La negligenza può uccidervi
QUANTE persone muoiono ogni anno nel mondo a causa di incidenti? È impossibile dirlo, ma la cifra è enorme. Secondo un rapporto dell’Associazione Americana degli Avvocati Penalisti, sulle autostrade degli Stati Uniti soltanto si sono avuti 1.500.000 morti in venticinque anni, mentre solo 605.000 Americani sono caduti in battaglia in tutte le guerre dalla Rivoluzione Americana alla guerra del Vietnam. Più allarmante è il fatto che la casa è il luogo dove si verificano più incidenti: quasi la metà degli infortuni avvengono in casa.
La rivista The International Operating Engineer dice: “Gli incidenti sono considerati il corso naturale delle cose . . . Viviamo la nostra vita per tentativi, con trascuratezza, casualmente. Comunque, . . . un incidente è un errore. Un incidente è il risultato finale di una mossa errata, una decisione errata, un pensiero errato che non avrebbe dovuto verificarsi se si fossero usati buon senso, previdenza e una certa predisposizione”.
Se si potessero eliminare negligenza e trascuratezza, ci sarebbero pochi incidenti disastrosi. Immaginate un mondo in cui vi fosse davvero un controllo di qualità. Difficilmente sarebbero usati materiali difettosi. Se costruttori e fabbricanti prestassero attenzione nell’erigere edifici e nel costruire macchinari, automobili e attrezzature, ci sarebbero pochi guasti meccanici. E se l’utente ricordasse il pericolo potenziale di automobili e macchinari, elettricità, fuoco, alta velocità e così via, e si servisse di arnesi e altri oggetti per lo scopo per cui furono fatti, non azionando macchinari quando è sotto l’influenza dell’alcool o della droga, gli incidenti sarebbero drasticamente ridotti. Se tutti controllassero le etichette sulle bottiglie dei medicinali, l’avvelenamento accidentale sarebbe quasi eliminato.
Naturalmente, nessuno è perfetto, perciò ci sono errori, sviste e momenti di disattenzione, orgoglio e mancanza di padronanza di sé che potrebbero ugualmente provocare incidenti. Questa è una delle ragioni per cui esistono leggi e regolamenti. Ubbidendo alle leggi, particolarmente alle leggi sul traffico e sulla sicurezza, si preverrebbero moltissimi infortuni.
Comunque, non è bene scusarci a causa dell’imperfezione, perché la trascuratezza è una forma di pigrizia o deriva dall’orgoglio e dalla mancanza di rispetto per la legge e per i nostri simili, e queste non sono cose desiderabili. Si può essere condannati in tribunale per negligenza grave, ma si può subire immediatamente la pena anche per una negligenza minore riguardo alle leggi naturali. La disattenzione nello scendere una rampa di scale, o nel salire su una cassetta per raggiungere un ripiano più alto, ha provocato la morte di molti. Uno scrittore dice: “Quasi tutti [gli infortuni in casa] sono il risultato di negligenza colpevole da parte della vittima”.
Nella legge data all’antica nazione ebraica la gravità della negligenza fu inculcata nel popolo. Se un uomo uccideva accidentalmente un altro — per esempio, se gli sfuggiva l’ascia colpendo un uomo che lavorava con lui — chi aveva causato l’incidente doveva fuggire immediatamente in una delle sei città stabilite nel paese, chiamate “città di rifugio”. Qui avrebbe ricevuto asilo temporaneo. Quindi si teneva un processo, e se la corte riteneva che l’incidente era stato veramente fortuito, l’omicida involontario doveva rimanere entro i confini della città di rifugio fino alla morte del sommo sacerdote della nazione, forse per molti anni. — Num. 35:11-13, 22-25.
Certo l’individuo che aveva avuto una tale esperienza, e anche quelli che lo conoscevano, sarebbero stati indotti d’allora in poi a fare molta più attenzione.
Come combattere la negligenza
Esiste un “ottimo” sistema per combattere la trascuratezza o la negligenza dovuta all’imperfezione? Esiste senz’altro. Si tratta semplicemente di rispettare la vita e il prossimo. Se amiamo la vita desideriamo che la nostra vita sia più lunga e felice possibile. Baderemo che qualunque macchina usiamo sia in buono stato. Ci rendiamo conto che quando facciamo un lavoro o guidiamo un’auto, dove il pericolo di un incidente è maggiore, non lo faremo quando siamo assonnati, o dopo aver bevuto bevande alcoliche. Ricorderemo che è necessario stare svegli.
Inoltre dobbiamo renderci conto che la nostra negligenza può influire sui nostri simili. Per amore del prossimo faremo il nostro lavoro con coscienza. Per esempio un meccanico o un garagista non userà consapevolmente parti difettose né lascerà alcuna parte di un’automobile che non sia lubrificata o non funzioni a dovere. Non trascurerà una condizione che potrebbe risultare pericolosa. Se c’è qualche cosa che non va che non gli è stato chiesto di riparare, almeno avvertirà il proprietario o il conducente dell’automobile di stare attento, per ragioni di sicurezza.
Chi pensa al benessere dei suoi simili non farà cose che potranno mettere a repentaglio la loro vita. La Bibbia dice che in effetti abbiamo l’obbligo di amare il prossimo, poiché “l’amore non fa male al prossimo; perciò l’amore è l’adempimento della legge”. (Rom. 13:10) Qualunque cosa uno faccia dovrebbe considerare seriamente se sta facendo qualche cosa che potrebbe danneggiare qualcun altro.
Inoltre, la persona trascurata può essere colpevole di spargimento di sangue, come l’omicida involontario che nell’antico Israele provocava accidentalmente la morte di qualcuno. Pur non essendo un assassino, era colpevole di spargimento di sangue. La vita era sacra, ed egli doveva rimanere nella città di rifugio. Uscendone avrebbe mostrato indifferenza per la vita e per la legge di Dio sulla santità della vita. Avrebbe mostrato di non provare dispiacere per la morte che aveva provocato, e sarebbe stato lui stesso meritevole di morte.
La Bibbia mette in risalto l’importanza di fare attenzione e di amare il prossimo, e considera colpevole di spargimento di sangue chi causa la morte di qualcuno, anche se accidentalmente. Questo dimostra che se il peccato, con la conseguente imperfezione, non fosse entrato nel mondo, come invece avvenne per mezzo del primo uomo Adamo, non vi sarebbero stati incidenti provocati da orgoglio, pigrizia o mancanza di attenzione. Inoltre, con l’amore per Dio e per il suo generoso dono della vita, insieme all’amore per il prossimo, ci sarebbe stato un mondo scevro da gravi incidenti. Questo era l’originale proposito di Dio. Ed egli dice che ha intenzione di “radunare di nuovo tutte le cose” sotto il suo dominio e di riportare la perfezione sulla terra. (Efes. 1:10) Inoltre eliminerà la morte. — 1 Cor. 15:26; Riv. 21:3, 4.
Dio non fa nulla in modo trascurato o casuale, poiché “la sua attività [o opera] è perfetta”. (Deut. 32:4) Quando la sua volontà sarà fatta ‘in terra come è fatta in cielo’, uomini e donne saranno in pieno possesso di tutte le loro facoltà, e con amore perfetto le impiegheranno in modo da rendere negligenza e incidenti una cosa del passato. — Matt. 6:10.
Una negligenza gravissima
Poiché la Bibbia parla di un tempo in cui la volontà di Dio sarà fatta in terra com’è fatta in cielo, è ovvio che la cosa desiderabile è di vivere in quel tempo. Perciò, la negligenza verso l’opportunità di vivere allora sarebbe una negligenza gravissima. Nel suo famoso Sermone del Monte, Gesù disse: “Felici quelli che si rendono conto del loro bisogno spirituale”. (Matt. 5:3) È essenziale per la vita che ciascuno si rivolga alla Bibbia per sapere ciò che Dio dice. Così potrà evitare di fare cose contrarie alle leggi fisiche e morali che governano l’universo. La natura dell’uomo è tale che egli deve continuamente acquistare conoscenza di Dio. È letteralmente vero che “non di solo pane in effetti vive l’uomo ma l’uomo vive in effetti di ogni espressione della bocca di Geova”. — Deut. 8:3.
Nessuno dunque può trascurare impunemente il lato spirituale della propria vita. Vediamo i risultati di tale trascuratezza nel mondo in generale, poiché la gente persegue occupazioni materiali piuttosto che spirituali. Ma per coloro che si professano cristiani tale negligenza è ancora più grave. L’apostolo Paolo scrisse ai cristiani che vivevano ai suoi giorni, avvertendoli di prestare la massima attenzione alle cose che avevano udite. Mise in risalto che sotto la Legge nell’antico Israele ogni atto di disubbidienza veniva retribuito secondo giustizia. Quindi chiese: “Come sfuggiremo noi se avremo trascurato una così grande salvezza” come quella messa in luce da Gesù Cristo? — Ebr. 2:3.
La sollecitudine nell’apprendere ora i propositi di Dio dalla sua Parola, la Bibbia, ci aiuterà a vivere adesso una vita più felice, e ci porterà alla vita eterna in un mondo in cui non esisteranno negligenza e incidenti.