“La vostra liberazione si avvicina”!
“Alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina” (LUCA 21:28)
1. Quali avvenimenti si verificarono nel 66? (Vedi l’illustrazione iniziale.)
IMMAGINATE di essere un cristiano nella Gerusalemme del 66 E.V. Attorno a voi stanno accadendo molte cose. Il procuratore romano Gessio Floro ha confiscato 17 talenti dal tesoro sacro del tempio. Gli ebrei sono immediatamente insorti, hanno massacrato le forze romane a Gerusalemme e dichiarato l’indipendenza dall’impero. La reazione di Roma non si fa attendere. Nel giro di tre mesi arrivano 30.000 uomini al comando di Cestio Gallo, legato romano di Siria. In breve tempo i soldati invadono le periferie di Gerusalemme e gli ebrei ribelli si rifugiano nella fortezza del tempio. Poi i soldati romani iniziano a scalzare le mura esterne dell’area del tempio. Nella città si diffonde il panico. Come vi sentite vedendo quello che sta accadendo attorno a voi?
2. Cosa dovettero fare i cristiani nel 66, e grazie a che cosa ci riuscirono?
2 Senza dubbio ricordate le parole di Gesù riportate dall’evangelista Luca: “Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti accampati, allora sappiate che la sua desolazione si è avvicinata” (Luca 21:20). Oltre a questo avvertimento Gesù aveva dato anche delle istruzioni: “Quindi quelli che sono nella Giudea fuggano ai monti, e quelli che sono in mezzo ad essa si ritirino, e quelli che sono nelle campagne non vi entrino” (Luca 21:21). Già, ma forse vi chiedete come sia possibile ubbidire a tali istruzioni e fuggire dalla città, visto che è circondata da così tanti soldati. Poi accade qualcosa di sbalorditivo proprio sotto i vostri occhi: le truppe romane cominciano a ritirarsi! Come predetto, l’attacco viene ‘abbreviato’ (Matt. 24:22). Adesso avete l’opportunità di seguire le istruzioni di Gesù. Immediatamente fuggite sulle montagne al di là del Giordano insieme a tutti gli altri cristiani fedeli della città e dei suoi dintorni.a Nel 70 i romani tornano e questa volta distruggono Gerusalemme. Ma voi siete ancora vivi perché avete ubbidito alle istruzioni di Gesù.
3. Che situazione simile affronteranno presto i cristiani, e cosa esamineremo in questo articolo?
3 Presto, molto presto, ognuno di noi si troverà ad affrontare una situazione simile. Gesù mise in guardia i cristiani in merito alla distruzione di Gerusalemme, ma usò quegli avvenimenti del I secolo anche per tracciare un parallelo con ciò che si verificherà quando improvvisamente scoppierà la “grande tribolazione” (Matt. 24:3, 21, 29). La buona notizia è che una “grande folla” di persone sopravvivrà a quella catastrofe di portata mondiale. (Leggi Rivelazione 7:9, 13, 14.) Cosa dice la Bibbia in merito a questi eventi prossimi? La risposta dovrebbe interessarci moltissimo perché è in gioco la nostra stessa vita. Esaminiamo ora in dettaglio come questi avvenimenti futuri ci riguarderanno personalmente.
L’INIZIO DELLA GRANDE TRIBOLAZIONE
4. Cosa segnerà l’inizio della grande tribolazione, e come accadrà?
4 Cosa segnerà l’inizio della grande tribolazione? Il libro di Rivelazione risponde descrivendo l’annientamento di “Babilonia la Grande” (Riv. 17:5-7). È davvero appropriato che tutta la falsa religione sia paragonata a una prostituta. Il clero si è prostituito con i leader di questo mondo malvagio. Invece di dare leale sostegno a Gesù e al suo Regno lo ha dato ai governanti umani ed è venuto meno ai princìpi divini allo scopo di guadagnare ascendente politico. Che differenza rispetto agli unti di Dio che sono puri come una “casta vergine”! (2 Cor. 11:2; Giac. 1:27; Riv. 14:4). Ma chi sarà ad annientare questa organizzazione paragonabile a una prostituta? Geova Dio metterà “il suo pensiero” nel cuore delle “dieci corna” della “bestia selvaggia di colore scarlatto”. Queste corna rappresentano tutte le attuali potenze politiche che sostengono l’ONU, un’organizzazione raffigurata dalla “bestia selvaggia di colore scarlatto”. (Leggi Rivelazione 17:3, 16-18.)
5, 6. Perché possiamo dire che la distruzione di Babilonia la Grande non significherà la morte di tutte le persone religiose?
5 Dovremmo forse concludere che la distruzione delle religioni che compongono Babilonia la Grande significherà la morte di tutti gli aderenti a tali religioni? A quanto pare no. Il profeta Zaccaria fu ispirato a scrivere in merito a quel tempo. Parlando di una persona che in precedenza faceva parte della falsa religione, il racconto dice: “E certamente dirà: ‘Non sono un profeta. Sono un uomo che coltiva il suolo, perché un uomo terreno stesso mi ha acquistato fin dalla mia giovinezza’. E gli si deve dire: ‘Che cosa sono queste ferite sulla tua persona fra le tue mani?’ E dovrà dire: ‘Quelle con le quali fui colpito nella casa di chi mi amava intensamente’” (Zacc. 13:4-6). Sembra perciò che persino alcuni appartenenti al clero abbandoneranno la propria carriera religiosa e negheranno di aver mai fatto parte della falsa religione.
6 Come andranno le cose per i servitori di Dio? Gesù spiegò: “A meno che quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne sarebbe salvata; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati” (Matt. 24:22). Come abbiamo visto, nel 66 la tribolazione fu ‘abbreviata’. Questo permise agli “eletti”, i cristiani unti, di fuggire dalla città e dai suoi dintorni. Allo stesso modo, la parte iniziale della futura grande tribolazione sarà ‘abbreviata’ a motivo degli “eletti”. Alle politiche “dieci corna” non sarà permesso di annientare il popolo di Dio. Ci sarà invece un breve periodo di tregua.
UN PERIODO DI PROVA E DI GIUDIZIO
7, 8. Quale occasione si presenterà dopo la distruzione delle false organizzazioni religiose, e come si distingueranno in quel tempo i fedeli servitori di Dio?
7 Cosa accadrà dopo la distruzione delle organizzazioni della falsa religione? Sarà un periodo per dimostrare quello che abbiamo davvero nel cuore. La maggior parte dell’umanità cercherà rifugio nelle organizzazioni umane paragonate a “massi di roccia dei monti” (Riv. 6:15-17). In senso simbolico, però, il popolo di Dio fuggirà al rifugio che Geova provvederà. Durante la tregua che ci fu nel I secolo non si verificò alcuna conversione in massa di ebrei al cristianesimo. Quello fu un tempo in cui chi era già cristiano doveva agire con ubbidienza. In maniera simile, non c’è da aspettarsi che nel corso della futura tregua che ci sarà durante la grande tribolazione molte persone si convertiranno al vero cristianesimo. Sarà piuttosto un’occasione in cui tutti i veri cristiani potranno dimostrare il loro amore per Geova e dare il loro sostegno ai fratelli di Cristo (Matt. 25:34-40).
8 Anche se non comprendiamo pienamente tutto ciò che accadrà durante quel periodo di prova, possiamo aspettarci che, almeno in una certa misura, ci saranno dei sacrifici da fare. Nel I secolo i cristiani dovettero abbandonare i loro beni e sopportare disagi per sopravvivere (Mar. 13:15-18). Saremo disposti a subire delle perdite materiali pur di rimanere fedeli? Saremo pronti a fare tutto ciò che ci è richiesto per dimostrare la nostra lealtà a Geova? Pensate, in quel tempo saremo gli unici a imitare l’esempio dell’antico profeta Daniele continuando ad adorare Dio, costi quel che costi (Dan. 6:10, 11).
9, 10. (a) Che messaggio proclameranno i servitori di Dio in quel tempo? (b) Come reagiranno i nemici del popolo di Dio?
9 Quello non sarà il momento di predicare la “buona notizia del regno”. Il tempo per farlo sarà passato. Sarà invece il tempo in cui “verrà la fine”! (Matt. 24:14). Senza dubbio il popolo di Dio proclamerà un energico messaggio di giudizio, che potrebbe includere la dichiarazione dell’imminente e completa fine del malvagio mondo di Satana. La Bibbia paragona questo messaggio a grandine quando dice: “Una grossa grandine dai chicchi del peso di circa un talento cadde dal cielo sugli uomini, e gli uomini bestemmiarono Dio a motivo della piaga della grandine, perché la piaga d’essa era insolitamente grande” (Riv. 16:21).
10 Tutto questo non passerà inosservato ai nostri nemici. Sotto ispirazione il profeta Ezechiele spiega ciò che Gog di Magog, cioè una coalizione di nazioni, farà: “Il Sovrano Signore Geova ha detto questo: ‘E deve accadere in quel giorno che ti saliranno cose in cuore, e certamente escogiterai un disegno dannoso; e dovrai dire: “Salirò contro il paese di aperta campagna. Andrò su quelli che non hanno disturbo, che dimorano al sicuro, che dimorano tutti senza mura, e non hanno nemmeno sbarra e porte”. Sarà per prendere grandi spoglie e per fare molta preda, per rivolgere la tua mano su luoghi devastati abitati di nuovo e su un popolo raccolto dalle nazioni, un popolo che accumula ricchezze e proprietà, quelli che dimorano al centro della terra’” (Ezec. 38:10-12). Spiritualmente parlando il popolo di Dio si distinguerà, sarà per così dire “al centro della terra”. Questo sarà troppo per le nazioni, che non vedranno l’ora di attaccare gli unti di Geova e i loro compagni.
11. (a) Cosa dobbiamo ricordare circa la sequenza degli avvenimenti durante la grande tribolazione? (b) Come reagiranno le persone ai segni nei cieli?
11 Mentre esaminiamo cosa succede dopo, è opportuno tener presente che la Parola di Dio non rivela l’esatta sequenza degli avvenimenti. È probabile che alcuni eventi si sovrapporranno. Nella sua profezia sul termine di questo sistema di cose, Gesù disse: “Ci saranno segni nel sole e nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia delle nazioni, che non sapranno come uscirne a causa del muggito del mare e del suo agitarsi, mentre gli uomini verranno meno per il timore e per l’aspettazione delle cose che staranno per venire sulla terra abitata; poiché le potenze dei cieli saranno scrollate. E vedranno quindi il Figlio dell’uomo venire in una nube con potenza e gran gloria” (Luca 21:25-27; leggi Marco 13:24-26). L’adempimento di questa profezia includerà forse spaventosi segni e fenomeni nei cieli letterali? Dovremo aspettare per saperlo. In ogni caso tali segni terrorizzeranno e getteranno nel panico i nemici di Dio.
12, 13. (a) Cosa succederà quando Gesù verrà “con potenza e gran gloria”? (b) Come reagiranno i servitori di Dio?
12 Cosa succederà quando Gesù verrà “con potenza e gran gloria”? Quello sarà il momento di ricompensare chi è fedele e di punire chi non lo è (Matt. 24:46, 47, 50, 51; 25:19, 28-30). Secondo le parole di Matteo, Gesù termina l’esposizione del segno composito con la parabola delle pecore e dei capri: “Quando il Figlio dell’uomo sarà arrivato nella sua gloria, e tutti gli angeli con lui, sederà quindi sul suo glorioso trono. E tutte le nazioni saranno radunate dinanzi a lui, ed egli separerà gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. E metterà le pecore alla sua destra, ma i capri alla sua sinistra” (Matt. 25:31-33). Che giudizio riceveranno le pecore e i capri? La parabola si conclude con le parole: “Questi [i capri] andranno allo stroncamento eterno, ma i giusti alla vita eterna” (Matt. 25:46).
13 Come reagiranno “i capri” quando si renderanno conto che li attende lo “stroncamento eterno”? La Bibbia dice che “si percuoteranno con lamenti” (Matt. 24:30). Come reagiranno invece i fratelli di Cristo e i loro fedeli compagni? Con piena fede ubbidiranno al seguente comando di Gesù: “Quando queste cose cominceranno ad avvenire, alzatevi e levate in alto la testa, perché la vostra liberazione si avvicina” (Luca 21:28). Proprio così, avremo un atteggiamento positivo, fiduciosi che ci sarà una liberazione!
RISPLENDERANNO FULGIDAMENTE NEL REGNO
14, 15. Quale opera di radunamento ci sarà dopo l’inizio dell’attacco di Gog di Magog, e cosa comporterà?
14 Cosa succederà dopo l’inizio dell’attacco di Gog di Magog al popolo di Dio? Sia Matteo che Marco narrano lo stesso avvenimento: “[Il Figlio dell’uomo] manderà quindi gli angeli e radunerà i suoi eletti dai quattro venti, dall’estremità della terra fino all’estremità del cielo” (Mar. 13:27; Matt. 24:31). Quest’opera di radunamento non si riferisce all’iniziale raccolta degli unti né al suggellamento finale dei rimanenti (Matt. 13:37, 38). Tale suggellamento si verifica prima dello scoppio della grande tribolazione (Riv. 7:1-4). A cosa si riferisce, quindi, quest’opera di radunamento menzionata da Gesù? È il momento in cui i rimanenti dei 144.000 riceveranno la loro ricompensa celeste (1 Tess. 4:15-17; Riv. 14:1). Questo avrà luogo a un certo punto dopo l’inizio dell’attacco di Gog di Magog (Ezec. 38:11). Allora si adempiranno le parole di Gesù: “In quel tempo i giusti risplenderanno così fulgidamente come il sole nel regno del Padre loro” (Matt. 13:43).b
15 Questo significa che ci sarà un “rapimento al cielo” degli unti? Stando a questa dottrina, nella cristianità molti credono che i cristiani saranno portati fisicamente in cielo. Dopodiché si aspettano che Gesù ritorni in modo visibile per governare la terra. Tuttavia la Bibbia mostra chiaramente che “il segno del Figlio dell’uomo apparirà nel cielo” e che Gesù verrà “sulle nubi del cielo” (Matt. 24:30). Entrambe le espressioni racchiudono il concetto di invisibilità. Inoltre “carne e sangue non possono ereditare il regno di Dio”. Perciò coloro che saranno portati in cielo dovranno prima essere mutati “in un momento, in un batter d’occhio, durante l’ultima tromba”. (Leggi 1 Corinti 15:50-53.)c Pertanto, anche se qui non usiamo l’espressione “rapimento al cielo” per via dell’idea errata che trasmette, di fatto i fedeli unti ancora sulla terra saranno radunati in cielo in un istante.
16, 17. Cosa deve accadere prima che in cielo si celebri il matrimonio dell’Agnello?
16 Quando tutti i 144.000 saranno in cielo, potranno iniziare gli ultimi preparativi per il matrimonio dell’Agnello (Riv. 19:9). Ma prima di quell’evento gioioso accadrà qualcos’altro. Poco prima che i rimanenti dei 144.000 siano portati in cielo, Gog attaccherà il popolo di Dio (Ezec. 38:16). Quale reazione provocherà questo? I servitori di Dio sulla terra sembreranno inermi. Ubbidiranno alle istruzioni che furono date ai giorni del re Giosafat: “Non avrete bisogno di combattere in questo caso. Prendete posizione, state fermi e vedete la salvezza di Geova a vostro favore. O Giuda e Gerusalemme, non abbiate timore né siate atterriti” (2 Cron. 20:17). In cielo invece le cose andranno diversamente. Facendo riferimento al tempo in cui tutti gli unti saranno in cielo, Rivelazione 17:14 ci dice riguardo ai nemici del popolo di Dio: “Questi combatteranno contro l’Agnello, ma, siccome egli è Signore dei signori e Re dei re, l’Agnello li vincerà. E con lui vinceranno quelli che sono chiamati ed eletti e fedeli”. Insieme ai suoi 144.000 coregnanti in cielo, Gesù verrà in soccorso dei servitori di Dio sulla terra.
17 La conseguente guerra di Armaghedon esalterà il santo nome di Geova (Riv. 16:16). In quel tempo tutti quelli simili a capri “andranno allo stroncamento eterno”. Dalla terra sarà eliminata ogni malvagità e la grande folla supererà la parte finale della grande tribolazione. Completati tutti i preparativi potrà avere luogo il matrimonio dell’Agnello, il culmine del libro di Rivelazione (Riv. 21:1-4).d Tutti quelli che sopravvivranno sulla terra godranno del favore di Dio e di abbondanti espressioni del suo amore. Sarà davvero una splendida festa nuziale! Senza dubbio attendiamo con impazienza quel giorno. (Leggi 2 Pietro 3:13.)
18. In considerazione degli entusiasmanti avvenimenti che ci attendono, cosa dovremmo essere determinati a fare?
18 Dato che ci attendono questi entusiasmanti avvenimenti, cosa dovremmo fare ora? L’apostolo Pietro fu ispirato a scrivere: “Giacché tutte queste cose devono quindi essere dissolte, quale sorta di persone dovete essere voi in santi atti di condotta e opere di santa devozione, aspettando e tenendo bene in mente la presenza del giorno di Geova [...]. Quindi, diletti, giacché aspettate queste cose, fate tutto il possibile per essere infine trovati da lui immacolati e senza difetto e in pace” (2 Piet. 3:11, 12, 14). Dimostriamoci quindi determinati a rimanere spiritualmente puri e a sostenere il Re di pace, Gesù Cristo.
c I corpi carnali degli unti che saranno in vita in quel tempo non andranno in cielo (1 Cor. 15:48, 49). Probabilmente saranno eliminati nello stesso modo in cui fu rimosso il corpo di Gesù.