I sogni hanno un significato?
Dal corrispondente di “Svegliatevi!” in Brasile
‘SBIRCIANDO oltre la mia spalla vedevo una creatura enorme, orrenda che mi inseguiva per acchiapparmi. Disarmato e praticamente nudo cercavo di correre. Ma avevo i piedi come incollati a terra. Un altro sguardo dietro a me . . . Poi vidi quell’autopompa sfrecciare sulla strada, a sirena spiegata. E mi svegliai sudando freddo: suonava la sveglia!’
Vi è familiare questo sogno? Forse sì, perché contiene gli elementi essenziali dei comuni sogni: un’esperienza sgradevole, un abbigliamento insolito, un rapido cambiamento di scena, incapacità di correre, e parte dell’azione stimolata da un rumore nella camera da letto. Per fortuna ci svegliamo in tempo per fuggire!
Ma cosa significano i sogni? Perché sogniamo? Alcuni sogni sono profetici?
L’interesse per i sogni non è nuovo
L’interesse per i sogni è vecchio quasi quanto l’umanità. Il primo sogno narrato nella Bibbia è quello fatto da Abimelec verso il 1900 a.E.V. (Gen. 20:3) Vi sono narrati anche parecchi sogni di origine divina fatti dai patriarchi ebrei. Dei sogni fra le nazioni pagane si legge: “I babilonesi avevano talmente fiducia nei sogni che alla vigilia di decisioni importanti dormivano nei templi, sperando di ricevere consiglio”. Greci e romani facevano altrettanto. Gli egiziani preparavano libri elaborati per l’interpretazione dei sogni. Nell’Europa medievale e anche sessant’anni fa nella società musulmana, importanti faccende di stato erano decise in base ai sogni. C’era motivo di credere che quei sogni fossero di origine divina e che, per questo, le decisioni fossero prese su una base solida? Che dire dell’interpretazione dei sogni al giorno d’oggi?
Sigmund Freud definì i sogni ‘la via maestra per la comprensione dell’inconscio’ e tentò di interpretarli sulla base dei nostri desideri repressi, in particolare il forte impulso sessuale. Tuttavia negli ultimi decenni si sono fatti molti studi sui sogni nell’ambiente scientifico, e l’accordo unanime è che l’interpretazione dei sogni da parte di Freud era troppo semplicistica.
Studio del sonno e dei sogni
Valendosi dei dispositivi elettronici dell’era spaziale, i ricercatori hanno studiato i cambiamenti che avvengono nelle onde cerebrali e l’attività di certe cellule del cervello durante il processo dei sogni. La scienza è ancora ben lontana dal capire a fondo i sogni, ma ci sono alcune conclusioni universalmente accettate. Ad esempio, è stato dimostrato che tutti sognano, anche quelli che lo negano enfaticamente. I bambini passano fino al 70 per cento del periodo di sonno a sognare, mentre per gli adulti la cifra è del 24 per cento circa. I gatti e molti altri mammiferi rivelano attività cerebrale durante il sonno e si crede che anch’essi sognino. Sicuramente il cane addormentato sogna quando uggiola e abbaia e contorce le zampe.
Esperimenti effettuati su soggetti umani indicano che si può dividere il sonno in fasi. Cominciando con un sonno leggero, passiamo gradualmente attraverso un sonno via via più profondo finché raggiungiamo il profondo Stadio IV. Poi, dopo un periodo di sonno più leggero, entriamo nel sonno REM (sta per Rapid Eye Movements che significa “rapidi movimenti oculari”). Questo sonno è accompagnato da rapidi movimenti oculari, come se gli occhi seguissero rapidi movimenti su uno schermo. Anche se gli occhi sono chiusi, chi osserva vede chiaramente questo movimento. (I ricercatori europei definiscono questo stadio “sonno paradossale”, dato che lo studio delle onde cerebrali rivela che il cervello funziona come se il corpo fosse sveglio). Il sonno REM è in genere un periodo in cui si sogna.
Nel corso di questo studio l’osservatore, al termine del periodo di sonno REM, sveglia la persona addormentata e le fa narrare il sogno che ha fatto. Si nota che di solito ci vogliono circa 90 minuti per passare attraverso tutti gli stadi del sonno, dallo stadio I alla fine del periodo REM, dopo di che il ciclo riprende da capo. Qualcuno ha scritto: “L’andamento notturno è regolare come i movimenti dei corpi planetari”. Il periodo iniziale del sonno REM dura solo da cinque a dieci minuti, ma si allunga gradualmente fino al periodo finale, che dura circa 50 minuti. In una normale notte di sonno, ci sono complessivamente da 90 a 120 minuti di sonno REM o di sogni. Quindi in genere il tempo complessivo dei sogni è pari a quello di un normale film. Non è un brutto modo di passare la notte, vero?
Purtroppo i sogni ci sfuggono non appena ci svegliamo e ricordiamo solo l’ultimo, se pure lo ricordiamo. Per cui non possiamo raccontare molto di quel film notturno! È proprio come dice il libro biblico di Giobbe: “[Il malvagio apostata] volerà via come un sogno, e non lo troveranno”. (Giob. 20:8) Per questa ragione i ricercatori svegliano il sognatore quando cessano i rapidi movimenti oculari.
Perché sogniamo
Dalle ricerche risulta che alcuni sogni derivano dalle attività, dalle sensazioni e dai pensieri della giornata. In What Your Dreams Mean (Cosa significano i vostri sogni), Ann Faraday afferma che “la maggioranza dei sogni rispecchiano in qualche modo ciò che ci ha preoccupato uno o due giorni prima”. D’altra parte, i soldati traumatizzati dai bombardamenti al ritorno dalla guerra sono spesso turbati da spaventosi incubi per anni.
Fatto degno di nota, alcuni esperimenti mostrano che “sembra abbiamo tutti bisogno dei sogni, e più giovani siamo, più necessari appaiono. . . . Con l’impiego di farmaci che eliminano selettivamente solo il sonno REM, i ricercatori hanno dimostrato che gli adulti possono sopravvivere per lunghi periodi senza sognare. Contemporaneamente, però, queste persone private dei sogni subiscono insidiosi cambiamenti della personalità: diventano sempre più irritabili e ansiosi, e spesso non riescono neppure a concentrarsi”. Confermando il fatto che i sogni svolgono un ruolo essenziale nella nostra vita, un altro ricercatore ha detto: “I periodi di sonno REM (e quindi i sogni) servono a uno scopo — forse a più scopi — e a giudicare dal grado in cui il corpo partecipa, è quasi sicuramente uno scopo importante”.
L’interpretazione dei sogni
Se si considerano tutti i fattori che contribuiscono ai sogni, si capisce sempre meglio perché non è saggio attribuirvi speciale significato. Dato che tutti sognano quasi tutte le notti, dovremmo pensare che i nostri sogni siano eccezionali e abbiano uno speciale significato? Nel libro intitolato “Sleep” (Sonno), gli autori dichiarano: “L’esame delle decine e decine di storie sui sogni e l’impiego di metodi di laboratorio non fanno minimamente sperare che si troverà mai una formula rapida per capire i sogni”.
È vero che molti vorrebbero interpretare i vostri sogni, ma la divergenza di opinioni esistente fra loro è uno dei più validi argomenti per non tentare di attribuire qualche significato ai vostri sogni. La dott.ssa Rosalind Cartwright ha detto: “Probabilmente la cosa più sorprendente che stiamo scoprendo è l’enorme differenza di opinioni [fra gli interpreti dei sogni]”. Essa ha scritto pure: “Molti psicoterapisti insistono ancora di conoscere la corretta interpretazione del vostro sogno . . . evidentemente dimenticano il fatto che i loro colleghi, in base allo stesso sogno, possono prevedere cose del tutto diverse per voi”.
Anziché tentare di interpretare i sogni altrui, oggi alcuni ricercatori sono inclini a insegnare alle persone a interpretare i propri sogni. Dato che ciascun individuo conosce le proprie esperienze e i propri problemi, si ritiene che egli sia maggiormente in grado di desumere il significato dei suoi sogni. Ma avete mai provato a immaginare cosa aveva in mente un pittore surrealista quando dipingeva un certo quadro? In un gruppo, quanti direbbero la stessa cosa? Altrettanto varia può essere l’interpretazione dei sogni, secondo il dott. Calvin Hall.
Un’ovvia ragione di questo fatto è che gli interpreti dei sogni di diverse culture attribuiscono un significato completamente diverso ai simboli visti in sogno. Per esempio, i greci credevano che vedere un serpente in sogno fosse segno di malattia, mentre gli egiziani lo consideravano di buon auspicio, che una disputa sarebbe stata appianata. Quindi non è saggio prendere troppo sul serio i propri sogni. Ma si può trarne piacere. Uno ha scritto che i sogni sono spesso così divertenti che “spesso mi chiedo come mai la gente non si svegli ridendo”!
D’altra parte, se il sonno è spesso disturbato da incubi, anziché cercarvi un significato, forse è meglio cercarne le possibili cause nel modo di vivere. Veracemente la Bibbia dice: “A causa dell’abbondanza dell’occupazione ci sono sogni”! — Eccl. 5:7.
Sogni di origine divina
Coloro che cercano un significato nei loro sogni spesso additano i sogni ispirati da Dio e narrati nella Bibbia, chiedendo: ‘Non potrebbero esserci anche oggi alcuni sogni ispirati da Dio?’ È vero che nei tempi biblici Dio si servì di sogni per comunicare con i suoi servitori, come il famoso sogno col quale Giuseppe fu avvertito di fuggire in Egitto insieme a sua moglie, Maria, e al loro bambino, Gesù. Dio mandò sogni anche a uomini che non gli erano devoti; ad esempio, quando diede i sogni profetici al faraone egiziano per annunciare sette anni di carestia nel paese. — Matt. 2:13; Gen. 41:1-7.
Tutti questi sogni furono mandati da Dio per proteggere o guidare i Suoi servitori, o per contribuire al riuscito adempimento della sua volontà e del suo proposito. Tuttavia, l’apostolo Paolo scrisse: “Dio, che anticamente parlò in molte occasioni e in molti modi [anche mediante sogni] ai nostri antenati per mezzo dei profeti, alla fine di questi giorni ha parlato a noi per mezzo del Figlio”. (Ebr. 1:1, 2) Nella Bibbia abbiamo il racconto di ciò che Dio ci ha detto per mezzo di suo Figlio. Quindi non c’è bisogno che Geova Dio ci parli per mezzo di sogni.
Se dunque vi chiedete cosa vi riserva il futuro, o se cercate la soluzione dei vostri problemi, potete trovare la risposta o la soluzione non nell’interpretazione dei vostri sogni, ma nella Parola di Dio, la Bibbia.