IN COPERTINA
Gesù: storia o mito?
NON era né ricco né potente. Non aveva nemmeno una casa. Eppure i suoi insegnamenti hanno influito sulla vita di milioni di persone. Gesù Cristo è realmente esistito? Cosa ne pensano persone autorevoli del passato e dei tempi moderni?
Michael Grant, storico ed esperto di civiltà classiche, ha affermato: “Se, come dovremmo, applichiamo al Nuovo Testamento gli stessi criteri che dovremmo applicare ad altri scritti del passato contenenti materiale storico, non possiamo negare l’esistenza di Gesù più di quanto non possiamo negare l’esistenza di un gran numero di personaggi pagani la cui realtà come figure storiche non viene mai messa in dubbio”.
Rudolf Bultmann, professore di studi neotestamentari, ha detto: “Il dubbio se Gesù sia veramente esistito è infondato e non merita di essere confutato. È del tutto evidente che egli è all’origine di quel movimento storico, di cui il primo stadio tangibile è rappresentato dalla comunità cristiana primitiva palestinese” (Gesù, trad. di G. Barbaglio, Queriniana, ed. italiana a cura di I. Mancini, Brescia, 2008, p. 13).
Will Durant, storico, scrittore e filosofo, ha dichiarato: “Che pochi uomini semplici [gli evangelisti] possano aver inventato in una sola generazione una personalità così possente e affascinante, un’etica così nobile e così ispirata a umana fratellanza sarebbe un miracolo ancor più clamoroso di quelli ricordati nei Vangeli” (Storia della Civiltà, Cesare e Cristo, trad. di A. Mattioli, Mondadori, Milano, 1957, p. 718).
Albert Einstein, fisico tedesco di origine ebraica, ha affermato: “Sono un ebreo, ma sono affascinato dalla figura luminosa del nazareno”. Quando gli venne chiesto se considerava Gesù un personaggio storico, rispose: “Senza il minimo dubbio! Nessuno può leggere i Vangeli senza avvertire la presenza reale di Gesù. La sua personalità pulsa in ogni parola. Nessun mito è così pieno di vita” (W. Isaacson, Einstein: la sua vita, il suo universo, trad. di T. Cannillo, Mondadori, Milano, 2008, p. 373).
“Nessuno può leggere i Vangeli senza avvertire la presenza reale di Gesù” (Albert Einstein)
COSA MOSTRA LA STORIA?
Il resoconto più dettagliato della vita e del ministero di Gesù si trova nei racconti biblici noti come Vangeli, che prendono il nome dai loro scrittori: Matteo, Marco, Luca e Giovanni. Ma anche diverse fonti non cristiane molto antiche menzionano Gesù.
TACITO
(56-120 ca.) Tacito è considerato uno dei più importanti storici romani dell’antichità. I suoi Annali ripercorrono la storia dell’impero romano tra il 14 e il 68 (Gesù morì nel 33). Parlando dell’incendio che devastò Roma nel 64, Tacito scrisse che l’imperatore Nerone fu additato come responsabile e che questi, a sua volta, accusò i cristiani “per soffocare ogni diceria”. Quindi aggiunse: “Derivavano il loro nome da Cristo, condannato al supplizio, sotto l’imperatore Tiberio, dal procuratore Ponzio Pilato” (XV, 44, a cura di M. Stefanoni, Garzanti, Milano, 1990).
SVETONIO
(69-122 ca.) Nelle sue Vite dei Cesari questo storico romano riportò gli eventi correlati ai primi 11 imperatori romani. La sezione dedicata a Claudio riporta i tumulti che si verificarono tra gli ebrei a Roma, probabilmente a causa di dispute legate alla figura di Gesù (Atti 18:2). Svetonio scrisse: “Bandì dalla città i Giudei che, istigati dalla dottrina di Cristo, creavano sempre disordini” (V, 25, a cura di F. Casorati, trad. di D. Medici, Newton Compton, Roma, 1995). Anche se gli attribuì erroneamente la colpa di causare disordini, Svetonio non mise in discussione che Gesù fosse esistito.
PLINIO IL GIOVANE
(61-113 ca.) Questo scrittore latino e governatore della Bitinia (l’attuale Turchia) chiese all’imperatore Traiano come trattare i cristiani in quella provincia. Plinio disse che aveva cercato di obbligare i cristiani ad abiurare la propria fede, giustiziando tutti quelli che si rifiutavano di farlo. Spiegò: “Coloro che [...] invocavano gli dèi [pagani] secondo la formula che io avevo imposta, e [...] facevano sacrifici con incenso e vino dinnanzi alla immagine tua [...] e inoltre maledicevano il Cristo, [...] io ho ritenuto dovessero essere rilasciati” (Carteggio con Traiano e panegirico di Traiano, X, 96, trad. di L. Rusca, Rizzoli, Milano, 1963).
GIUSEPPE FLAVIO
(37-100 ca.) Questo sacerdote e storico ebreo afferma che Anna, un sommo sacerdote ebreo che esercitava ancora una notevole influenza politica, “convocò i giudici del Sinedrio [l’alta corte ebraica] e introdusse davanti a loro un uomo di nome Giacomo, fratello di Gesù, che era soprannominato Cristo” (Antichità giudaiche, XX, 200, a cura di L. Moraldi, UTET, Torino, 2006).
IL TALMUD
Questa collezione di scritti rabbinici, che risale a un periodo che va dal III al VI secolo, mostra che neanche i suoi nemici misero in dubbio l’esistenza di Gesù. In un passo viene detto che alla “Pasqua Yeshu [Gesù] il Nazareno fu appeso”, una dichiarazione che è in armonia con gli scritti storici (Talmud babilonese, Sanhedrin 43a, codice di Monaco; vedi Giovanni 19:14-16). Un altro passo recita: “Non avremo né un figlio né un discepolo che si metta in ridicolo in pubblico come il Nazareno [appellativo spesso usato in relazione a Gesù]” (Talmud babilonese, Berakoth 17b, nota in calce, codice di Monaco; vedi Luca 18:37).
PROVE FORNITE DALLA BIBBIA
I Vangeli forniscono un ampio resoconto della vita e del ministero di Gesù, e includono dettagli relativi a persone, luoghi e date, proprio come ci si aspetterebbe da un racconto storico autentico. Ne abbiamo un esempio in Luca 3:1, 2, che permette di stabilire la data esatta in cui un uomo chiamato Giovanni il Battista, precursore di Gesù, cominciò la sua missione.
Luca scrisse: “Nel quindicesimo anno del regno di Tiberio Cesare, quando Ponzio Pilato era governatore della Giudea, ed Erode era governante del distretto della Galilea, ma Filippo suo fratello era governante del distretto del paese dell’Iturea e della Traconitide, e Lisania era governante del distretto dell’Abilene, ai giorni del capo sacerdote Anna e di Caiafa, la dichiarazione di Dio fu rivolta a Giovanni figlio di Zaccaria nel deserto”. Questo elenco dettagliato e accurato ci permette di stabilire che “la dichiarazione di Dio fu rivolta a Giovanni” nell’anno 29.
I sette personaggi che vengono nominati da Luca sono ben noti agli storici. Ma per un certo periodo alcuni critici misero in dubbio l’esistenza di Ponzio Pilato e di Lisania. Quei critici, però, avevano parlato troppo presto. Sono state scoperte antiche iscrizioni che riportano i nomi di questi due funzionari, e questo ha confermato l’accuratezza di quanto scritto da Luca.a
PERCHÉ È IMPORTANTE?
È importante sapere se Gesù è esistito davvero perché è importante quello che lui insegnò. Per esempio Gesù spiegò alle persone come vivere una vita felice e soddisfacente.b Inoltre promise che un giorno l’umanità sarebbe vissuta in pace, avrebbe provato un senso di sicurezza e sarebbe stata unita sotto un unico governo, il Regno di Dio (Luca 4:43).
È appropriato definirlo il Regno di Dio perché attraverso questo regno Dio governerà sulla terra (Rivelazione [Apocalisse] 11:15). Gesù lo rese chiaro nella sua preghiera modello: “Padre nostro che sei nei cieli, [...] venga il tuo regno. Si compia la tua volontà [...] sulla terra” (Matteo 6:9, 10). Cosa farà il Regno di Dio per l’umanità? Considerate i seguenti aspetti:
Cesseranno guerre e conflitti civili (Salmo 46:8-11).
La malvagità, l’avidità e la corruzione saranno eliminate per sempre, come pure le persone cattive (Salmo 37:10, 11).
I sudditi del Regno di Dio avranno un lavoro piacevole e produttivo (Isaia 65:21, 22).
La terra si riprenderà dalle misere condizioni in cui versa attualmente e produrrà in abbondanza (Salmo 72:16; Isaia 11:9).
Alcuni potrebbero considerare queste promesse una semplice utopia. Ma la vera utopia non è forse confidare negli sforzi dell’uomo? Riflettete: nonostante i notevoli progressi che sono stati fatti nel campo dell’istruzione, della scienza e della tecnologia, milioni di persone oggi sono molto incerte riguardo al futuro. E ogni giorno vediamo intorno a noi disparità e soprusi in campo economico, politico e religioso, nonché avidità e corruzione. Insomma, la realtà è che l’uomo ha fallito nel suo tentativo di governare (Ecclesiaste 8:9).
La questione dell’esistenza di Gesù, quindi, merita la nostra attenzione.c Come dice 2 Corinti 1:19, 20, “per quante siano le promesse di Dio, sono state Sì per mezzo di [Cristo]”.
a È stata trovata un’iscrizione che riporta il nome di un tetrarca, o “governante del distretto”, chiamato Lisania (Luca 3:1, nota in calce). Questi governò nell’Abilene proprio nel periodo menzionato da Luca.
b Un meraviglioso esempio degli insegnamenti di Gesù si trova nel Sermone del Monte, riportato nei capitoli da 5 a 7 di Matteo.
c Per maggiori informazioni riguardo a Gesù e ai suoi insegnamenti, visitate jw.org nella sezione COSA DICE LA BIBBIA > BIBBIA: DOMANDE E RISPOSTE.