L’Assunzione: Un dogma rivelato da Dio?
L’ASSUNZIONE, la dottrina secondo cui Maria, la madre di Gesù, è ascesa al cielo col corpo, è cara a milioni di cattolici. Lo storico George William Douglas dice: “L’Assunzione al cielo della Vergine Maria è [da tempo] celebrata come sua festa principale e una delle maggiori solennità dell’anno liturgico”.1
I teologi cattolici ammettono però che la Bibbia non dice che Maria sia stata assunta in cielo in questo modo. In realtà pochi cattolici sanno che questa dottrina tanto cara è stata oggetto per secoli di controversie e accesi dibattiti. Come è arrivata quindi la Chiesa ad accettare l’Assunzione di Maria come dogma?a C’è qualche motivo per pensare che sia stata una rivelazione divina? La risposta a queste domande non ha valore puramente accademico. Ha profonde implicazioni per tutti coloro che amano la verità.
Evoluzione di un dogma
Potreste rimanere sorpresi apprendendo che nei primi secoli dopo la morte di Gesù l’idea dell’assunzione di Maria al cielo era completamente estranea alla mentalità dei cristiani. Sull’Osservatore Romano del 15 agosto 1991 il teologo Jean Galot ha scritto: “All’origine, nessun ricordo della morte di Maria era stato legato alla comunità cristiana”.
Comunque, dopo che la Trinità fu accettata come dottrina ufficiale della Chiesa, a Maria fu attribuito un ruolo sempre più rilevante, venendole via via conferiti appellativi encomiastici come “madre di Dio”, “concepita senza peccato”, “mediatrice” o “regina del cielo”. A un certo punto, sostiene Jean Galot, “il silenzio della tradizione primitiva sulla morte di Maria non poteva soddisfare pienamente i cristiani che riconoscevano la perfezione di Maria e desideravano venerarla. Nacquero così delle descrizioni dell’Assunzione dovute all’immaginazione popolare”.
Verso il IV secolo cominciarono a circolare i cosiddetti apocrifi assunzionisti, testi che narrano con i particolari più fantasiosi la presunta ascensione al cielo di Maria. Si prenda, ad esempio, la Dormizione della Santa Madre di Dio, testo attribuito addirittura all’apostolo Giovanni, ma composto probabilmente quasi 400 anni dopo la sua morte. Secondo questo testo apocrifo, gli apostoli di Cristo furono miracolosamente radunati presso Maria, dove la videro guarire ciechi, sordi e storpi. Infine, prosegue il racconto, gli apostoli udirono il Signore dire a Maria: “Da questo momento il tuo corpo prezioso sarà trasferito in Paradiso, e la tua santa anima sarà nei cieli tra i tesori di mio Padre in uno straordinario splendore, dove è la pace e la felicità dei santi angeli, e anche di piú”.2
Come accolsero i credenti questi scritti? Il mariologo René Laurentin spiega: “Le reazioni furono molto diverse. I più creduli si lasciano prendere, senza altre riflessioni, dallo scintillìo della bella storia. Altri trattano con disprezzo questi racconti mutevoli, talvolta sino alla contraddizione, e privi di autorità”.3 La teoria dell’Assunzione stentava dunque a farsi accettare ufficialmente. Ad aumentare la confusione c’era il fatto che in alcuni luoghi venivano venerate reliquie di quelle che si credevano essere parti corporee di Maria, il che contrastava con la credenza che il suo corpo carnale fosse stato assunto in cielo.
Nel XIII secolo Tommaso d’Aquino, come molti altri teologi, riteneva non fosse possibile definire l’Assunzione come dogma in quanto “la Scrittura non lo insegna”. Eppure la credenza acquistava popolarità e si moltiplicavano le raffigurazioni dell’“assunzione” di Maria ad opera di celebri pittori quali Raffaello, il Correggio, Tiziano, i Carracci e Rubens.
La questione rimase irrisolta fino a tempi piuttosto recenti. Secondo il gesuita Giuseppe Filograssi, ancora nella prima metà del nostro secolo studiosi cattolici continuavano a pubblicare “studi e discussioni non sempre . . . favorevoli” alla teoria dell’Assunzione. Sull’argomento persino papi come Leone XIII, Pio X e Benedetto XV “si dimostrarono piuttosto riservati”.4 Ma il 1º novembre 1950 la Chiesa prese infine una posizione precisa. Papa Pio XII annunciò: “Definiamo esser domma da Dio rivelato che: l’Immacolata Madre di Dio sempre Vergine Maria terminato il corso della vita terrena, fu assunta alla gloria celeste in anima e corpo”.5
Credere che Maria fosse stata assunta in cielo col corpo non era più facoltativo per i cattolici: ora era un dogma della Chiesa. Pio XII dichiarò che “se alcuno . . . osasse negare o porre in dubbio volontariamente ciò che da Noi è stato definito, sappia che è venuto meno alla fede divina e cattolica”.6
Cosa dicono in effetti le Scritture
Ma su quale base la Chiesa assunse una posizione così ardita? Pio XII affermò che il dogma dell’Assunzione aveva “come ultimo fondamento la S. Scrittura”.7 Fra i passi spesso citati a sostegno dell’assunzione di Maria c’è Luca 1:28, 42. Questi versetti dicono di Maria: “Ti saluto, o piena di grazia, il Signore è con te. . . . Benedetta tu fra le donne, e benedetto il frutto del tuo grembo!” (CEI) Secondo il ragionamento degli assunzionisti, Maria, in quanto “piena di grazia”, non deve aver soggiaciuto alla morte. Ed essendo “benedetta” come ‘il frutto del suo grembo’, deve avere privilegi pari a quelli di Gesù, compreso quello dell’ascensione al cielo. Vi sembra un modo di ragionare corretto?
Innanzi tutto alcuni lessicografi sostengono che l’espressione “piena di grazia” sia una traduzione imprecisa e che l’espressione originale greca usata da Luca debba tradursi più correttamente “oggetto del favore di Dio”. Per questo l’edizione inglese della Bibbia di Gerusalemme (cattolica) rende Luca 1:28: “Rallegrati, o altamente favorita!” (Confronta in bibliografia la traduzione di Rinaldo Fabris).8 Non c’è alcun motivo di ritenere che Maria sia stata assunta in cielo col corpo solo perché era “altamente favorita” da Dio. Anche di Stefano, primo martire cristiano, le Bibbie cattoliche dicono che era “pieno di grazia”, o altamente favorito, senza che per questo gli venga ascritta una risurrezione col corpo. — Atti 6:8, CEI.
Nondimeno, Maria non fu benedetta o favorita? Sì, ma è interessante notare che anche Iael, una donna che visse al tempo dei giudici di Israele, fu considerata “benedetta fra le donne”. (Giudici 5:24, CEI) Certo nessuno ne dedurrebbe che anche Iael fu assunta in cielo col corpo. Inoltre, l’intero concetto dell’Assunzione si basa sulla premessa che Gesù sia asceso al cielo col corpo. La Bibbia invece dice che Gesù fu “reso vivo nello spirito”. (1 Pietro 3:18, CEI; confronta 1 Corinti 15:45). Per di più l’apostolo Paolo spiega che “la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio”. — 1 Corinti 15:42-50, CEI.
È vero che la Bibbia parla di una risurrezione celeste per i fedeli cristiani unti con lo spirito. Tuttavia 1 Tessalonicesi 4:13-17 rende chiaro che questa risurrezione non avrebbe avuto inizio fino alla “presenza del Signore”, negli ultimi giorni di quest’epoca di malvagità. Fino ad allora Maria sarebbe rimasta addormentata nella morte, insieme a migliaia di altri cristiani fedeli. — 1 Corinti 15:51, 52.
Maria, una donna di fede
Siate certi che nell’esporre quanto sopra non abbiamo affatto inteso mancare di rispetto a Maria. Maria è stata senza dubbio una donna esemplare, la cui fede merita di essere imitata. Fu pronta ad accettare il privilegio e la responsabilità di diventare madre di Gesù, con tutte le prove e i sacrifici che la sua scelta avrebbe comportato. (Luca 1:38; 2:34, 35) Insieme a Giuseppe, allevò Gesù nella sapienza divina. (Luca 2:51, 52) Rimase accanto a Gesù durante la sua agonia sul palo. (Giovanni 19:25-27) E, come fedele discepola, rimase ubbidientemente a Gerusalemme, dove fu presente al versamento dello spirito di Dio alla Pentecoste. — Atti 1:13, 14; 2:1-4.
Una visione distorta del ruolo di Maria non rende onore né al Creatore né a Maria stessa. Il dogma dell’Assunzione serve a rafforzare l’infondata opinione che Maria possa intercedere presso Dio. Ma Gesù Cristo sostenne mai un insegnamento del genere? Al contrario, disse: “Io sono la via e la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se voi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò”. (Giovanni 14:6, 14; confronta Atti 4:12). Sì, solo Gesù Cristo, non Maria, intercede presso il Creatore. Ed è per mezzo di Gesù, non di Maria, che dovremmo accostarci al nostro Datore di vita per “essere aiutati al momento opportuno”. — Ebrei 4:16, CEI.
Accettare la verità su Maria può essere difficile per alcuni. Come minimo può voler dire abbandonare convinzioni radicate e nozioni care. Comunque la verità, benché a volte possa far male, da ultimo ‘rende liberi’. (Giovanni 8:32) Gesù disse che il Padre cercava persone che lo adorassero “in spirito e verità”. (Giovanni 4:24, CEI) Queste parole costituiscono una sfida per i cattolici sinceri.
[Nota in calce]
a Nel cattolicesimo un dogma, a differenza di una semplice credenza, è una verità formulata in maniera solenne o da un concilio ecumenico oppure dal “magistero infallibile” del papa. Fra le dottrine definite in questo modo dalla Chiesa Cattolica, l’ultima in ordine di tempo è proprio il dogma dell’“Assunzione” di Maria.
[Riquadro a pagina 27]
MARIA MORÌ VERAMENTE?
Maria morì realmente prima della sua presunta assunzione al cielo? I teologi cattolici si trovano di fronte a un dilemma teologico. Il Nuovo dizionario di teologia afferma che “sarebbe difficile attribuire a Maria il privilegio dell’immunità dalla morte, che nemmeno Cristo ha posseduto”.9 D’altro canto, affermare che Maria morì veramente crea un’altra questione spinosa. La teologa Kari Børresen osserva che “la morte è la pena propria di quel peccato di origine che, secondo [il dogma dell’“Immacolata Concezione”], Maria non ha contratto”.10 Perché mai sarebbe quindi dovuta morire? Non sorprende che nel definire il dogma dell’Assunzione papa Pio XII abbia attentamente evitato l’intera questione della morte di Maria.
Tutta questa confusione, però, è estranea all’insegnamento biblico. La Bibbia non insegna mai, nemmeno velatamente, l’“immacolata concezione” di Maria. Al contrario, indica che Maria era un essere umano imperfetto bisognoso di redenzione. Per questo, dopo la nascita di Gesù, Maria andò al tempio e fece a Dio un’offerta per il peccato. (Levitico 12:1-8; Luca 2:22-24) Alla fine Maria morì come tutti gli altri esseri umani imperfetti. — Romani 3:23; 6:23.
Questa semplice verità è in netto contrasto con gli interrogativi senza risposta suscitati dal dogma dell’Assunzione.
Riferimenti bibliografici
1. The American Book of Days, riveduto da H. Douglas Compton, New York, 1937, pp. 440-1.
2. I Vangeli apocrifi, a cura di M. Craveri, Einaudi, Torino, 1990, pp. 449-63.
3. La Vergine Maria — Mariologia post-conciliare, Edizioni Paoline, Roma, 1970, p. 109.
4. La definibilità dell’Assunzione di Maria — Studio teologico, Edizioni “La Civiltà Cattolica”, Roma, 1949, p. 45.
5. Munificentissimus Deus — Bolla dommatica sull’Assunzione di Maria SS. al cielo, Edizioni Paoline, Roma, 1950, pp. 19-20.
6. Ibid, p. 20.
7. Ibid, p. 17.
8. “Rallegrati Maria, scelta dal favore di Dio”, I Vangeli, Cittadella Editrice, Assisi, 1985.
9. A cura di G. Barbaglio e S. Dianich, Edizioni Paoline, Roma, 1982, p. 847.
10. “Maria nella teologia cattolica”, in Concilium, anno XIX, fascicolo 8, Brescia, 1983, p. 115.
[Immagine a pagina 26]
L’“Assunta” del Tiziano (ca. 1488-1576)
[Fonte]
Giraudon/Art Resource, N.Y.
[Immagine a pagina 28]
Portando al tempio un’offerta per il peccato dopo la nascita di Gesù, Maria si dichiarò un essere umano peccatore bisognoso di redenzione