Che posti sono le discoteche
IN OGNI parte del mondo, milioni di persone vanno ogni settimana in discoteca per divertirsi. Che posti frequentano? Si assomigliano tutti?
Non necessariamente. Può esserci notevole differenza tra una discoteca e l’altra, come dice la rivista Discothekin: “Una discoteca consiste semplicemente di musica e ballo, e può assumere qualsiasi forma si desideri. I frequentatori determinano il successo di un locale, e se il proprietario/gestore è scaltro può scegliere la sua clientela semplicemente definendo, attraverso la musica, l’atmosfera che desidera creare”.
Ci sono discoteche anche per bambini; altre sono particolarmente adatte ai nonni. Riguardo alle persone un po’ più in là con gli anni, il Free Press di Detroit osserva: “Non è stato difficile conformare i loro passi del lindy hop a quelli dell’hustle e i loro passi del fox trot a quelli del foxy trot nelle sale con le luci attenuate delle discoteche-ristorante”.
Alcuni locali sono chiamati “discoteca-ristorante”. Nelle prime ore della serata fanno servizio di ristorante. Ma più tardi diventano discoteche. In questo modo il proprietario del ristorante può fare un ulteriore guadagno nelle ore in cui il ristorante normalmente sarebbe chiuso. In Europa, le discoteche sono quasi sempre locali dove si può mangiare e bere oltre che ballare.
Pertanto le discoteche non sono tutte uguali; si può dare questo nome a posti molto diversi. Ma qual è l’essenza — la sostanza o l’anima — della discoteca? Che stile di vita incoraggia? Come si rispecchia questo nella musica, nel ballo e nella moda della discoteca, eccetera?
Cos’è una discoteca
Kitty Hanson, che ha fatto estese ricerche e ha scritto molto sul soggetto, dice di una moderna discoteca: “Sotto la scintillante volta delle luci la pista sembrò sollevarsi allo scalpiccio, e l’aria cominciò a crepitare di pura energia fisica. Poi la sala esplose. Urla e grida e mille braccia che si agitavano selvaggiamente riempirono l’aria mentre la musica sollevava praticamente i ballerini dalla pista. Fu un attimo rovente e infuocato di pura emozione primitiva. Era l’essenza dell’esperienza della disco music”.
Cos’è questa “pura emozione primitiva” — l’essenza dell’esperienza della disco music — suscitata nei ballerini? Show Business, un periodico che si occupa di commercio, ce ne dà un’idea nell’articolo “Un dinamico decennio di disco music”, dicendo:
“Un’atmosfera di approvazione circonda il fenomeno della disco music . . . Consuetudini sessuali antiquate, combattute con successo durante gli anni sessanta, hanno ceduto a una nuova libertà sessuale in base alla quale le persone considerano onestamente i propri desideri e partecipano senza colpa.
“Gli omosessuali ballano a fianco a fianco con i normali, e a nessuno importa. È questa libertà dalle molte facce che costituisce l’anima della disco music, e il suo cuore è il ritmo vibrante di questa musica”.
La libera espressione sessuale, l’abbandono di ogni freno, questa è l’essenza, l’anima, della disco music. Certo questo fa venire in mente le antiche danze della fertilità in cui gli adoratori si abbandonavano a movimenti frenetici che stimolavano le passioni e al culmine dei quali può darsi benissimo che i partecipanti avessero rapporti sessuali per convincere la “Madre Terra” a dare nuove messi.
È vero che non tutte le discoteche incoraggiano necessariamente a liberarsi delle inibizioni, ma la discoteca è associata a tale stile di vita ‘sessualmente libero’. “Ciò che distingue la discomania da quasi tutte le forme che l’hanno preceduta è la sua aperta tendenza a sfociare in orgia”, spiega la rivista Esquire. “Tutta la disco music è implicitamente un’orgia. Offrendo l’istantanea e totale gratificazione di ogni desiderio sessuale in un’atmosfera di intensa eccitazione immaginativa, l’orgia ispirata dalla disco music promuove l’insorgere di uno stato di esaltata consapevolezza di letterale estasi, ovvero l’essere al di fuori del corpo”.
L’importanza data all’io
Alcuni possono pensare che la disco dance sia particolarmente un tipo di ballo basato sull’hustle, e per alcuni forse lo è. Ma la disco dance non è solo questo. Piuttosto, l’attenzione dei ballerini è generalmente rivolta non tanto a ballare con qualcun altro, ma a esprimere se stessi. È uno spettacolo di esibizionismo sessuale.
La spinta intemperante della cultura della disco music è stata notata, e sono stati fatti alcuni interessanti commenti. Notate l’articolo di fondo nel Daily News del 19 marzo 1978, intitolato “Disco music, narcisismo e società”:
“Separati da muri di musica assordante e trascinati in una frenesia di luci sfavillanti i ballerini si esprimono toccandosi di rado, non guardandosi mai e non parlando nemmeno. È proprio come se si stesse di fronte a uno specchio gridando: ‘io, io, io, io . . .’ all’infinito.
“Questa pura intemperanza rispecchia una filosofia pericolosamente radicata nella nostra società. Essa predica che qualsiasi cosa ci si senta di fare è giusta al 100 %, qualunque effetto produca sugli altri.
“Questo atteggiamento si manifesta nel vertiginoso aumento dei divorzi, nella moltitudine di famiglie divise e negli innumerevoli libri e movimenti imperniati sulla soddisfazione di se stessi e sull’amor proprio.
“C’è troppo poco spazio per l’amore nella filosofia che permea questo mondo. Ed è un peccato, poiché quelli che hanno dimenticato o non hanno mai conosciuto le gioie del dare e del condividere perdono la parte più ricca della vita”.
L’articolo di Esquire del 20 giugno 1978 è scritto sullo stesso tono ed è intitolato “Il motto della disco music: ama te stesso”. “Che sia stato costruito su un ritorno al ballo ‘in cui ci si tocca’ o che si basi su un passo chiamato hustle latino”, dice, “è o un pio desiderio degli istruttori delle scuole di Arthur Murray o semplicemente cattivo giornalismo della rubrica per la donna. La verità è che l’odierno ballerino della discoteca balla da solo come fa John Travolta nella sequenza più eccitante della Febbre del sabato sera”.
Dato che il film La febbre del sabato sera ha tanto contribuito al fenomenale sviluppo e alla diffusione della disco music, consideriamolo. Che stile di vita incoraggia questo film?
“La febbre del sabato sera”
Il protagonista principale del film vive per una cosa soltanto, brillare nella discoteca il sabato sera. Sono rappresentate le avventure sessuali dei frequentatori della discoteca, incluso il sesso orale, praticato in macchina negli intervalli fra un ballo e l’altro. Il linguaggio è dei più sordidi. Ma tutto questo è presentato come una cosa normale, il modo di vivere di chi frequenta le discoteche. In un articolo intitolato “Perché gli adolescenti non dovrebbero vedere ‘La febbre del sabato sera’”, lo psicologo nuovayorchese dott. Herbert Hoffman dice:
“Ciò che Travolta e i suoi amici insegnano agli adolescenti è d’avere relazioni sessuali con le ragazze senza essere sentimentalmente coinvolti, di usare le ragazze come oggetti sessuali, di spersonalizzare l’intera esperienza sessuale.
“Le idee che gli adolescenti imparano da questo film possono danneggiare tragicamente tutta la loro vita.
“I ragazzi faranno di tutto per essere popolari con l’altro sesso, con l’idea che una relazione con una ragazza sia un’impresa di cui vantarsi con gli amici per accrescere la propria reputazione in seno al gruppo.
“Le ragazze si convinceranno che per essere corteggiate devono essere disposte a concedersi, oppure che gli uomini cercano ‘solo una cosa’. In entrambi i casi, mettono a repentaglio la possibilità di stringere una relazione sentimentale profonda e duratura.
“Per gli adolescenti sensibili è un film nauseante”.
Eppure milioni di giovani in tutto il mondo, spesso accompagnati dai genitori, sono corsi a vedere questo film, che ha avuto uno dei più grandi successi di cassetta della storia. Come abbiamo detto, ha per soggetto la disco music. Ma il problema ha altri aspetti.
Disco music, disco moda e droga
Crescendo la sua popolarità, pochi sono quelli che non riconoscono la disco music. Molte famose canzoni dei passati decenni sono state fuse col vibrante ritmo della disco music. Abituando l’orecchio a questi motivi, anche certuni a cui piaceva la versione originale ascoltano volentieri la versione moderna. Ma di nuovo, qual è spesso una spinta predominante della disco music?
Parlando di un popolare complesso che suona questo tipo di musica, Discoworld dice: “In ‘Baby I’m on Fire’ dal loro attuale album, ‘Notti arabe’, le tre donne dicono ansimando ‘Oooh, brucio’. Entra un sassofono fallico, trasformando la canzone in una favolosa colonna sonora per un diascopio di Times Square”. Poi la rivista aggiunge: “Lo stile a forte carica erotica della famiglia Ritchie rientra nella sfera della spinta fondamentale della disco music d’oggi, cioè osannare il piacere”.
Lo sfacciato sfruttamento del sesso nella disco music, inclusi i tentativi di stimolare sessualmente gli ascoltatori, vien fatto notare anche dalla rivista Time. Nell’articolo “Fastoso regno della regina della disco music”, diceva: “Nel 1976 . . . ricevette un disco d’oro per aver simulato l’orgasmo 22 volte”.
Anche le copertine degli album danno un’idea del tipo di musica che contengono. A volte è raffigurato il nudo, sebbene lo sfruttamento del sesso sia spesso più sottile. Discoworld dice di una copertina: “La posizione di Jaqui e Dodie, insieme a quella di Edna, crea un simbolo a tre lettere che all’osservatore casuale passa inosservato, ma che è istantaneamente percepibile a livello inconscio: S-E-X [SESSO]”.
La disco moda tiene pure conto dell’enfasi data al sesso. Il libro Disco Fever contiene una fotografia di una donna che balla in una discoteca di New York. Indossa un abito con lo spacco sino alla vita e tiene una gamba sollevata, lasciando intravedere quasi tutta la coscia. La didascalia dice: “La scena . . . riassume l’attrattiva della disco music”. Paulette Weiss, redattrice della rivista Stereo Review, dice di coloro che frequentano le discoteche: “Ho visto donne spogliarsi sulla pista da ballo”.
Dato che nelle discoteche si dà tanta importanza al cosiddetto “piacere”, in questi locali la droga circola liberamente. Recentemente ha fatto notizia l’arresto per droga effettuato nella discoteca più famosa di New York. Ma il Daily News di New York osservava: “La scoperta della droga nello Studio 54 non meraviglia nessuno di quelli che ci sono stati, secondo i frequentatori regolari. Da quando il locale fu aperto nell’aprile dello scorso anno, vi sarebbero state scambiate, vendute e usate apertamente cocaina e marijuana”. — 15 dicembre 1978.
Suono e luci
L’effetto del suono e delle luci è in genere considerato indispensabile in una discoteca. Il suono non si ode soltanto; è così forte che si sente.
Ma un suono così forte può essere pericoloso? Una recente notizia da Rio de Janeiro (Brasile) diceva: “La possibilità che le discoteche siano pericolose per la salute ha indotto il governo a non concedere la licenza a 20 locali nella città meridionale di Porto Alegre in attesa di un’indagine medica”. È possibile che il problema sia sorto in merito ai livelli del rumore, e comprensibilmente.
Nel 1978 venne controllato il suono nelle discoteche di Long Island (Stati Uniti), e gli ispettori riscontrarono che in 18 locali i livelli del rumore superavano i 95 decibel per oltre 30 secondi. In ognuno di essi dovette essere esposto un cartello all’ingresso: “I LIVELLI DEL SUONO ALL’INTERNO POSSONO DANNEGGIARE L’UDITO IN MODO PERMANENTE”. Le ricerche mediche indicano che i livelli del rumore nelle discoteche possono danneggiare in modo permanente l’udito di certuni, particolarmente di quelli che si espongono a tali livelli con regolarità.
Anche l’effetto delle luci può presentare un rischio per la salute. Perché? In certe discoteche vi sono sistemi d’illuminazione al laser. “Se il raggio vi entra in un occhio” dice il prof. Paul L. Ziemer della Purdue University, “potete ustionarvi la retina e causarvi un punto cieco permanente”. Inoltre, l’illuminazione stroboscopica, che va a tempo col ritmo della musica, può produrre vertigini, nausea e allucinazioni. Il governo inglese è uno di quelli che ha messo in guardia contro tali cose in un opuscolo sull’incolumità nelle scuole.
Da questa considerazione della disco music — delle sue origini e di che genere di posto sono le discoteche — siete aiutati a capire perché quei sorveglianti cristiani radunati a Brooklyn lo scorso dicembre erano preoccupati per la sua crescente popolarità?
Tuttavia, a molti piace andare in discoteca proprio per quelle cose che altri considerano rischiose. Credono che i rischi siano minimi, e che valga la pena di correrli per il piacere che ne traggono. Ma quanto sono grandi i pericoli? L’andare in discoteca presenta dei rischi per il duraturo benessere e la felicità di un individuo? Sono cose da considerare.
[Testo in evidenza a pagina 11]
“Il sesso sta monopolizzando la disco music. . . . Una sordida disco music sta facendo soldi, e tanti, e più case discografiche e stazioni radio ne approfittano”. — US, 9 gennaio 1979.