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Quanto è importante la buona associazione per voi?La Torre di Guardia 1968 | 1° agosto
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Quanto è importante la buona associazione per voi?
QUANDO nel primo secolo l’apostolo Pietro si riferì ai cristiani come all’“intera associazione dei vostri fratelli che sono nel mondo”, egli fece un’accurata allusione a una rimarchevole caratteristica dei seguaci di Cristo. (1 Piet. 5:9) Essi si associavano gli uni con gli altri. Non erano contenti di stare a casa e godere di una segreta, personale religione. Sentivano il bisogno di associarsi il più possibile con altri della stessa fede. La loro fede era di un genere di cui si doveva parlare.
Quei cristiani avevano bisogno dell’associazione gli uni degli altri. Nessun’altra associazione era soddisfacente. Inoltre, essi rammentavano l’avvertimento dell’apostolo: “Le cattive compagnie corrompono le utili abitudini”. (1 Cor. 15:33) Radunandosi regolarmente insieme nella buona associazione, potevano dare ascolto all’urgente consiglio dello scrittore biblico Giuda di ‘edificarvi nella vostra santissima fede’. (Giuda 20) Questo legame con la congregazione cristiana era così importante per loro che persecuzioni, agitazione politica, distanza, avversità, tempo, nessuna di queste cose poteva dissuadere gli zelanti cristiani dal radunarsi insieme. È questa anche la vostra attitudine?
DISTANZA E PROBLEMI SUPERATI
Il fatto che la loro casa sia lontana dal più vicino luogo di raduno di altri cristiani, oltre alla mancanza di un mezzo di trasporto, può apparire come un ostacolo ad alcuni, ma non a molti testimoni di Geova nel Panama. Un gruppo di otto persone fanno tre ore e mezzo di strada a dorso di cavallo su impervi sentieri di montagna. Piova o splenda il sole essi sono regolarmente alla Sala del Regno al tempo stabilito, ansiosi di associarsi e di ricevere nutrimento spirituale. In un’altra regione di erti colli i Testimoni camminano per ore, attraversando corsi d’acqua su stretti tronchi d’albero, spesso guadandoli, dopo essersi tolti le scarpe. Quando arrivano al luogo di raduno si lavano le gambe e i piedi, si mettono le scarpe e ascoltano il programma, senza essere spaventati dalla prospettiva di un simile viaggio di ritorno, solo che questa volta devono farlo al buio.
Siete sprovvisto di un mezzo di trasporto, ed è la Sala del Regno dei Testimoni di Geova molto distante da casa vostra? Ebbene, pensate ad alcuni Testimoni della Colombia, in Sudamerica, che spesso devono fare a piedi trenta chilometri, sotto il sole o con la pioggia, per giungere a un luogo di raduno, e non su strade asfaltate e ben illuminate, ma lungo stretti sentieri, guadando fiumi con l’acqua fino alla cintola, sopportando il caldo o piogge torrenziali. E tutto questo, non per qualche speciale adunanza, ma per andare alle regolari sessioni settimanali di studio della Bibbia con l’aiuto de La Torre di Guardia.
In molte parti del Messico il solo mezzo di trasporto sono le proprie gambe. Tuttavia le adunanze sono vivamente apprezzate dai testimoni di Geova in quel paese. I presenti al settimanale studio Torre di Guardia sono in media il 119 per cento del numero totale dei Testimoni, il 91 per cento assistono alle più piccole adunanze settimanali in case private, e l’82 per cento all’adunanza di metà settimana per la considerazione e il miglioramento del ministero di predicazione. Né queste alte cifre di partecipanti sono la regola solo nelle grandi città; si applicano in tutto il paese.
Nel Paraguay rurale i testimoni di Geova frequentano regolari adunanze malgrado molte difficoltà. Alcuni possono andare a cavallo o con carretti trainati da cavalli, ma la maggioranza va a piedi. Infatti, quando piove non hanno scelta, poiché tutte le strade sono chiuse per legge finché non si siano asciugate. Quindi i Testimoni camminano a piedi scalzi nel profondo fango, e quando arrivano alla Sala del Regno si lavano i piedi e si rimettono le scarpe.
In Costarica, dove tre quarti dei Testimoni abitano in campagna, centinaia d’essi fanno sei ore di strada a piedi o a cavallo su sentieri fangosi per associarsi gli uni con gli altri. Una Testimone tiene dodici studi biblici in varie località, oltre a fare a piedi sei ore di strada per assistere alle adunanze di congregazione. Una volta al mese fa un viaggio in canoa in cui impiega otto ore per raggiungere una remota parte del territorio dove persone interessate attendono premurosamente le lezioni bibliche che essa tiene con loro.
LA POVERTÀ NON È UN OSTACOLO
La povertà può essere considerata da alcuni come una ragione per mancare alle adunanze nella Sala del Regno. I mezzi di trasporto costano molto. Ma questo non è considerato un insormontabile problema nell’America Centrale e Meridionale. Considerate per esempio il caso di una madre e dei suoi sette figli ad Asunción, nel Paraguay. Essi assistono regolarmente alle adunanze nella Sala del Regno due volte la settimana, anche se il lungo viaggio in autobus costa loro il 36 per cento del salario medio mensile della famiglia. Per loro le benedizioni dell’associazione cristiana lo meritano.
C’è poi l’eccellente esempio di un’anziana Testimone del Panama che è fonte di grande incoraggiamento per tutti quelli che frequentano la stessa congregazione. Essi sanno che per andare alla Sala del Regno deve attraversare il lago Gatun con un cayuco o canoa fatta in casa, quindi percorrere a piedi oltre tre chilometri e poi prendere l’autobus per gli ultimi sedici chilometri. Come fa a pagare il biglietto dell’autobus? Porta con sé uova avvolte singolarmente in foglie di palma e le vende ad altri passeggeri.
Nel Venezuela quelli che abitano nell’interno devono fare uno sforzo deciso per ricevere regolarmente i benefici dell’associazione alla Sala del Regno. Ma lo fanno. Molti abitano in piccoli poderi e hanno pochissime entrate in denaro; quindi è difficile trovare il denaro per il viaggio in autobus. Una donna anziana che abita in una zona isolata percorre spesso trentadue chilometri a piedi per raggiungere la più vicina Sala del Regno. Ella porta con sé alcuni prodotti da vendere al mercato per pagare l’autobus con cui fare il viaggio di ritorno. Nonostante ostacoli come questi, il numero dei presenti alle Sale del Regno in Venezuela è buono: il 95 per cento dei Testimoni assistono al settimanale studio Torre di Guardia.
Lungo la costa atlantica della Costarica anni fa la United Fruit Company costruì linee ferroviarie a scartamento ridotto per il trasporto delle banane. Sebbene ora la linea sia quasi fuori uso, i Testimoni e altri usano i binari, viaggiando su carri senza sponde trainati da muli. Naturalmente, essi devono fare attenzione al fango sollevato dagli zoccoli dei muli, e spesso quando giungono a destinazione i Testimoni devono lavarsi e cambiarsi d’abito prima di partecipare al programma serale nella Sala del Regno. Essi fanno tutto questo solo per associarsi ad altri della stessa fede. Lo fareste voi?
Anche nell’Honduras i fedeli cristiani hanno questo forte desiderio di associarsi con i fratelli nella fede. Una donna, il cui marito non è Testimone e che ha otto figli, manca di rado alle adunanze della congregazione, sebbene debba fare tre chilometri a piedi all’andata e al ritorno. E una coppia di sposi percorrono a piedi sei chilometri e mezzo per andare alla Sala del Regno. Dopo ogni adunanza si avviano verso casa attraversando un territorio di giungla in mezzo alle tenebre, arrivandovi molto spesso all’una o alle due del mattino. Tuttavia non si sognerebbero mai di mancare a una di queste edificanti sessioni insieme ai conservi cristiani.
SUPERATE ALTRE DIFFICOLTÀ
Forse la stanchezza dopo una giornata di lavoro può sembrare ad alcuni una buona ragione per stare a casa la sera dell’adunanza. Non così la pensa il padre di due bambini piccoli nell’Honduras Britannico. Egli lavora dall’alba fino al calar della notte, a volte fino alle sette di sera. Ma ha organizzato la sua casa in modo tale che non perdano i molti benefici delle adunanze settimanali. Sua moglie prepara i bambini in anticipo e si avvia presto verso la Sala del Regno, perché i bambini camminano piano e devono percorrere oltre tre chilometri. Prima di uscire ella si accerta che tutto sia pronto per il marito così che si cambi e si affretti a raggiungerla lungo il sentiero.
E spesso c’è bisogno della sua presenza, poiché le abbondanti piogge a volte fanno uscire i serpenti sui sentieri. Così deve vigilare per proteggere allora la sua famiglia. Ciò nonostante, l’obiettivo principale è quello di andare all’assemblea dei fratelli nella fede. Egli sa quanto sono soddisfacenti i banchetti spirituali cui si può partecipare in tali occasioni.
Pensate anche al caso di una donna nel Venezuela. Ella abita a quasi venti chilometri dalla più vicina Sala del Regno. Quando piove le strade sono impraticabili per le automobili, i fiumi straripano, e in certi luoghi deve avanzare nell’acqua che le arriva fin quasi alle ascelle. Ci sono anche altri rischi. Una volta, mentre era diretta alla Sala del Regno situata in una zona boscosa, sentì qualcosa che le pungeva una gamba, ma non ci badò pensando si trattasse solo di uno sterpo aguzzo che l’aveva sfiorata. Dopo un po’ cominciò ad avere una sensazione di intorpidimento. Ella dovette essere curata contro un morso di serpente al locale Centro Medico. Ora ella sta molto bene e non è minimamente dissuasa dal seguire il suo regolare programma di frequenza alle adunanze.
L’avere una famiglia numerosa può tendere ad impedire ad alcuni di frequentare regolarmente le settimanali adunanze di congregazione. Comunque, nell’America Centrale e Meridionale ci sono molte famiglie numerose, e tuttavia questo non pone un insormontabile problema. In una città del Venezuela, per esempio, un nucleo familiare di sei persone abita a un’ora di cammino dalla più vicina Sala del Regno, però essi sono regolarmente presenti alle adunanze. Un altro nucleo familiare fa a piedi otto chilometri per andare alle adunanze della congregazione cristiana tre volte la settimana, essendo metà del tragitto su disagevoli sentieri.
Nemmeno la barriera della lingua scoraggia coloro che comprendono l’importanza di associarsi con altri che amano Dio. Nel Messico accade spesso che gli Indiani che vanno alle adunanze non capiscono lo spagnolo. Tuttavia essi ci vanno regolarmente e rimangono seduti per tutta l’adunanza in lingua spagnola fin quando viene l’ora in cui i punti principali del programma sono interpretati nella loro propria lingua. È soddisfacente notare l’evidente piacere che provano essendo lì, anche se non capiscono tutto ciò che si dice. E con quanta premura ascoltano la spiegazione dell’interprete!
Durante i recenti disordini politici nella Repubblica Dominicana i Testimoni continuarono ad associarsi con grande difficoltà. A volte dovevano fare lunghi giri per arrivare alla Sala del Regno a causa delle barricate. Quindi, allorché la capitale fu divisa in due dalle forze opposte, molti Testimoni erano nell’impossibilità di raggiungere le Sale del Regno. Si diedero per vinti? No. Si radunarono in case private, riducendo così al minimo la perdita di edificante associazione.
In alcuni Paesi ai cristiani è persino proibito di leggere la Bibbia e di riunirsi con altri per studiarla. Sono per questo vinti dal timore fino al punto di smettere di associarsi con altri della stessa fede? Niente affatto. Nonostante gli uomini decretino il contrario, essi seguono la condotta consigliata dall’ispirato apostolo di Cristo Gesù: ‘Non abbandonate la vostra comune adunanza’. (Ebr. 10:25) Ciò che avviene in seguito prova che seguono la condotta giusta, poiché Geova li protegge e li benedice, e anche quando sono ingiustamente arrestati e puniti, egli dà loro forza e coraggio per superare e sopportare le sofferenze mentali e fisiche a cui possono essere sottoposti.
Ispirato da così numerose testimonianze circa l’amore e la perseveranza di conservi cristiani, come si vede dall’importanza che danno all’associarsi regolarmente insieme, non è appropriato che ciascuno di noi analizzi la propria veduta delle adunanze settimanali della congregazione cristiana? Si corre il pericolo di considerarle una cosa normale. Si corre il pericolo che le comodità materiali ci facciano indietreggiare di fronte ai disagi, e considerare i nostri bisogni materiali anziché il nostro benessere spirituale. È necessario che ci sia negato il diritto di radunarci coi conservi cristiani per destare in noi il massimo apprezzamento per questo privilegio? No di certo.
È ovvio che se desideriamo qualche cosa abbastanza intensamente faremo lo sforzo per ottenerla. Infatti, persino le persone malate, gli stanchi, gli anziani, sì, gli storpi e i ciechi vanno regolarmente alle adunanze della congregazione cristiana. Perché ci vanno nonostante gli ostacoli che incontrano? Perché sono convinti di aver bisogno di associazione e della forza spirituale che si ottiene dallo scambio di espressione intorno alla volontà di Dio. (Rom. 1:12) Ad ogni modo, dunque, prendete la buona abitudine della sana associazione. Siate una benedizione per i conservi cristiani, ed essi saranno una benedizione per voi.
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La corsa per il premio della vitaLa Torre di Guardia 1968 | 1° agosto
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La corsa per il premio della vita
Narrato do Otto Mäkelä
ERANO i primi dell’autunno del 1919. Presi posto sulla linea di partenza per una corsa di 3.000 metri. Non pensavo di vincere o neppure di ricevere un premio,
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