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Milioni di morti torneranno in vitaLa Torre di Guardia 1990 | 1° maggio
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L’effetto che ebbe su Gesù la morte di Lazzaro rivela un aspetto particolarmente tenero del Figlio di Dio. Le forti emozioni che provò in tale circostanza indicano chiaramente il suo intenso desiderio di risuscitare i morti. Leggiamo: “Maria, quando fu arrivata dov’era Gesù, scortolo, cadde ai suoi piedi, dicendogli: ‘Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto’. Gesù, perciò, vedendola piangere e vedendo piangere i giudei venuti con lei, gemé nello spirito e si turbò; e disse: ‘Dove l’avete posto?’ Gli dissero: ‘Signore, vieni e vedi’. Gesù cedette alle lacrime. Perciò i giudei dicevano: ‘Vedi, che affetto aveva per lui!’” — Giovanni 11:32-36.
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Milioni di morti torneranno in vitaLa Torre di Guardia 1990 | 1° maggio
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L’espressione tradotta “si turbò” deriva da un termine greco (taràsso) che indica turbamento, agitazione. Secondo il New Thayer’s Greek-English Lexicon of the New Testament, esso significa “turbare, . . . procurare grande dolore o afflizione”. L’espressione “cedette alle lacrime” deriva da un verbo greco (dakrỳo) che significa “versare lacrime, piangere in silenzio”. Questo è in contrasto con il pianto di Maria e dei giudei che erano con lei, menzionato in Giovanni 11:33. Lì la parola greca (da klàio) significa piangere in modo udibile o ad alta voce.d
Gesù, quindi, fu profondamente commosso dalla morte del suo caro amico Lazzaro e dal veder piangere la sorella di lui. Il suo cuore fu toccato al punto che i suoi occhi si riempirono di lacrime. La cosa più notevole è che Gesù in precedenza aveva già riportato in vita altre due persone, e ora aveva tutta l’intenzione di fare altrettanto con Lazzaro. (Giovanni 11:11, 23, 25) Nondimeno, “cedette alle lacrime”. Riportare in vita gli esseri umani, quindi, per Gesù non è una semplice routine. I teneri e profondi sentimenti che manifestò in questa circostanza indicano chiaramente che egli desidera vivamente annullare i danni provocati dalla morte.
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