione”, è l’intervento con cui Dio porrà fine a questo malvagio sistema di cose. Con questo intervento divino sarà aperta la via a una nuova èra di giustizia per quelli che non si lasciano sfuggire la verità in questo tempo. Nel loro caso sarà sicuramente dimostrato che “il vero Dio è per noi un Dio di atti di salvezza”. (Salmo 68:20) Pertanto coloro che mostrano ora santa sapienza entreranno in un nuovo sistema dove ‘risiederanno in sicurtà e saranno indisturbati dal terrore della calamità’. — Proverbi 1:33.
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Fattori che contraddistinguono un intervento divino:
(1) È sempre in armonia con il proposito di Dio.
(2) Dio dà avvertimento anticipato prima di agire.
(3) Dio dice chiaramente cosa si deve fare per sopravvivere.
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La distruzione di Sodoma e Gomorra fu un altro intervento divino
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Gesù dimostrò di poter controllare le forze naturali calmando una pericolosa tempesta