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  • g91 8/4 pp. 13-15
  • Per non ricadere nelle cattive abitudini

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  • Per non ricadere nelle cattive abitudini
  • Svegliatevi! 1991
  • Sottotitoli
  • Vedi anche
  • “Perché ci sono ricaduto quando il peggio era passato?”
  • Come evitare di ricaderci
  • Dedicatevi ad attività sostitutive
  • L’importanza di combattere lo scoraggiamento
  • Un passo indietro non è una completa ricaduta
  • È possibile e ne vale la pena!
  • Fate in modo che la forza dell’abitudine operi a vostro vantaggio
    La Torre di Guardia annunciante il Regno di Geova 2001
  • Come faccio a togliermi il vizio?
    Svegliatevi! 2006
  • Come posso combattere il vizio della masturbazione?
    Svegliatevi! 1988
  • È possibile togliersi i vizi?
    Svegliatevi! 2004
Altro
Svegliatevi! 1991
g91 8/4 pp. 13-15

Per non ricadere nelle cattive abitudini

“HO VINTO! Finalmente la battaglia è terminata!”

Queste parole esprimono il sentimento di trionfo che prova chi ha lottato contro un’abitudine sgradevole e l’ha vinta.

Ma come potrebbe essere sconvolgente ricaderci! Che delusione scoprire che la cattiva abitudine, che si pensava eliminata per sempre, è sorprendentemente e prepotentemente tornata a galla!

Può darsi vi sia capitato di ricadere in una cattiva abitudine che avevate tanto desiderato vincere. Se questo è il vostro caso, forse cominciate a dubitare di poter mai riuscire a togliervi una volta per tutte un’abitudine indesiderata. E le abitudini indesiderate possono essere molte: eccesso nel mangiare, “dipendenza” dai dolci, eccesso nel bere, smania di far acquisti, essere regolarmente in ritardo, gioco d’azzardo, fumo e tantissime altre.

“Perché ci sono ricaduto quando il peggio era passato?”

Potrebbe sembrare che, una volta superati gli stadi iniziali dell’astinenza, sia più facile evitare una cattiva abitudine. Ma vari studi mostrano che spesso non è così.

In un loro libro (Selfwatching), gli scrittori R. Hodgson e P. Miller spiegano: “Le ricadute sono più probabili nei primi tre mesi dopo la cura. Infatti uno studio indica che all’incirca il 66 per cento dei fumatori, degli alcolisti e dei tossicodipendenti ricade nel vizio entro 90 giorni dall’iniziale risoluzione di cambiare. Tuttavia, coloro che riescono a dominare il proprio vizio entro i primi tre-sei mesi hanno ottime probabilità di continuare a dominarlo”.

Perché la ricomparsa delle cattive abitudini costituisce una minaccia anche mesi — o a volte anni — dopo un iniziale periodo di astinenza? Una ragione è che possono ripresentarsi certe difficili situazioni per le quali in passato le cattive abitudini erano fonte di temporaneo sollievo. Quindi, anche se pensate di esservi tolti un’abitudine indesiderata, se vi trovate sotto pressione — per esempio a causa di un rovescio finanziario, problemi di salute, qualche delusione — attenti a non ricaderci! Se vi sentite annoiati o soli, non sorprendetevi se siete tentati di riprendere la vecchia abitudine.

Altre cause di ricadute possono essere l’influenza delle compagnie, contrasti con altri, stati d’animo negativi e il trovarsi in situazioni in cui la tentazione è forte.

Come evitare di ricaderci

Anche dopo essere riusciti a combattere per un po’ un’abitudine indesiderata, è essenziale continuare a usare le strategie che vi hanno permesso in primo luogo di togliervela. Queste strategie possono essere applicate ininterrottamente oppure in certi casi può essere sufficiente ricorrervi di tanto in tanto, come nei periodi di stress o di forte tentazione.

Se per esempio volevate dimagrire, forse avete messo per iscritto i vostri progressi, diciamo il vostro peso controllato quotidianamente o settimanalmente. Questo è utile per perdere un’abitudine e non dovreste smettere di farlo neppure quando pensate che il pericolo sia passato.

Forse avevate stabilito un modo per ricompensarvi ogni volta che riuscivate a resistere all’abitudine che cercavate di vincere. Per evitare di ricaderci forse vi sarà utile trovare qualche altro modo per ricompensarvi. Oppure, quando volevate perdere un’abitudine, avete chiesto aiuto a un amico? Permettetegli di aiutarvi a non ricadere nella vostra vecchia e cattiva abitudine.

Quali altre strategie vi aiuteranno a non fare dei passi indietro, specie quando siete sotto pressione?

Dedicatevi ad attività sostitutive

A coloro che cercano di dimagrire il dott. R. Stuart, psicologo della Weight Watchers International, Inc., raccomanda quanto segue: “Tenete la mente occupata in attività varie e interessanti. Lavori manuali e hobby danno buoni risultati. Se possibile, tenete l’occorrente a portata di mano e l’area di lavoro già pronta, così che possiate impegnarvi sul momento”. Forse questo sistema può esservi d’aiuto.

Sì, sostituite la vostra vecchia cattiva abitudine con un’attività salutare. Ricordate che quando la vita diventava stressante, probabilmente trovavate un certo sollievo in quell’abitudine; quindi scegliete attività sostitutive che servano efficacemente allo stesso scopo. Potete leggere, fare del moto, suonare uno strumento musicale, dipingere o andare a trovare degli amici. Cominciate subito facendo un elenco scritto di potenziali attività sostitutive. Sottolineate quelle a cui decidete di dedicarvi. Impegnatevi ripetutamente in queste nuove attività come facevate con la vostra vecchia abitudine. Vi sarà quindi più facile ricorrere ad esse quando vi sentirete stressati. Anzi, queste attività sostitutive finiranno per diventare abitudini, abitudini buone!

L’importanza di combattere lo scoraggiamento

Dato che la tentazione di tornare a una cattiva abitudine può essere particolarmente forte quando si è sotto pressione, si possono modificare alcune circostanze della vita per ridurre tale pressione? Anche quando certi problemi non si possono evitare, si può imparare a controllare le proprie emozioni per non sentirsi sopraffatti dallo scoraggiamento.

Spesso il potere dello scoraggiamento viene sottovalutato. Un proverbio biblico dice: “Lo spirito di un uomo può sostenere la sua malattia, ma in quanto a uno spirito abbattuto, chi lo può sollevare?” (Proverbi 18:14) È proprio vero! Spesso non è il problema a indebolirci ma lo scoraggiamento che ne deriva.

Un altro proverbio biblico mette la cosa in questi termini: “Ti sei mostrato scoraggiato nel giorno dell’angustia? La tua potenza sarà scarsa”. (Proverbi 24:10) Gli stati d’animo negativi, se non sono controllati, vi faranno indebolire. Sarete così più soggetti a ricadere in una cattiva abitudine, spingendovi a riprenderla per provare un certo sollievo. È dunque essenziale combattere lo scoraggiamento.

Ma che fare se, nonostante i vostri sforzi, vi accorgete che state ugualmente cominciando a fare qualche passo indietro?

Un passo indietro non è una completa ricaduta

È facile pensare: ‘Ho fallito. Quindi tanto vale che ci rinunci’. Combattete questo stato d’animo. Non permettete che un passo indietro, o anche diversi passi indietro, significhino la sconfitta.

Facciamo un esempio. Supponete di salire una scala e di inciampare, scivolando indietro di uno o due gradini. Ragionereste forse così: ‘Devo tornare in fondo alla scala e ricominciare da capo’? Naturalmente no! Perché, allora, applicare questo ragionamento sbagliato alla lotta contro le cattive abitudini?

Quando si fa un passo indietro spesso si hanno dei sensi di colpa. Potreste esagerarli concludendo che non siete buoni a nulla, che avete un carattere debole e che non meritate nulla di buono. Non colpevolizzatevi in questo modo. Il senso di colpa vi toglie le energie di cui avete bisogno per riprendere la lotta. E ricordate una cosa: Il più grande uomo che sia mai stato sulla terra, Gesù Cristo, venne a redimere dei peccatori, non delle persone perfette. Quindi, al presente, nessuno di noi farà le cose alla perfezione.

Un altro punto da considerare è che la colpa può essere una comoda scappatoia per consentirci di rifare più volte la stessa cosa. In un loro libro (You Can’t Afford the Luxury of a Negative Thought), P. McWilliams e J. Roger spiegano una possibile conseguenza: “Il senso di colpa . . . ci permette di rifarlo. Quando abbiamo ‘pagato il prezzo’ del nostro ‘delitto’, siamo liberi di rifarlo finché siamo disposti a pagarne il prezzo. Il prezzo? Un ulteriore senso di colpa”.

Non dovete permettere che un temporaneo passo indietro si trasformi in una completa ricaduta. Tenete presente che, alla fin fine, quello che conta è vincere l’abitudine, non se durante il cammino avete fatto qualche passo indietro.

A questo riguardo è opportuno decidere in anticipo quale strategia adotterete qualora vi accorgiate che state riscivolando nella vecchia abitudine. In tal modo sarete preparati a combattere immediatamente un eventuale regresso.

È possibile e ne vale la pena!

La lotta contro una cattiva abitudine, quindi, continua anche dopo che si è superato l’iniziale periodo di penosa astinenza. Vuol dire andare avanti nonostante le delusioni senza ricadere definitivamente nella cattiva abitudine.

Difficile? Sì, ma del tutto possibile. La strategia che vi ha permesso in primo luogo di perdere quell’abitudine, se continuate ad applicarla, vi aiuterà a evitare eventuali ricadute o a riprendervi qualora dovessero essercene. Il massimo beneficio? Il rispetto di sé, che è già di per se stesso una soddisfazione. E probabilmente sarete anche molto più stimati da quelli che vi conoscono.

[Immagine a pagina 14]

Fare qualche passo indietro non significa necessariamente ricominciare da capo

[Immagine a pagina 15]

Il pericolo delle ricadute si può ridurre essendo occupati in attività interessanti

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