Perché le parrucche sono divenute così popolari?
ALCUNI anni fa, le parrucche erano quasi sconosciute, essendo le attrici, le donne ricche alla moda e poche donne che perdevano i capelli quasi le uniche a portarle. Ma ora sono vendute a milioni praticamente in tutto il mondo. Negli Stati Uniti, le vendite al minuto sono aumentate da quasi nulla undici o dodici anni fa a 292 miliardi e mezzo di lire all’anno!
In alcune maggiori città e ricchi sobborghi una grande percentuale di donne possiede, se non la parrucca intera, un posticcio di qualche specie o toupet. E il Times di New York del 22 agosto 1970 osservò che “i parrucchini per uomini sono un recente, nuovo articolo nei negozi da una parte all’altra del paese”. Uno dei primi grandi magazzini che vendesse parrucchini fatti appositamente per uomini vendette per circa 3.000.000 di lire nelle prime due settimane.
Tale popolarità, comunque, non è senza precedenti. Nel diciottesimo secolo, le parrucche erano comunemente portate in Europa e nell’America delle colonie sia dalle donne che dagli uomini. Durante la rivoluzione americana le parrucche erano provviste dal governo ai soldati, e mettere la parrucca era importante nella vita del soldato.
Ma perché le parrucche hanno di nuovo ottenuto una così estesa popolarità, specialmente le parrucche delle donne? Perché vendite così esplosive?
Migliore qualità, basso costo
Quando intorno agli anni sessanta le parrucche cominciarono a divenire popolari, solo quelle fatte di capelli veri sembravano naturali. Ma erano e sono ancora generalmente costose, poiché quelle buone costano alcune decine di migliaia di lire. D’altra parte, le parrucche di materiale sintetico erano cattive imitazioni, e si vedeva che erano artificiali.
Comunque, alla fine degli anni sessanta le parrucche sintetiche fatte di fibre modacriliche vennero perfezionate. Queste fibre sono poco costose — circa L. 4.750 al chilo — non sono molto infiammabili e somigliano in modo rimarchevole ai capelli umani per struttura molecolare. Sono anche così leggere che una parrucca intera può pesare solo ottantacinque grammi.
Così cominciò la produzione di parrucche sintetiche che imitano quasi alla perfezione per aspetto e tatto i capelli umani, e si potevano comprare per una somma da L. 15.000 a L. 18.000, somma molto bassa in paragone con quelle fatte di capelli veri. Un altro vantaggio della parrucca sintetica è la fatica e la spesa minima necessaria per mantenerla in buone condizioni.
La parrucca di capelli veri richiede praticamente le stesse cure dei propri capelli, regolare messa in piega, shampoo, ecc. Comunque, quando viene fabbricata una parrucca sintetica, i ricci vi sono cotti così che la messa in piega non se ne va eccetto che ad alta temperatura. Pertanto si può portare più volte, e conserva sempre un buon aspetto. Quando si sporca si può lavare semplicemente agitandola in acqua fredda o tiepida e sapone, sciacquandola, scuotendola e appendendola ad asciugare.
Nel 1967 fu fatto un altro miglioramento, venne prodotta la parrucca regolabile. I capelli sono attaccati a una calotta fatta di fibre elasticizzate, che si possono tendere per adattarle a teste di varia grandezza. Si infila in modo più o meno simile a una cuffia da bagno e rimane fermamente e sicuramente al suo posto.
Con tali miglioramenti, le parrucche divennero popolari. Oggi praticamente tutte le parrucche vendute sono sintetiche. Di quelle vendute negli Stati Uniti, ben più del 90 per cento sono importate, la maggioranza da luoghi come Corea e Hong Kong.
Altre ragioni della popolarità
Le parrucche sono un’attività profittevole e si realizzano enormi margini di guadagno in tutto il ramo, dal fabbricante al venditore al minuto. Gli sforzi per incentivare la produzione, generati dal motivo del guadagno, sono dunque un fattore che ha contribuito alla popolarità delle parrucche. Ma, naturalmente, per vendere sono necessari i compratori.
A molte donne piacciono le parrucche per la loro comodità. Ci vogliono solo pochi minuti per mettere una parrucca, e poi si è pronte per andare, con un’acconciatura che pochi, se non nessuno, sono in grado di dire che non è la propria. Il soprintendente di un reparto di parrucche osservò che solo una persona su cento compra una parrucca perché ha problemi di capelli.
Alcune donne, ad esempio, hanno riscontrato di poter andare a nuotare e, mettendo la parrucca, essere pronte in pochi minuti per andare a un appuntamento o rispettare un impegno sociale. Anche alcuni uomini sono soddisfatti del vantaggio che offre, non solo alle mogli, ma a loro stessi. Come disse uno: “Il tempo che impiega a prepararsi per uscire è ridotto di metà. Ora manca solo che qualcuno inventi il trucco istantaneo”.
Un altro fattore nell’accresciuta vendita delle parrucche è che molte donne comprano non solo una parrucca, ma diverse, e alcune cambiano da una pettinatura (e colore) all’altra ogni giorno.
Fattori da considerare
Non tutte le donne sono soddisfatte delle parrucche. Alcune dicono di sentirsi insicure quando la portano, temendo che venga via, mettendole nell’imbarazzo. Altre si lamentano che sono fastidiose, che sentono calore e prurito alla testa dopo averla portata per un giorno. Le calotte delle parrucche, dicono alcune donne, non sono abbastanza porose da lasciare respirare sufficientemente il cuoio capelluto. Anche le donne a cui piacciono le parrucche ammettono che con il tempo molto caldo e umido possono essere sgradevoli, così come può esserlo un cappello. D’altra parte, d’inverno questa caratteristica può essere un vantaggio, servendo a tener calda la testa.
Spesso sorge la domanda se portando regolarmente la parrucca si nuoccia ai capelli o al cuoio capelluto. È possibile. Chi porta di frequente la parrucca riscontra comunemente che l’elastico che è intorno al bordo della calotta della parrucca tende a strappare i capelli vicino all’attaccatura. A parte ciò, comunque, sembra sia fatto poco danno, almeno non più di quello che deriverebbe dal portare regolarmente un cappello che copra la cima della testa. Certo, la parrucca si dovrebbe togliere quando si va a letto, giacché i capelli e il cuoio capelluto hanno bisogno di ventilazione.
Di solito le donne si tolgono volentieri la parrucca quando tornano nell’intimità della loro casa, così come provano sollievo a togliersi il cappello. Come risultato, la donna può avere un aspetto piuttosto sgradevole, poiché per portare la parrucca si devono schiacciare fermamente i capelli sulla testa. Alcune donne dicono di non voler apparire così ai loro mariti, ed è comprensibile che non piaccia neppure ai mariti.
Guardiamo le parrucche dal punto di vista cristiano
Alcuni pensano che la popolarità delle parrucche si possa spiegare interamente con i prezzi ridotti, le migliori fibre sintetiche e il vantaggio di far risparmiare tempo. Ma è tutto qui?
Forse si potrebbe pensare a un’altra domanda: Perché la precedente popolarità delle parrucche, popolarità tale che perfino i comuni soldati le portavano, cessò nella maggioranza dei luoghi nel diciannovesimo secolo? La risposta è che ciò che era popolare divenne impopolare; l’artificiosità cedette il posto alla naturalezza. Non potrebbe darsi semplicemente che oggi un capovolgimento di popolarità abbia riportato in voga una precedente moda?
Le donne cristiane ricorderanno l’esortazione biblica alla modestia, incluso l’evitare complicate “intrecciature di capelli”. (1 Tim. 2:9) Le parrucche possono essere una tentazione di trasgredire questo sano consiglio. Nel diciottesimo secolo, quando le parrucche erano così popolari, le donne francesi facevano notevolmente a gara per avere l’acconciatura più stravagante. Anche oggi alcune donne acquistano parrucche che appaiono molto artificiose su di loro, perfino bizzarre. Qual è il loro motivo?
La donna porta forse la parrucca perché ha un serio problema di capelli, come quella che perse gran parte dei capelli a causa di una tragedia familiare? Per la maggioranza la ragione non è questa. Allora è veramente per motivi di praticità? O è semplicemente il forte desiderio d’essere “alla moda”, perfino di “distinguersi”?
Non avendo problemi di capelli, l’intensità dell’interesse della persona per le parrucche potrebbe essere il fattore che determina se tutta la cosa è giusta o sbagliata dal punto di vista cristiano, così come l’intensità del desiderio è ciò che distingue la persona materialista da quella non materialista che ciò nondimeno lavora per un salario.
Si ammette che spesso le creature umane soffrono per il loro aspetto a causa dell’imperfezione. Possiamo cercar di coprire qualche difetto o imperfezione e con il giusto motivo: quello di volere che altri abbiano qualche cosa di piacevole (o almeno ragionevolmente piacevole!) da guardare. Oggi, comunque, l’ingegnosità dell’uomo ha permesso alle creature umane, particolarmente alle donne, di cambiare praticamente tutto nel loro aspetto, sostituendo l’artificiosità alla naturalezza. Non potrebbe darsi che il grande entusiasmo per tali cose artificiali o lo smodato impiego d’esse sottintenda una certa mancanza di apprezzamento per il corpo che abbiamo ricevuto dai nostri genitori grazie al processo di trasmissione della vita originato dal Creatore? A questo proposito potremmo ricordare la dichiarazione dell’apostolo che i capelli della donna, i suoi propri capelli, possono essere “una gloria” per lei. — 1 Cor. 11:15.
Tutto questo non significa che l’uso della parrucca di per se stesso sia scorretto dal punto di vista cristiano, non più di quanto l’uso di cosmetici, profumi, gioielli, o, nelle confezioni maschili, le spalle imbottite, sia di per se stesso scorretto. Basilarmente il problema sta nel motivo per cui si porta e se si porta con moderazione.
Quindi, come alcune donne, potete pensare che il fatto di risparmiare tempo (o di stare al caldo d’inverno) giustifichi l’uso della parrucca. O, come altre, potete preferire la naturalezza, preferendo forse essere apprezzata soprattutto per quello che siete in realtà. In entrambi i casi, la donna sposata dovrebbe anche tenere in debita considerazione la preferenza di suo marito.