I giovani chiedono...
Come posso scacciare la malinconia?
ERA molto depresso. Ma si accorse che quando si trovava in una situazione eccitante si sentiva meglio . . . per un po’. Poi trovò un metodo infallibile per andare su di giri: attaccar lite con un poliziotto, prenderlo letteralmente a calci! Così nel suo corpo ci fu un afflusso di adrenalina. E lì per lì la depressione sparì. Ma si ritrovava con altri problemi!
Se ti è capitato di soffrire di depressione forse capisci quell’uomo. Dato che la sua “soluzione” non era troppo pratica, forse ti chiedi cosa fare se sei di malumore.
“Alcuni si sentono depressi perché hanno fame”, ha osservato il dottor Nathan S. Kline, uno specialista nuovaiorchese in materia di depressione. “Può darsi che la persona non faccia colazione e per qualche ragione salti il pranzo. Poi verso le tre comincia a chiedersi perché non si sente bene”.
Anche quello che si mangia ha la sua importanza. Debora, una giovane donna tormentata da sentimenti di disperazione, ha ammesso: “Non mi rendevo conto che i cibi privi di valore nutritivo nuocevano tanto al mio umore. Ne mangiavo un bel po’. Ora noto che quando mangio meno dolci, mi sento meglio”. Altre cose utili? Qualche tipo di esercizio può sollevarti il morale. Può anche darsi che tu abbia bisogno di una visita medica, dato che la depressione può essere sintomo di una malattia fisica.a
In molti casi però la depressione è causata dal proprio modo di ragionare.
Lotta usando la ragione
“Quando si ha a che fare con un mucchio di gente che ti punzecchia”, si è lamentata la diciottenne Eva, “finisci per pensare che non vali nulla”. Forse anche tu sei vittima di questo modo di pensare negativo, e di conseguenza sei scoraggiato.
Ma pensa: Spetta veramente ai tuoi compagni valutare i tuoi meriti come individuo? Anche l’apostolo cristiano Paolo fu oggetto di simili scherni. Alcuni dicevano che era un debole e che non sapeva parlare. Paolo si sentì per questo una nullità? Niente affatto! Essi stabilivano il proprio criterio di valutazione. Ma Paolo sapeva che la cosa importante era il criterio di valutazione di Dio. Poteva vantarsi di quello che aveva compiuto con l’aiuto di Dio, qualunque cosa dicessero altri. Quindi anche nel tuo caso, se ti soffermi a pensare ai tuoi lati buoni e hai l’approvazione di Dio, la malinconia spesso svanirà. — II Corinti 10:7, 10, 17, 18.
Forse ti senti colpevole a motivo di qualche debolezza. Ce la metti tutta per vincerla? Oppure il tuo modo di vivere peggiora le cose? “Benché i vostri peccati siano come lo scarlatto, saranno resi bianchi proprio come la neve”, è la promessa di Geova Dio, “se mostrate volontà e in effetti ascoltate”. (Isaia 1:18, 19) Fa dunque la tua parte. Non dimenticare mai che il nostro Padre celeste è compassionevole e paziente. — Salmo 103:8-14.
Prefiggiti anche delle mete realistiche. Non devi essere il primo della classe per essere bravo. (Ecclesiaste 7:16-18) Renditi conto che avrai la tua parte di delusioni nella vita. Per esempio, può capitarti di vedere infrangersi una tua intima relazione. Spesso questo causa depressione. Anziché pensare: ‘Nessuno si interessa né si interesserà mai di me’, pensa: ‘Sentirò la sua mancanza, ma passerà’. E non c’è niente di male a farsi un bel pianto.
Fa qualcosa di utile
“La disperazione non svanisce da sola”, dice la venticinquenne Dafne che ha felicemente superato momenti di scoraggiamento. “Bisogna ragionare in maniera diversa o impegnarsi in qualche attività fisica. Bisogna cominciare a fare qualcosa”. Ma cosa?
“Non faccio altro che cucire”, ha detto la ventiquattrenne Linda che combatteva una dura lotta per vincere il suo umore tetro. “Mi occupo del mio guardaroba e col tempo dimentico quello che mi affligge. Mi è di grande aiuto”. Facendo cose in cui si riesce bene si può rafforzare l’amor proprio, che nei momenti di depressione solitamente si perde.
È pure utile mettersi a fare qualcosa che dà soddisfazione. Prova a uscire per comprarti qualcosa che veramente ti piace, a fare qualche gioco, cucinare il tuo piatto preferito, curiosare fra i libri in qualche negozio, cenare fuori, leggere, ricostruire un puzzle. Forse puoi riservare qualcosa che ti piace veramente fare proprio per queste giornate “nere”, come un rimedio già pronto. Se sei una ragazza, può darsi che questi periodi “neri” coincidano con il ciclo mestruale.
“Quando sono in aspettativa di qualcosa non mi sento così depressa”, ha dichiarato Debora. Si è resa conto che progettando una gita o prefiggendosi delle piccole mete per fare qualcosa di diverso nel suo solito tran tran riusciva a vincere la depressione. Ma la cosa che maggiormente l’ha aiutata è stata quella di darsi da fare per assistere qualcun altro. “Conobbi una giovane donna che era molto depressa e cominciai ad aiutarla nello studio della Bibbia”, ha spiegato Debora. “Queste conversazioni settimanali mi diedero l’occasione di dirle come poteva combattere la depressione. La Bibbia le ha dato una vera speranza. Nello stesso tempo questo ha aiutato anche me”. È proprio come disse Gesù: “Vi è più felicità nel dare che nel ricevere”. — Atti 20:35.
Confìdati con un vero amico
“Un amico vuol bene sempre, è nato per essere un fratello nella sventura”, si legge in Proverbi 17:17. (Versione della CEI) Sì, parlare con un amico aiuta davvero. “Tenere tutto per te è come portare un grave peso tutto da solo”, ha detto il ventiduenne Evan. “Ma quando ne parli con qualcuno che è in grado di aiutarti, il peso diventa molto più leggero”.
Anche se quando ci si sfoga si trae un certo sollievo, il più delle volte questo non basta. Può darsi tu debba cambiare il tuo modo di pensare. Quindi confìdati con un amico che non solo sia un ascoltatore comprensivo ma anche un consigliere obiettivo. (Proverbi 27:5, 6) Ma dove puoi trovare amici così?
La venticinquenne Maria Rosa teneva per sé la sua malinconia. Aveva perso la madre da piccola e non aveva mai avuto affetto in famiglia, per cui spesso era avvilita. “Mi ero sempre tenuta tutto dentro, non avendo nessuno con cui confidarmi, e così mi sentivo ancora peggio”. Che cosa l’aiutò a uscire dal suo umore perennemente nero? Maria Rosa continua: “Poi cominciai a studiare la Bibbia con i testimoni di Geova. Essi mostrarono di interessarsi sinceramente di me. Col tempo cominciai ad assistere alle loro adunanze, feci amicizia con altri Testimoni e con alcune donne più anziane e più mature potei aprirmi e parlare dei miei motivi di depressione. Mi aiutarono a vedere le cose nella giusta luce. Nella congregazione ho trovato persone che sono state come il padre e la madre che non ho mai avuto”.
Hai bisogno di amici così? Gesù Cristo disse che si possono trovare fra i suoi veri seguaci. (Marco 10:29, 30; Giovanni 13:34, 35) Essi si interesseranno sinceramente del tuo benessere.
Maria Rosa, oltre a trovare intimi amici, ha coltivato qualcosa che è di massimo aiuto per scacciare la tristezza: un’intima relazione con Dio.
Potenza oltre ciò che è normale
L’apostolo Paolo disse che riceveva da Dio “potenza oltre ciò che è normale”. (II Corinti 4:7) Anche tu, se acquisti conoscenza di Dio mediante uno studio personale della sua Parola, la Bibbia, e metti in pratica tale conoscenza, ti sentirai vicino a Dio. Egli non permetterà che tu sia sopraffatto dalla depressione se ti appoggi a lui. (Salmo 55:22) Con il suo spirito santo ti darà forza superiore alle tue normali risorse.
Questa amicizia con Dio è davvero rassicurante. “Nei miei momenti di tristezza”, ha detto Georgia, “prego molto. So che Geova mi troverà una via d’uscita per quanto grave sia il mio problema”. Dafne è d’accordo e aggiunge: “Puoi dire tutto a Geova. Gli apri il tuo cuore e sai che, anche se nessun uomo può capire, lui ti capisce e si cura di te”.
Sì, Dio “capisce” e ti invita a gettare le tue ansietà su di lui, ‘perché egli ha cura di te’. Questa certezza è davvero il più grande aiuto per scacciare la malinconia. — I Pietro 5:6, 7.
[Nota in calce]
a Vedi l’articolo “Perché mi sento giù?” nel numero di Svegliatevi! del 22 gennaio 1983.