Domande dai lettori
Chi erano le guardie ebree del tempio, e quali erano i loro compiti?
Uno dei molti incarichi dei leviti che non erano sacerdoti era formare quello che si potrebbe paragonare a un corpo di polizia. Questo corpo era comandato dal capitano del tempio. Lo scrittore ebreo Filone di Alessandria descrive i compiti di quelle guardie: “Alcuni di questi [leviti] stanno alle porte come portinai proprio sulla soglia; altri stanno dentro [l’area del tempio] davanti al santuario per impedire che vi metta piede chi non è autorizzato, che lo faccia intenzionalmente o meno; altri ancora fanno la ronda tutto intorno, avvicendandosi giorno e notte in turni di guardia prestabiliti”.
Queste guardie erano a disposizione del Sinedrio. Costituivano l’unico corpo armato che i romani permettevano agli ebrei di avere.
Lo studioso Joachim Jeremias scrisse: “Le parole piene di rimprovero di Gesù che al momento della sua cattura ricorda come tutti i giorni sia stato ad insegnare nel [...] Tempio senza che nessuno lo abbia arrestato (Mc 14,49) si comprendono soltanto se il suo fermo fu operato dalla polizia levitica del Tempio”.a Inoltre Jeremias riteneva che quelli che erano stati mandati ad arrestare Gesù in una precedente occasione fossero anch’essi guardie del tempio (Giov. 7:32, 45, 46). In seguito delle guardie, insieme al capitano del tempio, ricevettero l’ordine di portare i discepoli di Gesù davanti al Sinedrio; e probabilmente delle guardie furono anche tra quelli che trascinarono l’apostolo Paolo fuori dal tempio (Atti 4:1-3; 5:17-27; 21:27-30).
a Gerusalemme al tempo di Gesù. Ricerche di storia economica e sociale per il periodo neotestamentario, trad. di A. M. Cantoni e G. Cestari, Ed. Dehoniane, Roma, 1989, p. 327.