Malnutrizione, un male subdolo
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” nelle Filippine
LA MADRE del piccolo Nonoy era preoccupata per lui. Era piccolo per la sua età e non correva in giro come gli altri bambini. Invece, era apatico e svogliato. Era così magro che gli si potevano contare tutte le ossa, eppure la madre gli dava sempre da mangiare tutto quello che voleva. Aveva i capelli fini, e gonfiori agli arti. Infine, lo portò da un dottore e scoprì che il bambino soffriva di un male subdolo, uno dei più comuni del mondo, la malnutrizione.
Nel 1976 si calcolò che forse un ottavo dell’umanità soffre di questo male, mentre recentemente alle Nazioni Unite è stato detto che novanta milioni di bambini come Nonoy ne soffrirebbero in forma leggera o forte. Certo la malnutrizione è un enorme problema in questo ventesimo secolo.
Secondo una recente pubblicazione del Centro della Nutrizione nelle Filippine, “la malnutrizione è uno stato di cattiva salute derivante dalla carenza o dall’eccesso [come nel caso dell’obesità] di sostanze nutritive indispensabili al corpo”. La maggioranza delle persone sa che il cibo è fatto di vari elementi come proteine, calorie e vitamine che sono necessari per essere in buona salute e crescere bene. Se non sono forniti in quantità appropriate, le conseguenze possono essere gravi, specialmente per i bambini nell’età della crescita.
I sintomi della malnutrizione tra i bambini come Nonoy possono essere rachitismo, continua diminuzione di peso, scarso rendimento mentale e poca resistenza alle infezioni, ciò che in certi casi può portare a polmonite e tubercolosi. Negli adulti può pregiudicare lo sviluppo mentale e fisico e la produttività, abbreviare la durata della vita lavorativa e limitare l’inventiva e l’immaginazione. Altre manifestazioni sono gozzo (mancanza di iodio), cecità (mancanza di vitamina A) e scarse capacità di resistenza (carenza di ferro).
Un recente rapporto della Banca Mondiale sull’economia nazionale calcolava che questo male costa annualmente alle Filippine quattro miliardi di pesos (circa 480 miliardi di lire). Qui più di tre milioni dei quasi nove milioni di bambini dai sei mesi ai sei anni soffrono di malnutrizione leggera o grave. Tre su quattro sono anemici e altrettanti soffrono di carenza di vitamina A. Il cinquanta per cento di tutti i decessi registrati annualmente sono di bambini al di sotto dei cinque anni, e metà di questi decessi sono dovuti a malattie aggravate dalla malnutrizione. Meno di un terzo di tutti i bambini del paese raggiungono quello che è considerato il “livello ideale di crescita”.
Per risolvere il problema
Molti singoli paesi, incluse le Filippine, sono passati al contrattacco. È stata formata un’organizzazione speciale che svolge un’opera capillare nelle cittadine e nei villaggi nel tentativo di individuare e risolvere il problema.
Com’è possibile scoprire chi soffre di malnutrizione in un paese di quarantadue milioni di abitanti? Nelle Filippine ci si è concentrati sui bambini. È stata lanciata l’operazione Timbang (“Peso”) per pesare il maggior numero possibile di bambini di età prescolare e scoprire così quali sono i malnutriti. In un villaggio tipico, il 5 per cento dei bambini fino a sette mesi d’età soffriva di malnutrizione di terzo grado, il 22 per cento di malnutrizione di secondo grado e il 50 per cento, di primo grado. Secondo questa scala, il peso di un bambino ben nutrito dovrebbe oscillare tra il 91 e il 110 per cento del suo peso ideale. Il bambino con un peso tra il 76 e il 90 per cento soffre di malnutrizione di primo grado; tra il 61 e il 75 per cento, di malnutrizione di secondo grado; mentre il bambino il cui peso è il 60 per cento di quello ideale o meno è considerato affetto da malnutrizione di terzo grado.
Per i bambini in grave stato di malnutrizione, ci sono programmi di intervento alimentare, oltre a trattamenti di emergenza. Viene anche attuato un programma generale mirante a eliminare le cause della malnutrizione. Un bambino in grave stato di malnutrizione come Nonoy può essere aiutato mediante un programma temporaneo, dandogli alimenti prodotti localmente o quelli donati da organizzazioni straniere. Si può insegnare alla madre come nutrire il suo bambino perché si rimetta e non abbia ricadute. Le consigliano di dargli alimenti come riso, granturco, radici commestibili e zucchero, pesce bollito, pesce secco macinato, fagioli mungo (simili alle lenticchie) o altri legumi secchi, oltre a olio per cucinare. Dov’è possibile, il bambino in grave stato di malnutrizione è portato in una Malward, una corsia d’ospedale creata appositamente per aiutare i bambini malnutriti a rimettersi in salute. A volte, quando il governo interviene per sfamare i bambini, i genitori pensano che non sia più responsabilità loro. Quindi una parte importante di questo programma è quella di responsabilizzare i genitori.
Per combattere le cause
Probabilmente molto più lungimirante è il tentativo di eliminare le cause della malnutrizione. Una di queste è la povertà. Che cosa si può fare se non c’è abbastanza denaro per pagare tutte le spese alimentari?
Nella regione dei Bicol, nelle Filippine, i ricercatori si servono di un computer per esaminare il problema, usando quella che è chiamata “Programmazione lineare”. Fornendo al computer i dati su tutti gli alimenti disponibili in quella zona, hanno calcolato la dieta meno costosa che può provvedere a una famiglia di sei persone una nutrizione sufficiente. Ma anche essendo molto attento nella spesa, l’uomo medio, con un salario medio in quella regione, non potrebbe provvedere alla sua famiglia tutto quello di cui ha bisogno. Secondo il computer, potrebbe tutt’al più provvedere alla famiglia l’82 per cento del fabbisogno di calorie, l’89 per cento del fabbisogno di proteine e una percentuale ancora inferiore di altre sostanze nutritive necessarie. Solo per quanto riguarda la vitamina C e il ferro potrebbe provvederne alla famiglia la quantità necessaria.
Per aiutare le famiglie e i centri rurali a risolvere questo problema essi sono incoraggiati a divenire più autosufficienti coltivando prodotti alimentari in ogni spazio di terra disponibile. Le scuole sono esortate a fare lavori di orticoltura, sia per educare i ragazzi che per accrescere i prodotti alimentari disponibili nella comunità. Nello stesso tempo il governo vuole trasferire le famiglie povere dai bassifondi delle città in cui abitano e far sorgere imprese e cooperative mediante le quali possano guadagnare di più.
Istruzione
È anche in corso una campagna educativa nelle scuole, attraverso gli strumenti di divulgazione delle notizie, ecc., per spiegare quali alimenti sono necessari a una famiglia. Gli alimenti sono suddivisi secondo tre funzioni: costruttiva, energetica e regolatrice. Gli alimenti regolatori sono ricchi di vitamine e minerali, e sono utili per prevenire infiammazioni, nictalopìa, anemia, gozzo e beriberi. Nelle Filippine alcuni alimenti costruttivi tipici sono carne, pesce, latte, legumi, noci e uova. Tra gli elementi energetici si contano riso, granturco, pane, fettuccine, olio di cocco, zucchero e radici commestibili come camote (patata dolce). Fra gli alimenti regolatori vi sono verdure fogliose, zucchine e carote, oltre a frutti come mango, pere delle Indie, melone, papaia e banana.
È pure importante l’adeguata preparazione del cibo. Le massaie sono incoraggiate a lavare bene le verdure, e a cucinarle subito dopo, per evitare che tutti i minerali solubili in acqua vadano perduti.
Quando giovani nutrizionisti cercano di insegnare a cucinare a esperte massaie avanti con gli anni non sempre ricevono una buona accoglienza. In una dimostrazione di cucina, una lola (nonna) esclamò: “Perché alla mia età dovrei mettermi a cucinare in un altro modo? Ho allevato i miei figli cucinando a modo mio, e ora cucino allo stesso modo per i loro figli, e gli piace. Se ora cambiassi, forse non mangerebbero quello che cucino. Allora sì che dimagrirebbero e avreste un problema più grande!”
A volte i genitori non credono che i figli siano malnutriti. Quando, com’è accaduto in una regione, si riscontra che l’80 per cento dei bambini di età prescolare è malnutrito in un modo o nell’altro, la malnutrizione sembra sia considerata una cosa normale.
Inoltre, spesso i genitori, come la madre di Nonoy, sottovalutano il fabbisogno proteico di un bambino. Infatti, l’estrema malnutrizione proteica chiamata “kwashiorkor” prenderebbe nome da una parola africana che significa “la malattia del bambino più grande quando ne nasce un altro”. Quando il bambino è svezzato — spessissimo perché è nato un altro bambino che ha bisogno del latte della madre — il solo alimento che riceve è un po’ di latte annacquato o acqua di riso. In certi casi non riceverà cibo solido finché non abbia passato l’anno. Naturalmente, quando il bambino ha lo stomaco pieno, e forse non sente fame, la madre, che senz’altro lo ama, non si rende conto che il suo bambino è malnutrito.
In certi casi, la famiglia si mette a tavola per consumare un pasto a base di pesce e riso (buoni alimenti costruttivi ed energetici). Gli uomini, comunque, mangiano la maggior parte del pesce, perché devono lavorare nei campi, mentre ai bambini ne viene dato solo un po’ per fargli mandare giù il riso. Tali genitori non capiscono che i figli hanno bisogno di questo alimento per un adeguato sviluppo fisico e mentale.
Anche se il governo e le amministrazioni locali spenderanno centinaia di milioni di pesos, oltre al denaro contribuito da organizzazioni private e da paesi stranieri, il problema della malnutrizione potrebbe aggravarsi. Il tasso di natalità nel paese è molto elevato. Quindi, la campagna contro la malnutrizione ha voluto anche incoraggiare la pianificazione familiare.
Cosa si può fare a livello individuale?
Che cosa può fare chi vive in una zona dove c’è il problema della malnutrizione? Il consiglio generale è d’essere equilibrati. Si dovrebbero accettare i consigli e non permettere che vecchie usanze impediscano di accettare nuove idee. Si dovrebbero mangiare vari cibi disponibili, e si dovrebbe ricordare che nell’età della crescita i bambini hanno bisogno di alimenti costruttivi. Quindi dovrebbero avere la loro parte di alimenti di cui si nutre la famiglia. Questo vale in particolar modo per le donne incinte e quelle che allattano.
Se avete un po’ di terreno per l’orto, coltivatelo per avere a disposizione una maggior quantità di alimenti per la famiglia. Forse potete coltivare un po’ di verdura o frutta, o allevare polli. Si dovrebbe anche fare il miglior uso del denaro che si ha, forse comprando un po’ meno riso, ma più cibi costruttivi. E certo si dovrebbe evitare di acquistare una radio o un televisore a rate, mentre i bambini mangiano solo riso!
Qui nelle Filippine i cristiani traggono molto incoraggiamento dalla promessa di Gesù Cristo: “Continuate dunque a cercare prima il regno [di Dio] e la sua giustizia, e tutte queste altre cose vi saranno aggiunte”. (Matt. 6:33) Sanno che mettendo le cose spirituali al primo posto nella vita, possono essere contenti se hanno il cibo e di che vestirsi. (1 Tim. 6:6-8) La Bibbia comanda loro anche di evitare gli sprechi e d’essere operosi per procurarsi le cose necessarie della vita. Inoltre, vanno incontro al futuro con ottimismo, attendendo il tempo in cui Dio farà in modo che le malattie e il subdolo male della malnutrizione non esistano più. — Isa. 25:6-8.