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Lo schiavo che non perdonòLa Torre di Guardia 1971 | 1° settembre
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siccome facciamo cose sbagliate egli ce la potrebbe togliere. Mai, in tutto il tempo della nostra vita, potremmo guadagnare denaro abbastanza da restituire a Dio ciò che gli dobbiamo.
Quando lo paragoniamo con ciò che dobbiamo a Dio, ciò che altri debbono a noi è pochissimo. Ciò che ci debbono è come i cento pezzi di moneta che quello schiavo doveva all’altro. Ma ciò che noi dobbiamo a Dio è come sessanta milioni di pezzi di moneta che lo schiavo doveva al re.
Dio è molto benigno, e ci perdonerà ciò che gli dobbiamo. Ma fa questo solo se crediamo nel suo Figlio Gesù e se perdoniamo gli altri che ci fanno torto. Questo è qualche cosa a cui pensare, non è vero?
Se qualcuno ti fa dunque qualche cosa di scortese, ma poi dice che gli dispiace, che cosa farai? Lo perdonerai? Che dire se ciò accade molte volte? Lo perdonerai?
Se fossimo stati la persona che chiedeva d’esser perdonata, avremmo voluto esser perdonati, non è vero? Le dovremmo fare la stessa cosa. Non dovremmo solo dire di perdonarlo, ma lo dovremmo realmente perdonare di cuore. Quando facciamo questo, mostriamo di voler essere realmente seguaci del grande Insegnante.
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Qualche cosa di meglio che la confermazioneLa Torre di Guardia 1971 | 1° settembre
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Qualche cosa di meglio che la confermazione
AL TEMPO della loro confermazione o cresima, i ragazzi delle famiglie cattoliche romane si inginocchiano lungo la balaustrata dell’altare nella loro chiesa. Il vescovo passa lungo la fila di questi giovani e mette un miscuglio di olio d’oliva e balsamo sulle loro fronti in forma di croce mentre ripete una formula prescritta dalla tradizione. Questa cerimonia è considerata come “un sacramento in cui lo Spirito Santo è dato a quelli già battezzati per renderli forti e perfetti cristiani e soldati di Gesù Cristo”. — The Catholic Encyclopedia del 1908, Vol. IV, pag. 215.
La confermazione è praticata in vari modi anche dalla Chiesa Ortodossa Greca, dalla Chiesa Anglicana, dalla Chiesa Luterana e da parecchie altre. Pur non considerando la confermazione come un sacramento, le chiese protestanti che hanno ritenuto una forma di questa cerimonia la considerano come un rito nel quale la persona rinnova e conferma le promesse fatte da altri al tempo del suo battesimo.
Sono stati confermati o cresimati i vostri figli? Dovrebbero esserlo? Molti sinceri genitori, desiderando vedere i loro figli forti nella fede, li hanno incoraggiati a ottenere la confermazione. In seguito, comunque, un considerevole numero d’essi sono stati delusi, comprendendo che la confermazione e l’istruzione religiosa che la precede non hanno reso i loro figli forti cristiani. I genitori spesso han visto i loro figli confermati perdere interesse nelle funzioni religiose e, con il passar del tempo, perfino smettere di frequentarle.
In tali casi, evidentemente la confermazione è venuta meno al suo scopo e, secondo l’opinione di alcuni, è stata perfino dannosa. Per esempio, Vergote, dignitario ecclesiastico presso l’Università cattolica di Lovanio, in Belgio, osservò: “Il battesimo dei bambini e in particolar modo la loro confermazione ha avuto un effetto disastroso e rivelatore sulla loro coscienza. . . . Ancor prima che questi figli abbiano avuto il tempo di pensare alla loro fede, chiediamo loro di fare una solenne dichiarazione di fede”.
Poiché i risultati di questa abitudine come si ammette non sono ciò che si desidera, sorge la domanda: C’è qualche cosa di meglio della confermazione, qualche cosa che realmente aiuti i giovani ad avere forte fede?
È definitamente necessaria l’istruzione. Paolo, apostolo del Signore Gesù Cristo, scrisse: “Così la fede vien dall’udire e l’udire si ha per mezzo della parola di Cristo”. (Rom. 10:17, VR) Tale fede è una salvaguardia in questo mondo moralmente corrotto. Ma dove e quando dovrebbero udire i ragazzi le cose che permetterebbero loro di avere forte fede?
Secondo le Sacre Scritture, la casa è il primo luogo per insegnare ai figli intorno al Creatore. La legge di Dio dava ordine agli Israeliti che i genitori impartissero tale istruzione, e che facessero questo a ogni opportunità. Si diceva loro: “Le parole che oggi ti ordino, siano sul tuo cuore. Le inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando ti trovi in casa, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando sei in piedi”. — Deut. 6:6, 7, Ga.
Notate che l’istruzione dei genitori era richiesta sebbene gli Israeliti avessero un santuario per l’adorazione. Il santuario in Israele non era semplicemente un luogo per i sacrifici, ma anche un centro per l’istruzione nella Legge di Dio. In particolar modo questo avveniva ogni anno sabatico durante la festa delle capanne. In quel tempo l’intera Legge era letta a tutto Israele, agli uomini, alle donne e ai fanciulli. (Deut. 31:10-13) Questa lettura era di grande valore per far conoscere ai figli ciò che Dio richiedeva da quelli che volevano ottenere la sua approvazione e la sua benedizione. Ma non esonerava i genitori dalla loro responsabilità d’insegnare alla loro progenie. L’istruzione disponibile nel santuario doveva avere il supplemento dell’insegnamento quotidiano nella casa.
In modo simile, benché si adunino regolarmente con i loro figli per udire la Parola di Dio che si considera nelle adunanze della congregazione, i genitori cristiani hanno l’obbligo di impartire questo insegnamento supplementare. L’apostolo Paolo consigliò: “Voi, padri, non irritate i vostri figli, ma continuate ad allevarli nella disciplina e nell’autorevole consiglio di Geova”. (Efes. 6:4) Provvedete voi tale istruzione ai vostri figli? Ne hanno bisogno per risolvere con successo i quotidiani problemi della vita.
Una donna timorata di Dio che visse nel primo secolo E.V., Eunice madre di Timoteo, l’apprezzò moltissimo. Come risultato della sua istruzione, Timoteo conobbe le Scritture “dall’infanzia”. (2 Tim. 3:15) I suoi sforzi furono riccamente benedetti in quanto vide suo figlio divenire un giovane di notevole fede. Due delle ispirate lettere della Bibbia sono indirizzate a lui. Egli si prodigò volontariamente a favore di altri. In una delle sue lettere a Timoteo, l’apostolo Paolo scrisse: “Rammento la fede che è in te senza ipocrisia, e che dimorò prima nella tua nonna Loide e nella tua madre Eunice, ma che son fiducioso sia anche in te”. — 2 Tim. 1:5.
Quali genitori cristiani non si compiacerebbero di vedere i loro figli riflettere una fede simile a questa? Ma essa non viene automaticamente. È necessario il regolare insegnamento delle Sacre Scritture nella casa. Mentre la confermazione e l’istruzione religiosa che la precede più volte non hanno generato forti cristiani, la regolare istruzione biblica da parte dei genitori ha contribuito ripetutamente a realizzare in maniera incommensurabile questa mira. Questo è da aspettarsi, poiché l’istruzione dei genitori nella via della giustizia è in armonia con l’espresso comando di Dio.
D’altra parte, anche quelli che sostengono la confermazione o cresima riconoscono che la cerimonia è in gran parte questione di tradizione e non può davvero essere in armonia con le Scritture. The Catholic Encyclopedia del 1908 (Vol. IV, pag. 217) dichiara: “Il Sacramento della Confermazione è un sorprendente caso dello sviluppo della dottrina e del rito nella Chiesa. . . . non ci dobbiamo attendere di trovarvi [nella Sacra Scrittura] un’esatta descrizione della cerimonia com’è compiuta attualmente, o una completa soluzione delle varie questioni teologiche che da allora sono sorte”.
Naturalmente, perché i genitori aiutino i loro figli ad avere una fede basata sulla Parola di Dio, essi stessi devono conoscerne bene il contenuto. Vi sentite preparato ad assolvere tale responsabilità data da Dio? Se siete un genitore che vorreste migliorare l’istruzione biblica messa a disposizione dei vostri figli, i testimoni di Geova saranno felici d’aiutarvi studiando con voi le Scritture nell’intimità della vostra casa, e questo senza nessuna spesa da parte vostra. L’intera famiglia può partecipare a questo studio. Migliaia di genitori sono stati aiutati con tali studi a edificare la loro conoscenza sufficientemente da fare un buon lavoro d’insegnare le verità della Bibbia ai loro propri figli. Se v’interessa far ciò, chiedete ai testimoni di Geova qual è la loro disposizione di studi biblici a domicilio la prossima volta che verranno a visitarvi, o scrivete agli editori di questa rivista, chiedendo che qualcuno sia mandato a dimostrare come si tengono tali conversazioni familiari sulla Bibbia.
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Gli “uomini di buona volontà” dell’Africa schierati fermamente dalla . . .La Torre di Guardia 1971 | 1° settembre
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Gli “uomini di buona volontà” dell’Africa schierati fermamente dalla parte della verità
DA LUNGO tempo gli educatori hanno volto lo sguardo all’Africa. Ma ci sono stati ostacoli, tra cui non certo il più piccolo è rappresentato dalle molte tribù, spesso in lotta le une contro le altre. Per di più, le barriere della superstizione, dell’analfabetismo e delle locali religioni tribali hanno impedito il progresso. Ciò nondimeno, centinaia di migliaia di Africani hanno lietamente accettato la più alta forma di istruzione, quella relativa alla Bibbia. Questi Africani hanno sbalordito le persone delle cosiddette nazioni “istruite” con la forte personalità cristiana e la loro irremovibile difesa di ciò che è giusto.
Una speciale delegazione dell’America del Nord, che di recente ha visitato l’Africa, ha avuto modo di vedere questa istruzione in atto, insieme ai suoi risultati, alle Assemblee “Uomini di buona volontà”. Dieci di queste assemblee sono state tenute attorno alla fascia dell’equatore
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