Conoscete Geova attraverso la sua Parola
“Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”. — GIOVANNI 17:3.
1, 2. (a) Qual è il significato dei termini “conoscere” e “conoscenza” come sono usati nelle Scritture? (b) Quali esempi illustrano questo significato?
CONOSCERE qualcuno nel senso di sapere semplicemente chi è o avere una conoscenza superficiale di qualcosa non corrisponde al senso con cui i termini “conoscere” e “conoscenza” sono usati nelle Scritture. Nella Bibbia essi implicano il ‘conoscere per esperienza’, una conoscenza che esprime un “rapporto di fiducia personale”. (Dizionario dei concetti biblici del Nuovo Testamento, EDB, 1986, pagine 348ss) Questo include conoscere Geova attraverso la considerazione di alcuni suoi atti specifici, come i molti casi descritti nel libro di Ezechiele in cui Dio, nell’eseguire i suoi giudizi contro i trasgressori, proclamò: ‘E dovrete conoscere che io sono Geova’. — Ezechiele 38:23.
2 I vari modi in cui possono essere usati i termini “conoscere” e “conoscenza” si possono illustrare con alcuni esempi. A molti che avrebbero asserito di aver agito in suo nome, Gesù avrebbe detto: “Non vi ho mai conosciuti”, intendendo dire che non aveva mai avuto nulla a che fare con loro. (Matteo 7:23) In 2 Corinti 5:21 è detto che Cristo “non conobbe peccato”. Questo non significa che egli non sapesse cosa fosse il peccato, bensì che personalmente non era mai caduto in esso. Similmente le parole di Gesù: “Questo significa vita eterna, che acquistino conoscenza di te, il solo vero Dio, e di colui che tu hai mandato, Gesù Cristo”, implicavano più che semplicemente conoscere qualche cosa riguardo a Dio e a Cristo. — Confronta Matteo 7:21.
3. Qual è una prerogativa del vero Dio e come la manifesta Geova?
3 Molti attributi di Geova si possono conoscere attraverso la sua Parola, la Bibbia. Uno di questi è la Sua capacità di fare profezie accurate. Questa facoltà è una prerogativa del vero Dio: “Esponete e annunciateci le cose che avverranno. Dichiarateci in effetti le prime cose — ciò che erano — affinché vi applichiamo il cuore e ne conosciamo il futuro. O fateci udire anche le cose che verranno. Annunciateci le cose che dovranno venire poi, affinché conosciamo che siete dèi”. (Isaia 41:22, 23) Nella sua Parola Geova dichiara le prime cose riguardo alla creazione della terra e alla vita su di essa. Molto prima che accadessero, egli annunciò delle cose che effettivamente si verificarono. E tuttora egli ‘ci fa udire anche le cose che verranno’, specialmente quelle che devono accadere in questi “ultimi giorni”. — 2 Timoteo 3:1-5, 13; Genesi 1:1-30; Isaia 53:1-12; Daniele 8:3-12, 20-25; Matteo 24:3-21; Rivelazione (Apocalisse) 6:1-8; 11:18.
4. Come ha usato Geova la sua potenza e come la userà ancora?
4 Un altro attributo di Geova è la potenza. È evidente nei cieli, dove le stelle agiscono come grandi fornaci che irradiano luce e calore. Quando uomini o angeli ribelli sfidano la sua sovranità, Geova usa la sua potenza come “una virile persona di guerra”, difendendo il suo buon nome e le sue giuste norme. In tali occasioni egli non esita a scatenare una potenza devastatrice, come al Diluvio dei giorni di Noè, alla distruzione di Sodoma e Gomorra e alla liberazione di Israele al Mar Rosso. (Esodo 15:3-7; Genesi 7:11, 12, 24; 19:24, 25) Fra breve Dio userà la sua potenza per ‘stritolare Satana sotto i vostri piedi’. — Romani 16:20.
5. Oltre alla potenza, quale altra qualità possiede Geova?
5 Nonostante tutta la sua illimitata potenza, però, Dio è umile. Salmo 18:35, 36 dice: “La tua propria umiltà mi farà grande. Farai un posto abbastanza largo per i miei passi sotto di me”. È grazie alla sua umiltà che Dio “accondiscende a guardare sul cielo e sulla terra, facendo levare il misero dalla medesima polvere; esalta il povero dalla stessa fossa della cenere”. — Salmo 113:6, 7.
6. Quale salvifica qualità ha Geova?
6 La misericordia con cui Geova tratta l’uomo è salvifica. Come fu misericordioso verso Manasse perdonandolo, benché avesse commesso terribili atrocità! Geova dichiara: “Quando io dico al malvagio: ‘Positivamente morirai’, ed egli realmente si ritrae dal suo peccato ed esegue diritto e giustizia, nessuno dei suoi peccati con i quali ha peccato sarà ricordato contro di lui. Ha praticato diritto e giustizia. Positivamente continuerà a vivere”. (Ezechiele 33:14, 16; 2 Cronache 33:1-6, 10-13) Gesù stava rispecchiando Geova quando esortò a perdonare 77 volte, anche 7 volte al giorno! — Salmo 103:8-14; Matteo 18:21, 22; Luca 17:4.
Un Dio che ha sentimenti
7. Qual è uno degli aspetti in cui Geova differisce dagli dèi greci, e quale grande privilegio abbiamo?
7 I filosofi greci, come gli epicurei, pur credendo negli dèi li consideravano troppo distanti dalla terra per interessarsi in qualche modo dell’uomo o far caso ai suoi sentimenti. Com’è diversa la relazione fra Geova e i suoi fedeli Testimoni! “Geova si compiace del suo popolo”. (Salmo 149:4) Prima del Diluvio i malvagi gli fecero provare rammarico e ‘addolorarono il suo cuore’. Israele, con la sua infedeltà, causò a Geova pena e dolore. I cristiani, se disubbidiscono, possono contristare lo spirito di Geova; se invece sono fedeli, possono rallegrarLo. Com’è sorprendente pensare che minuscoli uomini sulla terra possono addolorare o rallegrare il Creatore dell’universo! Visto tutto ciò che egli fa per noi, fargli piacere è un grande e meraviglioso privilegio! — Genesi 6:6; Salmo 78:40, 41; Proverbi 27:11; Isaia 63:10; Efesini 4:30.
8. Come usò Abraamo la sua libertà di parola nel rivolgersi a Geova?
8 La Parola di Dio mostra che l’amore di Geova ci permette di avere grande “libertà di parola”. (1 Giovanni 4:17) Notate cosa fece Abraamo quando Geova venne a distruggere Sodoma. Abraamo disse a Geova: “Realmente spazzerai via il giusto col malvagio? Supponiamo che ci siano cinquanta giusti in mezzo alla città. Li spazzerai dunque via e non perdonerai al luogo per amore dei cinquanta giusti che vi sono dentro? . . . È impensabile da parte tua. Non farà il Giudice di tutta la terra ciò che è giusto?” Che parole da rivolgere a Dio! Eppure Geova acconsentì a salvare Sodoma se vi fossero stati 50 giusti. Abraamo continuò e riuscì a far abbassare il numero da 50 a 20. A questo punto gli venne il dubbio di avere un po’ esagerato, e disse: “Ti prego, Geova non si accenda d’ira, ma mi si lasci parlare questa sola volta: Supponiamo che là se ne trovino dieci”. Ancora una volta Geova acconsentì e disse: “Non la ridurrò in rovina a motivo dei dieci”. — Genesi 18:23-33.
9. Perché Geova permise ad Abraamo di parlargli in quel modo, e cosa possiamo imparare da questo?
9 Perché Geova concesse ad Abraamo una simile libertà di parola, cioè di parlargli in questo modo? Innanzi tutto Geova era consapevole dell’angustia che Abraamo provava. Sapeva che a Sodoma abitava suo nipote Lot, e che Abraamo era preoccupato per la sua incolumità. Inoltre Abraamo era amico di Dio. (Giacomo 2:23) Quando qualcuno ci parla in modo sgarbato, cerchiamo di capire quali sentimenti si celano dietro le sue parole e gli concediamo delle attenuanti, specie se si tratta di un amico che in qualche modo è emotivamente sotto pressione? Non è confortante sapere che Geova mostrerà comprensione per l’uso che facciamo della nostra libertà di parola, come la mostrò nel caso di Abraamo?
10. Di che aiuto è la libertà di parola nella preghiera?
10 Specialmente quando ci rivolgiamo a lui come nostro “Uditore di preghiera”, quando siamo profondamente addolorati ed emotivamente sconvolti, desideriamo tanto avere questa libertà di parola per potergli aprire il nostro cuore. (Salmo 51:17; 65:2, 3) Anche quando non troviamo le parole giuste, “lo spirito stesso intercede per noi con gemiti inespressi”, e Geova ascolta. Egli conosce i nostri pensieri: “Hai considerato il mio pensiero da lontano. Poiché non c’è una parola sulla mia lingua, ma, ecco, o Geova, tu già la conosci tutta”. Nonostante ciò, dobbiamo ugualmente continuare a chiedere, a cercare e a bussare. — Romani 8:26; Salmo 139:2, 4; Matteo 7:7, 8.
11. Cosa dimostra che Geova si interessa veramente di noi?
11 Geova si interessa della vita che ha creato e provvede al suo sostentamento. “A te guardano gli occhi di tutti con speranza, e tu dai loro il loro cibo a suo tempo. Apri la tua mano e sazi il desiderio di ogni vivente”. (Salmo 145:15, 16) Siamo invitati a notare come egli sfama gli uccelli della campagna. Guardate i gigli del campo, come li riveste di bellezza. Gesù aggiunse che Dio farà altrettanto e anche di più per noi. Perciò perché dovremmo essere ansiosi? (Deuteronomio 32:10; Matteo 6:26-32; 10:29-31) In 1 Pietro 5:7 troviamo l’invito a ‘gettare su di lui tutta la nostra ansietà, perché egli ha cura di noi’.
“L’esatta rappresentazione del suo stesso essere”
12, 13. Oltre a vedere Geova attraverso la sua creazione e i suoi atti riportati nella Bibbia, in quale altro modo possiamo vederlo e udirlo?
12 Possiamo vedere Geova Dio attraverso la sua creazione; possiamo vederlo leggendo i suoi atti nella Bibbia; possiamo vederlo anche tramite le parole e le azioni di Gesù Cristo che furono messe per iscritto. Fu Gesù stesso a dirlo, in Giovanni 12:45: “Chi vede me vede anche colui che mi ha mandato”. E ancora, in Giovanni 14:9: “Chi ha visto me ha visto anche il Padre”. Colossesi 1:15 dice che Gesù “è l’immagine dell’invisibile Iddio”. Ebrei 1:3 dichiara: ‘Gesù è il riflesso della gloria di Dio e l’esatta rappresentazione del suo stesso essere’.
13 Geova mandò suo Figlio non solo per provvedere un riscatto ma anche perché lasciasse un esempio da imitare, sia in parole che in opere. Gesù dichiarava le parole di Dio. In Giovanni 12:50 disse: “Le cose che dico, come il Padre me le ha dette, così le dico”. Non agiva di propria iniziativa, ma faceva le cose che Dio gli diceva di fare. In Giovanni 5:30 disse: “Io non posso fare una sola cosa di mia propria iniziativa”. — Giovanni 6:38.
14. (a) Vedendo che cosa Gesù fu mosso a pietà? (b) Perché la maniera in cui Gesù parlava richiamava grandi folle?
14 Gesù vedeva lebbrosi, disabili, sordi, ciechi e indemoniati e persone che piangevano i loro morti. Mosso a pietà, guariva i malati e destava i morti. Quando vide le folle spiritualmente maltrattate e malridotte, cominciò a insegnare loro molte cose. Insegnava non solo con parole corrette, ma anche con parole avvincenti che venivano dal suo cuore e che raggiungevano direttamente il cuore degli ascoltatori, attirandoli a lui e spingendoli sia ad andare nel tempio di buon mattino per udirlo, che a seguirlo di continuo e ad ascoltarlo con piacere. Grandi folle accorrevano per sentirlo parlare e dichiaravano che ‘nessun altro uomo aveva mai parlato come lui’. Erano stupite del suo modo d’insegnare. (Giovanni 7:46; Matteo 7:28, 29; Marco 11:18; 12:37; Luca 4:22; 19:48; 21:38) E quando i suoi nemici cercavano di coglierlo in fallo con domande trabocchetto, egli capovolgeva la situazione e li metteva a tacere. — Matteo 22:41-46; Marco 12:34; Luca 20:40.
15. Qual era il tema centrale della predicazione di Gesù, e fino a che punto disse che altri l’avrebbero divulgato?
15 Proclamava che “il regno dei cieli si [era] avvicinato” ed esortava gli ascoltatori a ‘continuare a cercare prima il regno’. Inviò altri a predicare che “il regno dei cieli si [era] avvicinato”, a ‘fare discepoli di persone di tutte le nazioni’, a essergli testimoni “fino alla più distante parte della terra”. Oggi quasi quattro milioni e mezzo di testimoni di Geova seguono le sue orme, facendo queste stesse cose. — Matteo 4:17; 6:33; 10:7; 28:19; Atti 1:8.
16. A quale straziante prova fu sottoposto l’amore di Geova, ma cosa significò questo per il genere umano?
16 “Dio è amore”, ci viene detto in 1 Giovanni 4:8. Questo suo notevole attributo fu sottoposto alla prova più straziante che si possa immaginare quando egli mandò il suo unigenito Figlio a morire sulla terra. L’agonia di questo Figlio prediletto e le suppliche che egli rivolgeva al suo Padre celeste dovettero far soffrire molto Geova, anche se Gesù dimostrò la falsità della sfida di Satana secondo cui sulla terra non potevano esserci persone disposte a rimanere integre e fedeli a Geova nelle più severe prove. Dovremmo anche apprezzare la grandezza del sacrificio di Gesù, perché Dio lo mandò qui a morire per noi. (Giovanni 3:16) Non fu una morte facile, rapida. Per capire quanto dovette costare sia a Dio che a Gesù e così afferrare la grandezza del loro sacrificio per noi, esaminiamo la descrizione che la Bibbia fa di ciò che avvenne.
17-19. Come descrisse Gesù la prova che lo attendeva?
17 Almeno quattro volte Gesù disse agli apostoli cosa lo attendeva. Solo pochi giorni prima che accadesse, aveva detto: “Ecco che saliamo a Gerusalemme, e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi sacerdoti e agli scribi, e lo condanneranno a morte e lo consegneranno a uomini delle nazioni, e lo scherniranno e gli sputeranno addosso e lo flagelleranno e lo uccideranno”. — Marco 10:33, 34.
18 Consapevole degli orrori della flagellazione romana, Gesù non poteva essere indifferente a ciò che lo attendeva. Alle strisce di cuoio della sferza usata per la fustigazione erano legate palline di ferro e frammenti di osso di pecora; così, mentre la flagellazione continuava, la schiena e le gambe si riducevano a brandelli di carne sanguinolenta. Mesi prima, indicando la tensione emotiva che l’idea della prova cui doveva essere sottoposto gli procurava, Gesù aveva detto: “In realtà, ho un battesimo col quale devo essere battezzato, e come sono afflitto finché non sia finito!” — Luca 12:50.
19 Con l’avvicinarsi dell’evento la tensione crebbe. Ne parlò col suo Padre celeste, dicendo: “Ora la mia anima è turbata, e che dirò? Padre, salvami da quest’ora. Tuttavia, per questo sono giunto a quest’ora”. (Giovanni 12:27) Come dev’essersi sentito Geova udendo il suo Figlio unigenito supplicarlo così! Nel Getsemani, poche ore prima della sua morte, Gesù cominciò a essere gravemente turbato e disse a Pietro, Giacomo e Giovanni: “L’anima mia è profondamente addolorata, fino alla morte”. Alcuni minuti dopo fece la sua ultima preghiera a Geova a questo riguardo, dicendo: “‘Padre, se lo desideri, rimuovi da me questo calice. Tuttavia si compia non la mia volontà, ma la tua’. Ma, entrato in agonia, continuò a pregare più intensamente; e il suo sudore divenne come gocce di sangue che cadevano al suolo”. (Matteo 26:38; Luca 22:42, 44) Può essersi trattato di quella che i medici chiamano ematidròsi, o sudorazione ematica. Benché raro, è un fenomeno che può verificarsi in caso di emozioni estremamente forti.
20. Cosa aiutò Gesù a superare la prova?
20 Riferendosi alla scena del Getsemani, Ebrei 5:7 dice: “Nei giorni della sua carne Cristo offrì supplicazioni e anche richieste a Colui che poteva salvarlo dalla morte, con forti grida e lacrime, e fu favorevolmente udito per il suo santo timore”. Dato che “Colui che poteva salvarlo dalla morte” non lo salvò da essa, in che senso la sua preghiera fu favorevolmente udita? Luca 22:43 risponde: “Gli apparve un angelo dal cielo e lo rafforzò”. La preghiera fu esaudita in quanto l’angelo mandato da Dio rafforzò in effetti Gesù permettendogli di superare la prova.
21. (a) Cosa mostra che Gesù uscì trionfante dalla prova? (b) Quando le nostre prove si intensificheranno, cosa vorremmo poter dire?
21 Ciò è evidente dal risultato. Quando il suo conflitto interiore si placò, Gesù si alzò, tornò da Pietro, Giacomo e Giovanni e disse: “Alzatevi, andiamo”. (Marco 14:42) In effetti stava dicendo: ‘Lasciate che vada per essere tradito con un bacio, arrestato da una turba, processato illegalmente, condannato ingiustamente. Lasciate che vada per essere schernito, coperto di sputi, flagellato e inchiodato a un palo di tortura’. Per sei ore rimase appeso al palo, fra sofferenze atroci, perseverando sino alla fine. Qualche istante prima di morire gridò trionfante: “È compiuto!” (Giovanni 19:30) Era rimasto saldo e aveva sostenuto con integrità la sovranità di Geova. Aveva compiuto tutto ciò per cui Geova lo aveva mandato sulla terra. Quando moriremo o quando arriverà Armaghedon, potremo anche noi dire dell’incarico affidatoci da Geova: “È compiuto”?
22. Fino a che punto si estenderà la conoscenza di Geova?
22 In ogni caso, possiamo star certi che molto presto, al tempo da Geova stabilito, tutta “la terra sarà certamente piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. — Isaia 11:9.
Ricordate?
◻ Cosa si intende per conoscere e avere conoscenza?
◻ In che modo la Parola di Dio ci fa comprendere che Geova è misericordioso e perdona?
◻ Quale libertà di parola usò Abraamo nel parlare con Geova?
◻ Perché in Gesù possiamo vedere le qualità di Geova?