I Radioamatori possono rendersi utili
“AIUTATECI, per favore”, invocò un radioamatore sulla costa settentrionale dell’Honduras. “Ciò che accade qui è orribile! Non lo potete immaginare!” L’uragano Fifi aveva investito il suo paese con furia devastatrice. “Notizie non confermate di radioamatori della zona indicarono che erano morte circa 200 persone”, disse il primo articolo sulla tempesta che comparve nel Times di New York.
Ancora una volta, i radioamatori furono tra i primi a comunicare l’accaduto al mondo esterno. Nei giorni successivi, il racconto di quella tragedia del 1974 scosse il mondo. E come di consueto i radioamatori svolsero il loro utile ruolo di trasmettere informazioni e comunicazioni dei superstiti ai loro cari preoccupati.
Migliaia di casi documentati attestano quanto l’aiuto dei radioamatori sia prezioso nei tempi di emergenza o di disastri nazionali, quando il loro apparecchio può essere il solo che rimane per venire in contatto con il mondo esterno. Essi assistono frequentemente anche in casi di emergenza sanitaria. Di recente circa dieci diversi radioamatori in almeno tre paesi cooperarono per trovare il luogo dov’era un antibiotico non comune e per disporne la consegna nello sforzo di salvare la vita di una ragazzina ecuadoriana.
Chi sono?
Fra le più di 750.000 persone che in tutto il mondo trovano affascinante e istruttivo il passatempo del radioamatore sono almeno un senatore americano, un ben noto presentatore, un astronauta e un re del Medio-Oriente. Alcuni radioamatori hanno preparazione tecnica. Ma in grande maggioranza sono solo uomini, donne e ragazzi comuni di ogni classe sociale, qualcuno di soli sette anni e altri di più di ottanta. Ciò che hanno in comune è la passione di comunicare, parlare ad amici o a completi estranei dall’altra parte della città o del mondo, con apparecchi che essi soli possono controllare.
Un entusiasta paragonò il radioamatore a uno che “ha accesso al più grande collegamento duplex del mondo. Non sai mai chi può essere il prossimo a ‘rispondere al telefono’, dove si trova o che cosa dirà”. I radioamatori possono anche imparare molto di come la gente vive in paesi lontani. La maggioranza dei radioamatori in tutto il mondo conosce un po’ l’inglese.
Molti radioamatori si fanno amici in tutto il mondo e si parlano regolarmente gli uni gli altri per radio nonostante che non si siano mai conosciuti personalmente. Uno dice che ha regolarmente contatto con ‘una signorina di Houston, e poi con un vecchio newyorkese a cui è morta di recente la moglie. Egli non dorme più molto, ma sta al suo apparecchio giorno e notte. Ora i radioamatori sono quasi i soli amici che ha’. In genere la calorosa e amichevole atmosfera e lo spirito di utilità che prevale nelle trasmissioni può dunque essere una vera benedizione per radioamatori anziani e impediti mentre visitano il mondo senza mai lasciare la propria sedia.
Come ebbe inizio
Nel lontano 1895, un uomo chiamato Marconi per primo dimostrò che si potevano inviare messaggi per mezzo di quella che poi fu chiamata trasmissione “senza fili”. Non passò molto tempo che persone entusiaste dalle inclinazioni scientifiche riuscirono a costruire semplici ricetrasmittenti fatte in casa e cominciarono a comunicare fra loro. Così, verso il volgere del secolo, ebbe inizio l’attività dei radioamatori.
Presto cominciarono a trasmettere sia numerose stazioni governative e commerciali che centinaia di radioamatori. Divenne necessario un regolamento per impedire le interferenze fra operatori. Pertanto, la Commissione Federale delle Comunicazioni (FCC) negli U.S.A., e i governi di molti altri paesi, ora richiedono che ogni stazione di radioamatore e operatore abbia una licenza. Anche le gamme di frequenza che possono usare sono specificamente indicate.
Le licenze della FCC assegnano inoltre i nominativi di tutte le stazioni dei radioamatori, come “WA2RIK”. Il prefisso “W” o “K” indica una stazione americana, mentre “J” significa Giappone, “F” Francia, e così via. Il numero “2” rappresenta una di dieci “aree di chiamata” di New York utilizzata dai radioamatori, che comprende New York e New Jersey. Così un radiodilettante sa esattamente dove è arrivato, quando ode il nominativo di una emittente.
I principianti possono di solito ottenere una licenza senza una grande quantità di conoscenza tecnica. Per esempio, negli Stati Uniti la FCC richiede solo che il principiante impari a trasmettere nell’alfabeto Morse cinque parole al minuto e superi un quiz scritto molto semplice. Viene rilasciata una licenza della Classe Novizi che impone al nuovo operatore di trasmettere solo in codice finché non acquisti abbastanza esperienza da essere idoneo per una licenza superiore che consenta di trasmettere in fonia.
Apparecchio
Per fare il radioamatore ci vuole un apparecchio costoso o complesso? Be’, in origine tutti gli apparecchi dei radioamatori erano “fatti in casa”, costruiti da appassionati, e oggi molti apparecchi sono ancora costruiti da scatole di montaggio. Ma un novizio può acquistare un apparecchio nuovo già montato, per la trasmissione solo in codice, a meno di 100 dollari.
Tuttavia, non importa quanto una ricetrasmittente sia buona, in genere è molto più importante una buona antenna. Alcuni radiodilettanti hanno parlato a stazioni di ogni parte del mondo con una buona antenna e una emittente di non più di dieci watt d’uscita, appena sufficiente a far emettere un po’ di barlume a una lampada domestica di 60 watt! In contrasto, molte radiostazioni commerciali funzionano con una potenza che varia da 5.000 a 50.000 watt.
Le comunicazioni dipendono inoltre grandemente dalle condizioni atmosferiche. Siccome le onde radio “rimbalzano” dalla ionosfera (da 48 a 402 chilometri [da 30 a 250 miglia] sopra la terra), possono giungere assai più lontano di un segnale diretto superando così la curvatura della terra. I cambiamenti atmosferici nelle diverse ore del giorno, l’attività delle macchie solari e perfino l’aurora boreale possono influire sulla qualità della trasmissione e della ricezione.
Come si fa funzionare una stazione
Ma ora sei seduto a tavolino con una ricetrasmittente davanti: che cosa fai? Se semplicemente vuoi parlare a qualcuno senza pensare a nessun luogo particolare, sintonizza l’apparecchio su una frequenza comunemente usata dai radioamatori. Ora di’ varie volte al microfono “CQ, CQ”, seguito dalle lettere del nominativo della tua stazione e poi ascolta. “CQ” è una delle numerose abbreviazioni usate dai radioamatori. Significa che si vuole parlare con qualcuno. Dopo aver chiamato tre o quattro volte, puoi udire rispondere un’altra stazione e apprendere con interesse esattamente quanto distante è giunto il tuo segnale, oltre 1.500 o 3.000 chilometri (1.000 o 2.000 miglia), perfino in un altro paese.
D’altra parte, potresti voler trasmettere un messaggio a qualcuno in particolare, come un amico in Perù. Quindi sintonizzi il tuo apparecchio ricevente sulla selezionata banda di frequenza per radioamatori per vedere se giungono trasmissioni da stazioni di quella zona. Se no, potresti dover provare un’altra ora del giorno. Ma se odii le lettere dei prefissi di chiamata dalla zona che vuoi raggiungere, puoi chiamare “CQ” due o tre volte, menzionando la località desiderata, come “CQ Lima”.
Se ancora non ricevi nessuna risposta, puoi sintonizzarti anche sulla frequenza di una delle “reti” internazionali dei radioamatori che funzionano in varie ore del giorno. Questa è una disposizione per facilitare l’incontro dei radioamatori smistando il traffico radio verso tutti i punti, in particolar modo fuori del paese. Come servizio, un radioamatore opera volontariamente da stazione di controllo, consentendo a qualsiasi radioamatore di collegarsi con lui per trasmettergli un messaggio.
Aspetti utili
Molti radioamatori hanno un dispositivo che permette di collegare legalmente la loro radio al sistema telefonico locale. Spesso questo permette di parlare ad amici e persone care in paesi lontani quantunque non siano essi stessi radioamatori. Con i missionari che sono lontani da casa spesso si comunica in questo modo al prezzo di una telefonata locale.
Quando l’uragano Fifi colpì l’Honduras, fu illustrato il valore di questo sistema. Un radioamatore, che inoltre lavora nella sede di Brooklyn (New York) della Società Torre di Guardia, si poté mettere in contatto con la filiale della Società in Honduras per mezzo del collegamento telefonico di un radioamatore di Tegucigalpa. Così, solo un giorno o due dopo il disastro, si poterono scambiare informazioni sugli sforzi che si compivano per portare soccorso e subito si seppe che dei circa 2.500 Testimoni di Geova nell’Honduras non ne era morto nessuno.
Sovente si possono ottenere anche altre informazioni pratiche assai rapidamente attraverso la comunicazione di un radioamatore. Una domenica sera un gruppo di radioamatori conversavano per radio quando in Colombia, nell’America Meridionale, uno disse che aveva bisogno di informazioni sul modello degli altoparlanti del tipo a colonna per un prossimo congresso cristiano. Un radioamatore del Texas telefonò a un esperto di quel campo e le informazioni furono immediatamente trasmesse in Colombia.
Fra le reti dei molti radioamatori in tutto il mondo, ci sono ora quasi 600 Testimoni di Geova in più di 30 paesi e isole che hanno regolarmente appuntamento per parlare, scambiare esperienze e ritrasmettere messaggi in altri paesi. L’acclusa tabella mostra le ore stabilite e le frequenze più spesso usate da questo gruppo di “raduno di TG”.
Così, quando è usata in modo equilibrato per non ostacolare altri obblighi, quello del radioamatore può invero essere un passatempo rimuneratore tale da recare sia diletto che conoscenza. In più, può essere una fonte d’aiuto in caso di emergenza e per quelli che desiderano parlare con persone care in luoghi lontani. — Da un nostro collaboratore.
[Prospetto a pagina 22]
(Per la corretta impaginazione, vedi l’edizione stampata)
PROGRAMMA “RADUNO TG” DELLA RETE DEI RADIOAMATORI
FONIA
Orario di
Orientale Centrale Monti Pacifico Greenwich Frequenza
Dom., lun., merc.
20,00 19,00 18,00 17,00 01,00 14,300 Mhz
Sab. 16,00 15,00 14,00 13,00 21,00 21,375 Mhz
Da lun. a ven.
7,30 6,30 12,30 7,245 Mhz
Giornaliero 6,00 5,00 11,00 3,965 Mhz
Giornaliero 18,00 17,00 01,00 3,977 Mhz
Lun. (Europa-inglese)
18,00 3.660 Mhz
Lun. (Europa-inglese/
tedesco) 20,00 3.745 Mhz
CODICE
Dom., lun., merc.
21,00 20,00 19,00 18,00 02,00 7,110 Mhza
Dom., lun., merc.
21,30 20,30 19,30 18,30 02,30 3,710 Mhzb
Sab. 16,30 15,30 14,30 13,30 21,30 21,119 Mhzc
[Note in calce]
a Frequenze dei novizi
b Frequenze dei novizi
c Frequenze dei novizi