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L’evoluzione mina la fedeLa Torre di Guardia 1971 | 15 luglio
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l’evoluzione? Starete con lui, come seguace di un uomo? Egli non vi può dare la vita eterna. Ma Dio può darvela, ed egli ve la darà se esercitate fede nel suo provvedimento per la vita eterna mediante il suo Figlio Gesù Cristo e se ora rendete adorazione insieme a quelli che lo adorano “con spirito e verità”. — Giov. 4:24.
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Benefici che accompagnano la fede nel CreatoreLa Torre di Guardia 1971 | 15 luglio
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Benefici che accompagnano la fede nel Creatore
1. Che specie di futuro offre alla persona l’insegnamento dell’evoluzione?
QUELLI che professano di credere nell’evoluzione hanno un futuro molto tetro. Dicono che l’uomo si evolva, che divenga col passar delle epoche un esemplare di vita più eccellente di quanto non fosse in passato. Ma, per ciò che riguarda personalmente l’evoluzionista, che cosa gli offre la sua credenza? Egli sa bene che invecchiando perde la salute e le forze, e, con l’andar del tempo, lo reclama la morte. La credenza a cui si attiene non gli offre nessuna alternativa.
2. In quale situazione vengono a trovarsi quelli che asseriscono di credere sia in Dio che nell’evoluzione?
2 Quelli che asseriscono di credere sia in Dio che nell’evoluzione sono similmente senza una solida speranza. Essi dicono che Dio usasse l’evoluzione come un mezzo per produrre tutti i viventi su questo globo. Ma, ciò facendo, rifiutano la Bibbia. Senza di essa come guida, non hanno nessuna rivelazione della volontà divina. Non sanno perché sono qui, quale norma morale li dovrebbe guidare o che cosa riserba il futuro. Se si chiede loro di dire le ragioni per ciò che sostengono come morale, non hanno che da volgersi alla loro propria opinione, la quale è modellata dalla società nella quale vivono. — Ger. 8:9.
3. Come la persona che crede nel Creatore e nella sua Parola la Bibbia si trova molto meglio?
3 D’altra parte, la persona che ha fede nel Creatore e che ha la Bibbia come Sua ispirata rivelazione al genere umano ha una diversa veduta della vita. Non respinge il consiglio della Parola di Dio, ma gode le ricche benedizioni che vengono dal vivere conforme a quanto è scritto in Proverbi 3:5, 6: “Confida in Geova con tutto il tuo cuore e non t’appoggiare al tuo proprio intendimento. In tutte le tue vie riconoscilo, ed egli stesso renderà diritti i tuoi sentieri”.
RISPOSTE ASSENNATE
4, 5. (a) Perché la risposta che dà la Bibbia circa l’origine dell’universo è assennata? (b) Ma come l’evoluzionista Charles Darwin riscontrò di dover trattare questo soggetto?
4 Se credete nel Creatore, non siete lasciato nelle tenebre in quanto all’origine dell’universo. Questa non è una questione da evitare. Con convinzione potete citare la spiegazione delle prime parole della Bibbia. (Gen. 1:1) E con fiducia potete indicare sia i cieli che la terra come schiacciante evidenza che essi sono, in realtà, l’opera di Colui che è onnipotente, la cui conoscenza e sapienza superano di gran lunga quelle di qualsiasi uomo. Non vi troverete nell’imbarazzante situazione degli evoluzionisti come Charles Darwin, la cui Autobiography afferma: “Un’altra fonte di convinzione dell’esistenza di Dio, connessa con la ragione e non con i sentimenti, mi fa impressione . . . Questo deriva dall’estrema difficoltà o piuttosto dall’impossibilità di concepire questo immenso e meraviglioso universo, compreso l’uomo con la sua capacità di rivolgere lo sguardo al lontano passato e al lontano futuro, come risultato del cieco caso o della necessità. Quando così rifletto, mi sento costretto a guardare una Causa Prima”.
5 Tuttavia, con tutti i fatti e le regole della ragione che indicano un Creatore, rifiuta una tale conclusione e accetta un punto di vista che egli stesso ha riconosciuto come una “impossibilità”, dicendo: “Ma sorge quindi il dubbio: può la mente dell’uomo — che, come io pienamente credo, è venuta da una mente così bassa come quella posseduta dai più bassi animali — esser degna di fiducia quando trae tali grandi conclusioni?” Quando chiunque ragiona in questo modo, dimostra nel proprio caso la veracità della scrittura che dice: “L’insensato ha detto nel suo cuore: ‘Non c’è Geova’”. — Sal. 14:1.
6. (a) Perché chi crede nella creazione ha un definito vantaggio rispetto all’evoluzionista nel comprendere l’universo in cui vive? (b) Così, come risulta che l’acquisto di entrambe la vera conoscenza e la sapienza inizia con “il timore di Geova”?
6 Ma chi crede nel Creatore è in grado di usare la propria mente con soddisfacenti risultati che altrimenti sono del tutto impossibili. Perché? Ebbene, se l’universo fu il prodotto della semplice evoluzione priva di mente, esso non fu quindi il risultato di un intelligente disegno; e nulla che riesca interessante a una mente razionale potrebbe apprendersi da uno studio di ciò che in sé è completamente irrazionale, non vi pare? E, nonostante che l’universo sia il prodotto di un intelligente Creatore, come i fatti mostrano, quelli che tentano di capirlo sforzandosi di mettere da parte Lui e il suo proposito vanno incontro alla continua frustrazione, perché cominciano con un presupposto sbagliato e cercano di mettere tutto quello che imparano in relazione con una teoria che è totalmente sbagliata. Il risultato è una continua interpretazione errata di ciò che osservano e usano delle informazioni che raccolgono. Non è questo evidente dal modo in cui viene rovinato l’ambiente dell’uomo? È vero ciò che i proverbi biblici dichiarano: “Il timore di Geova è il principio della conoscenza”, e, “il timore di Geova è l’inizio della sapienza”. (Prov. 1:7; 9:10) Acquistar conoscenza di Geova, e provare riverente timore di Lui, dev’essere il punto iniziale per capire le Sue opere e agire saggiamente in loro armonia.
7. (a) A quale frustrazione fra i giovani ha contribuito l’insegnamento dell’evoluzione? (b) Perché esistiamo, e come possiamo provare vera soddisfazione nella vita?
7 Chi ha tale santo timore non subisce la frustrazione che è così comune fra i giovani del nostro giorno perché pensano che ‘la vita non abbia nessun significato’. Una volta acquistata conoscenza del Creatore, si è pienamente d’accordo con la dichiarazione riportata nella Bibbia: “Degno sei, Geova, Dio nostro, di ricevere la gloria e l’onore e la potenza, perché tu creasti tutte le cose, e a causa della tua volontà esse esisterono e furon create”. (Riv. 4:11) Quando chi ha questa veduta ammira profondamente un bel paesaggio o gli sgargianti colori di un tramonto, quando il suo spirito si eleva per il canto di un uccello, non lo considera tutto privo di significato. Egli rende grazie a Geova per le opere delle Sue mani. Le evidenze dell’amore del Creatore che scorge ogni giorno della sua vita lo spingono ad aiutare altri a conoscere ed amare Colui che ha così generosamente provveduto per tutte le sue creature. (Matt. 5:45; Atti 17:26-28) È conoscendo e facendo la volontà di Dio che egli trova vera soddisfazione nella vita. Non edifica con egoismo la sua vita unicamente intorno alle sue necessità e ai suoi desideri, come se fosse personalmente responsabile di tutto ciò che è e di tutto ciò che possiede. Piuttosto, i suoi pensieri son rivolti a Dio. Il salmista biblico scrisse: “Servite Geova con allegrezza. Venite dinanzi a lui con grido di gioia. Conoscete che Geova è Dio. Egli è colui che ci ha fatti, e non noi stessi. Noi siamo il suo popolo e le pecore del suo pascolo. . . . Rendete grazie a lui, benedite il suo nome. Poiché Geova è buono; la sua amorevole benignità è a tempo indefinito, e la sua fedeltà di generazione in generazione”. — Sal. 100:2-5.
8. Come la Bibbia, anziché l’evoluzione, si mostra in armonia con ciò che in effetti accade all’uomo biologicamente e moralmente?
8 Quelli che credono in Dio e nella sua Parola non dimenticano le difficoltà che li circondano nel mondo. Essi hanno la propria parte d’infermità, e, con altri, sentono gli effetti della crescente incidenza dei delitti. Ma questo non li amareggia verso Dio. Non professano di credere che l’uomo si evolva, elevandosi biologicamente e moralmente, mentre tutte le evidenze mostrano il contrario. Piuttosto, conoscono dalla Bibbia, e gli avvenimenti del nostro giorno sono concordi, che il genere umano precipita verso il basso.
9. (a) Quale spiegazione dà la Bibbia per il continuo precipitare dell’uomo verso il basso? (b) Indica essa qualche speranza per il futuro?
9 La stessa parte della Bibbia che parla della creazione spiega anche la ragione di questa condizione fra gli uomini. Dapprima, un figlio spirituale di Dio si corruppe lasciando che la sua mente coltivasse desideri errati, bramando la gloria che appartiene solo a Dio. Per soddisfare il suo desiderio, indusse la prima donna, Eva, e, per mezzo di lei, Adamo, a violare la legge di Dio che era stata esplicitamente dichiarata. Sebbene Dio avesse fatto l’uomo retto, non lo rese un robot. Non per alcun difetto fisico o incapacità mentale d’afferrare la serietà della situazione, ma a causa della sua mancanza di apprezzamento per ciò che Dio gli aveva dato, Adamo disubbidì a Dio. (Genesi, capp. 2, 3; Deut. 32:4, 5) Così, per mezzo del primogenitore di noi tutti, il peccato entrò nel mondo e, come risultato d’esso, le malattie e la degradazione che portano alla morte. Alienato da Dio, da cui dipende tutta la vita, l’uomo poté solo precipitare verso il basso. Inoltre, la continua influenza di colui che si era reso Satana il Diavolo quando aveva indotto il primo uomo a peccare non avrebbe fatto altro che peggiorare la situazione. (Rom. 5:12; Riv. 12:9) Questa spiegazione scritturale delle cose è assennata; corrisponde ai fatti che sono evidenti in ogni luogo nel nostro giorno. Per giunta, la Bibbia annuncia nei particolari con quale mezzo Dio porrà fine alla malvagità e offrirà l’opportunità della vita eterna in condizioni giuste a quelli che provano piacere nel fare la sua volontà.
LA BIBBIA O L’EVOLUZIONE COME GUIDA NELLE RELAZIONI UMANE?
10. Dove si può trovare sana guida per essere protetti dalle insidie della vita?
10 Attualmente, comunque, si trova in ogni luogo ingiustizia. Dove si può trovare una sana guida per essere protetti dalle insidie che così facilmente portano alla rovina? La Bibbia provvede aiuto da parte dello stesso Creatore del genere umano. “Come monderà il giovane il suo sentiero?” scrive il salmista. Quindi, rivolgendosi a Dio, sotto ispirazione risponde: “Stando in guardia secondo la tua parola. Nel mio cuore ho custodito il tuo detto, per non peccare contro di te. La tua parola è una lampada al mio piede, e una luce al mio cammino”. (Sal. 119:9, 11, 105) I benefici che derivano dal seguire strettamente questa Parola sono messi in risalto da un paragone di ciò che essa dice con il frutto delle filosofie che si orientano verso l’evoluzione.
11, 12. Come la credenza nell’evoluzione risultò un fattore che contribuì a entrambe le guerre mondiali?
11 Questa generazione ha visto due guerre mondiali, e la credenza nell’evoluzione fu un fattore che portò a entrambe queste guerre. Sembra strano? Parlando dell’effetto della tesi di Darwin a sostegno dell’evoluzione, H. G. Wells in The Outline of History dice: “Il movimento darwiniano colse il cristianesimo formale di sorpresa, all’improvviso. . . . La nuova scienza biologica non portava ancora niente di costruttivo per sostituire i vecchi precetti morali. Ne seguì una vera demoralizzazione”. Mostrando quindi la relazione di ciò con l’attitudine verso la guerra, egli continua: “I popoli prevalenti alla fine del diciannovesimo secolo credevano di prevalere in virtù della Lotta per l’Esistenza, in cui il forte e astuto ha la meglio sul debole e fiducioso. . . . L’uomo, essi decisero, è un animale sociale come il cane da caccia indiano . . . quindi sembrò loro giusto che i cani grossi della muta umana opprimessero e sottoponessero”. In piena armonia con il concetto evoluzionistico della sopravvivenza del più adatto nella lotta per l’esistenza, si lanciarono in una guerra senza pari nella storia fino a quel tempo.
12 Non solo gli atei evoluzionistici, ma anche quelli che cercano di aderire a qualche sembianza di pietà dicendo di essere evoluzionisti cristiani, subiscono questa influenza. Philip G. Fothergill nel suo libro Evolution and Christians nota: “Dall’evoluzione scientifica può sorgere una filosofia evoluzionistica, e mediante la falsa estensione, un’etica evoluzionistica, che può determinare un aspetto non cristiano della moralità, e se si lascia che permei il pensiero cristiano può insidiosamente minare la credenza cristiana. . . . Wood Jones sostenne che il sorgere della mentalità che portò alla tragedia del 1914, e più tardi al nazismo e ai suoi empi eccessi, poteva farsi risalire in gran parte agli effetti di un certo tipo d’insegnamento darwiniano”.
13. Spiegate come i frutti dell’evoluzione contrastano con ciò che risulta dalla credenza nella Parola del Creatore del genere umano.
13 Tali violenti frutti dell’evoluzione sono in netto contrasto con l’edificante guida della Parola del Creatore del genere umano. Attingendo a quello stesso libro biblico che parla della creazione, l’apostolo Giovanni scrive: “Questo è il messaggio che avete udito dal principio, che dobbiamo avere amore gli uni per gli altri; non come Caino [figlio di Adamo], che ebbe origine dal malvagio e scannò il suo fratello”. (1 Giov. 3:11, 12) E ai suoi discepoli Gesù Cristo disse: “Da questo tutti conosceranno che siete miei discepoli, se avrete amore fra voi”. (Giov. 13:34, 35) Il beneficio di godere la vita con tali associati è qualche cosa che accompagna la fede nel Creatore.
14. (a) In quali modi il pensiero evoluzionistico influisce sulla condotta che si tiene nelle vie cittadine? (b) Quando i genitori accettano l’evoluzione, quali seri problemi possono riscontrare di dover affrontare?
14 Non tutta la violenza dimostrata in questo secolo fu nelle due guerre mondiali, né nelle guerre minori. La stessa filosofia della “sopravvivenza del più adatto” si riflette negli animaleschi assalti che caratterizzano la delinquenza nelle vie. Questo modo di pensare giunge direttamente nelle case e infrange i legami familiari. Quando i genitori seguono l’insegnamento dell’evoluzione, e così sostengono che la vita non abbia nessun significato, in base a che cosa possono dire ai loro figli che non dovrebbero rovinarsi la vita con i narcotici e con la condotta dissoluta? Come possono convincerli che non dovrebbero porre fine a ogni cosa, se lo preferiscono, mediante il suicidio? Anche i genitori che possono dir di credere in Dio vanno incontro a questo problema se accettano l’evoluzione. Perché? Perché è la Bibbia che contiene i princìpi del retto vivere, e approvando l’evoluzione essi rifiutano la Bibbia.
15. Come la credenza nel Creatore salvaguarda la famiglia?
15 Quelli che credono nel Creatore sono protetti da tale situazione. Essi sanno che Dio fece i nostri primogenitori, che Egli è Colui che stabilisce le norme della giusta condotta nella famiglia e che tutti devono rendere conto a Lui. (Prov. 15:3; Ger. 16:17) Ai genitori Dio ha dato la responsabilità di istruire i figli nella Sua via e di edificare in loro l’apprezzamento per le “cose meravigliose che egli ha fatte”. (Sal. 78:4) Dio richiede che i figli siano ubbidienti ai loro genitori, non semplicemente perché i loro genitori sono più grandi e più forti, ma perché “questo è giusto” agli occhi di Dio. (Efes. 6:1; Prov. 23:22) Ne risulta una casa in cui l’amore e il rispetto uniscono i componenti della famiglia e in cui i problemi che sorgono possono risolversi in base agli autorevoli consigli che tutti rispettano.
16. Contro quale situazione circa la moralità sessuale gli evoluzionisti son lasciati senza salvaguardia, ma quale sana guida provvede la Bibbia?
16 Il punto di vista che uno ha circa la moralità sessuale pure subisce l’influenza della sua credenza riguardo all’origine dell’uomo. Chi crede nella Bibbia sa che la legge di Dio proibisce adulterio, fornicazione e aborto, e il rispetto per tale legge è per lui una vera protezione in molti modi. (Ebr. 13:4; Rom. 13:9, 10; si paragoni Esodo 21:22, 23). Il sacerdote cattolico Raymond Nogar, benché egli stesso segua la filosofia mondana dell’evoluzione, riconosce che la tendenza del pensiero fra gli evoluzionisti “tocca immediatamente la filosofia dell’uomo circa la vita, la sua morale, la sua religione”, e che come risultato avvengono cambiamenti.a Perché accade questo? Perché anche gli ecclesiastici che accettano l’evoluzione l’accettano classificando la Bibbia come “non scientifica”. Quando le persone finiscono col credere che il primo libro della Bibbia non debba esser preso seriamente, esse non prendono quindi seriamente nemmeno il resto. Perfino i governi degli uomini eliminano le restrizioni su adulterio, aborto e omosessualità. E siccome gli uomini che rifiutano la credenza nella creazione non riconoscono nessuna autorità più alta di se stessi e del loro governo, si espongono così a malattie, frustrazione e insicurezza che sono la conseguenza di tale condotta. Poiché dalla fanciullezza gli si insegna che è un semplice discendente d’una bestia, l’uomo spesso agisce in tal modo. — Rom. 1:22-27.
17. A quale altra degradante trappola conduce l’evoluzione, ma come la Bibbia rende disponibile la protezione necessaria?
17 Dato che l’evoluzione fa rifiutare Dio e le giuste norme della sua Parola, non sorprende che essa espone i suoi aderenti a un’altra trappola ancora, da cui i credenti nella Bibbia sono salvaguardati. Di che si tratta? Alfred R. Wallace, che fu discepolo di Darwin, fu uno spiritista, secondo l’evoluzionista Ernst Benz. Ed egli dice: “È significativo che il fondatore della parapsicologia . . . scriva: ‘È il darwinismo a condurci al misticismo’”. Inoltre: “Julian Huxley . . . deliberatamente si volge a idee e forme di meditazione buddiste e attende un aumento delle capacità parapsichiche dell’uomo”.b Nel loro desiderio di divenire qualche cosa di più di ciò che l’uomo è ora essi si rendono così vulnerabili al controllo di spiriti sovrumani. La Bibbia non lascia nelle tenebre circa la fonte di tali poteri. Essa mette fermamente in guardia di non immischiarsi nel misticismo, identificandone nel Diavolo e nei demoni la fonte. (Atti 16:16-18; Efes. 6:10-13) L’ispirata Parola di Dio provvede così la guida di cui tutti gli uomini hanno bisogno come protezione contro le degradanti pratiche che li circondano, e per metterli in grado di usare la loro vita in piena armonia con la volontà del loro Creatore.
CIÒ CHE IL FUTURO RISERBA
18. Quale futuro un evoluzionista del secolo passato previde per la razza umana, ma come le sue attese son risultate erronee?
18 Malgrado che la teoria dell’evoluzione non offra nessuna speranza che qualche individuo ora vivente tragga beneficio dai cambiamenti che possano vedere le generazioni future, alcuni dei suoi sostenitori vedono per la razza umana un futuro splendido. Si cita che Alfred Wallace parlando dell’uomo dicesse di prevedere che l’evoluzione si sarebbe sviluppata: “Mentre la sua forma esteriore rimarrà probabilmente sempre immutata, eccetto nello sviluppo di quella perfetta bellezza che risulta da un corpo sano e ben organizzato, raffinato e nobilitato dalle più alte facoltà intellettuali e sensibili emozioni, la sua costituzione mentale può continuare ad avanzare e a migliorare finché il mondo sia di nuovo abitato da una singola razza omogenea, nessun individuo della quale sarà inferiore al più nobile esemplare dell’umanità esistente. Ciascuno opererà allora per la propria felicità in relazione con quella dei suoi simili; sarà mantenuta la perfetta libertà d’azione, giacché le ben equilibrate facoltà morali non permetteranno mai a nessuno di trasgredire la pari libertà degli altri”. Tutto questo, tenete presente, si vede come risultato dell’evoluzione, non a causa dell’intervento divino nelle attività umane. Ma gli avvenimenti dei passati cinquant’anni danno buona ragione per credere che sia questa la direzione che l’uomo segue per proprio conto? Lo scrittore appena citato morì nell’anno 1913, quindi non vide gli avvenimenti che si scatenarono nel mondo l’anno dopo. I fatti del nostro giorno confutano le sue asserzioni.
19. Che specie di futuro i sostenitori dell’evoluzione prevedono nel nostro tempo, e come tale veduta influisce sugli uomini?
19 In contrasto con la suddetta veduta, il Museo Americano di Storia Naturale in New York, durante il 1969 e il 1970, diede risalto al tema “Può sopravvivere l’uomo?” Questo museo, che dà preminenza a mostre che sostengono l’evoluzione, riconosce nel suo foglio di marzo 1970 del Calendario degli Avvenimenti: “Una popolazione umana rapidamente crescente accompagnata dall’urto di una tecnologia indisciplinata ha portato l’uomo — e il suo ambiente — sull’orlo del disastro e ha messo in dubbio la sopravvivenza della specie”. Ciò che ora vedono per il futuro appare confuso, e, naturalmente, quando non c’è per il futuro nessuna speranza solidamente basata gli uomini divengono rapidamente privi di equilibrio mentale. Questo è il frutto della credenza nell’evoluzione.
20. Perché le loro predizioni del futuro sono errate?
20 Certo, tutto questo non tiene conto di Dio, e senza di lui non ci può essere nessuna vera conoscenza. Possiamo esser grati che il futuro non dipende dall’evoluzione senza mente o dal tipo di persona di cui Salmo 10:3, 4 dice: “Ha mancato di rispetto a Geova. Il malvagio secondo la sua alterigia non fa nessuna ricerca; tutte le sue idee sono: ‘Non c’è Dio’”.
21, 22. (a) Che cosa ha dichiarato il Creatore del genere umano che sarà il futuro della razza umana? (b) Come porterà egli queste condizioni, e chi può attendere di parteciparvi?
21 Il futuro della razza umana non riposa nelle mani degli uomini malvagi, ma in Geova, che ama la giustizia. Come “il Formatore della terra e il suo fattore, Colui che la stabilì fermamente”, egli non la fece perché fosse desolata ma perché fosse abitata. (Isa. 45:18) Con la fiducia propria di Colui dal quale dipende tutta la vita, egli dichiara: “Ancora un pochino, e il malvagio non sarà più; e per certo presterai attenzione al suo luogo, ed egli non sarà. Ma i mansueti stessi possederanno la terra, e in realtà proveranno squisito diletto nell’abbondanza della pace”. — Sal. 37:10, 11.
22 Egli ha provveduto un’amministrazione completamente nuova per sorvegliare le attività del genere umano. (Efes. 1:8-10) Il nuovo governante della terra sarà il Signore Gesù Cristo, Colui che partecipò col Padre suo nel fare la stessa terra e i primi umani, Adamo ed Eva. Gesù venne egli stesso sulla terra e visse come uomo, e comprende dunque i problemi del genere umano. Con amorevole considerazione la sua amministrazione provvederà benefici non solo a quelli che saranno in vita al tempo dell’inizio del suo regno millenario, ma anche a quelli che sono stati reclamati dalla morte. Sotto il suo dominio il genere umano progredirà mentalmente e moralmente, ma questo non sarà il risultato delle grandi conquiste dell’uomo stesso né sarà il risultato di un’evoluzione senza mente. Sarà il risultato dell’applicazione dei benefici del riscatto di Cristo e dell’istruzione nella volontà di Dio. “La terra sarà per certo piena della conoscenza di Geova come le acque coprono il medesimo mare”. (Isa. 11:9) La fiduciosa attesa di tale meraviglioso futuro è la parte di quelli che hanno fede nel Creatore e che vivono in armonia con la sua ispirata Parola la Bibbia.
[Note in calce]
a The Wisdom of Evolution, pag. 13.
b Evolution and Christian Hope, pagg. 78, 80.
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L’efficace uso del tempo di studio reca gioiaLa Torre di Guardia 1971 | 15 luglio
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L’efficace uso del tempo di studio reca gioia
NON sempre si prova gioia e si ottengono risultati dallo studio personale dedicandovi più tempo. C’è da fare un’altra considerazione, che è ancora più importante. Si tratta di come usate il tempo che impiegate.
Quelli che fanno uno studio fruttuoso e piacevole non dedicano necessariamente allo studio più tempo che gli studenti meno capaci. Ma essi fanno in realtà un più efficace uso del tempo che impiegano. Sono esperti nello studio.
Alcuni trovano difficile studiare a causa di problemi come la lentezza nella lettura, la grammatica scadente o le abitudini di studio inefficaci. Se vi si pone rimedio, lo studente può fare un uso molto migliore del tempo che impiega e provarvi assai più piacere.
Ci sono rimedi per tali problemi, ma i rimedi richiedono sforzo. E poi, qualsiasi cosa nuova di solito lo richiede. Quando eravate bambino, imparaste forse a camminare fiduciosamente da un giorno all’altro? Ci vollero mesi di ripetute cadute. Ora provate piacere a camminare con poco sforzo. Se siete una donna di casa, i vostri primi tentativi di cucina furono probabilmente
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