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  • Il profondo dolore di un lutto
    Svegliatevi! 2018 | N. 3
    • Un uomo colpito da un lutto è seduto da solo in un ristorante

      AIUTO PER AFFRONTARE UN LUTTO

      Il profondo dolore di un lutto

      “Io e Sophiaa eravamo sposati da più di 39 anni, quando dopo una lunga malattia lei è morta. I miei amici mi hanno sostenuto molto, e io ho cercato di tenermi impegnato. Ma per un anno intero mi sono sentito devastato. Avevo alti e bassi, ero emotivamente instabile. Persino adesso, a quasi tre anni dalla sua morte, a volte provo un dolore intenso, che spesso si presenta all’improvviso” (Kostas).

      Hai perso qualcuno che amavi? In questo caso puoi capire come si sente Kostas. Poche cose possono causare angoscia e dolore quanto la morte di un coniuge, di un parente o di un caro amico. Questo è confermato anche dagli esperti. Un articolo pubblicato in una rivista di psichiatria afferma che “la morte è ovviamente la più estrema e definitiva perdita che si possa affrontare” (The American Journal of Psychiatry). Sopraffatta dal dolore, una persona che ha subìto un lutto potrebbe chiedersi: “Per quanto tempo mi sentirò così? Tornerò mai a essere felice? Dove posso trovare conforto?”

      Questo numero di Svegliatevi! darà risposta a queste domande. Il prossimo articolo parlerà di quello che puoi aspettarti se di recente hai perso qualcuno che amavi. Gli articoli successivi si concentreranno invece su quello che puoi fare per alleviare il dolore.

      Speriamo tanto che queste informazioni possano dare conforto e aiuto pratico a chiunque stia affrontando il profondo dolore di un lutto.

      a In questi articoli alcuni nomi sono stati cambiati.

  • Cosa aspettarsi
    Svegliatevi! 2018 | N. 3
    • Una coppia che ha subìto un lutto

      AIUTO PER AFFRONTARE UN LUTTO

      Cosa aspettarsi

      Sebbene alcuni esperti spieghino che l’elaborazione del lutto si sviluppa secondo fasi specifiche, ogni persona affronta il dolore in modo diverso. Ma reazioni diverse indicano forse che alcuni sono meno tristi di altri o che soffocano i loro sentimenti? Non necessariamente. Accettare ed esprimere il dolore può fare bene, ma non esiste un modo “giusto” di affrontarlo. Molto può dipendere da fattori come cultura, personalità, esperienze di vita, oltre che dal tipo di perdita.

      QUANTO SARÀ DIFFICILE?

      Chi ha perso qualcuno potrebbe non sapere di preciso cosa aspettarsi. Tuttavia alcuni stati d’animo e alcune difficoltà sono piuttosto comuni e spesso si possono prevedere.

      Sentirsi sopraffatti dal dolore. Una persona potrebbe avere crisi di pianto, sentire la forte mancanza del proprio caro o avere improvvisi sbalzi di umore. Il carico emotivo potrebbe diventare ancora più pesante a causa di vividi ricordi e sogni. La prima reazione, però, potrebbe essere di shock e incredulità. Tiina, ricordando come reagì alla morte improvvisa del marito Timo, dice: “All’inizio mi sentivo stordita. Non riuscivo nemmeno a piangere. Stavo così male che a volte facevo fatica a respirare. Non riuscivo a credere che fosse successo”.

      Attacchi d’ansia, scatti d’ira e sensi di colpa. “Dopo la morte di nostro figlio Eric di 24 anni”, racconta Ivan, “per qualche tempo io e mia moglie Yolanda provammo così tanta rabbia! Questo ci sorprese perché non pensavamo di essere persone inclini alla rabbia. Ci sentivamo anche in colpa e ci chiedevamo se avremmo potuto fare di più per aiutarlo”. Anche Alejandro, che ha perso sua moglie a causa di una lunga malattia, ha provato sensi di colpa: “Inizialmente pensavo che se Dio permetteva che soffrissi così tanto, dovevo essere una persona cattiva. Poi mi sono sentito in colpa perché era come se stessi incolpando Dio”. Kostas, citato nell’articolo precedente, dice: “A volte ero persino arrabbiato con Sophia perché era morta. Poi stavo male per essermi sentito così; dopo tutto non era colpa sua”.

      Strani meccanismi mentali. Potrebbero esserci periodi in cui una persona fa pensieri strani o irrazionali. Ad esempio, chi ha perso una persona cara potrebbe immaginare di sentirla, toccarla o vederla. Oppure potrebbe trovare difficile concentrarsi o ricordare le cose. Tiina dice: “A volte durante una conversazione mi accorgevo di non essere lì con la testa! Ripercorrevo tutti gli eventi legati alla morte di Timo. E il fatto stesso che non riuscissi a concentrarmi mi faceva stare male”.

      Desiderio di stare soli. Ci si potrebbe sentire irritati o a disagio in compagnia di altri. Kostas dice: “Quando stavo con delle coppie mi sentivo una ruota di scorta. Ma mi sentivo fuori posto anche con i single”. La moglie di Ivan, Yolanda, ricorda: “Era difficile stare con persone che si lamentavano di problemi che in confronto ai nostri sembravano insignificanti. Alcuni poi ci parlavano dei buoni risultati che i loro figli stavano conseguendo. Ero contenta per loro, ma allo stesso tempo trovavo difficile ascoltarli. Io e mio marito sapevamo che la vita doveva andare avanti, ma non avevamo il desiderio o la pazienza di fare conversazione”.

      Problemi di salute. Spesso si verificano cambiamenti riguardo ad appetito, peso e sonno. Ricordando l’anno successivo alla morte del padre, Aaron dice: “Facevo davvero fatica a dormire. Mi svegliavo alla stessa ora tutte le notti e pensavo alla morte di mio padre”.

      Alejandro ricorda di aver accusato strani disturbi: “Fui visitato più volte da un medico, che mi assicurò che stavo bene. Temevo che i miei sintomi fossero dovuti al dolore del lutto”. Quei sintomi alla fine scomparvero, ma Alejandro fece bene a rivolgersi a un medico. La sofferenza provocata da un lutto può indebolire il sistema immunitario, aggravare un problema di salute o addirittura causarne un altro.

      Non riuscire a occuparsi di faccende necessarie. Ivan dice: “Dopo la morte di Eric abbiamo dovuto dare la notizia non solo a parenti e amici, ma anche a molti altri, come il datore di lavoro e il padrone di casa. C’erano anche diversi documenti legali da riempire. Poi ci siamo dovuti occupare dei suoi oggetti personali. Tutto questo ha richiesto concentrazione in un momento in cui eravamo affaticati a livello mentale, fisico ed emotivo”.

      Per alcuni, però, la parte più difficile viene dopo, quando devono gestire faccende di cui prima si occupava la persona che non c’è più. Questo è quanto accaduto a Tiina, che spiega: “Era sempre stato Timo a occuparsi del conto in banca e delle questioni finanziarie. Adesso invece dovevo occuparmene io, e questo non faceva che peggiorare il mio stato di ansia. Mi chiedevo se sarei stata in grado di gestire tutto senza fare danni”.

      Lo stress emotivo, mentale e fisico di cui abbiamo parlato finora potrebbe far pensare che affrontare un lutto sia estremamente difficile. Di certo il dolore provocato dalla perdita di una persona cara può essere intenso, ma sapere in anticipo cosa aspettarsi può aiutare ad affrontarlo. Bisogna anche ricordare che non sempre si presentano tutti gli stati d’animo e le difficoltà legate alla perdita di un caro. Inoltre per chi ha perso qualcuno può essere confortante sapere che in seguito a un lutto è normale provare emozioni intense.

      TORNERÒ MAI A ESSERE FELICE?

      Cosa aspettarsi. Il dolore non rimane intenso per sempre, col tempo si attenua. Questo non significa che una persona “guarisca” del tutto o dimentichi il proprio caro. Tuttavia, a poco a poco, il dolore quasi insopportabile diventa meno forte. Può ripresentarsi quando dei ricordi riaffiorano inaspettatamente, oppure in occasioni particolari, come un anniversario. Ma la maggior parte delle persone alla fine riesce a trovare un certo equilibrio emotivo e a dedicarsi di nuovo alle attività quotidiane. Questo accade soprattutto quando chi ha subìto un lutto ha il sostegno di familiari o amici e fa il possibile per risollevarsi.

      Quanto durerà il dolore? Alcuni potrebbero superare la fase più difficile nel giro di qualche mese. Molti potrebbero aver bisogno di un anno o due prima di cominciare a sentirsi meglio. Altri potrebbero metterci ancora di più.a “Nel mio caso”, ricorda Alejandro, “il dolore è rimasto molto forte per circa tre anni”.

      Sii paziente con te stesso. Affronta un giorno alla volta, prenditi i tuoi tempi e sii consapevole del fatto che il dolore non rimarrà così forte per sempre. Detto questo, però, cosa puoi fare per attenuare il dolore ed evitare che si prolunghi eccessivamente?

      In seguito a un lutto è normale provare emozioni intense

      a Una piccola percentuale di persone potrebbe provare un dolore così intenso e prolungato da incorrere in quello che viene definito lutto “complicato” o “patologico”. In questi casi potrebbe essere necessario l’aiuto di un esperto di igiene mentale.

  • Affrontare un lutto. Cosa puoi fare oggi
    Svegliatevi! 2018 | N. 3
    • Persone su una scogliera fanno volare un aquilone e scattano delle foto

      AIUTO PER AFFRONTARE UN LUTTO

      Affrontare un lutto. Cosa puoi fare oggi

      Se cerchi consigli su come affrontare un lutto probabilmente ne troverai moltissimi, alcuni più validi di altri. Questo perché, come detto prima, ognuno elabora il lutto in modo diverso. Quello che può far bene a una persona potrebbe non funzionare per un’altra.

      Tuttavia, ci sono alcuni consigli basilari che sono risultati utili a molti. Questi consigli vengono spesso citati dagli esperti e richiamano i princìpi saggi e senza tempo che si trovano in un antico libro, la Bibbia.

      1. ACCETTA IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DEGLI AMICI

      • Persone su una scogliera fanno volare un aquilone e scattano delle foto

        Alcuni esperti ritengono che questo sia il fattore più importante per riuscire a superare il dolore. Eppure a volte potresti preferire stare da solo, o addirittura sentirti infastidito da chi cerca di aiutarti. Tutto questo è normale.

      • Non pensare di dover stare sempre con gli altri, ma allo stesso tempo non allontanarli del tutto. In fin dei conti potresti aver bisogno del loro aiuto in futuro. Con gentilezza spiega agli altri di cosa hai bisogno al momento e cosa invece non è necessario.

      • Tenendo conto dei tuoi bisogni, trova l’equilibrio tra il tempo che trascorri con gli altri e quello in cui stai da solo.

      PRINCIPIO: “Due sono meglio di uno [...]. Se uno di loro cade, l’altro può aiutarlo a rialzarsi” (Ecclesiaste [Qoèlet] 4:9, 10).

      2. CURA L’ALIMENTAZIONE E FAI ESERCIZIO FISICO

      • Un’alimentazione sana ti aiuterà a gestire lo stress che si genera a seguito di un lutto. Cerca di mangiare vari tipi di frutta e verdura e alimenti ricchi di proteine magre.

      • Bevi molta acqua e altre bevande salutari.

      • Se hai scarso appetito, mangia poco e spesso. Potresti chiedere al tuo medico se è il caso di assumere degli integratori alimentari.a

      • Fare camminate a passo veloce o altri tipi di esercizio fisico può attenuare le emozioni negative. L’esercizio fisico può offrirti del tempo per riflettere sulla tua perdita o al contrario per non pensarci per un po’.

      PRINCIPIO: “Nessuno infatti ha mai odiato il proprio corpo, ma lo nutre e se ne prende cura” (Efesini 5:29).

      3. DORMI A SUFFICIENZA

      • Un letto

        Dormire è sempre importante, ma lo è ancora di più per chi sta affrontando un lutto, perché la sofferenza che ne deriva provoca ulteriore stanchezza.

      • Stai attento alla quantità di caffeina e alcol che assumi perché entrambi possono interferire con il sonno.

      PRINCIPIO: “È meglio una manciata di riposo che due manciate di duro lavoro correndo dietro al vento” (Ecclesiaste 4:6).

      4. SII FLESSIBILE

      • Una donna colpita da un lutto si apre con un’amica

        Riconosci che ognuno reagisce in modo diverso a un lutto. In ultima analisi sei tu che devi stabilire qual è la strategia più efficace nel tuo caso.

      • Molti riscontrano che parlare del proprio dolore li aiuta ad affrontarlo, altri invece preferiscono non parlarne. Gli esperti hanno idee diverse sull’importanza di esprimere i propri sentimenti per affrontare bene un lutto. Se senti il bisogno di confidarti con qualcuno ma trovi difficile farlo, potresti iniziare in modo graduale esternando alcuni dei tuoi sentimenti a un amico intimo.

      • Alcuni trovano che piangere li aiuta ad affrontare il dolore, mentre a quanto pare altri riescono ad affrontarlo anche se piangono meno.

      PRINCIPIO: “Ogni cuore conosce la propria amarezza” (Proverbi 14:10).

      5. EVITA ABITUDINI AUTODISTRUTTIVE

      • Un uomo beve dell’alcol

        Alcune persone che hanno subìto un lutto cercano di alleviare il dolore emotivo eccedendo con l’alcol o facendo uso di droghe. Ma questa “via d’uscita” è autodistruttiva, e qualsiasi sollievo ne possa derivare è di breve durata ed è seguito da conseguenze molto gravi. Trova modi innocui per calmare l’ansia.

      PRINCIPIO: “Purifichiamoci da ogni contaminazione” (2 Corinti 7:1).

      6. PRENDITI IL TUO TEMPO

      • Per molti è utile alternare momenti in cui danno spazio al dolore (lasciando che il dolore faccia il suo corso) a momenti di pausa (dedicandosi ad attività che li distraggano temporaneamente dal dolore).

      • Potresti provare un temporaneo sollievo dal dolore stringendo o rafforzando delle amicizie, imparando a fare cose nuove o concedendoti un po’ di svago.

      • Con il passare del tempo probabilmente l’equilibrio tra momenti di dolore e momenti di pausa cambierà. Potresti accorgerti che i momenti di pausa dal dolore diventano più lunghi e più frequenti, e questo fa parte del naturale processo di guarigione.

      PRINCIPIO: “Per ogni cosa c’è un tempo stabilito, [...] un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per fare lamento e un tempo per ballare” (Ecclesiaste 3:1, 4).

      7. ATTIENITI A UN PROGRAMMA

      • Una donna usa un’agenda per fare un programma

        Riprendi il controllo delle tue attività il prima possibile.

      • Se hai abitudini regolari in quanto a dormire, lavorare o ad altre attività, sarà più facile tornare in qualche modo alla normalità.

      • Tenerti occupato in attività costruttive può aiutarti ad alleviare i sentimenti negativi.

      PRINCIPIO: “Quell’uomo quasi non si accorgerà del passare dei giorni della sua vita, perché il vero Dio lo tiene occupato con la gioia del suo cuore” (Ecclesiaste 5:20).

      8. NON PRENDERE DECISIONI IMPORTANTI TROPPO PRESTO

      • Molti che hanno preso decisioni importanti subito dopo aver perso una persona cara si sono poi pentiti di quelle decisioni.

      • Se possibile, lascia che passi un periodo di tempo ragionevole prima di trasferirti, cambiare lavoro o disfarti delle cose del tuo caro.

      PRINCIPIO: “I piani di chi è diligente portano di sicuro a ottimi risultati, ma chi è precipitoso va certamente incontro alla povertà” (Proverbi 21:5).

      9. RICORDA IL TUO CARO

      • Un uomo mostra a degli amici alcune foto di sua moglie che è morta

        Molti che hanno perso qualcuno pensano che faccia bene tenere vivo il ricordo della persona che non c’è più.

      • Potresti trovare terapeutico raccogliere foto o oggetti, o scrivere in un diario episodi e fatti che desideri ricordare.

      • Metti da parte cose che riaccendono ricordi piacevoli e riprendile quando ti sentirai pronto.

      PRINCIPIO: “Ricorda i giorni antichi” (Deuteronomio 32:7).

      10. CAMBIA ARIA

      • Potresti decidere di fare una vacanza.

      • Se non ti è possibile fare una vacanza lunga, forse puoi fare qualcosa di piacevole per un giorno o due, ad esempio un’escursione, una visita a un museo o un giro da qualche parte.

      • Spezzare il ritmo anche solo per poco tempo può rivelarsi utile nell’affrontare il lutto.

      PRINCIPIO: “Venite in disparte, in un posto isolato, e riposatevi un po’” (Marco 6:31).

      11. AIUTA ALTRI

      • Una ragazza aiuta una persona anziana a fare la spesa

        Ricorda che aiutare gli altri può aiutare anche te a stare meglio.

      • Potresti iniziare aiutando altri che stanno soffrendo per la morte del tuo caro, come amici o parenti che potrebbero aver bisogno di qualcuno che condivide il loro dolore.

      • Sostenere e confortare altri può ridarti la gioia e le motivazioni che forse hai perso.

      PRINCIPIO: “C’è più felicità nel dare che nel ricevere” (Atti 20:35).

      12. RIESAMINA LE TUE PRIORITÀ

      • Il lutto può aiutarti a riconsiderare ciò che davvero conta nella vita.

      • Fai in modo che questa circostanza diventi un’opportunità per valutare come stai impiegando la tua vita.

      • Se necessario, modifica le tue priorità.

      PRINCIPIO: “È meglio andare in una casa dove c’è lutto che in una casa dove si banchetta, perché quella è la fine di ogni uomo; e chi è in vita dovrebbe tenerlo a mente” (Ecclesiaste 7:2).

      AFFRONTARE UN LUTTO | SOMMARIO

      • 1. ACCETTA IL SOSTEGNO DELLA FAMIGLIA E DEGLI AMICI

        Tenendo conto dei tuoi bisogni, trova l’equilibrio tra il tempo che trascorri con gli altri e quello in cui stai da solo.

      • 2. CURA L’ALIMENTAZIONE E FAI ESERCIZIO FISICO

        Mangia cibi sani, bevi tanta acqua e fai un po’ di esercizio fisico.

      • 3. DORMI A SUFFICIENZA

        Non dimenticare che dormire è indispensabile per affrontare la stanchezza provocata da un lutto.

      • 4. SII FLESSIBILE

        Dato che ognuno reagisce in modo diverso a un lutto, cerca di capire cosa è più efficace nel tuo caso.

      • 5. EVITA ABITUDINI AUTODISTRUTTIVE

        Non eccedere con l’alcol e non fare uso di droghe perché questo non risolverà il problema, piuttosto ne creerà degli altri.

      • 6. PRENDITI IL TUO TEMPO

        Alterna momenti in cui dai spazio al dolore a momenti di socializzazione e svago.

      • 7. ATTIENITI A UN PROGRAMMA

        Cerca di tornare alla normalità seguendo un buon programma che ti tenga occupato.

      • 8. NON PRENDERE DECISIONI IMPORTANTI TROPPO PRESTO

        Se possibile, lascia che passi un anno o più prima di prendere decisioni importanti di cui in seguito potresti pentirti.

      • 9. RICORDA IL TUO CARO

        Raccogli foto e oggetti o scrivi un diario per tenere vivo il ricordo della persona che non c’è più.

      • 10. CAMBIA ARIA

        Spezza il ritmo anche solo per un giorno o una mezza giornata.

      • 11. AIUTA ALTRI

        Ritrova le tue motivazioni facendo qualcosa per chi ha bisogno, inclusi altri che stanno soffrendo per la morte del tuo caro.

      • 12. RIESAMINA LE TUE PRIORITÀ

        Fai in modo che questa circostanza diventi un’opportunità per riconsiderare ciò che davvero conta nella vita e, se necessario, modifica le tue priorità.

      Niente eliminerà del tutto il tuo dolore. Tuttavia molti che hanno perso una persona cara possono confermare che fare passi costruttivi, come quelli citati in quest’articolo, aiuta a trovare conforto. Ovviamente questo non è un elenco completo di tutti i modi in cui si può alleviare il dolore provocato da un lutto. Ma se proverai a seguire alcuni di questi suggerimenti è probabile che ti sentirai meglio.

      a Svegliatevi! non raccomanda nessuna terapia in particolare.

  • L’aiuto migliore per chi è stato colpito da un lutto
    Svegliatevi! 2018 | N. 3
    • Persone nel Paradiso pronte ad accogliere i loro cari che sono stati risuscitati

      AIUTO PER AFFRONTARE UN LUTTO

      L’aiuto migliore per chi è stato colpito da un lutto

      IL DOLORE CHE SI PROVA PER LA MORTE DI UNA PERSONA CARA È STATO OGGETTO DI MOLTI STUDI NEGLI ULTIMI TEMPI. Ma, come abbiamo visto, i migliori consigli degli esperti spesso concordano con i saggi consigli della Bibbia. Questo conferma quanto sia valida la guida che la Bibbia può offrirci. Tuttavia la Bibbia non è semplicemente una raccolta di consigli affidabili, rivela informazioni che non si trovano da nessun’altra parte e che possono dare straordinario conforto a chi soffre a motivo di un lutto.

      • La certezza che i nostri cari non stanno soffrendo

        “I morti non sanno nulla”, dice la Bibbia in Ecclesiaste 9:5. I loro “pensieri svaniscono” (Salmo 146:4). Nella Bibbia, infatti, la morte viene descritta come un sonno sereno (Giovanni 11:11).

      • Avere forte fiducia in un Dio amorevole è confortante

        In Salmo 34:15 la Bibbia dice: “Gli occhi di Geovaa sono sui giusti e i suoi orecchi ascoltano le loro grida d’aiuto”. Esprimere i nostri sentimenti a Dio in preghiera è più che una buona terapia o un modo per fare chiarezza nella mente. Ci aiuta a costruire un legame con il nostro Creatore, che può usare la sua potenza per confortarci.

      • Un futuro migliore in cui sperare

        Immagina un futuro in cui i morti torneranno in vita sulla terra. Nella Bibbia si parla spesso di questo momento. Descrivendo come sarà allora la vita sulla terra, la Bibbia dice che Dio “asciugherà ogni lacrima dai [nostri] occhi, e la morte non ci sarà più, né ci sarà più lutto né lamento né dolore” (Rivelazione [Apocalisse] 21:3, 4).

      Molti che credono in Geova Dio traggono grande forza dalla consapevolezza che potranno rivedere i loro cari che sono morti. Ad esempio Ann, che ha perso suo marito dopo 65 anni di matrimonio, dice: “La Bibbia mi assicura che i nostri cari che sono morti non stanno soffrendo e che Dio risusciterà tutte le persone che sono nella sua memoria. Questi pensieri mi tornano in mente ogni volta che penso che mio marito non c’è più, e mi danno la forza necessaria per affrontare la cosa peggiore che mi sia mai capitata!”

      Tiina, menzionata in precedenza, dice: “Ho sentito il sostegno di Dio dal giorno in cui Timo è morto. Ho davvero percepito l’aiuto di Geova nei momenti difficili. E la promessa della risurrezione di cui parla la Bibbia è molto reale per me. Mi aiuta ad andare avanti fino al giorno in cui potrò rivedere Timo”.

      Questi sentimenti sono condivisi da milioni di persone che considerano la Bibbia un libro affidabile. Anche se pensi che quello che dice la Bibbia non sia possibile o sia solo un sogno, vale la pena di approfondire l’argomento. Vedrai che le sue promesse e i suoi consigli sono degni di fiducia. E riscontrerai che nella Bibbia si può trovare l’aiuto migliore per chi ha perso una persona cara.

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      Guarda alcuni video sull’argomento sul nostro sito, jw.org

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      La Bibbia promette che in futuro riabbracceremo i nostri cari che sono morti

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      a Geova è il nome proprio di Dio riportato nella Bibbia.

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