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Un pericolo che preoccupa ogni genitoreSvegliatevi! 2007 | Ottobre
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Un pericolo che preoccupa ogni genitore
ESTER e Scott sono una coppia felice ed esuberante.a Hanno un bel bambino vivace di tre anni. Si prendono cura di loro figlio, cosa non facile al giorno d’oggi. Le preoccupazioni e le responsabilità sono molte, e le cose da insegnare tantissime. Ma c’è una particolare responsabilità che sta a cuore a Ester e Scott: vogliono proteggere il loro bambino dai pericoli degli abusi sessuali. Perché?
“Mio padre beveva ed era una persona insensibile e violenta”, dice Ester. “Mi picchiava brutalmente e abusava di me e delle mie sorelle”.b Gli esperti convengono che tali abusi possono lasciare profonde cicatrici emotive. Ecco perché Ester è determinata a proteggere suo figlio. Scott la pensa allo stesso modo.
La piaga della pedofilia preoccupa molti genitori, e forse preoccupa anche voi. Anche se non siete stati vittime di abusi o non avete risentito dei suoi effetti come è capitato a Ester e a Scott, senz’altro vi sono arrivate notizie scioccanti sulle enormi proporzioni che ha assunto questo problema raccapricciante. In tutto il mondo i genitori premurosi inorridiscono quando vengono a sapere ciò che accade ad alcuni bambini della zona dove vivono.
Non sorprende che un professore di sociologia che ha studiato il fenomeno abbia definito la diffusione degli abusi sui bambini “una delle scoperte più sconfortanti della nostra era”. Sono notizie terribili, ma non colgono alla sprovvista chi studia la Bibbia. La Parola di Dio spiega che viviamo in un periodo di tempo turbolento chiamato “ultimi giorni”, contrassegnato dalla diffusione di comportamenti spietati, durante il quale molti sarebbero stati “amanti di se stessi” e “senza affezione naturale”. — 2 Timoteo 3:1-5.
Gli abusi sessuali sono un problema allarmante. Il solo pensiero che ci siano individui perversi che vanno in cerca di bambini per abusare di loro paralizza alcuni genitori. Ma i genitori dovrebbero sentirsi impotenti di fronte a questo problema? O ci sono alcune azioni concrete che possono fare per proteggere i figli? I prossimi articoli prenderanno in considerazione queste domande.
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Come proteggere i vostri figliSvegliatevi! 2007 | Ottobre
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Come proteggere i vostri figli
POCHI di noi gradiscono soffermarsi sul soggetto degli abusi sessuali sui bambini. I genitori rabbrividiscono al solo pensiero. Questi abusi, però, sono una realtà terribile e incresciosa del mondo in cui viviamo e possono avere effetti devastanti sui bambini. Vale la pena di affrontare questo argomento? Cosa sareste disposti a dare per la sicurezza di vostro figlio?a Informarsi sulla triste realtà degli abusi sessuali è un piccolo prezzo da pagare. Questa conoscenza potrebbe essere determinante per proteggerlo.
Non lasciate che la piaga degli abusi vi privi del coraggio di affrontare l’argomento. In realtà avete una forza che vostro figlio non ha. Gli occorreranno anni, o perfino decenni, prima di avere le capacità che avete voi. Nel tempo avete accumulato un bagaglio di conoscenza, esperienza e saggezza. Ora è essenziale che affiniate queste qualità e le usiate per proteggerlo. Prenderemo in considerazione tre azioni basilari alla portata di ogni genitore: (1) Divenite per vostro figlio la prima linea di difesa contro gli abusi, (2) fornitegli le necessarie nozioni di base e (3) insegnategli cosa fare per proteggersi.
Siete la prima linea di difesa?
La principale responsabilità di proteggere i bambini dagli abusi è dei genitori, non dei bambini. Così sono i genitori i primi a dover acquisire informazioni sull’argomento. Se avete figli, ci sono alcune cose che dovete sapere. Dovete conoscere il profilo del molestatore di bambini e le tattiche che usa. Spesso i genitori pensano che i molestatori siano degli sconosciuti che si appostano nel buio per cercare di rapire e violentare i bambini. Questi mostri esistono. I mezzi di informazione li portano molto spesso alla nostra attenzione. Ma sono relativamente rari. In circa il 90 per cento dei casi l’abusante è qualcuno che il bambino conosce già e di cui si fida.
Ovviamente non dovete pensare che chiunque si mostri affabile con vostro figlio — che si tratti di un vicino, di un insegnante, di un operatore sanitario, di un allenatore o di un parente — sia un molestatore. In realtà la maggioranza delle persone non lo è. Non dovete diventare sospettosi di tutti quelli che vi circondano. Nello stesso tempo, però, potete proteggere vostro figlio imparando quali sono le tattiche tipiche di un abusante. — Vediil riquadro a pagina 6.
Conoscere queste tattiche può rendervi più preparati per essere la prima linea di difesa. Per esempio, se qualcuno che sembra più interessato ai bambini che agli adulti ricoprisse vostro figlio di attenzioni e regali o si offrisse gratuitamente di fare da baby-sitter o di portarlo in gita, cosa fareste? Concludereste che questa persona debba necessariamente essere un molestatore? No. Non saltate frettolosamente alle conclusioni. Il suo modo di fare forse è del tutto innocente. Nondimeno potrebbe far scattare in voi un campanello di allarme. La Bibbia dice: “Chiunque è inesperto ripone fede in ogni parola, ma l’accorto considera i suoi passi”. — Proverbi 14:15.
Ricordate: qualsiasi offerta che sembra troppo bella per essere vera, probabilmente lo è. Cercate di scoprire tutto il possibile su chiunque si offra di passare del tempo da solo con vostro figlio. Ditegli che in qualsiasi momento potreste fare un salto per vedere come sta vostro figlio. Melissa e Brad, una giovane coppia, hanno tre bambini. Vanno cauti nel lasciare un figlio da solo con un adulto. Quando uno di loro prendeva lezioni di musica a casa, Melissa aveva messo in chiaro con l’insegnante: “Mentre lei fa lezione, io vado e vengo dalla stanza dove siete”. Tale cautela potrebbe sembrare eccessiva, ma questi genitori preferiscono prevenire che curare.
Siate presenti nella vita di vostro figlio. Fatevi coinvolgere nelle sue attività scolastiche e nelle sue amicizie. Quando la scuola programma una gita, informatevi bene su tutti i particolari. Uno specialista di igiene mentale che per 33 anni ha trattato casi di abuso sessuale fa notare che molti di questi si sarebbero potuti evitare se i genitori fossero stati semplicemente presenti e attenti. Quest’esperto cita le parole di un condannato per abusi sessuali, che avrebbe detto: “Sono i genitori a darci i loro figli. . . . Sono stati loro a rendere tutto più semplice”. Ricordate: la maggioranza di questi individui preferiscono prede facili. I figli diventano prede difficili da circuire se i genitori sono presenti nella loro vita.
Un altro modo per diventare la prima linea di difesa è quello di ascoltare attentamente vostro figlio. È difficile che i bambini dicano apertamente di essere stati vittime di abusi. Si vergognano troppo e hanno paura della reazione che il loro racconto potrebbe scatenare. Ascoltate quindi con attenzione quando vostro figlio vi parla, cercando di cogliere persino gli accenni velati.b Se dice qualcosa che vi preoccupa, fategli con calma delle domande perché si esprima. Se dice che non vuole che una certa persona gli faccia da baby-sitter, chiedetegli perché. Se vi dice che c’è un adulto che fa con lui strani giochi, chiedetegli: “Che tipo di giochi? Che cosa fa?” Se si lamenta dicendo che qualcuno gli ha fatto il solletico, chiedetegli: “Dove ti ha fatto il solletico?” Non sorvolate sulle risposte di un bambino. Gli abusanti dicono al bambino che nessuno gli crederà, e purtroppo spesso questa è la verità. Nel caso in cui un bambino sia stato vittima di abusi, il fatto di essere creduto e di sentirsi capito dai genitori è un passo importantissimo verso la guarigione.
Siate la prima linea di difesa
Fornite a vostro figlio nozioni di base
Secondo un libro sull’argomento, un condannato per molestie sessuali avrebbe detto: “Datemi un bambino che non sa niente di sesso e sarà la mia prossima vittima”. Queste agghiaccianti parole sono di monito per i genitori. I bambini a cui non è stato spiegato niente sull’argomento sesso sono molto più facili da circuire. La Bibbia dice che la conoscenza e la sapienza possono liberarci “dall’uomo che pronuncia cose perverse”. (Proverbi 2:10-12) Non è quello che desiderate per vostro figlio? Allora la seconda azione per proteggerlo è quella di fornirgli nozioni su questo importante argomento. Non trattenetevi.
Ma come fare? Molti genitori trovano che l’argomento sesso sia imbarazzante da trattare con i figli. Il vostro bambino potrebbe trovarlo ancora più imbarazzante, ed è difficile che lo affronti con voi. Prendete l’iniziativa. Melissa dice: “Abbiamo iniziato presto, insegnando loro i nomi delle varie parti del corpo. Invece di usare un linguaggio infantile, abbiamo chiamato le varie parti anatomiche con il termine giusto, perché capissero che non c’è niente di strano o vergognoso nel loro corpo”. Dopo questo tipo di conversazioni vi sarà più facile affrontare l’argomento degli abusi. Molti genitori spiegano semplicemente ai bambini che le parti del corpo che rimangono coperte quando ci si mette il costume da bagno sono private e speciali.
Ester, menzionata nell’articolo precedente, spiega: “Io e Scott abbiamo detto a nostro figlio che il suo pene è un organo privato, personale e non un giocattolo. Nessuno deve giocarci, né mamma né papà e neanche il medico. Quando andiamo dal pediatra, spiego a mio figlio che questi si accerterà soltanto che sia tutto a posto, ed è per questo che potrebbe toccarlo lì”. Entrambi i genitori parlano di tanto in tanto al bambino di queste cose in tono informale e si accertano che si senta sempre libero di andare da loro a raccontare se qualcuno lo ha toccato in un modo che non va bene o lo ha fatto sentire a disagio. Gli esperti in pedagogia e prevenzione degli abusi raccomandano a tutti i genitori di fare conversazioni di questo tipo con i figli.
Molti hanno trovato il libro Impariamo dal grande Insegnantec di grande aiuto per impartire lezioni ai figli su questo argomento. Il capitolo 32, dal titolo “In che modo Gesù fu protetto”, contiene informazioni dirette e rassicuranti per i bambini sui pericoli degli abusi e sull’importanza di proteggersi. “Il libro è perfetto. Ci ha permesso di avvalorare ciò che avevamo insegnato ai nostri figli a livello personale”, dice Melissa.
Nel mondo di oggi i bambini devono sapere che ci sono degli individui che vogliono toccarli dove non devono o pretendono che siano i bambini a toccare loro in tal modo. Queste informazioni non devono spaventare i bambini o renderli diffidenti verso tutti gli adulti. “È soltanto un avvertimento”, dice Ester. “È un input fra tanti altri, la maggioranza dei quali non hanno niente a che vedere con l’argomento degli abusi. Mio figlio non si è affatto spaventato”.
Fra gli insegnamenti che date a vostro figlio ci dovrebbe essere un concetto equilibrato di ubbidienza. Insegnare a un bambino a ubbidire è importante e per nulla facile. (Colossesi 3:20) Ma c’è il rischio di andare agli estremi. Il bambino diventa vulnerabile agli abusi se gli viene insegnato che deve sempre ubbidire ai grandi, chiunque essi siano e indipendentemente dalle circostanze. I molestatori notano subito se i bambini sono eccessivamente docili. I genitori saggi insegnano ai figli che l’ubbidienza è relativa. Per i cristiani questo non è complicato come sembra. Significa semplicemente dire loro: “Se qualcuno ti dice di fare una cosa che Geova Dio considera sbagliata, non devi farla. Anche mamma o papà non dovrebbero mai dirti di fare qualcosa che per Geova è sbagliato. E devi sempre dire a mamma o papà se qualcuno cerca di farti fare qualcosa di sbagliato”.
In ultimo, dite a vostro figlio che nessuno deve chiedergli di tenervi nascosto un segreto. Spiegate che se qualcuno gli chiede di non rivelarvi un segreto, dovrebbe sempre venire da voi e riferirvelo. Va sempre bene correre da mamma o papà e raccontare tutto, anche se ha ricevuto minacce o se ha fatto qualcosa di sbagliato. Questi insegnamenti non devono spaventare vostro figlio. Potete rassicurarlo spiegando che la maggioranza delle persone non faranno mai cose come mettere le mani dove non devono, chiedergli di disubbidire a Dio o di mantenere un segreto. Come un piano di fuga in caso d’incendio, queste sono solo informazioni da usare in caso di necessità e probabilmente il bambino non ne avrà mai bisogno.
Fornitegli nozioni di base
Insegnate a vostro figlio cosa fare per proteggersi
Il terzo punto da prendere in considerazione è quello di spiegare al bambino alcune semplici azioni da compiere nel caso qualcuno cerchi di approfittare di lui mentre voi non siete presenti. Un metodo spesso raccomandato assomiglia a un gioco. I genitori chiedono: “Cosa faresti se...?”, e il bambino risponde. Potreste dire: “Cosa faresti se fossimo al supermercato e ci perdessimo di vista? Cosa faresti per ritrovarmi?” La risposta di vostro figlio potrebbe non essere esattamente quella che vi sareste aspettati, ma potete aiutarlo con altre domande, come: “Pensaci bene. Potresti fare qualcosa di più?”
Potete usare domande di questo tipo per chiedere al bambino qual è la cosa migliore da fare in caso che qualcuno cerchi di toccarlo dove non deve. Se queste domande lo mettono in apprensione, potreste raccontare una storia che ha per protagonista un altro bambino. Per esempio: “Una bambina è in compagnia di un parente che le sta simpatico, ma lui cerca di toccarla in un modo che non le piace. Cosa pensi che dovrebbe fare la bambina per proteggersi?”
Insegnategli cosa fare per proteggersi
Insegnate a vostro figlio come comportarsi in una situazione del genere. Un autore spiega: “Un ‘No!’ deciso, o un ‘Fermati!’, ‘Lasciami in pace!’ fanno meraviglie per spaventare il malintenzionato, farlo battere in ritirata e costringerlo a desistere”. Fate scenette con vostro figlio così che acquisti la sicurezza per rifiutarsi con decisione, scappare e riferirvi qualsiasi cosa sia accaduta. Il bambino che sembra aver capito perfettamente la lezione potrebbe facilmente dimenticarla nel giro di qualche settimana o di qualche mese. Quindi ripetete queste lezioni regolarmente.
Quando si trattano questi argomenti dovrebbero prendervi parte tutti gli adulti di riferimento per il bambino, inclusi quelli di sesso maschile, che si tratti del padre, del patrigno o di altri parenti. Perché? Perché in questo modo è come se tutti quelli coinvolti in tale insegnamento in effetti promettessero al bambino che non commetteranno mai abusi nei suoi confronti. Purtroppo molti abusi sessuali si consumano proprio entro le mura domestiche. Il seguente articolo spiegherà come potete rendere la famiglia un rifugio sicuro in un mondo pieno di abusi.
a Per semplicità in questi articoli si parla dell’abusante e della sua vittima al maschile. Ma gli argomenti trattati si applicano anche a persone di sesso femminile.
b Gli esperti fanno notare che i bambini che hanno subìto abusi mandano segnali silenziosi di disagio. Per esempio, se improvvisamente un bambino regredisce e torna ad avere comportamenti abbandonati già da un po’, come fare la pipì a letto, mostrare un morboso attaccamento per i genitori o avere paura di stare da solo, questo potrebbe essere un segnale che c’è qualcosa di serio che lo turba. Questi indizi non dovrebbero essere presi come la chiara prova che ci sia stato un abuso. Con calma fate esprimere il bambino per capire cosa lo preoccupa, così da confortarlo, rassicurarlo e proteggerlo.
c Edito dai testimoni di Geova.
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Rendete la famiglia un rifugio sicuroSvegliatevi! 2007 | Ottobre
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Rendete la famiglia un rifugio sicuro
“SENZA affezione naturale”. Con queste tristi parole la Bibbia descrive l’atteggiamento di molte persone del nostro tempo, un periodo chiamato “ultimi giorni”. (2 Timoteo 3:1, 3, 4) L’epidemia di abusi sui bambini nella cerchia familiare è una prova lampante di quanto sia vera questa profezia. Infatti l’aggettivo greco àstorgos, reso in italiano “senza affezione naturale”, richiama alla mente una mancanza di amore che invece dovrebbe esistere fra i componenti di una famiglia, specialmente tra genitori e figli.a Troppo spesso è proprio la famiglia il teatro degli abusi sui bambini.
Alcuni ricercatori dicono che l’individuo che più comunemente commette abusi sessuali è la figura genitoriale maschile. Anche altri componenti maschili della famiglia perpetrano abusi. La maggioranza delle vittime sono di sesso femminile, ma ci sono anche molte vittime di sesso maschile. Non è così insolito che a perpetrare abusi siano donne. Forse la forma di abuso che passa di più sotto silenzio è l’incesto che coinvolge un fratello: per esempio un figlio più grande o più forte usando la prepotenza o le lusinghe abusa sessualmente di una sorella o di un fratello più piccolo o più debole. Come genitori, considerate senz’altro ripugnanti questi atti.
Cosa potete fare per evitare che nella vostra famiglia sorgano problemi del genere? Senza dubbio ogni componente della famiglia deve imparare a tenere in gran conto alcuni princìpi che prevengono gli abusi. Il posto migliore dove trovare questo tipo di guida è la Parola di Dio, la Bibbia.
La Parola di Dio e i rapporti sessuali
Per essere un rifugio sicuro, ogni famiglia deve seguire le norme bibliche in campo morale. La Bibbia non evita l’argomento sesso. Pur parlandone in modo dignitoso, è franca e diretta. Spiega che Dio si è proposto che le intimità sessuali siano fonte di soddisfazione per i coniugi. (Proverbi 5:15-20) Condanna però i rapporti sessuali al di fuori del matrimonio. Per esempio la Bibbia condanna apertamente l’incesto. In Levitico capitolo 18 vengono proibite una vasta gamma di relazioni incestuose. Notate in particolare queste parole: “Non vi dovete avvicinare, nessun uomo di voi, ad alcun suo stretto parente carnale per scoprirne la nudità [per avere rapporti sessuali]. Io sono Geova”. — Levitico 18:6.
Geova elencò gli atti incestuosi fra le “cose detestabili” passibili di morte. (Levitico 18:26, 29) Chiaramente il Creatore ha norme molto elevate al riguardo. Oggi molti governi assumono una posizione simile poiché considerano reati gli abusi sessuali sui bambini all’interno della famiglia. Spesso se il bambino è vittima di abusi sessuali da parte di un adulto, la legislazione lo considera vittima di stupro. Perché impiegare una parola così forte se non è stata usata la forza fisica?
Molte autorità hanno riconosciuto ciò che la Bibbia ha sempre detto riguardo ai bambini: per natura non sono in grado di ragionare come gli adulti. Per esempio Proverbi 22:15 dice: “La stoltezza è legata al cuore del ragazzo”. E l’apostolo Paolo fu ispirato a scrivere: “Quando ero bambino, . . . pensavo da bambino, ragionavo da bambino; ma ora che son divenuto uomo, ho eliminato i tratti del bambino”. — 1 Corinti 13:11.
Un bambino non è in grado di capire pienamente cosa siano gli atti sessuali né può immaginare le conseguenze delle sue azioni nel corso degli anni. Perciò è ampiamente riconosciuto che i bambini non possono acconsentire ai rapporti sessuali con piena consapevolezza. In altre parole, se un adulto (o un ragazzo molto più grande) ha rapporti sessuali con un bambino, la persona più grande non può giustificarsi dicendo che il bambino non ha opposto resistenza o che era consenziente. L’adulto è colpevole di stupro. Si tratta di un reato per cui spesso è prevista una pena detentiva. La responsabilità dello stupro ricade completamente sullo stupratore, non sulla vittima innocente.
Purtroppo oggi la maggioranza di questi reati rimangono impuniti. In Australia, per esempio, si è calcolato che solo il 10 per cento dei colpevoli di stupro vengono perseguiti e pochi vengono condannati. In altri paesi la situazione è simile. Mentre i governi possono essere in grado di fare ben poco per proteggere le famiglie cristiane, applicare i princìpi biblici può essere di grandissimo aiuto.
I veri cristiani si rendono conto che Dio, che aveva fatto scrivere questi princìpi nella sua Parola, non è cambiato. Vede ogni azione che facciamo, anche quelle nascoste alla maggioranza degli esseri umani. La Bibbia dice: “Tutte le cose sono nude e apertamente esposte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto”. — Ebrei 4:13.
Se violiamo i suoi comandi e danneggiamo altri, Dio ci ritiene responsabili. D’altra parte ci benedice se ci atteniamo agli utili comandi che riguardano la vita familiare. Quali sono alcuni di questi?
Una famiglia unita dall’amore
L’“amore”, ci dice la Bibbia, “è un perfetto vincolo d’unione”. (Colossesi 3:14) Come descritto nella Bibbia, l’amore non è solo un sentimento. Diviene evidente dalle motivazioni che fornisce, dalla condotta che promuove e dalle azioni che proibisce. (1 Corinti 13:4-8) Nella famiglia mostrare amore significa trattare ogni componente con dignità, rispetto e gentilezza. Significa che tutti devono applicare a sé ciò che dice Dio, il quale dà a ciascun componente della famiglia un ruolo onorevole e importante.
Come capofamiglia, il padre deve essere il primo a mostrare amore. Sa che in qualità di padre cristiano non ha il diritto di comportarsi da despota, abusando della propria autorità con la moglie e con i figli. Al contrario, nell’esercizio della sua autorità segue l’esempio di Cristo. (Efesini 5:23, 25) Quindi tratta la moglie con tenerezza e amore ed è paziente e gentile con i figli. È leale con loro, li protegge e fa tutto il possibile per evitare che succeda qualcosa che potrebbe privarli della pace, dell’innocenza e del senso di fiducia e sicurezza.
In modo simile la moglie e madre ha un ruolo importantissimo e dignitoso. La Bibbia usa l’istinto protettivo delle madri del mondo animale per illustrare l’atteggiamento protettivo di Geova e di Gesù. (Matteo 23:37) Una madre deve similmente essere risoluta nel proteggere i suoi figli. Amorevolmente è pronta a mettere la sicurezza e il benessere dei figli al di sopra dei propri. I genitori non permettono che il rapporto fra loro e con i figli venga rovinato da abusi di potere, maltrattamenti e intimidazioni. E non permettono neanche che i figli usino questi metodi fra di loro.
Se ciascun componente della famiglia tratta gli altri con rispetto e dignità, questo favorirà il dialogo. Lo scrittore William Prendergast fa notare: “Tutti i genitori dovrebbero dialogare quotidianamente, costantemente e apertamente con i figli piccoli o adolescenti”. Aggiunge: “Questa sembra essere la soluzione migliore al problema degli abusi sessuali”. In effetti la Bibbia raccomanda questo dialogo costante e amorevole tra genitori e figli. (Deuteronomio 6:6, 7) Quando tale consiglio viene applicato, la casa diventa un luogo in cui ogni componente si sente libero e sicuro di esprimere ciò che ha dentro.
È vero, viviamo in un mondo malvagio ed è impossibile evitare ogni tipo di abuso. Nondimeno, vivere in una casa sicura fa un’enorme differenza. Se qualche familiare incontra un problema nel mondo esterno, sa dove rifugiarsi per essere confortato e capito. Una famiglia come questa è davvero un rifugio sicuro in un mondo turbolento. Possa Dio benedire i vostri sforzi perché la vostra famiglia sia un rifugio del genere.
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