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Epafra, “un fedele ministro del Cristo”La Torre di Guardia 1997 | 15 maggio
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Epafra, “un fedele ministro del Cristo”
CHI fondò le congregazioni cristiane di Corinto, Efeso e Filippi? Forse non avreste nessuna esitazione a dire: ‘Paolo, l’“apostolo delle nazioni”’. (Romani 11:13) E avreste ragione.
Ma chi stabilì le congregazioni a Colosse, Ierapoli e Laodicea? Anche se non possiamo esserne certi, potrebbe essere stato un uomo di nome Epafra. Magari vorreste saperne di più su questo evangelizzatore, dato che viene definito “un fedele ministro del Cristo”. — Colossesi 1:7.
Evangelizzatore della valle del Lico
Il nome Epafra è un’abbreviazione di Epafrodito. Ma Epafra non va confuso con l’Epafrodito di Filippi. Epafra era di Colosse, uno dei tre centri della valle del fiume Lico, in Asia Minore, in cui c’erano congregazioni cristiane. Colosse distava appena 18 chilometri da Laodicea e 19 da Ierapoli, nell’antica regione della Frigia.
La Bibbia non dice esplicitamente come la buona notizia del Regno di Dio arrivò in Frigia. Comunque, abitanti della Frigia si trovavano a Gerusalemme il giorno di Pentecoste del 33 E.V. e forse alcuni erano di Colosse. (Atti 2:1, 5, 10) Durante gli anni del ministero di Paolo ad Efeso (52-55 E.V. circa), in quella zona fu data una testimonianza così vigorosa ed efficace che non soltanto gli efesini, ma anche “tutti quelli che abitavano nel distretto dell’Asia udirono la parola del Signore, sia giudei che greci”. (Atti 19:10) Sembra che Paolo non avesse predicato la buona notizia in tutta la valle del Lico, dato che molti che divennero cristiani in quella zona non lo avevano mai visto. — Colossesi 2:1.
Secondo Paolo, chi insegnò ai colossesi “l’immeritata benignità di Dio in verità” fu Epafra. Il fatto che Paolo chiami questo collaboratore “un fedele ministro del Cristo a nostro favore” dimostra che Epafra era un attivo evangelizzatore della zona. — Colossesi 1:6, 7.
Sia all’apostolo Paolo che all’evangelizzatore Epafra stava molto a cuore il benessere spirituale dei compagni di fede della valle del Lico. Quale “apostolo delle nazioni” Paolo dovette rallegrarsi quando ricevette notizia del loro progresso. Fu proprio da Epafra che Paolo venne informato della condizione spirituale dei colossesi. — Colossesi 1:4, 8.
Il rapporto di Epafra
I colossesi dovevano affrontare problemi abbastanza seri da spingere Epafra a fare un lungo viaggio fino a Roma apposta per parlarne con Paolo. Evidentemente il dettagliato rapporto di Epafra spinse Paolo a scrivere due lettere a quei fratelli che altrimenti gli erano sconosciuti. Una fu la lettera ai Colossesi. L’altra, che a quanto pare non è stata preservata, fu inviata ai laodicesi. (Colossesi 4:16) È ragionevole pensare che il contenuto di quelle lettere rispondesse ai bisogni di quei cristiani com’erano percepiti da Epafra. Quali necessità vedeva? E cosa rivela questo riguardo alla sua personalità?
La lettera ai Colossesi sembra indicare che Epafra era preoccupato per il pericolo che correvano i cristiani di Colosse a causa di filosofie pagane che implicavano l’ascetismo, lo spiritismo e superstizioni idolatriche. Inoltre l’insegnamento propugnato dai giudei di astenersi da certi cibi e di osservare certi giorni avrebbe potuto influenzare alcuni membri della congregazione. — Colossesi 2:4, 8, 16, 20-23.
Il fatto che Paolo tratti questi argomenti mostra quanto Epafra fosse attento e sensibile ai bisogni dei suoi compagni di fede. Mostrò amorevole sollecitudine per il loro benessere spirituale, conscio dei pericoli dell’ambiente nel quale vivevano. Epafra chiese consigli a Paolo, e questo rivela la sua umiltà. È possibile che sentisse il bisogno di ricevere consigli da qualcuno che aveva più esperienza. In ogni caso, Epafra agì saggiamente. — Proverbi 15:22.
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Epafra, “un fedele ministro del Cristo”La Torre di Guardia 1997 | 15 maggio
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Dato che Epafra fu definito un “diletto compagno di schiavitù”, non c’è dubbio che si era fatto voler bene dai suoi conservi cristiani. (Colossesi 1:7) Quando le circostanze lo permettono, tutti i membri della congregazione dovrebbero prodigarsi con calore e amore. Per esempio, si possono assistere gli ammalati, quelli avanti con gli anni o altri che hanno particolari bisogni. Può essere necessario aver cura di diverse responsabilità di congregazione o forse prendere parte a lavori di costruzione teocratica.
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