Il punto di vista biblico
Perché la pornografia è pericolosa
LA PORNOGRAFIA non è più un’esclusiva dei sex-shop e degli spettacoli erotici. È accessibile al pubblico in generale. In un paese dopo l’altro, il comune cittadino se la trova sotto gli occhi in riviste, giornali, libri, programmi televisivi, film e videocassette. È mai possibile che qualcosa di così diffuso sia tanto pericoloso?
Ma cos’è la pornografia? Un dizionario la definisce così: “Trattazione o rappresentazione di argomenti o soggetti osceni senza altra finalità che quella di sollecitare eroticamente l’ascoltatore, il lettore, lo spettatore”. (Nuovissimo dizionario della lingua italiana, di M. Dardano, Roma, 1982) La definizione è chiara, ma sorgono discussioni quando si tratta di stabilire cosa sollecita eroticamente e cosa no. È vero che fino a un certo punto il concetto di pornografia è soggettivo. In altre parole, ciò che stimola sessualmente una persona può non avere lo stesso effetto su un’altra. Nondimeno, da una recente indagine effettuata in Germania tra 5.000 persone è emerso che il materiale erotico influisce in una certa misura quasi su tutti, sia uomini che donne.
È sbagliato risvegliare i desideri?
Non è saggio suscitare un desiderio legittimo — di qualsiasi natura esso sia — se non c’è modo di soddisfarlo. Per esempio, se uno dei tuoi cibi preferiti non è disponibile, difficilmente ti sentirai soddisfatto guardandolo di continuo in fotografia su riviste o libri. Se invece non ti è consentito mangiarlo — forse per motivi di salute — pensandoci di continuo sarai indotto molto probabilmente a commettere pericolose trasgressioni. Allo stesso modo, chi cerca di togliersi il vizio del fumo non accrescerà le sue probabilità di riuscirci se si sofferma a guardare con desiderio altri che fumano.
Per quanto riguarda i desideri sessuali, dal punto di vista della Bibbia la felicità deriva dal soddisfarli debitamente nell’ambito di un matrimonio costruito sull’amore. (1 Corinti 7:2-5; Ebrei 13:4) È dunque poco saggio che una persona non sposata risvegli desideri che non può soddisfare! Questo procura solo frustrazione o, peggio ancora, può indurre la persona a soddisfarli ricorrendo alla masturbazione o alla fornicazione, trasgredendo così le leggi e i princìpi divini. — 1 Tessalonicesi 4:3-7.
Questo vuol forse dire che la pornografia non è pericolosa per gli sposati? No, le regole di condotta contenute nelle Scritture valgono anche per chi è sposato. La pornografia fa pure leva sulle passioni egoistiche, inducendo ad appagare i propri desideri, mentre l’amore si incentra sulla soddisfazione dei bisogni del coniuge. La pornografia spinge a non avere considerazione e ad essere egocentrici nei rapporti sessuali, per cui anche nell’ambito del matrimonio, tali rapporti diventano avvilenti e non amorevoli. — 1 Corinti 13:5.
Anziché rinsaldare l’amore coniugale, la pornografia lo distrugge degradandolo e corrompendolo. La rappresentazione dei rapporti sessuali nella pornografia è fantasticheria della peggiore specie perché comunica messaggi inesatti e nocivi circa le intimità coniugali. Per di più, nella vita reale una relazione non è imperniata solo sul sesso; contano molto di più la tenerezza, l’umorismo, il dialogo e le premure. Al contrario, la pornografia può essere addirittura causa di disaccordo fra due coniugi.
La pornografia mette le persone sullo stesso piano delle bestie che agiscono solo per istinto. Non incoraggia la padronanza di sé, un frutto dello spirito di Dio. (Galati 5:22, 23) Può facilmente esporre alle perversioni sessuali. Queste sono soltanto alcune delle ragioni per cui i cristiani evitano la pornografia.
Il saggio consiglio della Bibbia, perciò, è questo: “Rallegrati con la moglie della tua giovinezza . . . Perché dovresti dunque, figlio mio, essere in estasi per una donna estranea o abbracciare [letteralmente o indirettamente per mezzo della pornografia] il seno di una donna straniera?” — Proverbi 5:15-20.
Come si può dunque evitare la pornografia o liberarsi dalla sua stretta?
Come liberarsi dalla sua stretta
Per combattere l’attrazione esercitata dalla pornografia la Bibbia consiglia: “Fate morire perciò le membra del vostro corpo che sono sulla terra rispetto a fornicazione, impurità, appetito sessuale, desideri dannosi e concupiscenza, che è idolatria”. (Colossesi 3:5) In questo caso la parola “fate morire” trasmette in modo molto vivido l’idea di colpire a morte — non semplicemente di reprimere — qualsiasi membro del corpo venga usato in questi vizi.
Tuttavia bisogna intendere la cosa in senso metaforico, non fisico. I cristiani non devono mutilare il proprio corpo. Se “uccideremo” con decisione pensieri erotici errati, non cederemo all’attrazione esercitata dalla pornografia e non useremo le membra del nostro corpo, per esempio gli occhi, in modo sbagliato. (Confronta Matteo 5:29, 30). Pertanto, consiglia la Bibbia, sostituite i desideri errati con “tutte le cose giuste, tutte le cose caste”, e poi “continuate a considerare queste cose”. — Filippesi 4:8.
Cos’altro può essere d’aiuto? Tenere a mente — forse anche imparandoli a memoria — versetti della Bibbia, come quelli che seguono:
“Fa passare i miei occhi dal vedere ciò che è inutile”. — Salmo 119:37.
“Tutto ciò che è nel mondo — il desiderio della carne e il desiderio degli occhi . . . non ha origine dal Padre, ma ha origine dal mondo”. — 1 Giovanni 2:16.
“Ciascuno è provato essendo attirato e adescato dal proprio desiderio. Quindi il desiderio, quando è divenuto fertile, partorisce il peccato; a sua volta il peccato, quando è stato compiuto, produce la morte”. — Giacomo 1:14, 15.
Qualsiasi cosa possa innescare una reazione a catena il cui risultato finale è la morte può giustamente definirsi pericolosa, e la pornografia corrisponde a questa descrizione! Ricordate: “Chi semina in vista della sua carne mieterà la corruzione dalla sua carne, ma chi semina in vista dello spirito mieterà la vita eterna dallo spirito”. Non lasciate che la pornografia vi privi della vita eterna! — Galati 6:8.
[Testo in evidenza a pagina 19]
Anziché rinsaldare l’amore coniugale, la pornografia lo distrugge degradandolo e corrompendolo