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Trovate libertà presso la visibile organizzazione di GeovaLa Torre di Guardia 1968 | 1° aprile
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21 In questa condizione spiritualmente matura ben si qualificano come quelli “che effettivamente le pasceranno; e non avranno più timore, né saranno colpite da terrore, e non ne mancherà nessuna”, perché “un re per certo regnerà e agirà con discrezione ed eseguirà diritto e giustizia nel paese”. Trovate libertà e sicurezza in mezzo a loro. Leggete il seguente articolo per apprenderne il modo.
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Seguite i pastori fedeli in vista della vitaLa Torre di Guardia 1968 | 1° aprile
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Seguite i pastori fedeli in vista della vita
1. Come e perché si deve dar prova di fede per ricevere il dono della vita?
IL PROPOSITO di Geova di provvedere al genere umano ubbidiente sulla terra libertà e vita eterna è già in via di attuazione. Sta per giungere a uno stadio di cruciale sviluppo nella nostra generazione con l’incombente distruzione di questo attuale sistema di cose e col principio del regno millenniale di pace di Cristo che seguirà immediatamente dopo. Ma nessuno di noi riceverà la vita senza compiere qualche sforzo. Non che la salvezza venga solo dalle opere. Giacomo, scrivendo alla congregazione cristiana del primo secolo, disse: “La fede, se non ha opere, è in se stessa morta. In realtà, come il corpo senza respiro è morto, così anche la fede senza opere è morta”. (Giac. 2:17, 26) Questo significa che dobbiamo dare prova della nostra fede con la condotta, mediante le cose che facciamo. Significa che le giuste esigenze del Re Gesù Cristo devono essere soddisfatte.
2. Quale campagna viene fatta ora, e che cosa comprova la sua efficacia?
2 Sin da ora, per mezzo della sua visibile organizzazione teocratica sulla terra, Geova provvede una campagna di istruzione spirituale che investiga quelli di cuore onesto verso Dio nella nostra generazione e cambia la loro vita per renderla conforme al suo regno di giustizia sotto il suo Re. L’efficacia di questa campagna in aumento di numero e progresso spirituale è una prova che le attuali infelici, paurose condizioni termineranno con questo vecchio sistema e la giustizia del regno di Cristo coprirà la terra. Quale sarà il vostro posto quando giungerà quel tempo?
3. Quale coerente condotta dobbiamo tenere per essere completi nell’accettare la visibile organizzazione di Geova?
3 Affrettatevi a identificare la visibile organizzazione teocratica di Dio che rappresenta il suo re, Gesù Cristo. È essenziale per la vita. Ciò facendo, siate completi accettandone ogni aspetto. Non possiamo pretendere di amare Dio, eppure negare la sua Parola e il suo canale di comunicazione. Non possiamo accettare l’insegnamento apostolico, eppure rigettare il nostro mandato d’insegnare ad altri. Non possiamo accettare il ministero di casa in casa, eppure ignorare le esigenze morali di Dio nella vita di ogni giorno. Non possiamo vivere una vita esemplare, eppure rimanere apatici alla contesa che fra breve sarà risolta. Non possiamo predicare la fine di questo sistema di cose, eppure cercar d’acquistare tutto ciò che questo mondo ha da offrire in quanto a sicurezza o a benefici materiali. La visibile organizzazione di Geova si basa fermamente sulle dodici fondamenta degli “apostoli dell’Agnello”, con Gesù Cristo stesso quale angolare pietra di fondamento. (Riv. 21:14, 19, 20; Efes. 2:20-22) Sottomettendoci perciò alla visibile organizzazione teocratica di Geova, dobbiamo essere pienamente e completamente d’accordo con ogni aspetto della sua procedura e delle sue esigenze apostoliche.
MANTENUTA L’UNITÀ CON LA SOTTOMISSIONE
4. Perché non si deve temer di perdere la propria identità o libertà con la sottomissione alla guida dell’organizzazione di Geova?
4 Non temete di poter perdere la vostra identità o libertà con la sottomissione. I membri della congregazione cristiana del primo secolo si sottomisero volontariamente alla guida dell’organizzazione tramite il suo corpo direttivo. Anche gli apostoli Pietro e Paolo si sottomisero. Quando sorsero motivi di disputa, furono sottoposti per risolverla all’intero corpo dei dodici apostoli e degli anziani influenti che prestavano servizio nella congregazione di Gerusalemme. Uno di tali casi si verificò verso il 49 E.V. Paolo e Barnaba, nell’assegnazione missionaria delle province romane dell’Asia Minore, avevano battezzato incirconcisi Gentili quali cristiani. Quando questo fu risaputo nella loro propria congregazione di Antiochia in Siria, certi uomini della Giudea fecero obiezione, dicendo: “Se non siete circoncisi secondo l’usanza di Mosè, non potete esser salvati”. (Atti 15:1) Una notevole discussione mancò di risolvere la questione, quindi Paolo, anziché esigere alcun diritto quale apostolo, presentò il problema al corpo direttivo di Gerusalemme. Ivi, dopo la dovuta considerazione sotto la guida dello spirito santo di Dio, la contesa fu risolta e notizia della decisione fu mandata alla congregazione antiochena mediante una lettera e una delegazione rappresentante il corpo direttivo. Come risultato, la congregazione fu liberata da dubbi e dissenso. — Atti 15:2-31.
5. (a) Quale fu il risultato di questa condotta per la congregazione primitiva? (b) Come è mantenuta oggi nell’organizzazione l’unità?
5 Questa azione di Paolo e del corpo direttivo ebbe un effetto unificante, preservatore e produsse incremento. In seguito, mentre Paolo e i suoi compagni “viaggiavano per le città trasmettevano a quelli che erano in esse, per osservarli, i decreti emessi dagli apostoli e dagli anziani in Gerusalemme. Perciò, in realtà, le congregazioni eran rese ferme nella fede e aumentavano di numero di giorno in giorno”. (Atti 16:4, 5) In questo modo oggi pure il corpo direttivo della congregazione cristiana rende servizio all’intera organizzazione. La soluzione dei problemi sorti in una località è inviata a molti luoghi così che l’unità e la saldezza dell’intera organizzazione siano mantenute.
6. Quale assistenza ha il corpo direttivo nell’amministrare le sue responsabilità, e come rendono servizio?
6 Il corpo direttivo non amministra comunque solo i provvedimenti spirituali di Geova per la vostra benedizione e per la protezione e unità delle congregazioni. Come Isaia predisse: “E rispetto ai principi, governeranno come principi per lo stesso diritto”. (Isa. 32:1) Qui principe non si deve intendere in senso politico, poiché quelli chiamati “principi” (o sarím, ebraico) non fanno parte di questo attuale sistema di cose malvagio, che presto sarà distrutto. Secondo il senso della parola ebraica, quelli della profezia d’Isaia devono rendere servizio nell’organizzazione teocratica come uomini principali in capo a gruppi di mille o cento o cinquanta oppure dieci persone. Così, il Re Gesù Cristo ha posto uomini della classe dello “schiavo fedele e discreto”, e anche uomini di fra la “grande folla”, che hanno la speranza di vivere sulla terra, a capo di congregazioni e di gruppi d’esse, pure su gruppi di servizio di dieci persone, affidando loro proporzionate responsabilità. In questo modo son divenuti “pastori” nel senso di Geremia 23:4. — Riv. 7:9-12.
IMITATORI DELLA FEDE, NON DEGLI UOMINI
7. (a) Perché tali “pastori” sono chiamati “servitori”? (b) Quale responsabilità hanno verso Geova, e quale responsabilità pone questo sulle “pecore”?
7 Quelli così nominati non si chiamano comunque “principi”, “pastori”, ma si chiamano comunemente “servitori”. Questo mette in risalto la loro relazione con l’organizzazione e la loro responsabilità verso quelli loro affidati. Gesù rese questo incarico molto chiaro ai suoi apostoli. “Gesù, chiamatili a sé, disse: ‘Voi sapete che i governanti delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano autorità sopra di esse. Non sarà così fra voi; ma chi vorrà divenire grande fra voi dovrà essere vostro ministro, e chi vorrà esser primo fra voi dovrà essere vostro schiavo’”. (Matt. 20:25-27) Poiché lo schiavo o servitore è uno che rende servizio ai bisogni di un padrone o datore di lavoro, quelli in posti di responsabilità chiamati “servitori” non sono serviti ma rendono essi stessi servizio volontariamente a quelli che ne han bisogno nella congregazione. In questo seguono l’esempio di Gesù, che disse: “Come il Figlio dell’uomo non è venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua anima come riscatto in cambio di molti”. (Matt. 20:28) Non solo tali servitori sono responsabili verso quelli che sono stati loro affidati ma sono anche responsabili verso Geova Dio del benessere di queste “pecore”. È solo ragionevole, quindi, che Geova richieda la volontaria sottomissione delle “pecore” ai pastori. “Siate ubbidienti a quelli che prendono la direttiva fra voi e siate sottomessi, poiché essi vigilano sulle vostre anime come coloro che renderanno conto; affinché facciano questo con gioia e non sospirando, poiché questo sarebbe dannoso per voi”. — Ebr. 13:17.
8. In che senso le “pecore” seguono i “pastori”?
8 Sottomettendovi alla visibile organizzazione di Geova amministrata da tali servitori, ancora non si richiede o non ci si attende che seguiate degli uomini. Al contrario, Paolo consiglia: “Ricordate quelli che prendono la direttiva fra voi, i quali vi han dichiarato la parola di Dio, e mentre contemplate come va a finire la loro condotta imitate la loro fede”. (Ebr. 13:7) È la fede di questi uomini che si deve imitare e la loro condotta che si deve osservare.
9. A chi e in che modo i “pastori” si devono sottomettere?
9 Pure questi uomini, sebbene occupino responsabili posti di sorveglianza essi stessi, riconoscono la superiore nomina dello “schiavo fedele e discreto” e si sottomettono ad essa. Ciò facendo, sono pronti a prestare ascolto all’ammonizione di Pietro, uno dei primi membri di quel corpo. Egli disse: “Umiliatevi, perciò, sotto la potente mano di Dio, affinché egli vi esalti a suo tempo”. (1 Piet. 5:6) Agendo per lo “schiavo fedele e discreto”, comprendono la grave responsabilità loro affidata quali rappresentanti del celeste governo del Regno e cercano di continuo la guida e lo spirito di Geova onde consentano loro di adempiere la loro assegnazione “per lo stesso diritto” in armonia con la giustizia del regno di Gesù Cristo, non deviando in nessun tempo per amore della convenienza o della propria grandezza. (Atti 8:4-17) Rivela la storia del moderno “schiavo fedele e discreto” che questa è stata la preoccupazione per le “pecore” di Geova in questi ultimi giorni? Un breve riesame di alcuni fatti potrebbe essere rassicurante.
IL MODERNO ELIA PREPARA LA VIA
10. (a) Chi fu Elia? (b) Che cosa predisse Malachia riguardo a Elia, e di chi Elia fu un tipo?
10 Dal 1919 sono stati fatti grandi passi avanti nella procedura teocratica. Questo è graficamente raffigurato nel dramma profetico dei ministeri dei profeti Elia ed Eliseo dell’antico Israele. Com’era stato predetto da Malachia: “Ecco, vi mando Elia il profeta prima che venga il grande e tremendo giorno di Geova. Ed egli deve volgere il cuore dei padri verso i figli, e il cuore dei figli verso i padri; onde io non venga ed effettivamente non colpisca la terra, votandola alla distruzione”. (Mal. 4:5, 6) L’originale Elia fu un preminente testimone di Geova del decimo secolo a.E.V., cinque secoli prima che Malachia proferisse la sua profezia. Questo Elia che doveva venire ebbe un adempimento in piccole proporzioni in Giovanni Battista, ma l’Elia della profezia di Malachia era stabilito che apparisse nel nostro giorno decisivo, esattamente prima e durante il tempo della fine di questo attuale sistema di cose. Conforme alla profezia, nei tempi moderni lo “schiavo fedele e discreto” è apparso per compiere la predetta opera di Elia.
11. Quale cambio ebbe luogo nell’amministrazione dell’organizzazione entro la congregazione cristiana quando Gesù fu intronizzato, e quale parallelo ebbe questo nell’antico Israele?
11 Questo diede inizio a un periodo in cui le esigenze di giustizia di Geova si rafforzarono entro la moderna congregazione la quale potrebbe esser paragonata a Israele nei suoi primi giorni nella Terra Promessa. Dapprima, sebbene la nazione fosse unita sotto la legge teocratica e governassero i giudici, ‘ciascuno era abituato a fare ciò che era retto ai suoi propri occhi’. Perché esisteva questa organizzazione sciolta? La narrazione dice: “In quei giorni non c’era alcun re in Israele”. (Giud. 21:25) Così fu ai primi giorni dell’organizzazione teocratica moderna. L’amministrazione della giustizia di Geova fece un deciso passo avanti col ritorno della congregazione cristiana agli insegnamenti apostolici. Ma prima che il Re, Gesù Cristo, fosse intronizzato nel 1914 E.V. l’organizzazione era amministrata in maniera sciolta. Ciascuna “ecclesia” o congregazione era autonomamente governata da “anziani” e “diaconi” eletti. Ma nel 1914 Geova intronizzò il suo Re Gesù Cristo, e dal 1919 venne il tempo dell’adempimento della profezia di Geremia: “‘E io stesso radunerò il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi nei quali le avevo disperse, e per certo le ricondurrò al loro pascolo, e per certo saranno feconde e si moltiplicheranno. E per certo susciterò su di loro pastori che effettivamente le pasceranno; e non avranno più timore, né saranno colpite da terrore, e non ne mancherà nessuna’, è l’espressione di Geova”. — Ger. 23:3, 4.
12. (a) Con quali progressivi passi fu ripristinato l’ordine teocratico durante l’opera d Elia? (b) Che cosa assicurò questo alle “pecore”?
12 Questo beneficio dell’amministrazione teocratica non venne tutto in una volta. Nel 1932 gli “anziani elettivi” furono sostituiti nella congregazione da un nominato “direttore di servizio”, che era assistito da un gruppo di maturi membri della congregazione eletti agli incarichi in maniera democratica. Ma il finale cambiamento all’ordine strettamente teocratico non ebbe luogo fino al 1938. Quell’anno, dalle colonne de La Torre di Guardia fu rivelato con le Scritture che l’autorità di nominare i servitori nelle congregazioni spetta giustamente al corpo direttivo dello “schiavo fedele e discreto” come Gesù Cristo comanda dal tempio di Geova.a Questo importante passo nella restaurazione dell’ordine teocratico assicurò alle “pecore” che non sarebbero più state separate in “greggi” indipendenti da “pastori” senza scrupoli. I pastori che Geova promise per mezzo di Geremia sarebbero stati pienamente d’accordo con le parole di Gesù che “diventeranno un solo gregge, un solo pastore”. — Giov. 10:16.
ESPANSIONE E GUARIGIONE NEL PERIODO DI ELISEO
13. Perché il ripristino dell’ordine teocratico fu opportuno?
13 Così fu rafforzata la congregazione cristiana e si ebbe una salvaguardia contro gli strenui giorni avvenire. Questi pastori nominati in maniera teocratica che Geova suscitava entro la congregazione sarebbero stati “come un luogo per celare dal vento e un nascondiglio dal temporale”. Non solo la visibile organizzazione di Dio avrebbe dovuto subire un tempo di severa prova mediante la persecuzione, ma anche doveva ‘esser feconda e moltiplicarsi’ in seguito all’intenso programma di futura istruzione.
14. Quando e con quale attività cominciò l’opera di Eliseo?
14 Nel 1942 ci fu il cambiamento. Nel travaglio della seconda guerra mondiale, col cambio delle amministrazioni del secondo e del terzo presidente della Società Torre di Guardia di Bibbie e Trattati, l’opera di Elia svanì, essendo servita al suo scopo alla lode di Geova. Essa era stata attivamente volta a iniziare l’opera di ‘dividere le acque’ del simbolico fiume Giordano, cioè di dividere le simboliche acque dei popoli, radunando le “altre pecore” o “grande folla” alla destra del dominante Re Gesù Cristo. (2 Re 2:8; Matt. 25:31-46) Mentre la classe di Eliseo vigorosamente raccoglieva il “mantello di Elia” o il mandato divino che Elia aveva così attivamente adempiuto, aveva inizio un tempo di espansione senza parallelo. Gli anni dal 1942 hanno narrato la loro storia circa le imprese dell’unta classe di Eliseo, accompagnata da un crescente numero della “grande folla”. — Riv. 7:9-17.
15, 16. Quali lungimiranti progressi sono stati fatti dalla classe di Eliseo nell’attività teocratica come furono prefigurati dai miracoli di Eliseo?
15 Per fare un parallelo con i molti miracoli compiuti dall’originale Eliseo, sedici in paragone con gli otto di Elia, la moderna classe di Eliseo cominciò subito a prendere disposizioni per produrre migliori predicatori della buona notizia del Regno al fine di promuovere l’attuazione della profezia di Matteo 24:14. Il 1º febbraio 1943, fu stabilita la Scuola Biblica Torre di Guardia di Galaad per ammaestrare missionari e rappresentanti speciali della Società Torre di Guardia perché prestassero servizio in ogni parte della terra. Quello stesso anno, 1943, cominciò nelle congregazioni dei testimoni di Geova un nuovo programma di addestramento, la Scuola di Ministero Teocratico. Da principio si iscrivevano a questa scuola solo gli studenti maschi, ma nel 1958 fu preso il provvedimento per l’iscrizione e la partecipazione delle donne nelle congregazioni.
16 Mentre l’opera si espandeva, erano formate nuove congregazioni. Questo richiedeva altri servitori per sorvegliare la predicazione della buona notizia del Regno. Per migliorare il loro servizio, nel 1959 fu introdotta una nuova istituzione, la Scuola di Ministero del Regno con un corso di studio di quattro settimane, gratuito per tutti i sorveglianti invitati a frequentarla. L’anno seguente la scuola fu stabilita in vari paesi e questo ha dato luogo a una migliore sorveglianza delle congregazioni in tutto il mondo. — 1 Tim. 3:1-7; Tito 1:5-9.
17. Come l’opera di Eliseo ha dato luogo a una grande guarigione spirituale?
17 Proprio come Eliseo dell’antichità destò il figlio della donna Sunamita che l’aveva trattato amichevolmente, così la moderna opera di Eliseo ha significato vita spirituale dai morti per innumerevoli persone. (2 Re 4:17-37) Centinaia di migliaia di individui che giacevano in uno stato di morte nei loro peccati e sotto la condanna divina sono stati destati alla felice vita nel servizio di Geova, con la brillante prospettiva della vita eterna sotto il Regno dopo che questo attuale sistema sarà stato distrutto ad Armaghedon. Quest’opera di radunamento è stata intensificata dal 1942. In quel cruciale anno della seconda guerra mondiale notizie incomplete mostrarono che più di 106.000 persone avevano proclamato la buona notizia. A causa dell’amorevole amministrazione del dominante Re e degli infaticabili sforzi del suo “schiavo fedele e discreto”, e della “grande folla” e dei nominati “pastori”, l’aumento è stato continuo finché, l’anno scorso, solo 25 anni dopo, 1.150.000 persone sono state attivamente impegnate nella proclamazione del messaggio del Regno.
OSSERVIAMO LE NORME DI CONDOTTA CRISTIANA
18, 19. In che modo le esigenze di condotta cristiana sono state rafforzate?
18 Questo rafforzamento della struttura teocratica ha recato una più stretta sorveglianza dell’organizzazione in quanto alle esigenze scritturali circa la condotta degli associati. Le norme cristiane sono sempre state riconosciute dal moderno “schiavo fedele e discreto” e sono state sempre poste dinanzi alla congregazione come esigenze di vita cristiana. Sin dal 1904, il primo presidente della Società Torre di Guardia, nel suo libro La Nuova Creazione (solo in inglese), indicò la procedura scritturale da seguire riguardo ai violatori, fino al punto di ritrarre da loro “l’associazione e ogni segno o manifestazione di fraternità” della congregazione.b Ma questa estrema misura di scomunica o disassociazione non fu estesamente praticata fra le congregazioni e non se ne fece un’esigenza per le congregazioni fino al 1952.c La condotta cristiana non poteva più essere considerata come qualche cosa che influisse solo sull’individuo o sugli individui implicativi. Paolo scrisse alla congregazione corintia relativamente a un caso di disassociazione nella congregazione del primo secolo: “Non sapete che un po’ di lievito fa fermentare l’intera massa?” (1 Cor. 5:1-6) Non si poteva più permettere a quelli che seguivano le pratiche delle nazioni d’essere ammessi nella congregazione né si poteva permettere a quelli che cadevano in tali pratiche di rimanere.
19 Così si può vedere che la moderna organizzazione teocratica dei pastori del gregge di Dio ha a cuore solo gli interessi del Regno e delle “pecore” di Dio. Da persone che “vigilano sulle vostre anime”, sanno che “renderanno conto”. È essenziale perché adempiano le loro responsabilità del Regno che ‘non ne manchi nessuna’. Perché questo sia reso certo, vi si deve insegnare: “Continuate dunque a cercare prima il regno e la . . . giustizia” di Dio. — Matt. 6:33.
20, 21. In che modo possiamo mostrare la dovuta sottomissione in circostanze probative?
20 Tale veduta teocratica delle cose vi consentirà sempre di tenervi al passo con l’organizzazione, senza né correre avanti né trascinarvi pericolosamente indietro. Incontrerete circostanze probative. Non ne siate sopraffatti. Attendete Geova e riponete la vostra speranza in lui. (Sal. 37:34; 27:14) Può anche darsi che in qualche occasione sia necessaria la riprensione. Non vi offendete. Se no, vi prenderete troppo sul serio, mancando di vedere il punto della riprensione. Né vi dovreste persuadere d’essere inutile per l’organizzazione e smettere semplicemente perché sarebbe richiamato alla vostra attenzione qualche sbaglio. Piuttosto, “figlio mio, non disprezzare la disciplina di Geova e non venir meno quando sei corretto da lui; poiché Geova disciplina colui che ama; infatti, egli flagella ognuno che riceve come figlio”. — Ebr. 12:5, 6.
21 D’altra parte, può darsi che il vostro progresso sia rapido. Guardatevi dall’attitudine di fedeltà superiore. Vi potrebbe essere un laccio. Non pensiate che gli altri nella congregazione siano lenti e tardivi. Potreste anche divenire impazienti con l’organizzazione. Considerate invece l’esempio di Mosè, che supplicò Geova di risparmiare la sua tipica nazione teocratica quando alcuni infedeli nell’organizzazione peccarono contro Geova e recarono la sua ira sull’intera congregazione. (Eso. 32:1-14) Né dovreste di continuo attender d’essere guidati circa l’assegnata attività teocratica. Con premura assumete la responsabilità individuale e cercate i modi di promuovere gli interessi del Regno in armonia col programma tracciato dallo “schiavo fedele e discreto”.
22. Perché dovremmo dunque attenerci lealmente alla visibile organizzazione di Geova?
22 La Bibbia offre ogni incentivo e incoraggiamento a porci dinanzi l’organizzazione teocratica, per accettarla in tutte le sue attività e attenerci ad essa lealmente. Il ritmo dell’opera teocratica continua a crescere. Ciò che richiederà ancora Geova dai suoi fedeli servitori sulla terra prima di Armaghedon lo rivelerà a suo tempo. Quello di tenerci stretti alla sua visibile organizzazione teocratica è il solo modo di apprenderlo. Avendo identificato questa organizzazione e le giuste esigenze di Dio espresse per mezzo del suo canale, non ve ne lasciate allontanare. Seguite i fedeli pastori di Geova così che, “come il peccato regnò con la morte, similmente anche l’immeritata benignità regnasse per mezzo della giustizia in vista della vita eterna per mezzo di Gesù Cristo nostro Signore”. — Rom. 5:21.
[Note in calce]
a Si veda La Torre di Guardia (solo inglese) del 15 maggio 1938, pagine 147-156; del 1º giugno 1938, pagine 163-171; del 15 giugno 1938, pagine 179-188.
b Si veda lo Studio VI, “Ordine e disciplina della creazione”, pagine 273-347.
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Celeste tempio di adorazione per tutto il genere umanoLa Torre di Guardia 1968 | 1° aprile
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Celeste tempio di adorazione per tutto il genere umano
1. (a) Descrivete i templi della religione mondana. (b) Che cos’è accaduto a molti di essi, e perché?
IN TUTTA la terra ci sono molti templi che i popoli delle nazioni e di varie religioni considerano come luogo di dimora dei loro dèi o luogo dove possono accostarsi al loro Dio e avere comunione con lui per ricevere il suo favore. Di solito sono molto decorati e sontuosi, e pongono un grave onere finanziario sulle persone che li sostengono. Sono pieni di statue d’oro e adornati con preziosi gioielli. Alcuni sono ricoperti d’oro. Molti di questi templi sono stati riscontrati inadeguati per soddisfare i bisogni spirituali delle persone, non conducendole al vero Dio, e perciò sono caduti in declino o sono stati distrutti.
2. Gli odierni templi soddisfano i bisogni delle persone e recano unità? Spiegate.
2 Attualmente milioni di persone si radunano in templi per l’adorazione, molte di esse nella cristianità, dove le chiese e gli edifici religiosi sono chiamati templi di Dio. Questi templi soddisfano i bisogni spirituali delle persone e le conducono al vero Dio? Triste a dirsi, no. Invece di recare pace e unità hanno recato divisione. Persino ora ci sono serie agitazioni interne
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