Sorprendenti differenze fra le razze
ERA il 1955, e a Norimberga, in Germania, si teneva un congresso internazionale. Un gruppo di Europei attorniò una coppia di negri americani, visibilmente felici di stare insieme a loro. Ne strofinarono la pelle e ne tastarono i capelli. A quanto pare non avevano mai visto un negro prima d’allora ed erano affascinati dalle rimarchevoli differenze. I negri gradirono la calorosa accoglienza. Nel loro paese, però, nel corso dei secoli erano sorti pregiudizi razziali che avevano creato una situazione molto diversa.
Prendete gli Spencer, una famiglia di negri che si trasferì in un bel quartiere di New York. Si era alle soglie del 1975. Fu lanciata una bomba in casa loro, con un biglietto attaccato: NEGRI, SIETE AVVERTITI. “L’intenzione era di annientare tutta la famiglia”, disse il capitano di polizia incaricato delle indagini.
Un cronista, che in seguito parlò con i bianchi del quartiere, spiega: “Insistevo: perché non volete i negri qui? ‘Se vuole proprio saperlo’, rispose il tizio con la bandiera, ‘sono basilarmente incivili. Ovunque vanno, l’indice della delinquenza sale, i quartieri vanno in rovina, i bianchi devono andarsene’”.
Molti bianchi la pensano diversamente e hanno relazioni amichevoli con i negri. Nel Sud degli Stati Uniti sono stati fatti ottimi passi avanti per migliorare le relazioni fra le razze. Molte scuole e altri luoghi pubblici praticano l’integrazione razziale. Tuttavia, ci sono ancora molti per i quali le differenze fra le razze sono così grandi da giustificare la segregazione razziale.
La segregazione è giustificata?
Nel 1954 la Corte Suprema degli Stati Uniti emanò un decreto contro la segregazione razziale nelle scuole pubbliche. Ma molti Americani non sono d’accordo con questa decisione. Né sono d’accordo con l’ordinanza emessa dalla Corte nel 1969 in base a cui i distretti delle scuole pubbliche dovevano “immediatamente” applicare l’integrazione. Questo è indicato dal fatto che alla fine degli anni sessanta la percentuale dei bambini negri che frequentavano scuole prevalentemente negre era maggiore che nel 1954!
Negli Stati Uniti, inoltre, molti non sono d’accordo con la decisione della Corte Suprema del 1967 secondo cui è incostituzionale “impedire un matrimonio esclusivamente in base alle classificazioni razziali”. Questo decreto annullò tutte le leggi degli Stati Uniti contro il matrimonio fra persone di razza diversa. Tuttavia è ancora comune sentir qualcuno dire che, a suo avviso, negri e bianchi non dovrebbero sposarsi fra loro.
La situazione esistente nelle chiese è un’ulteriore indicazione che per molti le differenze razziali giustificano la segregazione. Kyle Haselden, redattore di The Christian Century, scrisse nel 1964: “Tutti sanno che l’ora della vita americana in cui la segregazione è più sentita sono le 11 di domenica mattina”. E la segregazione persiste. L’anno scorso il ministro della chiesa battista di Plains, in Georgia, “disse che le sue dimissioni erano state motivate dalla ‘reazione’ ai suoi sforzi di integrare la chiesa”. — Post di New York, 22 febbraio 1977.
Sebbene sia stato fatto molto progresso nel migliorare le relazioni fra le razze, alcuni hanno visto recentemente qualche motivo di scoraggiamento. Un negro, scrivendo in The Christian Century del 28 aprile 1976, disse: “Sono preoccupato, veramente preoccupato per il grave deterioramento nei rapporti fra negri e bianchi. Gli amici negri provano lo stesso senso di frustrazione e impotenza”.
Spesso la divisione si acuisce quando persone di razza diversa mostrano reciproca ostilità e si tengono separate. Come fa notare la summenzionata persona: “Andai a fare una passeggiata nel campus di Yale. Fui raggiunto da due studenti bianchi. Si lamentarono d’essere costretti alla segregazione dai compagni negri che preferivano abitare e studiare da soli, non avendo che pochi o nessun contatto sociale con gli studenti bianchi”.
Quanto sono diverse le razze?
In realtà, quanto sono diverse? Sono le differenze così grandi che persone di razza diversa non possano vivere insieme su un piano di parità e provare piacere nella reciproca compagnia? Per esempio, c’è veramente un grande abisso fra l’intelligenza di persone di varie razze? Oppure, hanno le razze un odore caratteristico, per cui negri e bianchi debbano trovar difficile vivere molto vicini?
Ovviamente le differenze ci sono. Fra quelle che si notano di più vi sono il colore della pelle e la struttura dei capelli. Ci sono differenze anche nella forma del naso, delle palpebre e delle labbra. Fra i negri sono comuni le labbra grosse, mentre persone di altre razze tendono ad avere le labbra più sottili.
Tuttavia alcuni bianchi additano subito ciò che definiscono “differenze più importanti”. Come si è già detto, si afferma che i negri siano “basilarmente incivili”. Si dice che siano di “bassa morale”. A prova di questa asserzione sono citati i più alti indici di nascite illegittime registrati fra i negri. Ma si dicono comunemente altre cose di loro.
Per esempio: “I negri si curano meno della famiglia”. E, come prova, viene citato il più alto numero di separazioni nelle famiglie negre. “L’indice della delinquenza sale quando arrivano i negri; i quartieri vanno in rovina”. Per comprovare quest’affermazione, vengono additati i quartieri negri che in genere sono più decadenti, e le statistiche secondo cui, in proporzione, i negri commettono più reati. “I negri sono meno intelligenti dei bianchi”. Ed è un fatto che, in media, nei test del Q.I. i negri ottengono un punteggio inferiore ai bianchi di pari condizioni socio-economiche e generalmente riescono meno bene a scuola.
Ma perché i negri hanno la peggio in tali confronti? Una pubblicazione della Commissione americana per i Diritti Civili mise a fuoco il problema. Disse che l’ovvia inferiore “condizione dei non bianchi può derivare solo da due fattori. O i non bianchi sono inferiori come persone, o il razzismo dei bianchi ha impedito alla loro naturale uguaglianza coi bianchi di imporsi in pratica negli oltre 300 anni da che sono in America”. — Racism in America — How to Combat It.
Secondo voi, qual è la risposta?
Veduta un tempo prevalente
Un tempo l’idea prevalente era che i negri fossero persone inferiori. L’Encyclopædia Britannica, Nona Edizione, 1884, diceva: “Nessun negro di razza pura si è mai distinto come uomo di scienza, poeta o artista, e la fondamentale uguaglianza rivendicata a suo favore da filantropi ignoranti è smentita da tutta la storia della razza nell’intero arco del periodo storico”. Essa menzionava pure l’“innata inferiorità mentale dei negri, inferiorità che è anche più netta delle differenze fisiche”.
Questa enciclopedia diceva che negri e bianchi, da bambini, sembrano essere pari per intelligenza. “Quasi tutti gli osservatori ammettono”, faceva notare, “che il bambino negro nel complesso è intelligente quanto quelli di altre varietà umane”. Tuttavia, si diceva che nei negri ha luogo una “prematura ossificazione del cranio, ciò che impedisce ogni ulteriore sviluppo del cervello”. Pertanto, la Britannica asseriva: “Pare che alla pubertà ogni ulteriore progresso [dei negri] si arresti”. La Chambers’ Encyclopædia, del 1882, pur non essendo d’accordo con la Britannica, parlava dell’idea che “i negri costituiscono un anello di congiunzione fra l’ordine superiore delle scimmie e il resto dell’umanità”.
Alcuni sono ancora dell’idea che i negri siano persone inferiori; questa opinione non è affatto sparita. Circa le idee prevalenti nel luogo dove abitava, un uomo scrisse: “Crebbi in un centro rurale del Sud dove si diceva che i negri siano tali a causa di una maledizione posta su di loro da Dio. . . . Infatti, si diceva che dopo tutto i negri non erano veramente persone ma appartenenti al regno animale”.
Perfino certi scienziati odierni sostengono che i negri siano biologicamente inferiori ai bianchi. Nel 1974 un lungo studio dall’apparenza autorevole, appoggiato da eminenti educatori, si pronunciò a favore di questa opinione. Dello scrittore, John R. Baker, The Guardian del 6 aprile 1974 disse: “Col pretesto di fornire dei dati, egli è abile nell’accumulare citazioni e riferimenti i quali, insieme all’atmosfera fortemente repulsiva generata dallo stile, darebbero a qualsiasi lettore che non conosca nessun ‘negride’ l’impressione che siano esseri subumani (per esempio: ‘Long dice che i negri si distinguono per l’“odore bestiale o fetido”’)”.
Che dire allora delle differenze razziali? In effetti, di che entità sono?
[Immagine a pagina 5]
Molti hanno considerato le differenze fra le razze così grandi da giustificare la segregazione
[Fonte dell’immagine]
Per cortesia dello Schomburg Center for Research in Black Culture, The New York Public Library, Astor, Lenox and Tilden Foundations