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  • g73 8/2 pp. 25-28
  • La litografia — Popolare procedimento di stampa d’oggi

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  • La litografia — Popolare procedimento di stampa d’oggi
  • Svegliatevi! 1973
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  • Crescita della litografia
  • Origine e sviluppo
  • Perché il cambiamento a favore della litografia
  • Rapidi cambiamenti rivoluzionano la stampa negli anni ’80
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Svegliatevi! 1973
g73 8/2 pp. 25-28

La litografia — Popolare procedimento di stampa d’oggi

IN NESSUN tempo della storia parole e immagini sono state prodotte in tale volume. Case e uffici hanno un gran numero di riviste, giornali, libri, opuscoli, brochure, ecc. La vendita annuale dell’industria della stampa statunitense s’avvicina ai 30 mila milioni di dollari, avendo superato i 20 mila milioni di dollari nel 1967.

Comunque, molto di questo odierno lavoro di stampa si fa con un procedimento diverso da quello precedente. Si fa con la litografia, anziché con la tipografia. È improbabile, però, che abbiate notato il cambiamento.

A meno che non siate un esperto stampatore è difficile capire quale procedimento di stampa sia stato seguìto, la litografia o la tipografia. Anche con una lente d’ingrandimento una persona meno esperta può trovar difficile comprenderlo. Ci sono, comunque, indicazioni che vi aiutano a distinguerli.

Nella stampa tipografica, l’inchiostro tende a spandersi leggermente per la pressione della lastra sulla superficie stampata. Un più denso anello d’inchiostro si crea intorno a ciascuna lettera. Inoltre la pressione della lastra a volte causa un’impressione o sporgenza della carta, che si rivela sul lato opposto. La litografia, d’altra parte, ha una superficie più piana del foglio stampato, e anche vi è un’assenza d’impressione, giacché non si riproduce da tipi sporgenti.

C’è pure un altro importante procedimento di stampa, l’incisione, che non è così estesamente usata, sebbene vada crescendo in popolarità. Il procedimento di incisione è esattamente l’opposto della tipografia in quanto l’immagine sulla lastra stampante è incavata anziché sporgente.

Crescita della litografia

La litografia non è nuova. È un procedimento che è stato seguito per decenni. Solo nei recenti anni, comunque, ha acquistato vera popolarità. Nel 1925 solo il 10 per cento circa della stampa commerciale si faceva mediante la litografia. Nel 1955 la sua partecipazione al mercato era aumentata del 25 per cento. Quindi nel 1966 superò la tipografia; ora più di metà della stampa commerciale si fa secondo il metodo litografico. L’incisione, d’altra parte, ha ottenuto meno del 10 per cento del mercato commerciale.

Ci sono circa 19.000 stamperie commerciali negli Stati Uniti, e queste consentono una vendita annuale di oltre 8 mila milioni di dollari. Se si includono società che stampano libri, giornali, riviste e altre voci, il numero degli stabilimenti per la stampa ammontano a circa 40.000. Molte di queste ultime stamperie, che l’industria distingue dalle stamperie commerciali, hanno anche cambiato metodo di stampa facendo uso della litografia.

Si calcola che da circa una metà ai tre quarti di tutti i libri sono prodotti secondo la litografia. Volumi come World Book Encyclopedia si producono conforme a questo procedimento che consuma quasi nove chilometri di rullo di carta in trenta minuti. Il cambiamento a favore della litografia da parte degli stampatori di giornali e riviste è pure stato significativo.

Negli anni sessanta circa il 3 per cento dei giornali degli Stati Uniti si stampavano mediante litografia. Nel 1970 la percentuale era salita al 61 per cento! Ma poiché la maggior parte dei giornali delle città grandi si stampa secondo il procedimento tipografico, c’è ancora un maggior volume di giornali prodotto secondo il metodo di stampa tipografica. Il Post-Dispatch di St. Louis è il primo grande giornale quotidiano metropolitano che cambiò metodo di stampa ricorrendo alla litografia; non molto tempo fa ordinò cinque macchine da stampa offset con rullo continuo di carta.

Oggi sempre più riviste si stampano secondo la litografia. Si stima che circa un terzo dei periodici degli Stati Uniti siano stampati secondo questo procedimento.

Il cambio a favore della litografia si riflette anche nella fabbricazione delle macchine da stampa. Le vendite delle macchine da stampa litografiche offset han superato e assai sorpassato le vendite delle macchine da stampa tipografiche. Nel 1970 il valore delle macchine da stampa offset vendute negli Stati Uniti fu di $241 milioni in paragone con la vendita di macchine da stampa tipografiche per il valore di circa $70 milioni. In Giappone si fecero nel 1969 macchine da stampa offset per un valore di $52 milioni, mentre il valore delle macchine da stampa tipografiche prodotte fu di soli $19 milioni.

Perché la litografia acquista più popolarità, perfino sostituendo in certi campi la tipografia? Quali ne sono i vantaggi? Qual è il principio secondo cui opera il procedimento di stampa litografica?

Origine e sviluppo

Verso la fine del diciottesimo secolo lo sperimentatore tedesco Senefelder scoprì la litografia. Il nome di questo procedimento fu, in quel tempo, molto appropriato. La parola litografia deriva dal greco — lithos che significa ‘pietra’, e graphein che significa ‘scrivere’ — quindi letteralmente significa ‘scrivere su pietra’.

Ciò è esattamente quanto Senefelder fece scoprendo questo procedimento di stampa. Egli disegnò su una certa specie di pietra porosa con un pastello grasso, e poi inumidì la pietra con l’acqua. Applicò quindi sulla pietra un inchiostro speciale. L’inchiostro aderì all’immagine disegnata col pastello, ma non alla superficie inumidita. Quando ebbe premuto contro la pietra un foglio di carta, l’immagine inchiostrata si riportò sulla carta.

Così la litografia è un procedimento di stampa che si basa sul principio secondo cui grasso e acqua non si mischiano. Questo procedimento permette di stampare da superficie piana. L’immagine da stampare non è né rialzata (come nella tipografia) né rientrata (come nella incisione), ma è sullo stesso piano o livello della superficie che la circonda.

Nei primi tempi la litografia era usata principalmente dagli artisti per riprodurre opere d’arte, e in limitata misura è ancora usata per questo scopo. Ma il principale uso della litografia si ebbe nella stampa commerciale. Negli anni dal 1860 al 1870 furono introdotte le macchine da stampa piane a elettricità in cui le pietre servivano da lastre tipografiche. Le pietre usate erano larghe fino a un metro per un metro e mezzo e pesavano diversi chili.

Queste macchine da stampa piane andavano molto bene per stampare le immagini, ma erano scadenti per riprodurre la parola stampata. D’altra parte, le macchine tipografiche eccellevano nella stampa delle parole, ma erano assai limitate nella riproduzione delle immagini. Così molti libri nei primi anni eran prodotti usando la tipografia per il messaggio verbale e la litografia per le immagini.

Una rivoluzione avvenne nell’industria tipografica con l’introduzione della fotografia verso la fine del diciannovesimo secolo. Adattando la fotografia alla litografia, la pietra era prima ricoperta di un soluzione impressionabile. Quindi una forte luce passava attraverso un negativo dell’immagine o tipo da stampare, proiettando l’immagine sulla pietra resa sensibile. Dopo aver trattato la pietra, le parti colpite dalla luce riportavano l’inchiostro, e le parti della pietra che non riportavano l’immagine proiettata dalla luce riportavano l’acqua. Così solo l’immagine che riportava l’inchiostro si stampava sulla carta.

All’inizio del ventesimo secolo lastre metalliche fatte di alluminio o zinco sostituirono le pesanti pietre. Per dare alle levigate lastre metalliche la caratteristica di riportare l’acqua della pietra porosa, son rese granulose. Un grande vantaggio di queste sottili, flessibili lastre metalliche è che si possono usare nelle macchine rotative.

Un altro importante sviluppo della litografia fu la casuale scoperta di un litografo di New Jersey chiamato Ira Rubel. Egli notò che quando si faceva prima un’impressione su una copertura di gomma, e dalla copertura di gomma era poi stampata sulla carta, l’immagine era migliore di quando si stampava direttamente dalla lastra. Nel 1905 Rubel costruì una macchina da stampa che applicava questo principio di riportare l’immagine a un cilindro intermedio prima di stamparla.

In pratica tutte le macchine da stampa litografica sono oggi per la lavorazione offset. Nell’operazione di queste macchine da stampa il cilindro di incisione viene prima a contatto con un sistema di rulli umidificatori e poi con rulli inchiostratori. I rulli umidificatori bagnati dall’acqua umidificano le parti non stampanti del cilindro di incisione; questo impedisce che i rulli inchiostratori inchiostrino queste parti. Così i rulli inchiostratori applicano l’inchiostro solo all’immagine da stampare. Questa immagine è quindi riportata dal cilindro di incisione al cilindro di riporto intermedio coperto di gomma. L’immagine, a sua volta, è trasferita dal cilindro di riporto coperto di gomma alla carta portata dal cilindro conduttore dei fogli.

Perché il cambiamento a favore della litografia

L’aumentata velocità di produzione è una delle ragioni principali per cui molte società hanno fatto il cambiamento a favore della stampa con il metodo offset. Per esempio, una macchina da stampa offset alimentata a fogli può funzionare due volte più rapidamente di una comparabile macchina tipografica alimentata a fogli, facendo circa 10.000 impressioni l’ora in paragone con 4.500. Inoltre, nella stampa tipografica ci vuole notevole tempo per uguagliare l’impressione in modo da stampare pari, mentre questa operazione “preparatoria” è quasi eliminata nella litografia.

Un altro vantaggio delle macchine da stampa con procedimento offset è che consentono di stampare su una più ampia varietà di materiali — carta ruvida, stagno, celluloide e via dicendo — a causa della proprietà del cilindro di riporto coperto di gomma di trasferire l’immagine al materiale da stampare. Per giunta, producono stampe di eccellente qualità, come riconoscono anche esponenti della tipografia, per quanto i critici pure notino che alcune opere secondo il procedimento offset siano scadenti. Come disse uno: “Per conseguire consistenti risultati con l’offset alimentato da rulli ci vuole uno stampatore con macchine di prima qualità e personale per la stampa con eccezionali abilità e capacità”.

Senza dubbio un’importante ragione per cui molti hanno fatto il cambiamento ricorrendo alle macchine da stampa con il procedimento offset è che son meno costose, poiché in alcuni casi costano meno della metà di quanto costano le macchine da stampa tipografiche destinate a compiere lo stesso lavoro. “Il lato economico della litografia secondo il metodo offset è probabilmente la maggior forza per l’uso del procedimento”, osservò uno scrittore.

L’accresciuta produzione, la maggiore economia e la qualità della stampa, questi sono i fattori del drammatico cambiamento a favore della litografia. E che dire del futuro? Printing Magazine del febbraio 1972 disse: “Si può dire con sicurezza che la stampa tipografica combatte una battaglia perduta e continuerà a declinare relativamente a incisione con macchine rotative, stampa con procedimento offset e alimentazione a rullo, e offset con alimentazione a fogli”.

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