SERGIO PAOLO
Proconsole di Cipro all’epoca in cui Paolo, verso il 47 E.V., si recò sull’isola durante il primo viaggio missionario. Luca correttamente lo chiama proconsole, perché l’amministrazione di Cipro in quel tempo dipendeva dal Senato romano e non dall’imperatore. (At 13:7, 12) Cipro era stata una provincia imperiale, ma nel 22 a.E.V. Augusto la sottopose all’autorità del Senato. — Vedi PROCONSOLE.
A Soli, sulla costa N dell’isola di Cipro, è stata rinvenuta un’iscrizione che include le parole “durante il proconsolato di Paolo”. Il nome Lucio Sergio Paolo compare nel mondo romano a proposito di uno dei curatores del Tevere sotto Claudio. Comunque l’identificazione di questi personaggi col Sergio Paolo menzionato nella Bibbia è incerta. — E. Gabba, Iscrizioni greche e latine per lo studio della Bibbia, pp. 71-73.
Sergio Paolo risiedeva a Pafo, sulla costa O dell’isola. Era un “uomo intelligente” e, poiché desiderava ardentemente udire la parola di Dio, convocò Barnaba e Paolo. Mentre parlavano con lui, Elima (Bar-Gesù), uno stregone ebreo, “si opponeva loro, cercando di allontanare il proconsole dalla fede”. Ma Paolo, pieno di spirito santo, disse a quello stregone che si opponeva alla buona notizia che sarebbe stato colpito da temporanea cecità. E lo fu. Testimone di questa potente opera dello spirito di Dio, il proconsole diventò credente, “essendo stupito dell’insegnamento di Geova”. — At 13:6-12.