-
Il secondo guaio: eserciti di cavalleriaRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
-
-
6. Come descrive Giovanni gli eserciti di cavalleria che vede successivamente?
6 “E il numero degli eserciti di cavalleria era di due miriadi di miriadi: ne udii il numero. Ed ecco come vidi i cavalli nella visione e quelli che vi sedevano sopra: avevano corazze rosse come fuoco, e blu come giacinto, e gialle come zolfo; e le teste dei cavalli erano come teste di leoni, e dalla loro bocca usciva fuoco e fumo e zolfo. Mediante queste tre piaghe fu ucciso un terzo degli uomini, dal fuoco e dal fumo e dallo zolfo che usciva dalla loro bocca”. — Rivelazione 9:16-18.
7, 8. (a) Sotto la guida di chi parte alla carica la cavalleria? (b) Quali somiglianze ci sono fra la cavalleria e le locuste che l’hanno preceduta?
7 A quanto sembra, questa cavalleria parte alla carica sotto la guida dei quattro angeli. Che tremendo spettacolo! Immaginate come vi sentireste se foste il bersaglio di una simile carica di cavalleria! La sua stessa comparsa vi farebbe raggelare dal terrore! Ma avete notato quante somiglianze ci sono fra questa cavalleria e le locuste che l’hanno preceduta? Le locuste somigliavano a cavalli; nella cavalleria ci sono cavalli. Sia l’una che le altre hanno quindi a che fare con la guerra teocratica. (Proverbi 21:31) Le locuste avevano denti come quelli dei leoni; i cavalli della cavalleria hanno teste come quelle dei leoni. Sia gli uni che le altre hanno quindi un legame con il coraggioso Leone della tribù di Giuda, Gesù Cristo, che è il loro Condottiero, Comandante ed Esempio. — Rivelazione 5:5; Proverbi 28:1.
8 Sia le locuste che la cavalleria partecipano all’opera di giudizio di Geova. Le locuste erano emerse dal fumo che presagiva guai e fuoco distruttivo per la cristianità; dalla bocca dei cavalli escono fuoco, fumo e zolfo. Le locuste avevano corazze di ferro, a indicare che il loro cuore era protetto da un’incrollabile devozione alla giustizia; la cavalleria indossa corazze di colore rosso, blu e giallo, che riflettono il fuoco, il fumo e lo zolfo dei letali messaggi di giudizio che scaturiscono dalla bocca dei cavalli. (Confronta Genesi 19:24, 28; Luca 17:29, 30). Le locuste avevano code come quelle degli scorpioni per tormentare; i cavalli hanno code simili a serpenti per uccidere! Sembra che quanto è stato iniziato dalle locuste debba essere portato avanti con maggiore intensità dalla cavalleria fino ad essere completato.
9. Cosa simboleggia la cavalleria?
9 Cosa simboleggia dunque questa cavalleria? Poiché l’unta classe di Giovanni, investita dell’autorità di ‘pungere e danneggiare’, cominciò a proclamare come con suono di tromba il giudizio divino della vendetta di Geova contro la cristianità, c’è da aspettarsi che sia lo stesso gruppo di persone viventi ad essere impiegato per “uccidere”, cioè per rendere noto che la cristianità e il suo clero sono completamente morti in senso spirituale, rigettati da Geova e pronti per la “fornace ardente” della distruzione eterna. In realtà tutta Babilonia la Grande deve perire. (Rivelazione 9:5, 10; 18:2, 8; Matteo 13:41-43) Prima però che essa venga distrutta, la classe di Giovanni impiega “la spada dello spirito, cioè la parola di Dio”, per smascherare la mortifera condizione della cristianità. I quattro angeli e i cavalieri dirigono questa simbolica uccisione di “un terzo degli uomini”. (Efesini 6:17; Rivelazione 9:15, 18) Questo indica buona organizzazione e direttiva teocratica sotto la supervisione del Signore Gesù Cristo, mentre l’imponente schiera dei proclamatori del Regno va alla carica in battaglia.
Due miriadi di miriadi
10. In che senso la cavalleria ammonta a due miriadi di miriadi?
10 Come può questa cavalleria ammontare a due miriadi di miriadi? Letteralmente una miriade equivale a 10.000. Quindi due miriadi di miriadi equivalgono a 200 milioni.a Siamo lieti che oggi ci siano alcuni milioni di proclamatori del Regno, ma il loro numero è ben lontano dalle centinaia di milioni! Ricordate però le parole di Mosè in Numeri 10:36: “Torna, o Geova, alle miriadi di migliaia d’Israele”. (Confronta Genesi 24:60). Alla lettera questo significherebbe: ‘Torna alle decine di milioni d’Israele’. Ai giorni di Mosè, comunque, Israele era formato soltanto da due o tre milioni di persone. Cosa stava dunque dicendo Mosè? Senza dubbio aveva in mente il fatto che gli israeliti, anziché venir contati, dovevano essere innumerevoli “come le stelle dei cieli e come i granelli di sabbia che sono sulla spiaggia del mare”. (Genesi 22:17; 1 Cronache 27:23) Usò quindi la parola corrispondente a “miriadi” per indicare un numero grande ma imprecisato. Infatti La Sacra Bibbia a cura di Salvatore Garofalo rende così il versetto: “Ritorna Jahve verso l’immensa moltitudine di Israele!” Questo concorda con una seconda definizione che i lessici di greco e di ebraico danno della parola “miriade”, e cioè “innumerevole moltitudine”, “moltitudine”. — The New Thayer’s Greek-English Lexicon of the New Testament; A Hebrew and English Lexicon of the Old Testament di Gesenius, a cura di Edward Robinson.
11. Di cosa aveva bisogno la classe di Giovanni per divenire miriadi anche solo in senso simbolico?
11 Comunque, quelli della classe di Giovanni ancora sulla terra non sono neanche 10.000, il che è meno di una miriade letterale. Come potrebbero paragonarsi a un’immensa moltitudine di cavalleria? Per divenire miriadi anche solo in senso simbolico, non avevano bisogno di rinforzi? Sì, certo, e per immeritata benignità di Geova li hanno ricevuti! Da dove?
12, 13. Quali sviluppi storici avvenuti dal 1918 al 1935 indicarono la fonte dei rinforzi?
12 Dal 1918 al 1922 la classe di Giovanni cominciò a presentare all’afflitta umanità la felice prospettiva secondo cui “milioni ora viventi non morranno mai”. Nel 1923 fu anche reso noto che le pecore di Matteo 25:31-34 avrebbero ereditato la vita sulla terra sotto il Regno di Dio. Una simile speranza fu esposta nell’opuscolo Libertà per i popoli, presentato all’assemblea internazionale del 1927. All’inizio degli anni ’30 la retta classe di Gionadab e gli ‘uomini che sospiravano e gemevano’ per la triste condizione spirituale della cristianità vennero identificati con le simboliche pecore che avevano la speranza di vivere sulla terra. (Ezechiele 9:4; 2 Re 10:15, 16) Indirizzandoli alle moderne “città di rifugio”, La Torre di Guardia (inglese) del 15 agosto 1934 diceva: “Quelli della classe di Gionadab hanno udito il suono della tromba di Dio e hanno preso a cuore l’avvertimento fuggendo all’organizzazione di Dio e associandosi col Suo popolo, e qui devono dimorare”. — Numeri 35:6.
13 Nel 1935 gli appartenenti alla classe di Gionadab furono espressamente invitati ad assistere all’assemblea tenuta dai testimoni di Geova a Washington (USA). Lì, il venerdì 31 maggio, Joseph F. Rutherford pronunciò il suo famoso discorso dal tema “La grande moltitudine”, in cui mostrò chiaramente che questo gruppo di Rivelazione 7:9 (“Bibbia del re Giacomo”) corrispondeva alle pecore di Matteo 25:33, essendo un gruppo dedicato con speranze terrene. Fatto assai significativo, a quell’assemblea furono battezzati 840 nuovi Testimoni, la maggioranza dei quali erano della grande folla.b
14. Ha la grande folla partecipato alla simbolica carica di cavalleria? Quale determinazione fu espressa nel 1963?
14 Ha questa grande folla partecipato alla carica di cavalleria iniziata nel 1922 e intensificatasi nel 1927 dopo l’assemblea di Toronto? Sotto la guida dei quattro angeli — l’unta classe di Giovanni — vi ha senz’altro partecipato! All’assemblea “Eterna buona notizia”, che nel 1963 fece il giro del mondo, essa si unì alla classe di Giovanni in un’emozionante risoluzione. Vi si dichiarava che “il mondo va incontro a un terremoto di afflizioni mondiali di cui non ha mai visto l’uguale, e [che] tutte le sue istituzioni politiche e la sua moderna Babilonia religiosa saranno frantumate”. Fu espressa questa determinazione: “Continueremo a dichiarare a tutti i popoli senza fare nessuna distinzione l’‘eterna buona notizia’ relativamente al messianico regno di Dio e ai suoi giudizi, che sono come piaghe per i suoi nemici, ma che saranno eseguiti per la liberazione di tutti quelli che desiderano adorare Dio, il Creatore, in modo accettevole, con spirito e con verità”. Questa risoluzione fu adottata entusiasticamente a 24 assemblee in tutto il mondo da un totale di 454.977 partecipanti, dei quali oltre il 95 per cento erano della grande folla.
15. (a) Nel 2005 la grande folla rappresentava quale percentuale degli operai che Geova sta impiegando nel campo? (b) In che modo la preghiera di Gesù riportata in Giovanni 17:20, 21 esprime l’unità della grande folla con la classe di Giovanni?
15 La grande folla ha continuato a dichiarare la sua completa unità con la classe di Giovanni nel versare le piaghe sulla cristianità. Nel 2005 questa grande folla rappresentava più del 99,8 per cento degli operai che Geova sta impiegando nel campo. I suoi componenti sono pienamente d’accordo con la classe di Giovanni, riguardo alla quale Gesù pregò in Giovanni 17:20, 21, dicendo: “Prego non solo per questi, ma anche per quelli che riporranno fede in me per mezzo della loro parola; affinché siano tutti uno, come tu, Padre, sei unito a me ed io sono unito a te, anche loro siano uniti a noi, perché il mondo creda che tu mi hai mandato”. Mentre l’unta classe di Giovanni prende la direttiva sotto la guida di Gesù, la zelante grande folla partecipa con essa alla più devastatrice carica di cavalleria di tutta la storia umana!c
-
-
Il secondo guaio: eserciti di cavalleriaRivelazione: Il suo grandioso culmine è vicino!
-
-
a A proposito del numero “due miriadi di miriadi”, nel Commentary on Revelation di Henry Barclay Swete si legge: “Questi grandi numeri non ci permettono di cercare un adempimento letterale, e la descrizione che segue conferma questa conclusione”.
-